Scarti d'identità
50x67
Mario Iannino – Scarti d’identità
L’arte come archivio del quotidiano e resistenza visiva
Nel lavoro di Mario Iannino, l’assemblaggio polimaterico
diventa linguaggio critico e poetico. L’artista calabrese costruisce le sue
opere con materiali di scarto—capsule di caffè esauste, cartoni, etichette,
manifesti strappati—trasformando il rifiuto in racconto, il frammento in
memoria. La sua è una pratica che affonda le radici nell’arte povera, ma si
distingue per una forte componente territoriale e politica.
La Calabria è il fulcro simbolico della sua ricerca: non
solo come luogo geografico, ma come spazio identitario, storico e affettivo. Le
sagome della regione, gli stencil, i riferimenti ai referendum e alle lotte
civiche diventano strumenti di resistenza visiva. L’opera non si limita a
rappresentare: interroga, provoca, coinvolge.
In una delle sue recenti composizioni più emblematiche, una cravatta
di carta arancione attraversa verticalmente la scena, evocando una figura
istituzionale svuotata e fragile. Sopra, come una spilla, la sagoma della
Calabria si impone come segno di appartenenza e orgoglio. Ai lati, barche di
carta suggeriscono precarietà, viaggio, migrazione. Lo stencil della regione,
sormontato da una capsula dorata di caffè esausto, è un gesto poetico e
ironico: ciò che è svuotato conserva ancora valore, bellezza, memoria.
Questa tensione tra quotidiano e simbolico, tra personale e
collettivo, è il cuore pulsante della sua poetica. L’arte di Iannino non si
impone con monumentalità, ma si insinua con delicatezza e forza. È un invito a
rallentare, a osservare, a leggere il paesaggio visivo come archivio di storie
dimenticate e tensioni irrisolte.
Note critiche
La sua pratica si colloca in un territorio ibrido tra arte
visiva, attivismo e antropologia. Ogni opera è una micro-narrazione che sfida
la gerarchia tra “alto” e “basso”, tra arte e oggetto quotidiano. Il recupero
dei materiali non è solo gesto ecologico, ma atto politico: è il rifiuto che si
fa racconto, è lo scarto che si fa identità.
In un’epoca dominata dalla velocità e dal consumo, Mario
Iannino ci invita a fermarci, a osservare, a ricordare. La sua arte è un atto
di resistenza culturale, un archivio visivo che restituisce dignità a ciò che è
stato dimenticato.
Commenti
Posta un commento
LA PAROLA AI LETTORI.
I commenti sono abilitati per chiunque passa da qui, si sofferma, legge e vuole lasciare un contributo all'autore del post.
ATTENZIONE! Chi commenta i post del blog è responsabile di quanto scrive. Pertanto non è prevista nessuna moderazione o censura ai commenti salvo evidenti illiceità.