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Visualizzazione dei post con l'etichetta ricchezza

Ucraina, come le mosche al miele

  Quando c'è un conflitto e dalle parole si passa ai fatti Molte cose non convincono. Non convincono le prese di posizione salottiere. Quelle cioè esternate nei salotti mediatici delle televisioni e dei social-media. Non convince l'aumento indiscriminato dei prezzi dei beni di largo consumo. E non convince affatto il frastuono delle bombe gettate indiscriminatamente sulla gente. I palazzi crollano e le macerie sotterrano le speranze di pace di quanti incolpevolmente vi rimangono seppelliti. L'Ucraina è una terra ricca. Che fino ad oggi ha prodotto merce umana da esportazione. Ha prodotto badanti e colf, bambini da adottare e per i quali commuoverci. Intanto: Il suo sottosuolo ha minerali che fanno gola. Non è quindi una questione di veti ideologici. Non è un fatto di destra o sinistra, di oscurantismo dittatoriale o democrazia. È un fatto di egoismo la guerra che si sta combattendo lì! Nessuno mai si è preso la briga di andare a vedere perché altri popoli muoiono di ...

Caro Matteo non fare come Berlusconi

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courtesy Mario Iannino - il venditore di cravatte- C'è una frase di Matteo Renzi che rimbalza e crea sconcerto nel web e tra le genti per strada: “le famiglie italiane sono più ricche...”. Poi, corregge il tiro e chiarisce. Il riferimento è rivolto a quei pochi che ancora possono mettere qualche soldo da parte per fronteggiare i tempi bui. Si riferisce alla paura che abbiamo tutti e che ci spinge a risparmiare fin tanto che è possibile. Avrà voluto tranquillizzare l'Europa, ma ha fatto ricordare il Berlusconi “dei ristoranti pieni e dei posti in aereo esauriti”. «Paradossalmente gli italiani si sono arricchiti» ha detto il premier durante il suo intervento a Strasburgo che tracciava un bilancio sul semestre Ue a guida italiana. Nel discorso il premier ha sottolineato come venga ampiamente citato il fatto che il debito pubblico italiano è il terzo più alto del mondo, ma ci si dimentichi di ricordare come il risparmio privato sia ancora più alto del debito...

Club prive per distinguersi dalla massa

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courtesy archivio Iannino, dgtArt "bisogni" ROMA 30mila€ per incominciare a distinguersi dalla massa! Solo Trentamila! Questa è la somma che ieri sera, durante il programma di Riccardo Jacona, svolazzava sulle bocche dei ricchi soci presenti tra i tavoli, il verde e ai bordi delle piscine del club privato romano. "qua le polveri sottili non arrivano" diceva gongolante il presidente del club. "qua abbiamo la classe dirigente, presidenti e primi ministri..." La crisi, per loro, è un'astrazione! La crisi non esiste! Mentre, a onor del vero, un altro signore ricco spiegava a Jacona la sua visione sulla cedolare secca sul patrimonio, ovvero la tassa sulle liquidità che lui personalmente suggerì ai vari governi, Monti compreso, indispensabile se si vuole uscire dalla crisi. E poi si è vista Torino , capitale dell'auto made in Italy, stravolta dalle nuove povertà dopo l'abbandono della FIAT.

Mali, altra guerra calata sulle miserie umane

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Da qualche giorno si sente parlare del Mali e della guerra interna che coinvolge il mondo occidentale civilizzato. Si parla di guerre di religione e come al solito di frange estremiste che vogliono imporre anche con la violenza la religione dei padri. Ma sarebbe più giusto ricordare che su una popolazione di quasi 1.300.000 il 90% è musulmana, il 5% cristiana e l'altro 5% animisti e credenze tradizionali. Il Mali , Stato dell' Africa occidentale , è una Repubblica , la lingua ufficiale è il francese ma si parla anche l'arabo e le lingue camitiche dei berberi. Conosciuto anche come Sudan francese in quanto colonia dell'Africa occidentale della Francia quando era di moda colonizzare i popoli sottosviluppati, il Mali con l'indipendenza del 1960 assunse l'antico nome dell'impero fiorente che dominava le rive del Niger e fondava la sua ricchezza sul commercio transhariano. Finito il tempo del commercio africano, la colonia, priva degli strumenti tecnologici...

energia nucleare, lavoro, ambiente, famiglia, disoccupazione, cultura, problemi da risolvere

L'eccessivo frastuono mediatico altera le percezioni e diseduca ulteriormente le masse incolte. In Italia, benché si pensi di avere debellato l'ignoranza con la scolarizzazione obbligatoria, di fatto vi è una larga fetta sociale di sottobosco incolto che si ciba dei sentito dire, dei pettegolezzi e dalle liti in TV. I professionisti delle notizie , condizionati dagli ascolti e dagli editori, inseguono e costruiscono eventi mediatici; imboccano i teleutenti con idiozie. Sono pochissimi i giornalisti che impegnano forze intellettive in reportage costruttivi. Comunque la si pensi c'è sempre qualcuno che si sente offeso o toccato personalmente dalle indagini che inducono a migliorare la società civile. Destra o sinistra non fa differenza. Gli schieramenti politici nascono contro qualcuno o qualcosa, difficilmente, allo stato attuale, se non modificano gli assetti mentali, si può ipotizzare un'unità d'intenti per uscire dalle crisi istituzionali, sociali, econo...

Manifesto dell'Arte Libera

Manifesto Interattivo

Manifesto dell'Arte Libera / Manifesto for Free Art

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2. La Creatività è un Diritto

Ogni individuo ha il diritto di creare, sognare, esprimersi.

Dove vorresti vedere più arte?

3. L’Artista è Voce del Tempo

L’artista è testimone del presente. È coscienza, non ornamento.

Quale artista ti ispira?

4. L’Arte è Rivoluzione Pacifica

L’arte deve interrogare, liberare, accendere pensieri.

Hai mai creato qualcosa che ha fatto riflettere?

5. Cultura come Bene Comune

La cultura è linfa vitale della democrazia. Deve essere condivisa.

Come rendere l’arte più accessibile?

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