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Visualizzazione dei post con l'etichetta manovra economica

Casa e demanio beni intoccabili

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IMU Sì, NO, FORSE... Non si smentiscono neanche questi dirigenti. Quando si tratta di trovare soldi sanno dove mettere le mani. Persino la Camusso ha esternato dall'alto della sua prosopopea fintamente saggia l'arrogante pensata di rimettere la tassa sulla casa senza tener conto dei debiti fatti con le banche per comprarla o costruirla o per quanti hanno pensato di lasciare il bene casa ai figli. Governanti e dirigenti sindacali, nonché politici & associati, trovano le scorciatoie più semplici e indolore per le loro stanche membra. Svegli e dinamici quando si tratta d'infilare emendamenti nelle proposte di leggi che migliorano la loro stabilità economica e sociale o delle loro cerchie di amici e parenti. È vero! Molti italiani siamo diseducati. Cerchiamo sempre di arraffare qualcosa che ci torna comodo fottendocene cristianamente del prossimo, (cristianamente perché sempre pronti a batterci il petto davanti alle immagini dei santi). Ma l'esempi...

le discrasie del governo Letta e l'impotenza degli oppressi

Epifani, non sei il solo! Guglielmo Epifan i dice di venire dalle piazze e di esserci stato per cinquant'anni. Vero! Ma  se le cose sono peggiorate, lui da ex dirigente sindacalista adesso alla guida del PD cosa propone? Cosa dice alle famiglie, o meglio, cosa fa per le famiglie che non hanno più un reddit o? Di sicuro Letta non si è posto il problema viste le manovrine che sta facendo per depistare i cittadini dai veri problemi. Dal primo di luglio aumenterà l’iva. Passerà dal 21 al 22%. E secondo i calcoli questo giochino costerà 134€ i n più all'anno per le famiglie. Va be’, se non si possono pagare spese impreviste perché non ci sono lavoro e soldi basta non comprare vino e birra; non camminare con la macchina perché aumentano carburanti e riparazioni auto; non comprare abbigliamenti, calzature, mobili, elettrodomestici, giocattoli e computer!  S emplice no? Abbattiamo i consumi. Stringiamo la cinghia però salviamo le banche e il sistema eco...

Polillo mostra il vero volto del Governo Monti

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ballarò, polillo vs landini Le assurdità del sottosegretario Polillo offendono l'Italia onesta. “Perché la gente lavora! Perché la gente lavora in Germania!” queste le testuali affermazioni di Polillo. Possibile che un sottosegretario messo a governare insieme ad altri tecnici le sorti di una Nazione perché detentori di “sapienza” ( Polillo è laureato in Economia, tesi di laurea discussa con il Prof. Federico Caffè, prima di essere nominato sottosegretario ha ricoperto altri incarichi istituzionali: Capo del Dipartimento per gli Affari Economici, segretario di diverse commissioni parlamentari, consigliere economico per il gruppo parlamentare del Popolo della Libertà alla Camera dei Deputati, funzionario della Camera. È attualmente presidente di Enel Stoccaggi, membro del Consiglio di Amministrazione dellaSVIMEZ, collabora con Il Sole 24 Ore e numerosi altri quotidiani), possa rispondere così a Landini che chiede come mai “in America, Germania e Francia i Governi hanno s...

tagli e tasse nella manovra di agosto tranne che per la politica

Hai saputo? Il governo ha aumentato le tasse universitarie e non solo! Con il decreto approvato ieri molte sono le sorprese che ci troveremo davanti al rientro dalle ferie. Certo, come si può intuire non è bello ricevere una telefonata simile mentre stai sonnecchiando in riva al mare e per non pensare alla spending review e ai tagli che il Governo ha appena varato. Le novità principali del decreto spending review riguardano l'aumento dell'Irpef nelle Regioni in deficit nella sanità, le tasse per gli universitari fuoricorso o con reddito basso, le nuove regole sulle prescrizioni di farmaci generici, il tetto agli stipendi dei manager delle società non quotate partecipate dallo stato. Per adesso slitta l'aumento dell'IVA. D'altronde con sto chiaro di luna che tira nelle famiglie sarebbe stato da stolti temerari pensare di aumentare ulteriormente balzelli collaterali che incitano a spendere con meticolosa oculatezza. Anche perché la legnata, le famiglie se la...

i tagli del governo creano lavoro?

Tagliare gli sprechi per crescere e creare lavoro. Queste le parole del premier Mario Monti. E la bagarre in tivù è scontata. Questa volta il buon Vespa apre il suo programma in compagnia di una gigantesca forbice e dopo i cartelli riassuntivi inizia lo show. Ma non è dello show che voglio parlare. Preferisco riportare le parole di Monti. Molto più rassicuranti di quelle dei suoi rappresentanti di governo e dei giornalisti che imbastiscono storie. “l'Italia non ha bisogno di sostegno e non si trova nelle condizioni in cui si trovavano la Grecia, l'Irlanda e il Portogallo. Ora però c'è bisogno di un passo avanti: E' venuto il momento di agire in modo più strutturalmente convincente sul settore pubblico che non vuol dire riduzione tranchant ma una riduzione della spesa dopo aver fatto un'analisi molto precisa dei settori dove ci sono sprechi. E questo non è in contraddizione con la necessità di rilanciare la crescita e soprattutto di contrastare ...

Capitale, forza lavoro, alta finanza e stato sociale

E mentre il governo Monti continua nella sua estenuante marcia sulle riforme, al momento incentrate tutte sui redditi conosciuti come pensioni e stipendi denunciati, case e attività censite, nella quasi indifferenza generale la gente debole si suicida per la disperazione di non poter condurre una vita dignitosa. L'ultima notizia shock è quella relativa all'anziana signora che dopo essersi vista decurtata la pensione da parte dell'INPS si è gettata dal terrazzo. Da più parti si sono levate analisi e suggerimenti per il nuovo governo su come attuare certi correttivi e recuperare introiti dovuti ma fin ora evasi, quindi è inutile farne di nuovi. Ma, una cosa sento di ribadirla: perchè non far pagare l'imposta municipale unica, l'IMU, anche alle fondazioni bancarie? Magari con una aliquota agevolata se queste fanno davvero opere socialmente utili come è stato fatto con i beni della Chiesa. Sperare che la situazioni si tranquillizzi in tempi brevi sembra impos...

capitale e cultura, le sfide di Monti

Pur di vendere qualche copia in più a volte i giornali pubblicano notizie rivedute e corrette e non hanno nessuna attinenza con quanto detto o fatto dalle persone citate. Proprio per evitare di cadere nel tranello dei giornalai da quattro soldi è meglio aspettare prove concrete e inoppugnabili quale può essere la pubblicazione ufficiale degli atti. Nel caso del decreto Monti se ne sentono di tutti i colori e ovviamente chi si sente toccato reagisce in malo modo. Siamo tutti stressati dalla spazzatura mediatica e dagli eventi reali o immaginari tirati fino alla nausea nei vari sistemi mass mediatici. Ovviamente, essendo Monti un docente universitario, non credo che nel suo decreto ci possa essere una delegittimazione di alcuni atenei o il declassamento dei diplomi di laurea in base alla sede nella quale questi siano stati “sudati”. È impensabile crederci perché in uno stato di diritto la cultura è l'unico capitale che ogni cittadino può permettersi, a prescindere dalle sue or...

Politici: quanti scrupoli per i tagli alla politica!

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L'anno nuovo è iniziato bene!  Tra tagli aumenti e federalismo fiscale gli italiani non sanno che pesci prendere, non sa neanche che cosa dire la commissione istituita dal governo per valutare i costi della politica in relazione agli altri parlamentari europei e vedere, compatibilmente con le leggi italiane, come e quanto abbassare gli stipendi dei parlamentari che, a differenza del resto d'Italia, bene o male s'intascano circa 16mila euro al mese. Inutile dire cosa farebbe una famiglia normale con questa cifra tanto non la vedrà mai! E poi, non è che un uomo o una donna qualunque possono stare a decidere in parlamento cose serie come mandare a casa milioni di lavoratori!, non sarebbero all'altezza! Per certe cose ci vuole pelo sullo stomaco! Intanto, volendo fare due conti, l'anno nuovo porta rincari immediati nelle case dei cittadini normali: imu , irpef, assicurazioni , carburanti... e, purtroppo, qualcuno dai nervi poco saldi si suicida per paura di non pot...

Ici Imu, tassano i poveri tutelano i ricchi

Il bene casa. Alla luce dei fatti non so più se possedere una o peggio due case sia davvero un bene da lasciare ai figli oppure risulta essere un'eredità a cambiale continua. Al sud, in alcune zone, è d'uso dare in dote ai figli la casa o la biancheria insieme al mobilio quando si sposano, ed è per onorare questa tradizione ancora in atto che i padri di famiglia impegnano risparmi, tredicesima, tfr (trattamento di fine rapporto lavorativo) se dipendenti, anche a costo di sacrificare ferie, viaggi e lussi vari. La mentalità della gente del sud è ancora educata al mattone: risparmiare per investire nella casa. Chi non conosce questo modo di pensare rimane esterrefatto quando si trova al cospetto di periferie fatte di costruzioni a metà, senza l'intonaco esterno ma abitate ugualmente da gente umile e dignitosa. Ecco, queste cose vorrei che si ricordasse il professor Mario Monti quando legifera in merito alla casa di proprietà, anche perché, spesso, dietro qu...

proiettili per Monti e C. spediti dalla Calabria

Dalla Calabra insulti minacce e proiettili ai dirigenti che fanno parte o appoggiano in vario modo la manovra del governo Monti. Dalle notizie diramate dai media sembra essere il risultato di una mente annebbiata dai fumi dell'alcool o sotto gli effetti allucinogeni di qualche psicofarmaco, tant'è ingarbugliato il pensiero che, salvo i cenni alla finanziaria, non spiega il nesso tra la manovra del governo italiano e “il tritolo degli amici arabi”. Indubbiamente la manovra così come è stata concepita non piace a nessuno specie ai poveri o nuovi poveri, occupati e senza lavoro che si vedono tassare i sacrifici di una vita per risollevare il sistema economico nazionale mentre vincono le lobby dei farmacisti, tassinari e attività commerciali mascherati da opere di carità o culto. Certo ci saremmo aspettati più equità e magari un minimo di ripresa grazie ad investimenti mirati per ricerca, cultura, scuola e nei campi produttivi in cui l'Italia ha fatto da trainer nei merc...

Equità nelle manovre di Monti?

le manovre del generale Monti Prima dell'unità d'Italia nel regno delle due Sicilie spadroneggiavano i Borboni, nel nord i Savoia. Il sud, era dedito alla terra e alle miniere di ferro, all'industria metallurgica alla fabbrica di armi e degli utensili che, dalla ferdinandea, tra le serre calabre, esportava in tutta Europa ; il nord, volgarmente chic e spendaccione scimmiottava le grandi potenze e tesseva accordi sottobanco con governi forti per continuare a regnare. Quindi, nobiltà del sud ricca e nobiltà del nord in decadenza. E il popolo? Per il popolo non c'era nessuna differenza! Stenti e fame al sud come al nord! Al sud comandavano i nobili latifondisti e proprietari delle miniere legati ai Borboni. Al nord la classe egemone collegata ai Savoia. a un certo punto qualcuno ebbe una bella idea e pensò di unificare lo stivale. Chiamò un uomo d'armi per mettere sotto un'unica bandiera, quella dei Savoia perché vicini alla gran Bretagna, nord e sud. Il ge...

effetto Monti nelle tasche dei cittadini

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effetto Monti Ho perso la fiducia nella classe dirigente e per evitare rush cutanei evito di guardare i talk show della politica vecchia e nuova. A colmare definitivamente la misura ci ha pensato la squadra tecnica di Monti che pieni delle loro teorie stanno cercando di imbonire i cittadini vessati da sempre. C'è poco da teorizzare quando il piatto piange per gli ultimi. Certo, la pillola dei tagli e degli aumenti sarebbe stata meno amara e più sopportabile se avesse colpito i grandi capitali e gli evasori invece dei lavoratori che sono riusciti a realizzare qualcosa dopo anni di lavoro. La manovra, così sviluppata, dimostra continuità tra il vecchio e nuovo modo d'intendere il sociale, anzi lascia spazi ai populismi e imbastisce alibi alla cattiva politica da quattro soldi che continua a diseducare il popolo. Il disegno è chiaro! Questo è un governo che serve a dare respiro a squali, caimani, falchi. Predatori che detengono quel 10% delle ricchezze nazionali e che fan...

manovra Monti: pagano i soliti

Immaginando guerre titaniche tra il governo e le lobby di potere che assediano le stanze dei bottoni tutto ha un suo perchè. Si capisce perchè non c'è stata la possibilità di tassare i grandi capitali, rimettere in riga le banche e l'alta finanza fantasiosa che ha creato tutto 'sto putiferio mondiale; favorire davvero l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Insomma il solito refren col quale siamo abituati a lottare, anche se Mario Monti, da vero signore, si è tagliato gl'introiti derivanti dai doppi incarichi, non ha adottato altre misure per i parlamentari che sono la stragrande maggioranza sui quali pesa davvero il capitolo “costi della politica”. Qualche altra cosina sui tagli agli enti locali ma poca roba rispetto alle sofferenze cui sono chiamati i soliti noti al fisco. Comunque, Queste le principali misure della manovra da 24mld varata dal governo Monti. FISCO NO AUMENTO IRPEF 43%: non è previsto alcun aumento dell'aliquota Irpef del 43%. ma au...

e io pago!

Manovra da 24 miliardi. Il professor Mario Monti ha concluso gli incontri con le parti e, guarda un po', queste ultime si dicono deluse, rammaricate, mentre la lega si è sentita offesa perché, combinazione, l'incontro con i presidenti delle regioni e il governo coincideva con la seduta del parlamento padano (ma che faranno mai in queste sedute? il parmigiano la grana? O fanno a gara a chi ce l'ha più duro?), comunque, tutti devono ammiccare e mandare giù la pillola da 24mld di euro. Al momento si parla di nuove misure sulle pensioni, sul lavoro dipendente, sulle imposte conosciute e già abbondantemente tassate con l'aggiunta di tasse dirette sui beni di lusso come macchine di grossa cilindrata, barche. Non si sa ancora niente sulle misure nei confronti dei grandi capitali; dei tagli alla politica; delle imposte alle onlus di facciata; monasteri trasformati in alberghi o pensionati e attività commerciali connessi, turismo religioso; fondazioni. Si dice che ...

è tempo di fare silenzio!

Mentre il prof. Mario Monti infittisce gli incontri e pare abbaia allargato anche ai politici la rappresentanza del nuovo governo, i partiti per bocca dei loro massimi esponenti iniziano a giocare impavidamente al politichese. Cicchitto dice la sua versione dei fatti sul nuovo esecutivo e sulle azioni da intraprendere; Bossi riprende a farneticare e riapre al parlamento del nord; lo spread risale e il listino milanese mette a segno un +5%. Nel caos generato dalla classe politica arraffona e inconcludente, la figura carismatica del Presidente Giorgio Napolitano si leva alta e invita tutti alla coesione per traghettare il Paese fuori dalle sacche di povertà che questa classe dirigente inetta ha causato. Purtroppo, secondo le notizie diramate dai mass media, pare che ancora molti falsi condottieri continuino a cimentarsi nei giochetti di potere per arraffare qualche voto nel tentativo di riacciuffare gli scontenti anche a costo di sfasciare il lavoro del Presidente Napolitano e d...

da Berlusconi a Monti, ma chi paga?

È un bollettino di guerra quello diramato dall'ANSA in merito a quanto scrive la banca centrale europea che verte completamente sulla salvaguardia economica delle banche per garantire stabilità all'€ e ai mercati. Capitale economico contro valore umano, si legge esplicitamente nel messaggio che l'UE manda all'Italia e al nascente governo Monti. I primi no si fanno sentire con toni forti e annunciano battaglie contro il cambio strategico ma inefficace del governo. La domanda corrente è: chi dovrà pagare la crisi? I grandi capitali, quindi i ricchi o quelli che hanno pagato fin ora, vale a dire la classe media che sta scivolando verso una nuova povertà? Le metafore in politica si accavallano: cambia il macellaio (Berlusconi/Monti) ma la macelleria sociale rimane la stessa! In effetti la manovra rimane sconosciuta ai cittadini e persino ai parlamentari. Unico dato certo e allarmante, ribadito da tutti in Europa e in Italia: l'Italia non è la Grecia! Questo ...

in Italia si sta bene! parola di Silvio

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così titola un noto quotidiano nazionale Questa è la prova schiacciante che ci sono due italie. Una opulenta assediata da pochi; l'altra che tira la giornata a fatica e arriva a sera tra incertezze e stenti! “ È ora di pranzo, il Cavaliere è a Cannes e afferma che in Italia «non si sente qualcosa che possa assomigliare a una grande crisi». Per Berlusconi la causa dell'impoverimento delle famiglie italiane risale «al cambio lira-euro». Mentre l'attacco in corso al debito italiano «è una moda passeggera». Insomma, a detta del Cavaliere, non c'è tanto da preoccuparsi: «Mi sembra che in Italia non si avverta una forte crisi - sono le sue parole -. La vita in Italia è la vita di un Paese benestante. I consumi non sono diminuiti, i ristoranti sono pieni, per gli aerei si riesce a fatica a prenotare un posto». Qualcuno torna a chiedergli se intende farsi da parte. E lui esclama: «Nessuno può fare a meno di me». Ci sarà allora da preoccuparsi per la fuga dei parlamen...

lettera all'UE

La lettera. 15, 16 fogli scritti bene diventano un passe pour tout irresistibile. Una chiave d'acceso universale che ha la forza di far rivedere concetti ostici e trasformarli in positività anche in chi li osteggia ideologicamente perché crede nel bene comune e non solo nel benessere dei privilegiati. Comunque la si dica, difatti è un siluro bello grosso che penetra i deretani popolani ma scansa quelli dominanti il provvedimento che il governo ha presentato all'Unione Europea per mantenere buoni i mercati azionari. Eppure non è trapelato niente di nuovo se non le solite affermazioni sulle pensioni o sulla libertà degli imprenditori di licenziare i dipendenti, misure che fin ora non sono piaciute a Bruxelles, alle forze sociali e anche alla cei. Le decisioni presentate dovrebbero far tremare di paura e di sdegno i governi e e i cittadini saggi, invece no! tranquillizzano i mercati, la borsa e i grandi capitali. sembra che le recenti rivolte in medio oriente non a...

bombolo l'omino sempre in piedi

Berlusconi ha rivinto!  316 parlamentari hanno votato la fiducia al governo. Però, c'è da chiedersi: Come mai, contestualmente alla fiducia Berlusconi nomina due nuovi viceministri: Katia Polidori allo Sviluppo Economico e Aurelio Misiti alle Infrastrutture e due nuovi sottosegretari, Giuseppe Galati (all'Istruzione) e Guido Viceconte (all'Interno)? E in che misura questi hanno contribuito a mantenere lo status quo ante? Tra le novità, la legge di stabilità, che con la riforma del bilancio ha preso il posto della Finanziaria, prevede un consistente pacchetto di tagli: Sforbiciata di 60 milioni alle risorse delle forze dell’ordine (50% polizia e 50% carabinieri) nel biennio 2012/2013, di cui 10 nel primo anno e 50 nel secondo. Taglio di 60 milioni alla cultura e di 1 miliardo all’edilizia sanitaria. Sforbiciata anche sui buoni pasto della pubblica amministrazione, su permessi, distacchi e aspettative nella scuola e sulle spese degli enti previdenziali (Inps,...

quanto dobbiamo subire ancora?

È penoso vedere quanto accade nel bel paese! La casta si auto riduce dal 50% al 20% il contributo di solidarietà; i parametri si modificano fino all’ultimo minuto per favorire questo o quell’amico e il plafond si sposta da 100mila a 300mila euro per vedere nelle casse dello Stato un esiguo contributo da parte di chi sta benone; la pletora di parlamentari che rimane tutta intera ai posti di comando con relativi benefit e Castelli che tuona contro il Quirinale perché rimane esente dalla manovra insieme alla Corte Costituzionale. Insomma, la Casta una ne pensa e cento ne fa. Dopo aver votato nella seduta di ieri l'anticipo dell'età pensionabile per le donne e l'inasprimento dell'Iva (che costerà 385 euro in più a famiglia secondo la stima del Codacons), si è auto-scontata l'indennità parlamentare. Nella quarta e ultima versione della manovra si riduce, e di molto, il prelievo dalle tasche di deputati e senatori. Il taglio iniziale del 50% sull'indennità par...

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