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lunedì 27 aprile 2015

Deludente Perfidia

La frase di Gianfranco Fini “che fai mi cacci?” rivolta a Berlusconi è diventata il tormentone della trasmissione televisiva “Perfidia” condotta da Antonella Grippo.
È stato un po' come assistere alla sagra dei “trombati”. Tra questi M.C. Lanzetta che ancora non ha convinto con le sue motivazioni politiche. Wandiceddha Ferro, così l'ha introdotta apostrofandola affettuosamente la Grippo e poi gli altri, chiamati a reggere il talk che, a mio modestissimo parere è risultato oggettivamente un tantino scarso come format e deprimente dal punto di vista politico.

La telefonata introduttiva con Gianfranco Fini è bastata per comprendere il verso della puntata.
Ho resistito mezz'ora. Nulla di nuovo.
Unica mia personalissima considerazione, diventata certezza nei circa trenta minuti persi ascoltando le analisi della conduttrice e dei suoi collaboratori:
trasmissione partigiana schierata a destra nel gioco delle parti. (e pensare che Lei dice di essere stata in passato una militante di lotta continua).

E non è di queste cose che la società calabrese ha necessità e bisogno.

mercoledì 27 febbraio 2013

Italia, la vedo dura! forza Grillo


aore12
"quanto sei choosy"
Dice Grillo:
«Il M5S non darà alcun voto di fiducia al Pd (né ad altri). Voterà in aula le leggi che rispecchiano il suo programma chiunque sia a proporle». «Se Bersani vorrà proporre l’abolizione dei contributi pubblici ai partiti sin dalle ultime elezioni - aggiunge - lo voteremo di slancio (il M5S ha rinunciato ai 100 milioni di euro che gli spettano), se metterà in calendario il reddito di cittadinanza lo voteremo con passione».

Napolitano è preoccupato per l'ondata di populismo che sta invadendo l'Europa.

secondo alcune fonti, avrebbe detto nel corso di un incontro con intellettuali tedeschi di essere “molto preoccupato per il populismo”, “conseguenza degli errori della classe politica”. in merito alle elezioni, ai giornalisti che lo hanno avvicinato al suo arrivo a Monaco dove è iniziata la sua visita di Stato nella Repubblica Federale di Germania ha detto: “Il Presidente della Repubblica può solo attendere con eguale rispetto per tutti che le forze politiche rappresentate in Parlamento facciano le loro riflessioni alla luce del risultato delle elezioni e gliele riferiscano in occasione delle consultazioni al Quirinale”.

Monti sta studiando le contromosse «Non perché il professore voglia per sé una poltrona» , dicono i suoi, «ma per rassicurare i mercati ed evitare una nuova tempesta finanziaria contro l’Italia, non basta di certo un governo del Pd con l’appoggio esterno o interno dei grillini. Ci vuole ben altro».
MA, MASS MEDIA E POLITICI, L'HANNO CAPITO CHE E' IN GIOCO LA VITA DELLE PERSONE? E che se siamo arrivati a questo punto di non ritorno lo dobbiamo ai burattinai della finanza creativa e ingegneristica delle banche e ai politici che li hanno lasciati fare? Abbiamo per caso dimenticato l'Argentina di qualche anno fa? I bond argentini, la parmalat,il banco ambrosiano e lo ior etc etc?

martedì 26 febbraio 2013

Italia, fine dei giochi

aore12
cadono le ideologie

QUALCOSA SI E' ROTTO.


Le prime reazioni agli esiti elettorali vedono un Vendola scuro in volto parlare di deriva populista e di vittoria del populismo più becero. E questo stupisce. Spiazza quanti vedevano in lui un attento osservatore dei bisogni umani tradotti in politica. Eppure, a ben pensarci, cos'è in definitiva l'uomo?, l'uomo è una macchina complessa fatta di corpo e cervello che sta in piedi grazie a una cosina piccola e semplice: il pane! E se non c'è il pane si può tradurre ogni cosa ai livelli più alti dello scibile ipoteticamente corretto secondo il pensiero politico espresso da Bersani, suo compagno di viaggio in questa tornata elettorale?
Le urne hanno detto di no! I cittadini hanno detto: ma che cazzo state facendo!, al centro sinistra che ipoteticamente dovrebbe tutelare gli ultimi e farli crescere in tutti i sensi.
Monti ha sbagliato. E le urne lo hanno bocciato. Un brutto colpo per un docente tecnico e politico.
Casini, non ne parliamo nemmeno. Ma lui da vecchia volpe se l'aspettava.
Fini, dopo le tante cazzate fatte da lui e dai parenti, l'epurazione di una donna pulita come Angela Napoli, ha avuto quello che si meritava.
Berlusconi ha saputo ancora una volta, aiutato dalla sinistra conservatrice che ha messo sottonaftalina la Bindi, Minniti & C. in Calabria ma anche altri vecchi fachiri della politica, sconvolgere gli schemi. Ha promesso e inveito contro il governo Monti che ha attuato il programma lasciato dalla sua coalizione di destra. E la lega si è dimezzata!

Gli osservatori attenti hanno capito benissimo che non si tratta di ideologie di destra e sinistra. In gioco c'è il presente e il futuro. E per uscire dallo stallo ci vogliono forze nuove. Nuovi progetti. Nuove idee. Idee per gli ultimi. E Grillo lo ha saputo dire meglio degli altri. Ha parlato nelle piazze e al cuore della gente.
Manterrà la promessa?

mercoledì 23 gennaio 2013

la commedia infinita dei politici senza vergogna

ballarò, floris, e la doppia, inclemente satira di crozza
Sfogliando i giornali mi convinco di aver fatto bene ieri sera a spegnere la tv e mandare tutti mentalmente a quel paese.
Ballarò riproponeva il solito format coi soliti ospiti. Destra sinistra e centro a volte schierati sui loro convincimenti e a volte no. Hanno litigato e ripetuto fino alla noia le solite stronzate. Si sono lanciate accuse. Hanno tirato slide (un tempo si chiamavano grafici) dalle borse portate dai portaborse ma nessuno, tranne Vendola e Camusso, ha ricordato i problemi veri della gente comune.

Leggo che Monti, intervistato da Floris, pare sia stato l'unico a toccare l'acqua bollente. Ha detto, sempre ché vincerà le elezioni, di impegnarsi per ridurre la spesa pubblica eliminando il 50% dei parlamentari e rivedere concretamente la legge sul finanziamento ai partiti.
Se ci riuscisse, lui o chiunque altro, per noi cittadini sarebbe una boccata d'ossigeno.

Ma ormai siamo, la maggior parte dei cittadini, diventati abulici e qualsiasi cosa dicano la lasciamo cadere a terra come acqua sporca. Ci hanno fatto perdere la fiducia! Perciò, anche il presidente della cei, cardinale Bagnasco, si inserisce nella disputa e da buon pastore esorta i fedeli a non disertare le urne.
Andare ai seggi per votare chi? Casini, l'udc e quello che rappresenta? Fini, fli e le strategie della destra? Bersani & C.? Oppure figli, parenti e portaborse guidati dai soliti burattinai che hanno sempre saputo farla franca?

In due parole: siamo difronte al solito modello politico elettorale. Siamo difronte al porcellum! Cose, queste, buone per la pletora politica e quanti orbitano attorno ad essa; ma che diventano cattivi esempi, agenti inquinanti che avvelenano il presente e il futuro del Paese.

Che fare, quindi, per evitare la deriva? Andare alle urne e votare secondo coscienza! Tenendo presente quanto è accaduto in Italia e in Europa. E se per qualcuno è un percorso difficile da seguire, basta che si concentri sugli avvenimenti pilotati nella propria terra, nella città e nei quartieri. Osservare il degrado ambientale, il cumulo dei rifiuti urbani, gl'incarichi politici privi assegnati agli ignoranti o servi sciocchi, come dir si voglia, e la mortificazione della tanto conclamata MERITOCRAZIA urlata nei convegni.

sabato 5 gennaio 2013

Monti, garante e simbolo della nuova destra

monti svela il suo simbolo
Il Professore sceglie un hotel romano del centro per promuovere la sua lista. E dopo circa 45 minuti di ritardo inizia la presentazione del simbolo  sottraendosi alle domande dei giornalisti. 
Dà, però, chiare indicazioni sui criteri delle candidature che dovranno affiancare le sue liste:
alla Camera sarà composta solo da esponenti della società civile e non da parlamentari. Mentre al senato sarà mista ed i parlamentari con un massimo di due deroghe affiancheranno gli esponenti civili.

Monti, in serata, su la 7, ospite di Otto e mezzo, ha precisato "non sono candidato e non è nato un mio partito personale", ma si tratta di "un tentativo di avvicinare i cittadini alla politica", osservando che ora "c'è uno scollamento fra cittadini e politica insano. Spero con la mia lista di poter servire all'Italia". E ha spiegato i motivi della sua salita in politica: "mi sarei sentito a disagio andando nella mia dorata nicchia al senato e vedere dissipare buona parte di quello che l'Italia ha costruito in quest'anno".

"Non sentivo la necessita' personale di infliggere una tale svolta alla mia vita, non ho mai promesso soluzioni facili ai cittadini, ho chiesto sacrifici. Non voglio paragonarmi con nessun altro, ma voglio dare un contributo per migliorare le cose".

Nelle due affermazioni c'è una contraddizione inverosimile: sale in politica ed è già senatore a vita. Dà il contributo per migliorare le cose solo ad una piccola nicchia di potere che schiavizza con le sue politiche la maggior parte degli italiani.

Lo si evince anche dalle alleanze. Tutte con la testa girate a destra. Una destra, questa, sì, conservatrice che non guarda a chi sta veramente male ma è affianco ai grandi capitali. E, d'altronde, cosa propone il prof? una lista della società civile senza parlamentari, una dell'Udc (col nome di Casini?), una di Fli (col nome Fini?)" ed ha enfatizzato

l'apporto di Italia Futura di Montezemolo, che vede ancora in scena Casini, Fini, Riccardi e di tantissime espressioni della società civile" ed ammicca anche all'interesse dimostrato, oltre, come già detto ai parlamentari di Udc, Fli, a quelli del Pdl e del Pd. Insomma, strizza l'occhio a tutti. Forse spera nella rinascita della balena bianca?

lunedì 13 agosto 2012

l'orgia del potere, i privilegi della politica

La guerra tra le parti continua senza esclusioni di colpi.
Tiri mancini, mezze verità, fango e ogni altra notizia che smuove la curiosità dei lettori è servita sui giornali dai lacchè travestiti da moralisti o morigeratori di un sistema talmente famelico destinato ad autoestinguersi per troppa fame.

Questa volta la polemica del solito giornale del centrodestra riguarda i costi della scorta incaricata di garantire la sicurezza di fini durante le sue vacanze a Orbetello.

Secondo il quotidiano, sarebbero state prenotate nove stanze per tutta la stagione estiva (due mesi e mezzo) per il prezzo record di 80mila euro. Fini si difende sostenendo di non avere niente a che fare con la gestione della sua scorta che, sottolinea, ricade unicamente sul Viminale.

Non c'è alcun dubbio, 80.000€ è una bella cifra! (che non sto a sindacare anche perchè non si conoscono i particolari, per esempio, può anche darsi che ad Orbetello sia un prezzo equo rispetto al mercato locale). Comunque, visto che siamo in clima di risparmi e stringimenti di cinghia nella spesa pubblica e, cosa ancor più dolorosa, in famiglia e nel privato, come mai i media non “impongono” riflessioni e “marcano stretti”, tanto per usare un vecchio termine calcistico, “a uomo”, quanti sono in politica per annullare lo scandalo dei rimborsi elettorali?

Secondo l'ultima relazione della Corte dei Conti ben 46 formazioni politiche hanno presentato il consuntivo per accedere al finanziamento oltre i 45 previsti e 51 partiti inadempienti.
Non solo. In sede di controllo dei consuntivi, il collegio della Corte dei Conti, ha rilevato diverse "fattispecie di omessa o insufficiente trasmissione della documentazione relativa alle erogazioni da parte di persone giuridiche, formulando richieste istruttorie di acquisizione di quanto richiesto dalla normativa". Ovvero non si sa da dove i partiti prendano i soldi, che vanno ad aggiungersi ai rimborsi elettorali. In un caso, nonostante il lungo arco temporale trascorso dalla presentazione dei consuntivi, la formazione politica non era in grado di produrre quanto richiesto.

martedì 16 novembre 2010

Vieni via con me il giorno dopo



Bersani è visibilmente impacciato da Fazio e Saviano a “vieniviaconme”. Non ha la stoffa dell’anchorman avvezzo alla telecamera. Fini è più istrionico, calca la scena da attore consumato, enfatizza concetti ripetuti fino alla noia negli ultimi tempi e non dimentica la “missione di pace italiana” all’estero ma dimentica quel passo della costituzione che vieta assedi di territori stranieri anche a scopo cautelativo o preventivo, come hanno voluto chiamare l’azione bellica imposta da Usa e Inghilterra in primis. Ricorda anche i precari e i fondi per la scuola pubblica ma tralascia che lui, facente parte dello schieramento governante, ha approvato l’attuale politica restrittiva, producendo disoccupazione e angoscia nella scuola e nel precariato in generale, ha dimenticato anche di dire che i precari non hanno diritto alla pensione se non cambiano alcuni meccanismi sociali e che hanno concesso fondi alla scuola privata mentre nella pubblica si devono cercare sponsor per ottemperare alla didattica.

Vieni via con me è uno spettacolo ben fatto ma che lascia il tempo che trova. Sinistra e destra non dipendono da liste d’intenti. Le ideologie non hanno maggior valore quando declamate o piluccate in programmi televisivi.
Le ideologie diventano disvalori quando sono usate malamente dalla politica. E la politica non ha dato buoni esempi a destra quanto a sinistra, al centro e ai lati obliqui e longitudinali.
I cittadini si sono allontanati da questa classe politica e non dalla politica o dalle ideologie. E chi sente dentro di sé i valori della sinistra vorrebbe assistere a spettacoli sociali differenti in armonia con gli intenti scritti analizzati e divulgati.

mercoledì 19 maggio 2010

il futuro della libertà, lettera aperta a Fini

Caro Fini e cari rappresentanti del governo,


è recentissima una lunga serie di interventi che voi state operando e che andranno a limitare pesantemente la fiducia dei cittadini. Non sto a fare l’elenco delle cose che avete fatto a botta di decreti e che avete imposto a noi tutti dicendo che noi lo vogliamo che noi vi chiediamo di governare. È vero, vi chiediamo di governare ma non così! Noi giovani vorremmo avere fiducia nelle istituzioni ma come si fa ad avere fiducia quando gli alti ufficiali coinvolti nelle azioni violente del G8 sono condannati e un uomo del governo come Mantovano zittisce tutti dicendo che comunque resteranno al loro posto perché hanno la fiducia del governo? E la fiducia dei cittadini, dei ragazzi che contestavano pacificamente e sono stati mandati in ospedale perché qualcuno ha ordinato la carica su persone inermi dove la mettiamo?
Come si fa a parlare di libertà quando l’informazione è imbavagliata da leggi impensabili negli Stati democratici? Leggi in discussione che mortificano la libertà d’informazione e che intimoriscono editori e giornalisti? Oppure dov’è l’uguaglianza se nelle inchieste si evince il disprezzo dell’etica da parte dei dirigenti e de rappresentanti del governo attuale e precedenti? Personaggi loschi che dovrebbero nascondersi perché hanno portato gli Italiani alla disperazione mentre elargiscono allegramente favori a parenti e amici della cricca.
Ora, caro Fini, voglio dirti, senza farla lunga, tu, anzi lei è venuto a Catanzaro a presentare il suo libro in un momento poco opportuno. Un momento in cui state obbligando la gente alla fame.
Sa una cosa? Tempo fa mi ha seccato molto vedere che mentre noi soffriamo la crisi altri possono permettersi il lusso di buttare 30.000 euro di carburante per andare a ancorare lo yacht in Sardegna.
Per concludere, se davvero volete cambiare le cose dovete iniziare da qui, dovete evitare che i ricchi diventino più ricchi e i poveri sempre più morti di fame perché la vita è sacra e non si può sprecare per l’egocentricità o l’ignavia di chi governa male.

Avevo comprato il suo libro con l’intenzione di leggerlo ma l’ho subito chiuso quando ho letto degli auguri per un “compleanno specialissimo”, della sindrome di Peter Pan e dell’inattività di alcuni giovani che magari, aggiungo io, non appena prendono coscienza gli vengono tarpate le ali con sistemi autoritari.
C’è troppa demagogia e autocelebrazione nei metodi di chi ci sta governando. Noi ragazzi vorremmo più partecipazione e meno imposizioni.
È crollato il muro di Berlino ma ancora altri peggiori muri mentali devono essere abbattuti. Muri eretti da voi. E se davvero voi grandi volete darci esempi di democrazia e uguaglianza dovete abbatterli subito, senza tentennamenti e patetici incendi di muri di cartone.

Distiniti saluti, Silvia da Catanzaro.

venerdì 30 aprile 2010

il Giornale diretto da Feltri contro Fini e Bocchino

Dopo la rottura politica di Fini il Giornale (editore Paolo Berlusconi) diretto da Feltri pubblica in prima pagina gli introiti della suocera di Fini e della moglie di Bocchino. Entrambi i proventi, secondo quanto pubblica il giornale sono generati da contratti con la Rai, la televisione di stato che impone ai cittadini un canone d’abbonamento annuo. Il messaggio è chiaro! Senza entrare nelle more dei contratti che possono ritenersi giusti a condizione che vi siano le dovute professionalità, e queste credo non manchino, più che le notizie in sé, ciò che sconcerta l’opinione pubblica è il metodo e i tempi del gossip giornalistico nei confronti dei dissenzienti in seno al partito dell’amore, il pdl! Ben lontani dal “se questo è amore, di Prevert” i mezzi usati dagli innamorati della politica italiana, tesserati nel partito delle libertà, gettano sconcerto tra i cittadini e lasciano intendere che nulla è cambiato rispetto alla gestione politica della tanto vituperata prima repubblica. Se questo è amore, c’è da aspettarsi altre “vigliacche verità” perdonate e condivise in tempo d’idillio ma rinfacciate all’atto della separazione.
Ecco un punto saliente dell’articolo:
"I soldi Rai alla moglie di Bocchino. La consorte del finiano di ferro ha ottenuto un appalto da sei milioni di euro per produrre una fiction". L'articolo di Laura Rio fin dall'inizio richiama l'altra accusa lanciata mercoledì dal "Giornale": "Se la suocera di Gianfranco Fini viene pagata dalla Rai un milione e mezzo di euro, la moglie di Italo Bocchino, il vicepresidente del gruppo Pdl alla Camera che si è dimesso ieri, ne guadagna sei. E ne riceverà anche di più se un altro progetto andrà in porto".

Questa è cattiva informazione (malafede?) che nulla ha a che fare con il dovere di cronaca ma nel caso qualcuno dovesse reclamarlo, dovrebbe spiegare come mai non le ha pubblicate prima le notizie in questione, all’atto della stipula dei contratti, visto che sono atti pubblici.

venerdì 23 aprile 2010

Fini smaschera le false libertà del pdl

Fini ha tolto la maschera dell’amore al pdl.

È chiara la dipendenza psicologica dell’intera assemblea pdl nei confronti di Berlusconi. Un Berlusconi furente che non tentenna un attimo nell’invitare Fini a dimettersi da Presidente della Camera dei Deputati perché contrariato dal suo comportamento politico istituzionale. Fini, dal canto suo, ha fatto il punto della situazione; ha ricordato il programma del pdl agli elettori, le cose rimaste in sospeso e le leggi ingarbugliate volute con forza dalla leadership del partito della libertà.
Fatti noti. Divulgati e trasmessi dai mass media con dovizia di particolari che evidenziano l’assenza totale di un interesse comune nazionale. Non c’è che dire: i nodi vengono al pettine, alla fine; e nell’assemblea pdl si è incocciati in nodi grossi: l’assenza della democrazia; la dittatura del capo e la dipendenza psicologica del popolo delle libertà soggiogato dal carisma egocentrico di uno dei cofondatori che non ammette rivali o competitori fuori dalle righe tracciate da lui.
Deludono i personaggi noti che hanno recitato la parte dei “portatori d’amore”. I falsi profeti di pace non hanno colto la lungimiranza politica di Fini e non hanno saputo e voluto intendere i chiari messaggi della gente. Ma il Presidente della Camera Fini col suo scatto ha ridato orgoglio ai cittadini onesti che ancora, nonostante tutto, ripongono la fiducia nelle Istituzioni dello Stato Italiano. Finalmente si torna alla Politica! Quella vera!

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