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venerdì 23 giugno 2017

25 giugno, Abramo o Ciconte?

Sergio Abramo “il” sindaco.


Qualcuno ha fatto della facile satira sulla scelta strategica operata da Abramo e sull'autodeterminazione nel definirsi, senza se e senza ma, “il sindaco”, come se fosse designato da potenze divine, per condurre la sua campagna elettorale nel capoluogo di regione. Alla luce dei fatti pare sia davvero così: il sindaco, dopo il ballottaggio di domenica 25 giugno non potrà risultare che lui!

Dato che Ciconte, il cardiologo, nonché consigliere regionale, ha pensato di defilarsi dal confronto diretto preferendo alle schermaglie dialettiche, surrogate dai progetti politici e dalla fattibilità degli stessi, il soliloquio e ripetere il poco convincente refrain.

Nicola Fiorita, unica novità, simile ad un marziano, rimane fedele al suo assunto: farà opposizione. Definizione desueta nello scenario politico italiano ormai da molti decenni, ma necessaria!
Figura intellettualmente onesta, la immagino presente e attenta ai temi legati al vivere civile e alla crescita culturale della città in ogni aspetto amministrativo e decisionale.
Non potrà decidere. A prendere decisioni sarà il sindaco e l'assise che lo affiancherà, però, sicuramente potrà apportare una visione differente, propositiva rispetto all'attuale modo di pensare.

Sergio Abramo ha dimostrato di saperci fare. Forte dell'esperienza imprenditoriale sa come muoversi nei meandri burocratici e come far fruttare le leggi per il bene della città.
È un buon manager! E se a questo suo essere lascerà spazio alla voce cuore e si accosterà ai problemi senza calcolatrice, alcune pecche causate dal “bilancio” comunale potranno essere corrette. Una tra tutte “la questione corvo”, la sua vivibilità igienica e ambientale, la cui soluzione potrebbe risultare semplice ed elementare mediante una più attenta presenza sul territorio.


sabato 17 giugno 2017

Aspettando il ballottaggio del 25 giugno

Nei giorni dopo lo spoglio elettorale c'è chi si lecca le ferite e chi fa analisi. All'analisi post elettorale non ci credo più. E neanche agli errori mascherati.
Si può parlare di errori solo quando c'è buona fede dovuta all'inesperienza o di ingenuità politica quando non si conosce l'ambiente ma nel caso Catanzaro è davvero difficile liquidare così il tema. Tutti, chi più chi meno, sono a conoscenza delle tattiche politiche e della gente schierata. Chiunque presuppone di sapere e conoscere l'animo altrui affidandosi ai si dice delle malelingue.

Coi dovuti distinguo, c'è chi porta avanti con coerenza il suo piano politico e chi accetta dubbie alleanze pur di portare a casa un buon risultato. C'è, poi, e questi sono i tempi, chi balla da solo perché il resto è merda o qualcosa di similare.

Fino al 25 giugno continueremo a sentire le manfrine delle parti sfidanti e le invettive che si rimpallano da una sponda all'altra col tentativo di recuperare qualche indeciso.

Chi balla da solo, giustamente, secondo la logica del bene comune super partes, si defila e lascia liberi i sostenitori.
Chi, invece, si trova nella difficile posizione di dovere ballottare tenta il tutto per tutto dando persino la colpa al terzo escluso per non avere accettato l'invito a coalizzarsi e quindi lo incolpa dell'eventuale vittoria del sindaco uscente.

Che brutto modo di fare politica!

In tutta la vicenda, a mio modo di vedere, Sergio Abramo ha dimostrato coerenza, ha lavorato discretamente bene e quindi se fosse lui a dovere guidare per altri cinque anni la città non sarebbe male.

Fiorita è il nuovo. Ha saputo catturare e accattivarsi i dissenzienti e gli sfiduciati. Adesso c'è da vedere come si comporterà tra i banchi dell'opposizione.

Nelle democrazie reali l'opposizione ha un compito alto! Mortificato fino ad oggi da quegli esponenti di sinistra che si sono lasciati ipnotizzare dal potere e dalle logiche economiche che hanno assoggettato il welfare al mercato cittadino ed anche europeo.

Che dire: buon lavoro...

venerdì 5 maggio 2017

Catanzaro, verso le amministrative

Ad ognuno il suo.

Tutti noi recitiamo una parte nella commedia umana.

Il comico recita e fa ridere ponendo accenti satirici sulle azioni dei personaggi noti. Il politico governa e il suo lavoro determina i destini delle genti. Il saggio medita sulle azioni degli uomini.

L'azione e il pensiero, però, a volte sono agli antipodi e questo provoca disparità sociali ed emarginazioni culturali.
Tra i mali maggiori, che purtroppo sembrano essere irrimediabili fin tanto che dura la paura fuorviante del tempo presente, voglio soffermarmi sull'assenza del pensiero positivo predicato dal Santo Padre Franceso.

Il malessere derivante dalle incertezze lo viviamo sulla nostra pelle quotidianamente ed è causato da una serie di fattori, un tempo, sconosciuti: Globalizzazione e decentramenti. Analisi dei mercati. Agenzie di rating e valutazioni delle stesse. Solidità e solvibilità delle società che emettono titoli sul mercato finanziario. In sintesi siamo schiavi del dio denaro che piega tutto. Politica. Pensiero. Azioni.

Lo sterco del diavolo sporca il mondo e contamina persino i puri. Difficile resistere alla fisicità del potere temporale.

Quanti intendono fare politica per servizio?

L'11 giugno si vota. Nelle città interessate c'è grande fermento. I candidati a sindaco e le liste a loro collegate battono incessantemente i tamburi. Ripetono slogan e frasi vecchie nella totale incuranza.
Le giunte uscenti lanciano proclami ed enfatizzano le cose fatte. Gli sfidanti puntano il dito accusatore su quanto non è stato fatto.

Catanzaro è tra queste. La Catanzaro morta dal centro storico depauperato.

Non intendo minimamente ergermi a difensore dei commercianti, anche loro hanno scheletri negli armadi che è meglio tenere nascosti, ma secondo le ovvietà correnti, secondo alcuni, la desertificazione del centro storico è da imputare all'esodo del commercio e all'esplosione dei centri commerciali e dal decentramento degli uffici di cui si andava fieri. E in parte, se vogliamo minimizzare, potrebbe essere così. Ma la domanda principale è: chi e cosa hanno determinato le scelte. Perché c'è stata la corsa all'esterno senza prima avere studiato e messo in atto un percorso culturale idoneo ad evitare le povertà cui Catanzaro si è sottoposta?

Avranno, i nuovi governanti, la cultura e la determinazione di porvi rimedio?
Ovviamente, non si pensa alla riapertura dei negozi e delle attività perdute.
Si pensa alla riqualificazione del tessuto sociale urbano attraverso forme partecipate tra amministarzione comunale e mondo della cultura che è altro rispetto alle sagre del morzello (che servono comunque se contestualizzate in progetti più ampi).
I cittadini dovrebbero riappropriarsi degli spazi culturali aggregativi ridotti a nicchie di mercato e ad interessi privati.
Se c'è la volontà spassionata a tutela del bene comune e la forza culturale che pone le menti al di sopra degli schemi precostituiti, tutto è possibile. Sì! Si può fare.

Abramo, Ciconte, Fiorita! Vinca chi ha le suddette volontà e le può attuare, (io un'idea me la sono fatta). Se la storia si ripete, ricordiamoci che, la storia siamo noi.

lunedì 26 gennaio 2015

Nuovo corso politico in Grecia e Calabria

Tsipras vince in Grecia e Mario Oliverio presenta la mini giunta in Calabria.


Maria Carmela Lanzetta, neo assessore alla cultura

Syriza, il partito di Tsipras, per poco non raggiunge il massimo dei consensi e per governare il cambiamento,
Alexis Tsipras vedrà il capo del partito Greci Indipendenti, considerato il più probabile partner di Syriza per il nuovo esecutivo.

in sintesi:
Nei piani di Tsipras c'è il ripristino dello stato sociale dei greci, quindi, tredicesima mensilità, pensioni, lavoro e rinegoziazione del debito che la Grecia ha contratto con l'Europa.

Che l'austerità sia un cancro è cosa certa. Ma con quali argomenti e quali forze Tsipras farà retrocedere o ragionare la troika? Andrà via dalla zona euro? Chiederà dilazioni a più lungo termine?

Per adesso ha vinto le elezioni. Ora c'è solo da aspettare per capire meglio la sua strategia e vedere se riuscirà a non rispettare gli accordi fatti dai suoi connazionali o più verosimilmente farne di nuovi e a miglior favore per la tenuta sociale della Grecia.

In Calabria Mario Oliverio ha spiazzato tutti col suo mini esecutivo: Lanzetta, Guccione, Ciconte, DeGaetano.

Le polemiche non mancano tra le pagine dei quotidiani che rimbalzano sui social network.

Si dice che per Lanzetta sia una retrocessione, come se giocassimo in un campionato di calcio virtuale e non fossimo chiamati a prestare, ognuno per quel che ci compete, la passione, le esperienze e la cultura al servizio della comunità.

Saltando piè pari le polemiche su Ciconte e guccione, l'interrogativo maggiore lo pone la nomina di De Gaetano. Stando a quanto scrivono i giornalisti, pare che Oliverio stesso non l'abbia voluto nella competizione politica regionale perché presente in seno al consiglio regionale per ben due volte e questo non giovava al cambiamento innovativo che si vuole apportare in regione. (ma spesso l'esperienza fa la differenza,  questo è il motivo che spinge Oliverio a investirlo assessore?)

Ma c'è anche chi cala il carico pesante sul tavolo da gioco e rispolvera il caso dei santini, moltissimi, con l'effige di De Gaetano trovati dagli inquirenti nella casa di uno 'ndranghetista del reggino alle elezioni regionali del 2010. Lasciando intendere il voto di scambio.

Ma, non potrebbe essere il contrario? Cioè una mossa per tagliarlo fuori dai giochi?

E poi, sulla retrocessione da Ministro ad Assessore regionale della Cultura della dottoressa Carmela Lanzetta non sono per niente d'accordo!
Maria Carmela Lanzetta ha dimostrato sensibilità e amore per la sua terra! È stata, per ultimo in ordine di tempo, presente e attenta nella questione cementificazione a Capo Colonna, senza dimenticare il suo impegno civico puntuale di quando, sindaco di Monasterace e per il quale fu presa di mira dalla 'ndrangheta, si procurò l'appellativo di sindachessa antimafia (per altro, lasciata sola ad affrontare il dramma politico e familiare capitatole nell'espletare le sue funzioni di donna impegnata nella gestione di un territorio difficile).


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