Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta riflessioni

L'Armonia

Immagine
  di Franco Cimino  L'armonia è lasciare ogni cosa al suo posto, dove ogni elemento trova la sua collocazione naturale. La disarmonia è lo spostamento innaturale, che turba l'equilibrio dell'universo.  

NON ARREDERSI MAI ALLA ViOLENZA

Immagine
  di Don Vittorio O.F.S. LA PROFEZIA DI UN VANGELO CHE NON ACCETTA GUERRE Riflessione a partire dall’intervento del Card. Domenico Battaglia Il Cardinale Domenico Battaglia ha parlato. Ma non da prelato. Ha parlato da profeta. E ha fatto tremare i cuori. Non è tempo di discorsi diplomatici: è tempo di Vangelo. E il Vangelo, quando è autentico, scuote, giudica, guarisce. “Non chiamate danni collaterali le madri che scavano tra le macerie.” Con questa frase – e tante altre – il Vescovo di Napoli ha smascherato il linguaggio velenoso di chi usa la guerra come strategia e la morte come prezzo accettabile. Non ci sono “terze vie”: o si è costruttori di vita o complici del male. E a noi, popolo di Dio, spetta il compito di non arrenderci all’inevitabile. Ogni gesto d’amore – un piatto condiviso, una porta aperta, una carezza – è già rivoluzione evangelica. Spegnere i cannoni, accendere la coscienza. Smettere di parlare di potenza, iniziare a vivere la tenerezza. Convertire i piani di ba...

Essenza

Immagine
" Essenza. T.m. 2024. mario iannino"  La nostra essenza è fatta di ciò che ci circondiamo. La formazione caratteriale, sociale e culturale è una summa esperienziale legata al vissuto. 

Lettera a un Gabbiano

Immagine
  Sei un qualunquista! Si diceva in maniera dispregiativa a chi pensava e curava solo i cazzi suoi. Politicamente era un'accusa a quanti non avevano a cuore il buon andamento della comunità e, in senso più ampio, della società tutta e dei valori aggreganti che determinano l'importanza intellettuale dello stare insieme.

Pandemia, quanto ci ha cambiato?

Immagine
Eccomi di ritorno dalla spesa. La solita fila ordinata. Il solito vigilantes all'ingresso del supermercato che gentilmente fornisce due buste che fungono da guanti. Coppie di coniugi che chiedono di poter entrare insieme. Gente di tutte le età fanno il paragone tra prodotti e prezzi. Carrelli semivuoti. L'emergenza iniziale non si ravvisa più. E la normalità sembra essere alle porte. Quantomeno da noi in Calabria che viviamo, apparentemente, di sole e ambiente pulito e che ci portiamo dietro secoli di sopraffazioni, piagnisdei e conflitti a parte, osserviamo le leggi dello Stato e, perciò, vorremmo essere coinvolti nelle gestioni emergenziali specie quando queste risultano essere impopolari e drastiche da attuarsi. Per chi come me abituato a stare in sede, sono, come si suol dire, un pantofolaio, uno che preferisce stare a casa, riflettere e lavorare in fucina, l'effetto “domiciliari” imposto dalle misure governative per contenere la diffusione del virus non è pesato...

Come i preraffaelliti

Immagine
Sacralità del lavoro. L'UOMO, IL TEMPO, IL LAVORO. C'è stato un tempo in cui alcuni pittori, vollero ritornare alla sacralità del lavoro e all'artigianalità della pittura. Riscoprire il piacere del lavoro inteso come preghiera. Godere della sacralità manuale che impegna intelletto e corpo. In sintesi: Al piacere del fare Arte. Artigianalità. Pittura. Oggi sembra un'impresa impossibile! Ma si può tentare senza attenersi alle teorie dei preraffaelliti anche se: Sentirsi vivi e partecipi in un mondo che non lascia spazi al tempo lento del fare è un'impresa impossibile, un'impresa da sognatori. Persone che si tirano fuori con determinazione dalla teoria che vuole tutti nella bolla marcia della globalizzazione non s'incontrano dietro l'angolo. Eppure c'è ancora chi resiste! Resiste alla schiavitù imposta dalla frenesia del fare economico che antepone la ricchezza materiale alla ricchezza alta dell'ingegno creativo. Ingegno creati...

Intelligenza artificiale nemicamica

Immagine
LA DITTATURA DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE FARA' SOCCOMBERE L'UOMO COMUNE E le sue abitudini, l'organizzazione sociale del lavoro e la relativa gratificazione che ne deriva? Non resta che tornare alla coltivazione della terra se vogliamo sopravvivere e arginare l'avanzata irresistibile delle nuove tecnologie applicate al mondo del lavoro. Questa sembra essere la soluzione al futuro per le nuove generazioni. Secondo alcuni ricercatori scientifici in un futuro prossimo l'intelligenza artificiale ruberà moltissimi lavori all'uomo.

Pane e cipolla, soldi, sacrifici e

Immagine
La resa dei conti. Piove a dirotto. Anche Il cielo sembra voler dare l'ultimo saluto. La resa dei conti è arrivata. Tuoni fragorosi annichiliscono i componenti della banda rifugiatisi sotto il portico. Gli ottoni sono al riparo. Se continua a buttarla così i musicanti non potranno accompagnare il feretro e suonare il requiem secondo le ultime volontà dell'estinto. I becchini predispongono il carro funebre mentre i musicisti addossati l'un l'altro intonano il salmo.  Grosse gocce d'acqua cadono sul legno tirato a lucido e scivolano via immediatamente. Nonostante il maltempo il corteo si muove alla volta della Chiesa. ( qualcuno sussurra: il prete ha fretta: dopo c'è il battesimo. che ci vuoi fare: questa è la vita! chi nasce e chi muore...) Ne è valsa la pena? È valsa la pena condurre una vita di sacrifici e sofferenze, angustiarsi, riempire la valigia coi sogni dei migranti, lavorare senza risparmiarsi in terra straniera con l...

Sotto il cappello.

Immagine
D'estate, appena finita la scuola, il ragazzo tornava al suo paese natale. Gli istitutori raccomandavano di mantenere le buone maniere e di non parlare in dialetto. L'uomo e il ragazzo sembravano in posa, in mezzo al campo e con le zappe in mano sarebbero stati un bel soggetto per un dipinto di Courbet. Il ragazzo stava al piede e osservava le mosse dell'uomo. Il sole era alto e picchiava ma il ragazzino non l'avvertiva. Riparati entrambi dalle pagliette a falde larghe preparavano il terreno per la semina. Il silenzio esaltava il canto degli uccelli e il mormorio della fiumara che scorreva lì vicino. Non una parola usciva dalle loro labbra. L'uomo pensava al probabile raccolto e il ragazzo era eccitato dalla sua romantica esperienza contadina. Questi e altri pensieri frullavano nelle teste riparate dal sole dai cappelli di paglia grossolana

Ideologi e guerriglieri in quiescenza

Immagine
L'arte è un gioco. Questa è la definizione che il mio maestro dà quando gli si chiede cosa è l'arte. Un gioco con delle regole variabili e in sintonia con il sentire di chi guida l'azione creativa. Anche per la politica sembra funzionare così. Durante gli anni della contestazione giovanile si teorizzava sulla qualità del lavoro e la crescita culturale dei lavoratori. Era naturale sentire frasi lanciate efficacemente a mo' di slogan tipo: a salario di merda lavoro di merda. A quel tempo passato ma non remoto rimangono ancorate nell'immaginario collettivo le espropriazioni proletarie. L'incitamento a prendere senza sentire colpe quello che era necessario per la propria crescita,dai libri ai vestiti e vettovaglie, qualora non si era nelle condizioni di comprarle. Teorie complicate e lunghe per un post che deve leggersi d'un fiato ma che proverò a riprendere più in là. Adesso questa introduzione serve solo a far comprendere la sconfitta del pensie...

Estate sul Golfo

Immagine
Oggi ho cercato il sole! Contrariamente agli altri giorni in cui il sole rendeva incandescente la sabbia e tutto ciò che baciava, oggi, il vento che arriva dal mare rende l'aria fredda. Esco dall'ombra. Riparo gli occhi con le rai-ban e mi espongo ai raggi benefici di Febo. Per la prima volta, quest estate, faccio come le lucertole. Il mare non mi attrae. È mosso e il suo andirivieni agita i fondali. La sabbia fine infastidisce le consuete trasparenze. L'acqua sembra torbida e sporca ma non lo è. Siamo abituati bene noi calabresi. Amiamo bagnarci in acque limpide. Tag: estate in calabria, Squillace

Cos'è bene e cosa male?

Immagine
"Parole taglienti, 2008" Oltrepassata la porta della fanciullezza lentamente ci si spoglia anche della visione semplificata della realtà. Ci si accorge che il mondo non è più circoscritto dagli affetti familiari e neanche riducibile alla formuletta bene/male. Fatta un po' d'esperienza si capisce che la distanza tra ciò che si considera bene e ciò che è ritenuto male è dilatata dagli eventi. E, fatta eccezione per la sacralità della vita, quindi abiurando la frase di romana memoria “mors tua vita mea” si riconsidera positivamente persino il machiavellico “fine giustifica i mezzi”. Senza addentrarci sulle necessità dei singoli interessi, c'è, a mio avviso, un solo grande, importante, liberatorio interesse che dovrebbe accomunare tutti i popoli: la cultura nell'accezione ampia del termine, perché, sola arma che rende liberi da egoismi e preconcetti strumentali. Sei d'accordo?

NOTTE

E poi, davanti a una giovane vita spezzata ti accorgi che nulla ha più valore.   L'arte la cultura la politica lo studio il lavoro e ogni attività espletata dal genere umano cessa di colpo nello stesso attimo in cui la morte sopraggiunge alla vita. Che sarà mai lo spread i conti bancari gli imperi costruiti ad ogni costo al cospetto della dea livellatrice? Secondo i tarocchi, la morte, non è solo fine di un ciclo vitale, la signora con la falce è anche il simbolo del livellamento e della rinascita fisica e spirituale. Basta osservare la natura per comprendere appieno il concetto di rinascita. E in natura solo quando il seme muore germoglia e produce nuova vita.

notizie contraddittorie dalla Libia martoriata

(ANSA) - BENGASI, 16 MAR - Tutto sara' finito in 48 ore? 'Troppi bugiardi parlano in tv, la minaccia di Saif Al Islam e' solo propaganda', ha detto il rappresentante del consiglio transitorio libico di Bengasi. 'Le truppe lealiste non sono in grado di prendere la citta'', ha aggiunto. Anche oggi la citta' libica di Ajdabiya, a ovest di Bengasi, 'e' stata pesantemente bombardata dalle forze di Gheddafi, ma non ci sono stati scontri sul terreno'. Lo ha detto all'ANSA una fonte della 'Rivoluzione del 17 febbraio'.

vanità orgoglio e tatticismi inibiscono la crescita degli italiani

Vanità, orgoglio e tatticismi politici; elementi condizionanti che inibiscono la crescita culturale e economica dell'Italia. Le esposizioni mediatiche alimentano l’ego; orgoglio e vanità non cedono mai il passo al fare concreto, al pragmatismo costruttivo. I mass media non prediligono le notizie cattive, perciò non divulgano con la stessa enfasi del gossip i casi di colera a Haiti, i problemi reali dei paesi indebitati, la realtà delle zone alluvionate o interessate da cataclismi che ne hanno modificato geografia ed economia locali. La tivù, strumento primario mediatico, pilota le notizie e narcotizza gli animi manda in onda programmazioni leggere che facciano evadere dai problemi contingenti le persone prive di retroterra culturali ben definiti. Insomma chi non ha grossi problemi di sostentamento preferisce sorridere e magari ignorare i problemi altrui. I vizi privati dei personaggi pubblici sono enfatizzati o contrabbandati dai mass media per libertà personale, privacy e n...

la mala dei boschi, omicidi e 'ndrine

La chiamano “la mala dei boschi”. Suppongo sia una combriccola che gestisce le risorse boschive e decide chi e quanto deve prelevare da determinati appezzamenti, come commerciare i prodotti e dove. A limite, potrebbe intendersi come un’associazione di mutuo soccorso. Un gruppo di persone che, però, non lascia entrare nessuno impunemente a ficcare il naso nei propri affari e che ha una struttura organica aziendale con un dirigente generale e quelli di settore coi sottocapi che gestiscono direttamente le forze lavoro. Detta così non fa male e neanche scandalizza ma, passare qualche giorno dopo l’omicidio per le strade ancora bardate eccessivamente a festa con inutili luminarie, data l’esiguità della piazza del piccolo paese montano catanzarese, sorge spontanea una considerazione: “È questo un modo civile di gestire “affari”? Può giustificare la fredda decisione di eliminare a colpi di pistola un uomo? Togliere la vita a un padre di famiglia, ferire il figlioletto, traumatizzare la mogl...

false democrazie e false libertà

False democrazie e false libertà. Ovviamente le false democrazie sono definite dittature ma il termine “dittatura” è poco rassicurante, perciò, i despoti scaltri edulcorano la pillola della costrizione sociale con false libertà. Libertà di fare la spesa negli innumerevoli supermercati che ingombrano il territorio (sempreché ci siano i soldi). Già, gli agglomerati mercantili sorgono come funghi! Persino nelle lande desolate, lontanissimi dalle città ma comunque raggiungibili dai perditempo. E che dire della libertà di pensiero. Il pensiero è libero fin tanto che non da fastidio a qualcuno che conta!, sì, perché se un'analisi è indirizzata a un povero cristo, è lecita, anzi doverosa farla! Ma se, peggio ancora, si usa la satira per ridere dei flop politici e suggerire percorsi alternativi ai programmi della politica, beh, sono guai. Ma intanto il pensiero è libero. Non si può imprigionare e i despoti né sono coscienti. Forse per ciò si creano una claque, elargiscono favori, picco...

dall'ozio al gioco creativo

Importanza del gioco creativo Il fare creativo dell’uomo come prosecuzione dell’esistenza. L’uomo non inventa nulla semmai osserva e personalizza quanto esiste già in natura. Lo spirito di conservazione prima e quello ludico, poi, lo spingono a rendere i prodotti dell’universo conformi al proprio modo di essere e renderli funzionali. Cosicché, superato lo stadio meramente conservativo della specie, l’uomo, spende il tempo a giocare. Gioca con le parole, la materia e s’inventa una forma linguistica immediata che annulla i lessici parolai e visualizza il conosciuto con la figurazione, ovvero attua una magia e dialoga con qualcosa di familiare, inventa la finzione visiva! Chi non ha mai giocato, nei momenti di ozio, a seguire i contorni della propria mano con una penna e lasciare la traccia su un foglio? Anche i popoli primitivi pare abbiano iniziato così: descrivendo le forme proiettate dalla luce del fuoco sulle pareti delle caverne con tizzoni o pietre; seguendo le orme delle sa...

la scrittura come terapia

Si scrive per scaricare tensioni; condividere esperienze; confessare, cazzeggiare, imprimere idee, trasmettere (saggi?) consigli. L’atto in sé annulla le solitudini e chi lo pratica attivamente ne è cosciente, sa di non essere solo. Quindi, davanti al computer, oggi, e alla macchina da scrivere qualche anno addietro, per sentirsi in compagnia di un amico sincero; un amico talmente sublimato da non poter essere reale. Sì, perché nella realtà non c’è nessuno così paziente da lasciarsi stressare in qualsiasi momento e sappia assorbire lagnose lamentele, frustrazioni (che altro andresti a confidare a un amico se non i pesi che ti opprimono il cervello e massacrano lo stomaco?) insomma, scrivere è una terapia che annulla la solitudine e allevia le ulcere! Aiuta egregiamente a uscire dall’isolamento esistenziale e affiancata a giochi per la mente, attività fisiche, hobby, la scrittura, si fa più creativa grazie alla tecnologia web che regala a chiunque la possibilità di sentirsi scrittore...

tra spirito e materia

società: quanto lo spirito è in sintonia con la materia? Racconti di vita in Calabria. Tra spirito e materia. Evoluzione scientifica e tecnologica: quanto lo spirito è in sintonia con la materia? Un tempo, quando ancora non esistevano le macchine, l’uomo usava l’asino, il mulo, il cavallo e le mucche per trasportare mercanzie e per spostarsi da una parte all’altra del territorio. Ovviamente il tempo che riuscivano a coprire questi mezzi di locomozione era abnorme rispetto a quello impiegato ora. Oggi, in base al mezzo di locomozione usato, si arriva comodamente a coprire una lunga distanza nel giro di poche ore se non minuti. Abbiamo a disposizione aerei e treni superveloci, macchine private e pubbliche. Anche le macchine agricole sono di ultima generazione: trattori, fuoristrada, trebbiatrici, scuotitori escavatori hanno soppiantato buoi e muli. Viviamo attimi frenetici e mentre viaggiamo, cerchiamo di recuperare ulteriormente tempo portando avanti il lavoro. Ci connettia...

Manifesto dell'Arte Libera

Manifesto Interattivo

Manifesto dell'Arte Libera / Manifesto for Free Art

Per una Creatività che Illumina il Mondo

1. L'Arte non si possiede

L’arte non è proprietà, ma esperienza. Ogni opera è un dono.

Cosa significa per te "arte libera"?

2. La Creatività è un Diritto

Ogni individuo ha il diritto di creare, sognare, esprimersi.

Dove vorresti vedere più arte?

3. L’Artista è Voce del Tempo

L’artista è testimone del presente. È coscienza, non ornamento.

Quale artista ti ispira?

4. L’Arte è Rivoluzione Pacifica

L’arte deve interrogare, liberare, accendere pensieri.

Hai mai creato qualcosa che ha fatto riflettere?

5. Cultura come Bene Comune

La cultura è linfa vitale della democrazia. Deve essere condivisa.

Come rendere l’arte più accessibile?

Firma il Manifesto

Firme: 0

divulghiamo bellezza!

a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto

sbirciando qua e là

sbirciando qua e là
notizie e curiosità

Sulle tracce di Cassiodoro

Sulle tracce di Cassiodoro
Nel golfo di Squillace

Per raggiungere le tue mete consulta la mappa

Dai monti al mare in 15' tra natura e archeologia

A spasso tra i luoghi più belli e suggestivi della Calabria
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
AMBIENTE CULTURA TERRITORIO EVENTI elogio della BELLEZZA ...appunti di viaggio... at 12 o'clock post in progress
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress

e ancora:

a ore 12 ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
perché questo blog? Ecco una prima risposta: arteesocieta

Da un capo all'altro

Da un capo all'altro
Tra storia, miti e leggende