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Ogni estate, tra le pietre calde del casolare e il respiro salato dello Jonio, qualcosa si muoveva dentro di me. Non era solo il ritorno a casa, ma un viaggio tra memorie, incontri, strade sterrate e silenzi che parlano. Questo è il racconto di un’estate che ha avuto il suono di una chitarra, il passo di un labrador fulvo, e lo sguardo di Teresa, che curava gli animali come si curano le ferite dell’anima. E' una storia comune a tanti calabresi emigrati che, come ogni anno, alla fine della scuola si spostano nei paesi d'origine, in Calabria,. La mia famiglia si spostava nella casa di campagna affacciata sullo jonio. Il panorama che si gode ancora oggi dalla sommità del costone roccioso è mozzafiato, e il silenzio è cadenzato dal canto delle cicale, dei grilli e sopra ai loro fastidiosi richiami si leva il dolce fischiettio degli uccelli. Il casolare è immerso nella campagna, su un alto spuntone roccioso quasi ricoperto da enormi piante di fichi d'india. Di anto in tanto...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.