Sgrusciu e scupa nova. (Rumore di scopa nuova).
In Calabria si usa questo termine per indicare che dopo il primo sussulto d'enfasi per le novità , la passione scema lentamente fino ad essere sopraffatta dalla quotidianità e poi dalla noia.
È una locuzione malleabile che si adatta e può essere mutuata in tutte le attività umane, dalle questioni di cuore a qualsiasi altra attività che implica coinvolgimento emotivo.
L’emotività attuale ha un nome: Franciscus. Papa Francesco!
La scopa dell’emozione sociale ha provocato tantissimo rumore attorno al decesso di Francesco, lentamente, si è consumata. Non è più nuova la scopa. Le setole hanno perso rigidità, sono diventate morbide e silenziose. Subentrano le strategie di quanti si sono visti esautorati dall’azione innovativa di papa Francesco.
Gli avvoltoi spalancano le fauci e vomitano cattiverie ben confezionate per riappropriarsi del potere temporale perduto.
Francesco, la ramazza degli ultimi, ha fatto rumore mentre puliva la casa dei Cristiani e le sue setole hanno mantenuto la giusta elasticità fino al giorno di pasquetta.
Ha dato l’ultimo saluto ai fedeli la sera precedente e nulla lasciava presagire che sarebbe stato il commiato definitivo terreno.
L’imprevisto è uno dei fattori ingovernabile. Prescinde dalla volontà degli uomini anche se gli strateghi lavorano in sordina per riportare i propri interessi al centro degli eventi.
Non si può, quindi, dire quale sarà l’esito del conclave. Anche se si spera in continuità con le intenzioni di Francesco nella volontà di una chiesa povera per i poveri.
Per I credenti dovrebbe, sotto l’influsso dello Spirito Santo, venire fuori una figura carismatica pari o superiore a Francesco che sappia portare a compimento il progetto sociale intrapreso nei dodici anni del suo pontificato.
E per tutti i delusi dalla politica faccendiera e mercificante dei valori umani, antitesi della Politica che un tempo accomunava le ideologie aggreganti sulle funzioni dei partiti a vocazione sociale, la lotta alle ingiustizie e alle discriminazioni, la nuova figura a capo dei religiosi cristiani deve essere il traino e il motivo portante del successore di Francesco Vescovo di Roma e difensore dei dimenticati.