Quale genitore non fantastica sul futuro dei figli? In
Calabria, per esempio, c’è, tra le varie opzioni immaginabili, oltre alla
carriera e alla buona salute, la cultura del mattone. Ovvero, i genitori
pensano di lasciare una casa, specialmente se in famiglia ci sono figlie
femmine come regalo supremo. E anche se negli ultimi tempi i costumi sociali
hanno preso pieghe differenti rispetto a qualche anno addietro la mentalità
tarda a modificarsi.
Solitamente le prerogative immaginate da ogni genitore nei
confronti della vita futura dei figli sono sempre disattese per i motivi più
disparati. Spesso sono i fenomeni imprevisti a condizionare le scelte. Il
fenomeno più comune è legato allo studio e al lavoro. È cioè che, dopo gli
studi, la nuova realtà porta i giovani a spostarsi laddove le opportunità sono
migliori, e lasciare gli affetti e anche gli eventuali lasciti patrimoniali
pensati e realizzati dai genitori a loro favore. Nelle migliori delle ipotesi,
i lasciti, per certi aspetti sono fardelli. Qualcuno si disfa degli immobili,
vendendoli, altri continuano a viverli in memoria e con affetto nei confronti
di chi li ha costruiti e voluti in funzione propria, in prima battuta, e in
seguito, per i figli. Ma la vita scorre secondo parametri e variabili
indipendenti dalla nostra volontà:
È indicato, a tal uopo, anche per evitare discordie,
lasciare almeno un testamento olografo, scritto di proprio pugno con tutti i
dati necessari, quindi, nomi e cognomi, nascita e firma in calce, non per i
consanguinei, quelli, se sono stati cresciuti con sani principi e valori
granitici, sapranno trovare un accordo gradito a tutti. Il problema sorge
quando le famiglie si compongono e i nuovi arrivati mettono naso e bocca e
pretendono, in base ai loro principi e visione, porzioni personalizzate e a
proprio favore.
Quello che segue è un facsimile di testamento olografo, cioè
scritto a mano e valido ai fini di legge quanto i testamenti redatti dai notai:
Carissimi figli, questo non è un testamento e neppure le ultime
volontà. È un messaggio per voi che so per certo che avete un cuore enorme e
saprete, al momento opportuno, essere solidali e uniti. Lo scrivo con l’apporto
di mamma e spero che lo leggiate il più tardi possibile. Confido in te (nome)
figlio mio che sei il più grande e saprai essere guida, all’occorrenza, come lo
sei, discretamente, adesso.
È un promemoria, che butto giù prima che rincoglionisca
(volevo inserire una faccina sorridente ma non la trovo! Un bacio e un
fortissimo abbraccio ai miei tesori):
(nomi dei figli)
Carissimi figli, voi siete la nostra forza, mia e di mamma,
la nostra gioia. Quanto stiamo per scrivere, non mancanza di fiducia in voi e
nella vostra bontà, tutt’altro! Siamo convinti che quando noi non ci saremo voi
saprete prendervi cura l’uno dell’altro più di quanto non lo abbiate fatto fino
ad ora.
Scriviamo questo memorandum olografo per ricordare a noi
stessi quanto abbiamo fatto per ognuno di voi in base alle nostre possibilità e,
compatibilmente, ai vostri bisogni.
(nome del figlio maggiore), essendo nato prima, hai avuto
delle attenzioni in più in quanto a risorse economiche, per questo, confidiamo
nel tuo buon cuore per quanto concerne la suddivisione equa dei beni che
spettano a tutti e tre in parti eque fermo restando le donazioni ricevute fino
ad ora. Di seguito tracciamo alcuni aspetti relativi agli immobili: gli
appartamenti di via … al numero civico …, interno n°… in (città, inserire nome
della località in cui è censito il bene); e la villetta delle vacanze, in (città)
al n°...
L’interno di via …, come sapete, è stato acquisito e
ristrutturato completamente nel 2016 mentre l’altro immobile deve essere
ristrutturato completamente.
E la casetta del mare, sita in … (inserire i dati catastali),
è stata oggetto di frequenti aggiustamenti per renderla più accogliente e
consona alle nostre esigenze.
Senz’altro, a ragionare freddamente, qualcuno potrebbe non
essere d’accordo sui continui lavori per comodità estreme a casa del mare, per
noi che l’abbiamo voluta, necessari, per questo gradiremmo che andasse
mantenuta da voi e goduta con le vostre famiglie in nostro ricordo quale
presenza d’amore perenne.
Abbiamo, per ultimo, ristrutturato il vano tecnico dopo che
il maltempo ha divelto le tegole del tetto per riparare il serbatoio dalle
intemperie, e creato, affianco, un piccolo vano doccia per veloci risciacqui.
Inutile proseguire nelle singole spese. Confidiamo in voi, e
chi sceglierà l’appartamento da ristrutturare dovrà avere la possibilità di
avviare e concludere i lavori necessari per renderlo confortevole al pari degli
altri. E la casetta delle vacanze potrete gestirla in comunione, se qualcuno
non è interessato può cedere la sua quota a chi desidera tenere memoria di noi
e della nostra volontà
I soldi depositati in banca, saranno divisi equamente tra
voi dopo che avrete stornato le spese relative dell’appartamento da
ristrutturare e deciso la destinazione degli altri immobili in questione. Con
immenso amore:
Papà e mamma. (firme autografe leggibili).
(città) lì, mercoledì 9 aprile 2025