Web e diritto di parola
Volendo essere magnanimi, tappando i canali di congiunzione con il mondo esterno e per estrema bontà cristiana, intenzionati a non alimentare l’odio tra le partigianerie stupide della falsa politica, è d’obbligo sedare gli animi e dare poco peso alle esternazioni blasfeme.
In molti hanno risposto a caldo alla trumpiana di ferro che su X ha esultato per la morte di Francesco con un post inverosimile.
Inverosimile per quanti professano la pace e la fratellanza e pensano all’azione politica come ad un’azione di servizio nei confronti del prossimo. Ciò non toglie che simili affermazioni possano indurre allo sdegno e quindi a reagire con veemenza giustificata dalla storia.
È vero: i social media concedono la libertà d’espressione a tutti, anche agli stupidi socialmente pericolosi.
“I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività.” (Cit. Umberto Eco.)
Commenti
Posta un commento
LA PAROLA AI LETTORI.
I commenti sono abilitati per chiunque passa da qui, si sofferma, legge e vuole lasciare un contributo all'autore del post.
ATTENZIONE! Chi commenta i post del blog è responsabile di quanto scrive. Pertanto non è prevista nessuna moderazione o censura ai commenti salvo evidenti illiceità.