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lunedì 20 dicembre 2021

Che tempo, che tempi in rai

 

Fabio e i no vax.

Potrebbe sembrare l'inizio di una fiaba che narra di un bambino autoritario oppure curioso che si pone il dilemma di chi sono o cosa sono le persone definite no vax ma...

il Fabio in questione è un noto conduttore televisivo che occupa da decenni le reti televisive del servizio pubblico italiano, la RAI.

Com'è noto tutti i residenti in Italia che detengono un televisore sono obbligati a pagare un canone allo Stato e per questo è detta tv di Stato che in teoria dovrebbe fare un servizio pubblico e quindi dare voce e spazio ai cittadini.

Lottizzazioni a parte e linee politiche delle reti RAI che impongono tematiche da sviluppare e irradiare scientificamente, l'esternazione di Fazio in risposta alle battute sagaci di Michele Serra è decisamente fuori luogo e priva di ogni ancoraggio ai dettami democratici della Costituzione cui dovrebbe rifarsi l'informazione pubblica.

Fabio Fazio ritiene di non dovere mai invitare alla “sua” trasmissione i no vax motivando la sua ferma decisione con un esempio ancora peggiore: “è come invitare chi è a favore delle droghe e io sono contrario...”.

Mediocre! Concetto effimero che lascia l'amaro in bocca a quanti pensano che le barriere mentali si possono aprire, creare varchi e annullare col dialogo e la condivisione della conoscenza.

Rispetto alla storica “Non è mai troppo tardi”, Decisamente è fuori tempo, che tempo che fa.

giovedì 27 maggio 2021

se l'imprenditore non fa i soldi è colpa dei vagabondi col reddito di cittadinanza

È tutta colpa del reddito di cittadinanza?


Leggo che alcuni imprenditori si trovano in difficoltà ulteriori dopo le restrizioni pandemiche per colpa dei redditi di cittadinanza erogati dallo Stato ai disoccupati e privi di reddito. I predatori lamentano di non trovare personale qualificato per le proprie im-prese.

Già, personale qualificato che preferisce oziare anziché andare a lavorare!

Affermazione che lascia esterrefatti.

Cerchiamo allora di fare le pulci alla notizia:

primo punto, quanto offrono ai lavoratori qualificati per garantire gratificazione, crescita e empatia nell'azienda? E per quante ore di lavoro?

Secondo punto: gl'impresari garantiscono dignità salariale e lavorativa ai dipendenti?

Terzo punto: va be' lasciamo stare. Sarebbe lungo enumerare le pecche di certa classe imprenditoriale. Con ciò, ovviamente non si vuole accusare l'imprenditoria sana calabrese che è una enorme fetta. Si vuole semplicemente rammentare a quanti cavalcano l'onda emotiva del malcontento sociale, quindi, giornalisti d'assalto, politici di bassissima cultura, predatori e arraffoni che per guadagnare sulla pelle della gente è disposta a vendere l'anima al diavolo. E gli esempi drammatici consequenziali all'ingordigia umana non mancano.

Personalmente penso che un giovane, una giovane altamente o mediamente qualificata ma anche alla prima esperienza lavorativa trovi piacere nel lavoro! Perché lavorare è confrontarsi, trovare nuovi stimoli, socializzare, crescere!

Quindi, prima di inondare le piazze mediatiche dei social di stronzate simili e magari caldeggiarle, ragioniamo! Chiunque in casa o tra i parenti e conoscenti ha qualcuno in cerca di occupazione e magari anche senza il vituperato reddito di cittadinanza. Allora? Vogliamo davvero avvalorare simili fandonie?

ps. ma poi, i giovani, dove vanno a spendere il reddito di cittadinanza?


domenica 16 agosto 2020

Solidarietà alla Bielorussia democratica e libera



una pagina drammatica si sta vivendo in Bielorussia. Solidarietà ai manifestanti che denunciano brogli e indignazione contro ogni dittatura

domenica 28 giugno 2020

Il tempo doppiato, mediato, insultato

Ci avete fatto caso? Il calendario duemilaventi è la copia esatte del calendario 2015.

Non solo la storia si ripete, è il caso di dire! Ma anche i giorni. La differenza sta nei contenuti coi quali riempiamo le ore. Anche se a volte sembra che i contenuti siano davvero un optional effimero come lasciano intendere quelli che della politica hanno fatto mestiere e guadagni personali fregandosene delle persone che dovrebbero rappresentare nelle istituzioni che assediano.

Le notizie si contrappongono e da una parte all'altra degli schieramenti l'arte oratoria è inesistente. Importante è convincere. Parlare alla gente, anzi alla pancia della gente e convincerli che la verità sta dalla parte di chi parla in quel preciso momento. L'una versione è il contrario dell'altra.

Sì al mes no al mes. La pandemia è scemata, ha perso potenza, no sta tornando e in autunno sarà più forte...

insomma è tutto il contrario di tutto nella testa dei parlatoi populisti. E noi in mezzo siamo frastornati dalle affermazioni dei portatori di verità assolute.

E la stampa? I giornalisti che fanno? Loro si limitano a dare spazio alle marionette. Lasciare loro quei secondi di visibilità virulenta in tv per depistare o porre dubbi nelle menti di chi li ascolta.

Intanto il 2020 è la fotocopia del 2015 e i rottamatori si sono adeguati.
il duemilaventi è come il duemilaquindici, sulla carta se togliamo l'emergenza covid19.

Chiedo:
Sono possibili le rivoluzioni ideologiche affidate a gamberi e granchi che fanno avanti e indietro dialetticamente con estrema semplicità se anche il tempo, mirabile misura inventata dall'uomo, si ripropone immutabile come questo 2020 dannato dalla pandemia che riporta gli storici alle pandemie retroattive e agli untori di manzoniana memoria?

Nulla di nuovo sotto questo cielo.

Continuiamo a parlare. Riempire le piattaforme social di buoni propositi pur sapendo che non ne manterremo neanche uno di proposito o pensiero pronto a trasformarsi in azione, slancio verso il prossimo. E già, l'empatia è una parola da sapere spendere. meglio pensare al sodo
 Recuperiamo. Ricicliamo fin quando è possibile e salviaamo il salvabile.


giovedì 16 aprile 2020

Covid-19 Rassicurazioni dal virologo Tarro allievo di Sabin

Su affaritaliani.it c'è una intervista molto esaustiva al virologo Giulio Tarro che fuga dubbi e perplessità sulla pandemia del covid-19 e sulla ininfluenza di un potenziale vaccino.

Il Prof. Tarro sostiene, dall'alto della sua esperienza, che la soluzione più idonea risieda in una cura e nella prevenzione piuttosto che nel vaccino che, sarà senz'altro disponibile ma non a breve..

Riporto alcuni convincenti stralci della sua intervista al giornale on line:

“onestamente, credo che anche per questo virus – precisa il virologo 82enne - la soluzione possa venire prima dagli anticorpi monoclonali sviluppati dai contagiati e guariti che dal vaccino che richiede tempi più lunghi e che dovrà essere buono ed efficace per tutti, visti i tanti ceppi che ci dicono che già oggi pare che il virus Sars-Cov-2 non sia lo stesso per Wuhan e per la Lombardia, stante la sua mutazione genetica”.
Accanto agli anticorpi monoclonali, “ci sono farmaci antivirali ed antimalarici di buon livello che – prosegue Tarro – si stanno già sperimentando nella fase iniziale del contagio: la clorochina, l’idrossiclorochina, il favipiravir che ben agiscono contro l’infiammazione”.


“Il nostro migliore alleato? E’ indubbiamente l’estate, il caldo, ormai alle porte, insieme ad alcune accortezze: tenere una certa distanza abbinata all'igiene, lavarsi molto spesso mani e viso, e uno stile di vita corretto, vale a dire un’alimentazione sana, ricca di Vitamina C”.
Così il virologo di fama internazionale, Giulio Tarro, allievo e ‘figlio scientifico’ di Albert Sabin, il padre del vaccino contro la poliomelite, parla dell’insidioso virus Sars-Cov-2 dall’alto dell’Olimpo per aver nel corso della sua brillante lunga esperienza di clinico e studioso, visto, trattato e risolto diverse malattie virali: isolò negli anni ’70 il virus respiratorio sinsiziale causa dell’epidemia, detta del ‘male oscuro’, che colpiva a Napoli bambini da zero a due anni affetti di brochiolite. E, sempre negli anni ’70, a Napoli ha combattuto in prima linea il colera. Poi negli anni ‘80 si è occupato dell’Aids che fa ancora molte, milioni, di vittime in Africa.
Il virus non ha vita facile con il sole, l'acqua salata e la salsedine. Le mascherine? Avremo le mascherine finché le industrie dovranno venderle. Conclude l'eminente virologo Giulio Tarro.


venerdì 10 aprile 2020

Nazionalismi e rancori in die welt verso gli italiani

Nell'ottobre del 2016, per i tipi di Mondadori libri, vedeva la luce “Padrini e padroni” di Gratteri e Nicaso.
Il libro è un documento storico e traccia, ad iniziare dal terremoto che devastò Calabria e Sicilia nel 1908, il lungo e incessante cammino delle organizzazioni malavitose interessate ai fondi statali e comunitari destinati alla ricostruzione dei Reggio Calabria e Messina.

Le altre tappe con medesime azioni della 'ndrangheta attraverso prestanome, collusi e personaggi delle istituzioni compiacenti, li riviviamo nel 2009 con il terremoto dell'Aquila, in Abruzzo.
Nel 2012 in Emilia Romagna.
Nella tratta della tav Torino- Chivasso.

Insomma il Bel Paese, da nord a sud, vive momenti oscuri.
Tra corruzione, infiltrazione criminale nelle istituzioni, legami coi poteri forti occulti, logge deviate segrete e non, la geografia criminale tracciata dal procuratore Gratteri e dallo storico Nicaso non dà un bel quadretto all'Italia e svilisce anche le persone perbene.

I lupi si avventano famelici sulle attività dove fiutano guadagni esorbitanti. Nello sport con partite truccate e scommesse clandestine. Nelle slot machine e negli appalti pubblici. E, ovviamente nella sanità! Ma, l'incompiuta per eccellenza è l'autostrada del sole. Da Salerno in giù i lavori non finiscono mai. L'opera iniziata nel 1966 non è mai ultimata.

Un quadro disarmante! non c'è che dire.

Sarà che anche il cronista di “Die welt”, autore delle pesanti accuse nei confronti dell'Italia, avrà letto il libro di Gratteri e Nicaso?

Se è così sono giustificati in parte dalla loro ignoranza funzionale giacché non conoscono fino in fondo gli italiani onesti che sono una grandissima maggioranza.

Oppure, potrebbe trattarsi di becero livore nazionalista?
Comunque stiano le cose alla base della notizia c'è tanta superficialità e disinformazione che in momenti come questi fanno male all'Europa intera. E dimostrano di non avere fiducia nelle istituzioni sane del Paese.

Europa che per restare unita e lavorare per il bene comune di tutte le bandiere aderenti al concetto di unità europea deve necessariamente dimostrare solidarietà e magnanimità verso i popoli più esposti alla pandemia e alle lobby di mercato economico.

La giustizia, nei vari gradi e corpi, farà il resto! Vigilerà, insieme alla politica sana, affinché i fondi vadano nelle direzioni giuste.

mercoledì 21 febbraio 2018

EU Trucchi e inganni ai danni dell'Italia

Il grande vecchio ci riprova. Esce allo scoperto e loda Gentiloni.


Gentiloni, a dire il vero, mantiene il profilo basso. Vuole far credere che è lui il “moderato” che fa stare sereni gli imprenditori e la povera gente.
Agli anziani over 75 con un reddito basso Gentiloni abbuona il canone rai e lo urla ai quattro venti. Perché Lui dice di essere vicino ai bisogni della gente e che si deve creare lavoro, dare fiducia e fare rinascere la fiducia nei giovani per restare in Europa da leader e non da ruota di scorta.

Purtroppo l'europa che sognavamo è lontana! Questa Europa è dei furbi. È, per alcuni, un luogo ampio e franco, adatto per delocalizzare le aziende nei territori poveri che offrono mano d'opera a basso costo e concedono alle aziende bonus fiscali che in altri Paesi non sono pensabili.
La guerra tra poveri è stata forse sancita per decreto dai governanti col cuore di lupi che vestono pelli d'agnello?

La vicenda 'EMBRACO' non è e non sarà l'ultima “rapina” ai danni dei lavoratori e delle famiglie italiane. Cal center, golden lady, fiat, metalmeccanica, miniere, distribuzione etc etc sono le tappe del declino dei lavoratori italiani.
Tutti siamo vittime dei soprusi non sempre imputabili agli altri e se i guerrieri che ora sono impegnati nelle battaglie dentro e fuori i partiti non cambieranno mentalità e le regole comunitarie, restare in EU è impossibile! (purtroppo) I malcontenti sono reali e le necessità impellenti. Facile prestare il fianco e rischiare la deriva populista enfatizzata dai trascinatori.

Cari Gentiloni e Napolitano non servono le pacche sulle spalle e le parole pacate. Non sono commestibili!
Il profilo basso non è più credibile per quanti hanno fame di lavoro e non possono pagare le bollette, mandare i figli a scuola e men che meno dare loro i soldi per la pizza almeno una volta tanto.

martedì 7 dicembre 2010

news da sballo a ore 12

Sembra di assistere ad un film. Tutto scorre sotto i nostri occhi, affianco, ma lontano da noi: i delitti, la politica, lo sport, anzi le zuffe legate allo sport, le guerre militari, le guerre delle notizie e le cazzate; la finta ricerca scientifica, gli spot pubblicitari inquinanti.
Per capire lo stato d’animo di chi si trova a spulciare le notizie rileggiamo qualche titolo delle maggiori testate giornalistiche italiane:

Wikileaks, arrestato Julian Assange “ma le rivelazioni non si fermano”.
Scala, bomba carta e proteste alla prima. La Valchiria preceduta da scontri tra manifestanti e agenti.
Finanziaria 2011 al voto finale in serata.
Benzina, la nuova corsa dei prezzi: la verde tocca 1,340 a litro.
L'aumento dei carburanti si sta trasformando in un salasso specialmente per i camionisti: rispetto ad un anno fa il pieno per un Tir costa oggi 105 euro in piu'.
Un Tir con un serbatoio di 550 litri, paga oggi 664,8 euro per fare il pieno di gasolio; nel 2009 per la stessa operazione doveva lasciare alla stazione di servizio 560,2 euro (aumento di 104,6 euro pari al +18,7%). Tenendo conto che il 70% delle merci viaggia su gomma, secondo la Cgia non e' da escludere per Natale un aumento dei prezzi dei principali beni di consumo.

Clima, a Cancum svolta della Cina
Allegri “vogliamo i tre punti”, Dinho scalpita
Un’aspirina al giorno riduce del 20% il rischio di tumore
Nucleare Iran, da potenze ok a nuovo incontro
Renzi ad Arcore e il PD si spacca
Lucca, spara in piazza e uccide una ragazza
Roma, dure proteste degli studenti de La Sapienza
Haiti: rapporto, colera da campo Onu
S’indaga sul cellulare di Yara.
Yara: vertice in Procura, due ipotesi:
Non sarebbe ancora stata archiviata del tutto l'ipotesi di due uomini visti con Yara Gambirasio la sera della sua scomparsa, il 26 novembre. Questa l'impressione, nonostante il massimo riserbo degli inquirenti dopo il vertice di stamane in Procura a Bergamo tra carabinieri, polizia e il pm Letizia Ruggeri. Ma le ipotesi investigative, dopo la scarcerazione del giovane marocchino fermato nei giorni scorsi, sarebbero almeno due. Nuove perquisizioni intanto a Brembate.

E la mondezza va a Bucarest
Noi deputati nullafacenti
Regali on line: dove e cosa acquistare
Mafioso falso invalido: preso medico
Salute: vaccino low-cost contro meningite in Africa
Ferrarsi, scandalo campo il drenaggio non funziona
Borsa: Milano in nero, industriali sempre in vetta
Depositati davanti casa Gelmini sacchi pieni di sterco
Strage ciclisti:
La Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha chiesto la convalida dell'arresto del marocchino di 21 anni che domenica mattina ha travolto ed ucciso a Lamezia Terme sette ciclisti e ne ha feriti altri tre.
Il ragazzo e' accusato di omicidio colposo plurimo aggravato dalla guida sotto l'effetto della droga, infatti e' risultato positivo al test della cannabis. L'udienza di convalida dell'arresto del ragazzo, in carcere a Lamezia Terme, dovrebbe tenersi giovedì.

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