Pace, concetto astruso per la politica

Pace, amore, e ... coraggio 


Resistenza passiva.

 

“Chiunque sostiene che esiste la pace senza la forza o non conosce la storia o è un pusillanime.” (cit. Calenda &c).

In questi giorni si parla molto di “riarmo” per dare forza e attendibilità alla mai raggiunta unità degli Stati membri d’Europa. Il concetto è reso e sostenuto dai cazzuti che confidano nell’uso della forza per prevenire la pace. E specialmente dopo che Trump si è sfilato dalla nato e, dopo le parole al vetriolo che il neo presidente degli stati uniti d’America ha urlato contro tutte le ong, finora appoggiate dall’imperialismo democratico americano, i dazi e l’esaltazione della sua politica nazionalista, gli “statisti” hanno ritenuto opportuno e giusto correre alle armi.

Tornando all’incipit, forse sarebbe opportuno che chi si mette alla guida di un branco d’anime qualsiasi studiasse davvero la storia. Perché mi viene in mente la figura gigantesca di Ghandi. La Grande Anima che senza impugnare neppure la fionda, vinse sulla corona inglese.

Contrappose alle leggi ingiuste che governavano l’India il niente! Non urlò frasi al vetriolo. Non inveì contro i tiranni. Non fece brillare le bombe. E nessun’altra azione bellicosa cui oggi ci stanno diseducando. Rimase semplicemente in silenzio e digiunò davanti alle istituzioni dell’epoca.

Gandhi :

Fondatore del pensiero pacifista si oppose con un’azione pacifica ai soprusi del potere. E la sua resistenza passiva condusse l’India sulla strada maestra della storia.

È, la resistenza passiva, un metodo di contrapposizione sociale alla violenza della lotta politica che rifiuta ogni tipo di violenza.

Nel suo dinamismo intellettuale, il giovane Ghandi, studente in giurisprudenza, per rendere l'India indipendente dal dominio coloniale britannico, formulò, in armonia con la filosofia indù, la teoria del “Satyagraha” ovvero la “perseveranza nella verità” o “resistenza non violenta”. Si mise seduto, in una sorta di performance, diremmo oggi, e il suo immobilismo riuscì laddove le bombe non avrebbero fatto effetto: l’Inghilterra concesse alla colonia libertà impensabili per quel tempo. Ha portato l'India all'indipendenza dal dominio britannico dopo due secoli!

Gandhi ha dimostrato con le sue azioni, inoperose, che la forza di un singolo individuo può diventare la forza di un popolo intero, e che la pace è legata alla crescita della coscienza umana e può nascere solo dall'impegno unitario di tutti gli uomini. E che disobbedire senza nuocere al prossimo è la forma più alta della democrazia.

L'umanità può uscire dalla violenza solo dimenticandosene. L'odio può essere vinto solo dall'amore. Ricambiare l'odio con l'odio serve solo ad allargarlo e approfondirlo, proprio quello che sta accadendo nelle regioni del mondo bruciate dalle  bombe e dai concetti belligeranti dei nemici.

Ma, la Meloni non ha fiducia in un ipotetico esercito di hippy che offre fiori al nemico e li mette al posto delle munizioni nei cannoni. Mentre per chi crede nella pace, l’esempio di Ghandi è un principio rivoluzionario che arriva al punto, e nell’amore, l’attesa, la tolleranza sono stati mentali eversivi e risolutori. La non violenza è quieta pacificazione per le menti che porta amore fraterno per le vie del mondo. Questa la grande lezione che Gandhi regalò al mondo: protestare sempre, ma secondo i principi della disobbedienza civile e della resistenza pacifica che implica perseveranza e coraggio

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