In gergo calabrese, per intendere che a rimetterci sono sempre gli innocenti, quali
I ciucci si‘mbriganu e i varrili si sdoganu morza morza. (gli asini litigano e le otri si rompono, vanno in frantumi, e l'acqua si perde).
Esempi plastici pescati dalla quotidianità.
Fatti vissuti. Episodi consueti allorché due animali alfa s’incontrano lungo i sentieri e non intendono cedere il passo. L’incontro tra due somari caricati con barili d’acqua che caparbiamente non intendono cedere il passo finiscono per azzuffarsi e travolgere, nell’impeto della lotta, il carico trasportato.
Nel caso della bellicosa azione di inumana speculazione ideologica tra Netanyahu e il regime degli hezbollah e compagni sembra esserci una strategia diabolica: non importa quanti innocenti muoiano sotto i bombardamenti. Importa distruggere i nascondigli sotterranei degli estremisti di Hamas. Eliminare per sempre il nemico. Ribadiscono nelle dirette tv!
Singolare concetto, già enunciato da qualcuno altrettanto determinato e che ha sconvolto il mondo: "il fine giustifica i mezzi e ancora: punirne uno (innocente) in modo plateale, per educarne 100".
Altrettanto singolare è l’appoggio incondizionato di USA e Occidente, che oltre alle inutili esternazioni di facciata non fanno niente di concreto contro le azioni sanguinolenti degli aggressori. Sì, la trasformazione dei ruoli è repentina, da aggrediti ad aggressori! dopo quella fatidica inumana azione del 7 ottobre di un anno addietro.
Distruggere. Sfiancare. Annientare le riserve belliche e la volontà criminale degli estremisti islamici. E nel frattempo sogghignare sornioni per l'enorme affaire legato al commercio delle armi e sorridere aspettando di banchettare sulle ceneri fumanti di polvere da sparo tra le carcasse degli innocenti sepolti sotto le macerie degli edifici sventrati dai missili di Netanyahu?
E l'ONU, Unifil? E tutte le associazioni degli uomini di buona volontà?
Che sia una sorta di beneplacito silenzioso tra le grandi potenze per riscattare definitivamente quel tremendo sconvolgente massacro dell’11 settembre 2001 nel cuore della grande mela? Al Qaeda colpi il simbolo economico degli Stati Uniti d’America con un’azione suicida inimmaginabile per una mente sana e rispettosa della vita.
Le nostre sono congetture prive di fondamenta se non supportate da prove concrete. Il dato certo è che la carneficina continua. E i carnefici pur di colpire gli obbiettivi distruggono vite innocenti e fanno terra bruciata.
Lo scontro tra culture differenti è in atto!
In una, la retrograda, dominata da pseudo leader religiosi, i diritti egualitari non esistono e la donna è ritenuta inferiore rispetto agli uomini.
Le notizie di cronaca giunte da quelle realtà fanno rabbrividire: donne punite con estrema severità per una ciocca di capelli scoperta, ragazze succubi, asservite all'uomo. bambine educate fin dalla nascita a sopportare come e peggio degli animali da soma. NO! decisamente sono mondi agli antipodi! In quelle realtà sociali non c'è parità, uguaglianza e rispetto. E' una società divisa in classi egemoni educata con la verga, sofferente, povera e fiaccata intellettualmente. E' una realtà lontanissima anni luce dalla nostra visione. Detto ciò qual è il ruolo dell'occidente evoluto? Contenere i danni o punire selvaggiamente inermi già fiaccati dalla loro stessa cultura?
Torniamo ai ciucci, agli asini che litigano spinti dalla cecità di primeggiare e dimostrare al rivale di essere l’animale alfa. Il dominante?
L'uomo intraprende, ove costretto e in extrema ratio,, una lotta per l'autodeterminazione al diritto di vivere dignitosamente la propria esperienza terrena e raggiunta la vittoria, dimostrata la supremazia intellettuale, dovrebbe, in virtù della tanto decantata superiorità sociale e culturale, dovrebbe smettere le ostilità belliche. Aiutare gli ultimi ad evolvere. Liberare il genere femminile dalla subalternità del macho dominatore.
Pace e Libertà! Appunto, occidente portatore di progresso, di pace e libertà per gli oppressi.
Civiltà dei diritti non scritti da mente umana ma dalla naturale propensione insita nell'amore fraterno, quell'amore racchiuso in una semplice frase: "Fai agli altri quello che vorresti che gli altri facessero a te!".
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