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sabato 21 ottobre 2023

I segni del sacro in Calabria

 


Faceva del bene e predicava il bene. Confidava nell'amore universale e nel perdono consapevole, comunque, del male che accompagna ogni epoca umana. Fece miracoli. Fece camminare gli infermi e aprì gli occhi ai ciechi ridonando loro il bene della vista.

Interrogò i sacerdoti nel tempio e allontanò in malo modo i mercanti dai luoghi sacri perché insozzati dai loro loschi traffici.

Secondo le scritture il suo proselitismo radunò discepoli e seguaci per essere poi tradito e messo in croce secondo gli usi e i costumi del tempo.

Il pensiero di Cristo gettò le fondamenta per la rinascita di una nuova era: Quella "dell'uomo nuovo". Fu l'antesignano dei socialisti e di quanti fanno politica per spirito di servizio convinti che la missione sociale delle azioni nella gestione della cosa pubblica debba essere rivolta principalmente alle classi deboli. Ai bisognosi!

venerdì 23 dicembre 2022

Come nelle favole

 

Anche quest'anno la comunità cristiana celebra la nascita del Bambinello.

Fin da bambini abbiamo atteso questo evento forse eccitati più dai doni che avremmo trovato al risveglio ai piedi del letto o sul comodino che dal significato dell'avvento del Salvatore.

"come nelle favole"

sabato 6 agosto 2022

Indulgenza plenaria per quanti si recheranno a Paravati fino al 6 agosto 2023

 

"altare centrale della casa di culto "Cuore Immacolato di Maria rifugio delle Anime". Fondazione voluta da Natuzza Evolo, in Paravati. Mileto." 

Oggi si è avverato un sogno, o forse dobbiamo dire, si è avverata una profezia. 
Mons. Attilio Nostro, vescovo di Mileto,
 officia la funzione religiosa
.
Doppia festa a Paravati: riconoscimento di un percorso mistico e concessione dell'indulgenza plenaria.

Secondo le testimonianze e secondo quanti hanno avuto modo di frequentare e conoscere Natuzza Evolo in Paravati oggi è un gran giorno! È il giorno della dedicazione della chiesa voluta dalla Mamma Celeste. Tutto nasce dall'umiltà di una donna del sud, per giunta analfabeta ma che comprendeva e parlava tutte le lingue di quanti si presentavano a lei. Era l'Angelo a suggerire... diceva mamma Natuzza.

Natuzza aveva un canale preferenziale con la Madonna, la Mamma di Gesù e dei Credenti. Le appariva spesso e intratteneva dialoghi nella povera casetta di Paravati. Natuzza si vergognava. Riteneva indegna l'accoglienza che lei poteva offrire alla madre di tutti. E un giorno che le esternò il dispiacere, Maria le rispose di non preoccuparsi ché verrà il giorno in cui i fedeli e lei stessa avrebbero potuto accoglierla in una dimora consona. Iniziò così a parlarne con chi le stava vicino, gli amici e i padri che curavano le relazioni e l'aspetto mistico della santa donna. Istituirono la fondazione “Maria rifugio delle anime” a tale scopo così da offrire riparo e conforto a quanti si fossero recati nel territorio miletese in cerca di conforto. Arrivarono molte donazioni. E con esse anche le pastoie burocratiche insieme a qualche “visione divergente”.

Oggi, 6 agosto 2022, monsignor Attilio Nostro vescovo di Mileto ha officiato la dedicazione della chiesa “Cuore Immacolato di Maria rifugio delle anime” in Paravati così come era stato predetto. Ricordando che non è nelle costruzioni in cemento che risiede il Signore ma è in ognuno di noi.

Lo ha ricordato anche il rettore della Chiesa di Paravati nominato dal vescovo, Don Michele, raccontando un aneddoto: Natuzza, mi ha detto, quindi è sua la responsabilità, intercalò con un po' di commozione nel ricordarla, che un giorno ha chiesto a Gesù: ma quando non sei in giro per il mondo ad alleviare i cuori dove sei? E il Signore rispose: sono nei cuori di tutti voi.”.

Concetto ribadito dai presbiteri officianti.

Nel corso della celebrazione, il vescovo Attilio Nostro, ha comunicato la lieta sorpresa con cui Papa Francesco concede fino al 6 agosto 2023 l’indulgenza plenaria ai fedeli che visiteranno il nuovo tempio voluto da Maria e costruito da Natuzza insieme ai fedeli.

mercoledì 17 marzo 2021

Birmania è Cristo in croce

Anche se viviamo in uno Stato laico c'è una religione che di fatto iniziamo a apprendere fin dalla tenera età. I nostri genitori fin dalla nostra venuta al mondo ci consacrano al Signore attraverso la cerimonia del S. Battesimo. E poi, nel periodo delle scuole elementari ci iniziano al catechismo per farci apprendere la vita secondo i Vangeli del Salvatore, nostro Signore Gesù Cristo.

La storia è avvincente per i miracoli narrati e le liete novelle tramandate dagli apostoli quanto cruda per le violenze subite da Gesù negli ultimi istanti della sua vita terrena. Violenze che hanno superato la bestialità primordiale dell'uomo sul Figlio dell'Uomo.

Una cieca e stupida bestiale violenza inferta sadicamente su un uomo inerme fino a qualche ora prima osannato e seguito da una miriade di persone che vedevano in Lui il Salvatore.

La narrazione ci racconta di un uomo che parlava d'amore, pace e comprensione. Un uomo dalle parabole chiare. La sua allegoria si faceva capire anche dagli analfabeti e faceva breccia nei cuori semplici.

Cosa che ai dotti del tempo faceva paura.

Gesù era un sovversivo! Per i sacerdoti e i ricchi stolti che si attorniavano di servi e sfruttavano i deboli e gli ignoranti che si genuflettevano per un tozzo di pane e un posto per dormire persino nelle stalle in compagnia degli animali.

Gesù di Nazareth, sempre secondo le Sacre Scritture, predicò l'uguaglianza, la fraternità e l'amore.

Colpe imperdonabili, non punibili secondo le leggi dell'epoca.

Sacerdoti e poteri temporali precostituiti dovevano correre ai ripari. Fare in modo che qualcuno lo accusasse e risultare punibile per salvaguardare i privilegi delle caste dominanti.

Trenta denari, dicono le scritture. Giuda lo tradì con un bacio e per trenta denari lo indicò ai soldati in agguato.

Anche Pietro lo tradì rinnegandolo.

Gesù della stirpe di Davide fu messo alla berlina. Gli fu calzata una corona di spine sul capo e per scettro gli fu fatta impugnare una canna. Tra sputi urla frustate insulti lapidazioni e spintoni trascinò la croce fino a essere inchiodato.



Vi è un periodo dell'anno che le comunità cristiane ricordano la Passione di Nostro Signore Gesù Cristo con delle rappresentazioni folkloristiche suggestive dalle radici pregne di religiosità e antiche credenze toccanti.

La violenza gratuita. La sopraffazione del potere precostituito sugli umili e indifesi è ancora una prerogativa dei potenti in armi e sovvertono con la forza e nel sangue le popolazioni. È cronaca di questi giorni il golpe in Myanmar, conosciuta anche come Birmania

La leader eletta democraticamente Aung San Suu Kyi è agli arresti. E le truppe del dittatore stanno facendo stragi tra i manifestanti.

È una guerra fratricida! Uno stato d'assedio violento e sanguinoso imposto da un bieco dittatore e generale dell'esercito nazionale Min Aung Hlaing. La violenza non si ferma con le parole e i buoni intenti, l'ONU deve intervenire immediatamente con ogni mezzo a disposizione per evitare la crocefissione del popolo birmano. Ché, in questo caso è il Cristo in croce; un popolo in lotta per la difesa della sacralità dei diritti civili!

sabato 4 aprile 2020

La fede aiuta

La devozione è una prerogativa delle donne cresciute nel culto della fede cristiana e per questo è facile imbattersi in altarini domestici allestiti sui comò nell'angolo più intimo della casa.

In camera da letto anche mia madre ne aveva allestito uno e affianco c'erano le foto incorniciate dei parenti defunti.
Li curava con mestizia tutti i giorni. Mattina e sera si segnava davanti a quello che riteneva essere il mondo dell'aldilà. E ci parlava.
Teneva pure un lumicino acceso a suffragio dei defunti e dei santi protettori.

Nei momenti di maggiore sconforto si segnava e iniziava a pregare.

Ovvio che le sante messe erano rispettatissime. Domenica. L'Assunzione. Pasqua … tridui a s. Rita. Nonché l'astensione dal mangiare carne al venerdì. Insomma rispettava ogni dettame imposto dalla chiesa.

La sua religiosità non transigeva e semmai avesse solo per dimenticanza e distrazione contravvenuto ai criteri che lei rigidamente si era imposta scattava la penitenza. Il digiuno!

Perché narro questo? Beh, forse per gente così temprata lo stare a casa adesso per scongiurare l'ecatombe sarebbe senz'altro stata una azione da niente.

domenica 14 aprile 2019

Papa Francesco: no ai trionfalismi

Le parole del papa:

No ai trionfalismi; Sì al silenzio; all'umiltà, al servizio, alla pazienza e alla mitezza.
Questi i temi toccati da Papa Francesco oggi durante la cerimonia della benedizione delle palme per ricordare il martirio di Gesù sulla croce.



Una morte indegna per un Messia se la confrontiamo con quanto succede oggi nella società dell'apparire e dell'essere protagonisti a tutti i costi.
I mezzi di comunicazione di massa testimoniano e amplificano atteggiamenti effimeri dei vip che noi imitiamo senza ritegno mentale pur di apparire e sentirci al passo coi tempi.

Essere mite, alla luce dei criteri pubblicizzati e che fanno da padroni sulle piattaforme che usiamo per “socializzare” ma non per familiarizzare come si usava un tempo tra vicini e parenti, non è trendy. Non per forza si deve essere di tendenza e influenzare i seguaci sconosciuti nella realtà.

Papa Francesco ci invita ad abbandonare questa forma stupida e servile di comunicare tra noi e ci esorta, invece, di farne tesoro e usare il telefono e i computer in maniera creativa per portare bellezza, pace e armonia. Non vessare e bullizzare i deboli come spesso accade nella vita reale e virtuale. Esseri forti davvero è sapere perdonare, abbandonare i sentimenti di vendetta e di rivalsa su chi ci fa torto.

Il suo pensiero è rivolto ai giovani e ai santi della “porta accanto”, persone sconosciute ai più ma che osservano e praticano gli insegnamenti cristiani.

Francesco invita alla preghiera del Santo Rosario per la pace nei paesi in guerra. L'esortazione di sempre rivolta a tutti è: no ai trionfalismi, no alla moda dell'apparire sui social-media e alla dipendenza dei telefonini.
Pregare il santo rosario è un invito che Papa Francesco non si stanca mai di ripetere, tant'è che ne fa omaggio ai convenuti in piazza S. Pietro per la ss. Messa delle Palme. È una coroncina assemblata con legno d'ulivo proveniente dalla Terra Santa, paese martoriato dalle guerre.
"...ai giovani e a tutti il mio appello a pregare il Rosario per la pace, in modo particolare per la pace in Terra Santa e in Medio Oriente." E ancora: "Il trionfalismo cerca di avvicinare la meta per mezzo di scorciatoie, di falsi compromessi. Punta a salire sul carro del vincitore. Il trionfalismo vive di gesti e di parole che però non sono passati attraverso il crogiolo della croce; si alimenta del confronto con gli altri giudicandoli sempre peggiori, difettosi, falliti… Una forma sottile di trionfalismo è la mondanità spirituale, che è il maggior pericolo, la tentazione più perfida che minaccia la Chiesa. Gesù ha distrutto il trionfalismo con la sua Passione."

Con la croce non si può negoziare

"Il cuore del Signore", dice ancora il Papa, “godeva nel vedere l’entusiasmo e la festa dei poveri d’Israele”, dei giovani “che gridavano il suo nome acclamandolo Re e Messia. Umiltà non vuol dire “negare la realtà”: Gesù è “realmente” il Messia, il Re. Al contempo il Suo cuore “è su un’altra via”, sulla “via santa” che va dalla ‘condizione di Dio’ alla ‘condizione di servo’, quella “dell’umiliazione nell’obbedienza ‘fino alla morte e a una morte di croce’.

Egli sa che per giungere al vero trionfo deve fare spazio a Dio; e per fare spazio a Dio c’è un solo modo: la spogliazione, lo svuotamento di sé. Tacere, pregare, umiliarsi. Con la croce, fratelli e sorelle, non si può negoziare, o la si abbraccia o la si rifiuta. E con la sua umiliazione Gesù ha voluto aprire a noi la via della fede e precederci in essa."

giovedì 19 ottobre 2017

Misticismo ordinato

150km per una sola domanda e tre minuti di colloquio.

Se penso alla vita di San Francesco e a come ha abbandonato le ricchezze terrene per ritirarsi in una grotta... certo, fa specie accettare la cementificazione che edifica umane volontà ascetiche cresciute nel tempo e associate ai carismi dell'ignoto e dell'ultraterreno.

La collina sabbiosa è modificata dal progetto dell'uomo. Anche la strada è più agevole rispetto a vent'anni addietro. E nello spiazzo sterrato le transenne disegnano il percorso da seguire per raggiungere il sagrato oltre le casette in legno che fanno da ristoro e commercio di gadget religiosi. Sulla destra un container saldamente ancorato a terra accetta lasciti e donazioni per la costruenda opera religiosa.

Le fontane dell'acqua miracolosa sono state spostate più giù. Sono 4 o 5. tutte secche. “l'elettricista sta lavorando”. Spiega un volontario del servizio d'ordine.

Lo scoglio dell'apparizione è imprigionato da una robusta inferriata ed è inglobato nel cemento che suddivide fabbricati vari.

Alle 14,00 inizia la lettura dell'elenco sotto i portici che incorniciano la piazza dal lato sinistro mentre a destra una struttura ricoperta con pannelli isolanti proteggono dal sole la nuova grande chiesa.

È un grande cantiere aperto quello che si para davanti agli occhi dei visitatori. Transenne e ponteggi e strade da completare.

Dall'altoparlante una voce invita i pellegrini ad accomodarsi. Il servizio d'ordine è imponente. I volontari sono dappertutto. Sembra di essere in una caserma. Non è permesso spostare neanche una sedia dietro la colonna per proteggersi dal sole.

Madonna dello scoglio, santuario
Simile ad una hostess dell'alitalia, la volontaria, sotto il porticato, davanti alla porta dell'incontro col mistico e dopo aver letto l'elenco dei nomi, invita a prendere visione del plastico e al contenitore delle offerte posto davanti.
Soldi che servono per la missione del sant'uomo voluta dalla Madonna! l'opera da realizzare in quel luogo deve essere edificata al più presto.
Per questo i convenuti sono invitati a fare offerte consistenti e deporli nella cassetta. O, in seconda analisi, consegnarli direttamente a lui durante il colloquio che non deve protrarsi per più di tre minuti e, tassativamente, porre una sola domanda, un solo quesito che angoscia quanti hanno ottenuto l'appuntamento. Ovviamente dopo avere lasciato borse e telefoni sulla sedia.

"Avete bevuto l'acqua?" mi dice a fine incontro il mistico. Sì! rispondo. "Bevetela adesso mentre dite una preghiera", aggiunge sorridendo fratel Cosimo.

mercoledì 2 agosto 2017

Mileto, battuta d'arresto per l'Opera Cuore Immacolato di Maria?

La decisione del vescovo di Vibo-Mileto monsignor Renzo ha portato sconcerto in molti devoti che vedevano in Natuzza la mamma amorevole che intercedeva col Divino e portava conforto ai tantissimi sofferenti che si rivolgevano a lei.

Nel disegno divino pare ci fosse anche la realizzazione di una grande e accogliente chiesa. Opera chiesta espressamente dalla Madonna.

Le donazioni, arrivate copiose alla fondazione con lo scopo di realizzare il “sogno” e la volontà della Madonna, hanno caratterizzato diverse menti che, creativamente e in assoluta buona fede, si sono prodigate affinché l'opera si realizzasse nel più breve tempo possibile.

Adesso il decreto di revoca sottoscritto da mons. Luigi Renzo revoca, in ossequio al codice di diritto canonico, l'approvazione dello statuto della fondazione con conseguenze “coercitive” nei confronti della stessa. Niente attività pubbliche di religione e culto. Niente offerte. Nessuna messa e men che meno è consentita la conservazione del sacramento nella casa per gli anziani “P. Colloca”.

Insomma, sembra una presa di posizione dura, difficile da comprendere. Ma teniamo a mente le parole e l'insegnamento di Mamma Natuzza:

Da viva, il suo umile fare, infondeva serenità e voglia di ricercare l'Assoluto con la preghiera e la concentrazione mistica.

Vedeva gli spiriti dei defunti. Parlava con i morti.

Gli spiriti dei defunti le apparivano con le sembianze terrene e comunicavano dall'aldilà rimembrando episodi accaduti nella vita terrena per confermare la veridicità della loro esistenza.

Per i suoi carismi fu internata. E lei, sempre obbediente e con estrema umiltà, lasciò fare. Si sottomise alla Chiesa. Credeva fermamente nel ruolo sacro assegnato al clero. Invitò alla preghiera. Suggerì cenacoli di preghiera che si moltiplicarono nel tempo e si diffusero in tutto il mondo grazie alle parole dei “miracolati” e dei devoti che la conobbero.

Natuzza era tutto questo. Non possessività o bramosie terrene. Era madre di famiglia e prima di dedicarsi ai problemi delle moltitudini che andavano a bussare alla sua porta rassettava casa, preparava la colazione, cucinava, stirava e accudiva figli e marito.

Riunitevi nei cenacoli e pregate. Diceva. Pregate affinché il bene abbia il sopravvento e vinca sul male. La Chiesa è Madre e Le si deve obbedienza.

sabato 18 giugno 2016

Le sagge parole di Papa Francesco

Non mi stancherei mai di ascoltare questo uomo.
È immediato e diretto. Non usa giri di parole e neanche neologismi difficili per chiarire il suo pensiero. Anzi, la sua metafora, l'unica che ho sentito, è anticipata con parole di scuse: il pavone è bello se si guarda davanti ma se girate dietro è brutto. Ha usato questa metafora per descrivere chi si definisce e appare buon cristiano adottando tutte le precauzioni per farsi accettare e ammirare dagli altri ma che in fondo è solo fumo negli occhi.

diretta tv Papa Francesco in visita a villa Nazareth

lunedì 21 aprile 2014

Affruntata tra folklore teatralità e commissariamenti

A proposito del caso Stefanaconi e Sant'Onofrio.

Stato e Istituzioni religiose insieme per la rinascita sociale e culturale della Calabria

Leggo che secondo la prefettura vibonese due dei sorteggiati che avrebbero dovuto fare i portatori delle statue “dell'Affruntata”,uno a Stefanaconi e l'altro a Sant'Onofrio, fossero in odor di 'ndrangheta. Per questo motivo, in sintesi, la commissione ha deciso il commissariamento della rappresentazione religiosa che dalla notte dei tempi si svolge nei due centri calabresi.

"resurrezione" gentile concessione arch. m. iannino

C'è da chiedere: non si sarebbe potuto intervenire sui due presunti 'ndranghetisti piuttosto che creare l'ennesimo caso di cattivissima nomea ad una terra martirizzata dai mass media?

La notizia ha fatto il giro del mondo! E, com'era prevedibile, ha gettato altro fango sui calabresi onesti che si sono visti scippati della rappresentazione religiosa.
Ancora una volta macchiati dall'infame connubio, i cittadini di Sant'Onofrio hanno reagito con l'annullamento della rappresentazione. L'incontro tra Maria e Giovanni non c'è stato. Ma neanche quello tra Stato e cittadini.

lunedì 20 maggio 2013

Medugorje, illusione ottica o altro?

davanti alla Croce blu di Medugorje 
L’ho analizzata puntigliosamente. Guardata da ogni angolazione. Osservato minuziosamente i contorni 
delle pietre, il profilo della statua e le linee della Croce. Tutto è preciso. Niente, nessun soggetto è sfuocato nella fotografia scattata il 15 maggio 2013 alle ore 20 e 43 ai piedi della Croce blu di Medugorje.

Se i soggetti avessero tutti le stesse ombre si potrebbe pensare ad uno scatto fatto da mano incerta, ma la fotografia è nitida. Lo dimostrano i soggetti in primo piano: i fiori, le rocce e i contorni netti dei simboli stessi della Cristianità che proiettano e accorpano le scie impalpabili.

Nessuna operazione di fotomontaggio da parte di alcuno ha fatto sì che si vedessero quelle strane ombre dietro la croce,  sul lato sinistro della statua della madonna e affianco ai pali che reggono la corda di recinzione.

Parlare di miracolo mi sembra eccessivo. Solo chi ha fede accetta segnali visivi analoghi come segni o messaggi da parte delle entità Celesti per gli uomini. 

Per una mente razionale è difficile accettare passivamente fenomeni simili.

Come spiegare allora gli effetti visivi catturati dalla macchina fotografica nel tardo pomeriggio di una normale giornata di sole ai piedi del percorso che i fedeli intraprendono per arrivare alla sommità della collina delle apparizioni?
Effetto ottico o altro ai piedi della Croce blu?

giovedì 11 novembre 2010

scrittori sacri: Matteo

Dalla Sacra Bibbia, insegnamenti e parole terribili per gli empi.


Chiamati a sé i dodici discepoli, Gesù diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d'infermità.

dopo averli istruiti, Gesù li inviò per il mondo e raccomandò loro:
"Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani;
rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele.
E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino.
Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture,
né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l'operaio ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto.
Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi.
Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi.
In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città.
Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato. Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra; in verità vi dico: non avrete finito di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo.
Un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo padrone; è sufficiente per il discepolo essere come il suo maestro e per il servo come il suo padrone. Se hanno chiamato Belzebù il padrone di casa, quanto più i suoi familiari!
Non li temete dunque, poiché non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato. Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia.
Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati; non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri!
Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.
Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare
il figlio dal padre, la figlia dalla madre,
la nuora dalla suocera:
e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa.
Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto. E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
Con questi insegnamenti, Gesù mando per il mondo:
Simone, chiamato Pietro, e Andrea, suo fratello; Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Taddeo,
Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, che poi lo tradì.

(Matteo, 10)

mercoledì 22 settembre 2010

ci vogliono ciechi e stupidi

Oscurantismo contemporaneo. 

Qual è la posizione migliore da assumere in un’epoca ambigua che ricorda l’oscurantismo storico del XVIII secolo e quale il ruolo di cittadini e intellettuali contemporanei? È lecito riflettere? Opportuno schierarsi; oppure conviene mettersi da parte, rimanere fuori dalla mischia e aspettare che le cose si mettano a posto da sole?

Considerazioni più che legittime! Dati i tempi.

L’incognita del futuro, è una variabile gestita, più che dal fato, dagli uomini in possesso dei simboli del potere temporale. Uomini, all’apparenza colti, dabbene, morigerati e religiosi, praticanti che si recano a messa, dialogano col parroco e si mostrano angosciati dalle disgrazie altrui. Teatranti! Che crocifiggono i deboli, sfruttano l’onda della povertà indotta e parlano a mezze frasi. Individui, che per brevità, si possono paragonare all’uno numerico, lasciano intendere scenari migliori così da raccogliere il consenso di più zeri possibili.
Il malcontento accomuna e muove gli zeri sociali, li spinge ad associarsi in confraternite, partiti e alleanze; affianca buoni e no. E se davanti a loro si pone un insignificante signor uno ecco che, entrambi, assumono valenze inimmaginabili. Dimenticano la loro vacua nullità esistenziale e gonfiano il petto pronti a sfidare chiunque. Omettono di essere privi di peso e consistenza.
L’amara realtà è che loro, gli zeri, esistono fin quando l’uno, il capostipite esiste.

Purtroppo è stato così anche per saggi profeti, guide spirituali e politiche illuminate. Uno tra tutti, Gesù, dapprima osannato, accolto, ospite conteso perché taumaturgo, filosofo, pastore degli umili venduto per trenta denari. Umiliato e crocefisso da un volgo imbruttito dalle parole dei colti.

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