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Le icone di don Mimmo

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Da qualche giorno fa notizia la decisione presa dal vescovo di Napoli mons. Mimmo Battaglia. Don Mimmo è stato per molti anni un sacerdote impegnato nel sociale. In Catanzaro è conosciuto come quello che si prende cura degli emarginati caduti nel giro della droga, ragazzi e ragazze messe ai margini della società perché troppo sensibili e deboli; delle donne maltrattate e dei derelitti che hanno trovato rifugio ai loro malesseri nell'inferno artificiale dell'emarginazione: la droga e l'alcol. La sua nomina a vescovo di Napoli è stata accolta con entusiasmo e benevolenza da quanti hanno apprezzato il suo impegno sociale. E da uomo determinato qual è ha fatto sentire la sua voce e conferito il suo ruolo anche nel napoletano. Dopo avere dimostrato la sua vicinanza al mondo del lavoro che sfugge e si sottrae per effetto del profitto famelico alle masse, la sua reazione al malcostume e alla sottocultura mafiosa è stata altrettanto decisiva nell'imporre l'eliminazione ...

Maestri di vita

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La mia prima lettura? Il primo libro di narrativa che ho letto e che mi ha lasciato dentro poesia e amore? Le avventure di Tom Sawjer di Mark Twain ! Grazie ad un maestro delle elementari che mi fece appassionare alla lettura. Paolino De Sossi . Questo il nome del maestro che porto nel cuore. Ricordo che lo andai a trovare prima che partissi per il collegio, a Napoli. Il vecchio maestro abitava in un vicoletto del centro storico di Catanzaro che dal corso Mazzini scendeva in direzione del mercato ortofrutticolo e al cinema teatro Politeama, quello vecchio che nelle sere d'estate si apriva il tetto e si vedevano le stelle: spettacolo nello spettacolo! La città vecchia aveva una sua atmosfera e un profumo particolari. L'odore del “ piccantino ” che proveniva dalla piccola bottega di piazza mercato frammisto all'odore del baccalà esposto all'ingresso invitava ad entrare. E spesso era uno degli appuntamenti imperdibili. Con poche lire si poteva avere ...

Welfare, la politica abdica. Francesco punta i problemi

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Napoli, 21 marzo 2015, che dirti, caro amico. Papa Bergoglio ha commosso i napoletani. Il suo incontro con la città è iniziato da Scampia. Il quartiere delle vele noto alle cronache per il degrado sociale e culturale enfatizzato dai media negli anni precedenti si è commosso alle sue semplici e toccanti parole. Napoli, Scampia, Papa Francesco circondato dai bambini

Accendere un'auto e attaccare targhe è facile

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Difficile è far evolvere la collettività dall'arretratezza culturale imposta dalle caste. Non passerelle ma lavoro come volano di cultura e legalità! Mi son sempre chiesto a che valgono i simboli, le manifestazioni di piazza e persino i salotti culturali, dove, per intenderci, si parla tanto di letteratura, poesia, pittura, un po' meno di scultura e sempre con la puzza sotto il naso si addita l'ignoranza collettiva ché non legge, non si documenta, non amplia gli orizzonti con un buon libro. In Calabria, per combattere la 'ndrangheta e il malaffare che si associa ai colletti bianchi e alla politica, c'è stato un pullulare di targhe affisse sui muri dei municipi regionali con tanto di scritta: “QUI LA 'NDRANGHETA NON ENTRA!” Come se bastasse una sana intenzione, uno slogan, per annullare gli effetti di un malcostume cresciuto negli anni. Non si è voluto capire che laddove la miseria taglia con l'accetta gli animi e fa morire d'indigenza la fame ...

Cam di Casoria, l'arte brucia

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Dopo le grida di aiuto rimasteinascoltate Manfredi attua l'estrema protesta e alle 18 in puntoinsieme ai collaboratori del CAM appiccano il fuoco alla prima tela. Settemila euro che vanno in fumo!, secondo le stime di mercato. antonio manfredi davanti al cam e all'opera che brucia E mentre la nazione intera lancia esasperate invocazioni di aiuto i dirigenti nazionali continuano a guardarsi l'ombelico. Nessuno pare abbia preso sul serio le parole di Antonio Manfredi e del suo staff come non hanno preso sul serio i tanti cittadini che si sono suicidati per problemi economici. Le sacralità alte dell'essere umano si immolano ai feticci innalzati dal pensiero blasfemo di quattro farabutti che governano l'economia e posto l'utile al di sopra della cultura e della vita. Bruciare la sintesi creativa è bruciare l'idea della vita e della bellezza in sé. Bruciare un'opera è annientare il pensiero! Eliminare il cordone ombelicale che lega la sen...

mille opere al rogo, performance estrema per l'arte contemporanea

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uno scorcio del CAM di Casoria, NA “Mille opere d'arte bruceranno nei prossimi giorni per richiamare l'attenzione del ministro della cultura Ornaghi”. Questo l'annuncio provocatorio del direttore del Cam, il museo d'arte Contemporanea di Casoria, Antonio Manfredi. ''Smetterò quando verranno qui Ornaghi, il presidente della commissione cultura UE Doris Pack e il governatore della Campania Caldoro. Non chiedo soldi, solo attenzione''. “L’azione avrà inizio martedì 17 aprile 2012 alle ore 18.00 con la distruzione dell’opera pittorica di un’artista francese collegata via Skype con il museo al momento dell’azione, seguiranno le opere di Ast avamposto sociale oltre che culturale, e fino a quando un’azione concreta non verrà messa in atto per salvaguardare questa realtà, attraverso l’individuazione da parte della Regione Campania di uno spazio consono alla collezione internazionale del CAM e di fondi adeguati alla sua gestione, noi continueremo ...

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Chi siamo

Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

elogio della Bellezza

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