giovedì 26 giugno 2025

I benefici della pop art

 


Andy Warhol, l’iconico artista americano e figura di spicco del movimento della Pop Art: due delle sue serigrafie della serie Mao Tse Tung del 1972 andranno all’asta a Milano il 2 luglio. Proprietà di Fausto Bertinotti, ex politico italiano, che le ha ricevute in eredità. Prezzo di partenza? Intorno ai 20–30 mila euro ciascuna, anche se gli esperti ritengono che possano raggiungere i 150 mila.


Fausto Bertinotti ha ricevuto le due serigrafie di Andy Warhol dal banchiere Mario D’Urso, un caro amico della coppia Bertinotti. Dopo la morte di D’Urso nel 2015, si aprì un contenzioso legale legato al testamento, poiché emerse l’esistenza di una figlia biologica, Nikky Kay Carlson. Il testamento fu inizialmente annullato, ma Bertinotti fece ricorso alla Corte d’appello di Roma e alla fine la questione si risolse a suo favore.

Ora, con l’asta fissata per il 2 luglio a Milano, Bertinotti ha dichiarato con franchezza: «Ho bisogno di soldi. Vendo questi e mi tengo quelli che m’interessano». Un mix di arte, amicizia e un pizzico di polemica, come solo la vita sa offrire.

Mario D’Urso è stato un personaggio davvero eclettico: banchiere internazionale, politico, aristocratico e mondano. Nato a Napoli nel 1940 e scomparso nel 2015, proveniva da una famiglia nobile legata ai Serra di Cassano, protagonisti della rivoluzione napoletana del 1799.

D’Urso ha avuto una carriera brillante nel mondo della finanza: è stato consigliere e amministratore delegato di Lehman Brothers e ha ricoperto ruoli di rilievo in fondi d’investimento internazionali. È stato anche sottosegretario al Commercio Estero nel governo Dini e senatore per il partito Rinnovamento Italiano. Non era solo finanza e politica, ill nostro banchiere: nell’alta società era noto per il suo stile impeccabile, le frequentazioni con personaggi come Gianni Agnelli e Henry Kissinger, e per essere stato una figura di spicco nei salotti romani. Un uomo che univa potere, cultura e mondanità con disinvoltura.

L’amicizia tra Mario D’Urso e Fausto Bertinotti era tanto improbabile quanto autentica. Da un lato, un banchiere internazionale, aristocratico e mondano; dall’altro, un leader della sinistra radicale italiana. Eppure, i due erano legati da un rapporto profondo, fatto di stima reciproca e affetto personale.

Bertinotti stesso, alla morte di D’Urso nel 2015, lo ricordò con parole toccanti: «Appartenenti a mondi lontani e con idee del mondo diversissime, e tuttavia la sua vita è stata la dimostrazione che l’amicizia affratella gli uomini». D’Urso, infatti, lasciò in eredità a Fausto e alla moglie Lella due serigrafie di Andy Warhol e una somma di denaro, segno tangibile di un legame che andava oltre le differenze ideologiche.

Un’amicizia che ha fatto discutere, certo, ma che racconta anche un’Italia in cui, a volte, le distanze politiche potevano essere colmate da un bicchiere di vino e una conversazione sincera. 

Le serigrafie di Mao Tse Tung realizzate da Andy Warhol nel 1972 sono tra le opere più iconiche e provocatorie di Warhol che scelse Mao come soggetto dopo l’annuncio della visita di Nixon in Cina, intuendo che il leader cinese fosse il volto politico più riconoscibile al mondo in quel momento.

La serie originale comprende 10 serigrafie a colori, tutte basate su una fotografia ufficiale tratta dal celebre Libretto Rosso.

Ogni stampa presenta variazioni cromatiche audaci e tratti tipografici espressivi. Warhol trasforma l’immagine di propaganda in un’operazione "culturale" pop, Warhol, affascinato dal contrasto tra la propaganda comunista e la pubblicità capitalista, usa l’immagine di Mao per esplorare il confine tra potere politico e celebrità.

Le serigrafie di Warhol  sono tra le più ricercate dai collezionisti e quelle relative a Mao hanno raggiunto quotazioni altissime nelle aste internazionali.

 Immagini dozzinali onnipresenti sulle bancarelle di piazza, esasperano l’intuizione commerciale dell'uomo della factory con l’etichetta della pop art. la ripetizione iconica sembra non stancare, anzi è moltiplicata all’inverosimile e appesa sui muri delle abitazioni e degli ambienti pubblici. È un multiplo! Un’immagine replicata serigraficamente che non suscita grandi emozioni, ma se è firmata da Warhol assume valore.

Fa notizia l’esternazione del nostro Bertinotti, che, a corto di liquidità, vende il “bene rifugio elitario, lontano dal pensiero comunista e lo tesaurizza. … anche i proletari amano l’odore della vernice fresca dell’arte pop …

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