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Visualizzazione dei post con l'etichetta periferie

Catanzaro, Corvo e il nuovissimo centro sociale

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  Silenzio. Un silenzio assordante durato decenni, adesso, potrebbe essere interrotto e il quartiere corvo di Catanzaro avere nuovi input socializzanti. Chi vive il quartiere fin dalla sua   prima urbanizzazione conosce selva e fauna, problemi strutturali e ambientali. esigenze e aspettative di quanti vi abitano stabilmente e degli avventori occasionali che lo intendono un dormitorio. Sa dell’apatia dei residenti cresciuta negli anni e fortificatasi nelle decisioni politico-amministrative che si sono susseguite dal 1980 in poi.

Catanzaro, realtà liquida e inconsistente

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  Alcuni lembi del territorio cittadino catanzarese sembrano essere terra di nessuno. Vaste aree recintate indicano proprietà private (abusivamente?) che dovrebbero essere pulite per una semplice questione di decoro e igiene pubblica e rispetto nei confronti dei residenti dai detentori del bene. Curiosamente le reti di recinzione delimitano e inglobano anche spazi che avrebbero dovuto essere adibiti per camminamenti pedonali o carreggiate ciclabili a servizio e per il benessere comune di quanti soggiornano nel quartiere corvo. Invece sono ricettacolo sicuro per bisce, topi etc. ma cosa vuoi che siano questi innocui animali che come unica colpa hanno quella di essere nati in un gradino inferiore?

Lettera aperta a Giorgia Meloni

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 Cara Giorgia ti scrivo: Sbarchi selettivi e decisioni restrittive sono la dimostrazione muscolare di vecchi e nuovi personaggi che, pur snocciolando rosari e esponendo immaginette sacre, calpestano il sacrosanto diritto alla vita dei più deboli. Per lo meno questo è il messaggio che arriva a noi che subiamo le notizie. Persone inermi gettate su carrette e gommoni in mare aperto quasi fossero merce avariata da eliminare. C'è, inutile nasconderlo, un mercato umano dietro ai derelitti giunti sule nostre coste. Ci sono interessi enormi di governanti collusi. C'è cannibalismo!

Fiorita & Compagni alle prese con il territorio catanzarese

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  Come inizio non c'è male! È da poco tempo che la nuova giunta Fiorita si è insediata e subito si è data da fare in occasione della festa del santo patrono. Un tempo si diceva: Catanzaro è la città delle 3V; Vento, perché perennemente sferzata dal soffio potente di eolo, Vitaliano quale Santo Patrono e Velluto per via dei tessuti damascati ricavati dalla lavorazione del prodotto del baco della seta. Le tradizioni, alcune esistenti solo nell'immaginazione, sono dure a morire. Il vento c'è ancora e soffia da nord a sud della città mentre la coltivazione di bachi da seta sono un lontano ricordo come pure il ticchettio dei telai che animavano il rione “Filanda”. Vitaliano no! San Vitaliano è il santo per antonomasia che protegge la città ed è più che doveroso portargli rispetto e devozione! Commuove il post che gira su fb. I neo insediati sono entusiasti per l'operazione “pulizia” in onore del Santo nel centro storico. Sarebbe ancora più encomiabile se, però, non dime...

Periferie mortificate

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Documentare la quotidianità, vivere in un quartiere di periferia, essere presenti perché costretti a viverci o perché si ama non fa nessuna differenza! La realtà rimane immutata. E chi ci vive, forse, si è abituato al degrado o al pressapochismo di chi è delegato alla manutenzione pubblica delle aree cittadine. Certamente, se proprio si deve indicare un colpevole e più, non si può imputare nessuna colpa a chi è comandato per rasare l'erba. Lui, l'addetto alla pulizia, è l'ultima ruota del carro. Vi è un esame a monte. Precisamente nelle stanze tecniche che dovrebbero manutenere il decoro e l'agibilità delle strade e dei marciapiedi cittadini. Dopo tanti anni ancora non si è voluto comprendere che la sola rasatura dell'erba non basta, anzi è dannosa per la circolazione dei cittadini. Basta osservare i cumuli di terra ai bordi dei marciapiedi. Le voragini e i monconi delle radici lasciate tra le crepe e gli interstizi del manto pubblico. Altro che pietre d'inc...

Tutele negate

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 Appropriazioni o espropriazioni dei diritti? C'è chi innalza muri e tende reti per salvaguardare i confini nazionali e chi pianta pali nel terreno pubblico per tutelare intetessi privati. In generale, La proprietà privata toglie a molti, mortifica il principio sociale delle pari opportunità dell'ordine costituito in base ai principi dettati dalla democrazia e della libera circolazione dei popoli costretti a migrare in ambienti meno ostili e mossi dal principio fondamentale basato sull'autoconservazione individuale e dei congiunti in ossequio al diritto di potere  vivere una esistenza degna di chiamarsi VITA! Senza confini, gabbie materiali e schiavitù degeneranti. Questo per quanto concerne i grandi flussi migratori del momento. a prescindere dai mercanti di vite umane e da quanti nascondendosi dietro facciate pulite come le ONG lucrano sul male del secolo fomentando guerre e carestie.  E nel piccolo dei campanili? L'avidità è in agguato se approfitt...

Risvegli

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Da Modena a Catanzaro si parla italiano e si canta Vasco. Dopo la notte di Vasco che ha saputo raccogliere tutte le generazioni del popolo rock persino davanti alla televisione nonostante Bonolis mi ritrovo a fare i conti con la periferia degradata catanzarese. Vasco acchiappa e la rai che si è aggiudicata una parte del concerto dei 40 anni in musica del rocker italiano gode dei benefici del carisma di Vasco Rossi . Fa incetta di pubblicità e di cazzate gettate all'aria mestamente da un poco convinto rocchettaro estimatore di Vasco. Fosse dipeso da Bonolis non ci sarebbe stato lo share enfatizzato dai dirigenti rai. Un conduttore sottotono ha intrattenuto ospiti e, seguendo una scaletta, ha introdotto canzoni come se fosse al festival di Sanremo. 220.000 fans sotto il palco del Modena park e oltre 5milioni di spettatori che si sono sorbiti per amore di Vasco un gelido conduttore nei panni momentanei del radiodj per ricordare il passato di Vasco e i suoi esordi. Il ...

Cambia vento?

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Inutile insistere.  Siamo, come dicono i francesi, in un cul de sac. Siamo in un vicolo cieco! Diciamo in italiano. E, nello specifico, a Catanzaro si prospetta un futuro grigio per i cittadini sfiduciati, mentre per i candidati in lizza che sperano di essere eletti in consiglio comunale e ricevere almeno per cinque anni uno stipendio potrebbero diradarsi le preoccupazioni economiche. Che poi, se vincono gli stessi di sempre e facciano il bene comune attraverso l'espletamento di una politica alta, come dicono, che guarda con occhi attenti al benessere collettivo, questo non lo possiamo sapere a priori. Dobbiamo vederli all'opera. (gli avvenimenti recenti non lasciano ben sperare.). "fermata con fioriera al naturale" L'ignoranza per quanto attiene il fare politica per servizio è enorme. O forse non sono ignoranti sono proprio così: impediti perché non vedono l'altro come un fratello ma come un nemico da sconfiggere e sottomettere. ...

Catanzaro, periferie e emarginazioni

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"catanzaro, veduta del quartiere corvo, ogg"i A spasso nel quartiere Corvo. Di come si vive e chi sono gli abitanti del quartiere abbiamo parlato ampiamente. Si è tentato di fare delle analisi mirate per risollevare il quartiere dall'apatia; porlo all'attenzione degli amministratori facendo anche delle considerazioni sulle problematiche che affliggono l'intera area. Corvo, Pistoia, Aranceto e viale Isonzo. Tutti afflitti da isolamento culturale, consequenziale alla disattenzione civica delle istituzioni preposte all'inserimento sociale delle realtà emarginate, assurgono agli onori della cronaca per fatti inquietanti che certamente nessuno vorrebbe. Di tanto in tanto i fuochi d'artificio rispondono sornioni alle operazioni di polizia. E i media enfatizzano lo smantellamento momentaneo dei ladruncoli di auto che chiedono il pizzo per ridare le macchine rubate ai rispettivi proprietari. Si dice, dell'intera area, che sia anche una pi...

tentato stupro o tentata rapina?

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Catanzaro. Ore 16,30 circa. Una breve nota di cronaca dalla periferia: Catanzaro, quartiere Corvo. Il pianto isterico proviene da una “punto” ferma al margine del vialone di via magenta, a pochi metri dalla società dilettantistica bocciofila “corvo”, all'ombra del canneto. Lì, solitamente è rifugio di qualche coppietta in cerca di privacy. Ma questa volta, dai lamenti, non sembra essere il luogo di un convegno amoroso. I lamenti si fanno più intensi. La portiera si spalanca. Una figura di donna si catapulta all'esterno in preda ad un pianto isterico e grida “aiuto”. Con voce stridula continua a gridare: aiutatemi aiutatemi. Alcuni passanti le si avvicinano. Lei stringe a sé la borsa e racconta che stava aspettando il bus cittadino e che lo sconosciuto le aveva offerto un passaggio. Dal timbro della voce sembra straniera. Una delle tante donne che si sono spostate dall'est Europa per cercare riparo e sostegno in Italia come badanti o collaboratrici dome...

A sud di Catanzaro tra teorie e bisogni reali

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periferia Non che a Milano si stia bene o si viva meglio che a Catanzaro ma quando la città si espanse a sud, tra i quartieri di Santa Maria e Catanzaro lido, gli amministratori di allora presero ad esempio l'edificazione di Milano 2, quella costruita da Berlusconi, tanto per capirci. Si parlava di piscine, scuole, banche, ufficio postale, parco giochi, un centro commerciale e tantissimo verde. A distanza di 35 anni, salvo l'edilizia popolare e lo spazio verde naturale, niente di quanto enfatizzato progettualmente è stato realizzato. No no, ora che ci penso negli ultimi anni è stato realizzato il parco giochi, è stata fatta persino pulizia laddove dovrebbe essere un luogo sociale d'incontri e riposo: il giardino pubblico!, e tagliato le canne che infestano i marciapiedi senza però togliere la terra che la pioggia accumula ai bordi, sui marciapiedi e nelle strade.

Traversa e la realtà delle periferie catanzaresi

Vista dall’alto è una bellissima immagine. Il paesaggio è ordinato. Corvo e Aranceto; due quartieri gemelli, nati nello stesso anno con la volontà politica di estendere Catanzaro verso il mare; uno di fronte all’altro divisi dal torrente Fiumarella e dalla ss 106, sembrano posti tranquilli. E lo sono perché ridotti a quartieri dormitori dall’ignavia della politica. Un’apatia che si protrae nel tempo se si pensa che le prime cooperative edilizie datate 1975 hanno consentito l’urbanizzazione della campagna tra S. Maria e Lido e dato vita a sporadici comitati di palazzo più che di quartiere, visto che ognuno pulisce le erbacce attorno al proprio palazzo. Quartieri popolari che hanno a che fare con i bisogni e le realtà connaturate all’estrazione sociale degli insediati, se si pensa che a pochi metri più a nord, nel quartiere Pistoia, l’insediamento popolare accomuna rom locali e lametini con i cosiddetti italiani in agglomerati invivibili; e questi, gli zingari, sono le uniche p...

degrado culturale e involuzione sociale

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Il degrado delle periferie ma anche dei centri abitati è il termometro delle civiltà. Lo so, può sembrare deleterio affrontare discorsi futili in momenti difficili come quelli attuali in cui persone appartenenti a Organizzazioni umanitarie non governative che, guidati dal senso civico mettono a repentaglio la loro incolumità, e gettano familiari e conoscenti in apprensione. Ma è proprio questa mancanza di civiltà, di sensibilità civica che diseduca le menti e non aiuta la crescita delle coscienze. E, a proposito dei sequestri, è assurdo dovere sentire l’opinione di un noto politologo che non cito perché il suo modo di analizzare i fatti è contro ogni logica del vivere civile. Questo signore, in sostanza, forse condizionato dall’impropria conoscenza dei fatti e della lingua italiana ha avuto l’ardire di sentenziare che le O.n.g., in questo caso Emergency , intralciano i processi di pace e quando curano le vittime delle guerre, ridanno braccia e uomini da usare nelle operazion...

Manifesto dell'Arte Libera

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2. La Creatività è un Diritto

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Dove vorresti vedere più arte?

3. L’Artista è Voce del Tempo

L’artista è testimone del presente. È coscienza, non ornamento.

Quale artista ti ispira?

4. L’Arte è Rivoluzione Pacifica

L’arte deve interrogare, liberare, accendere pensieri.

Hai mai creato qualcosa che ha fatto riflettere?

5. Cultura come Bene Comune

La cultura è linfa vitale della democrazia. Deve essere condivisa.

Come rendere l’arte più accessibile?

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