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Visualizzazione dei post con l'etichetta linguaggio

IA risorsa o svantaggio?

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  "come la plastica" Ci siamo dotati di un altro strumento: l’intelligenza artificiale! Ormai in tutti i dispositivi connessi in rete sono corredati da qualche applicazione IA. C’è un gran dire in merito e, come sempre, molte incognite gravitano attorno alla novità. Inutile dire che le positività e le negatività sono variabili dipendenti unicamente dalla nostra volontà. La curiosità mi spinge a scoprire la struttura di questa app., cosa e come gli sviluppatori hanno costruito attorno alla novità. Formulo qualche domanda e lei risponde sinteticamente ma concede l’opportunità di sviluppare ulteriormente i concetti. Le opzioni sono diverse e diversificate. Per esempio alcuni paletti etici sono stati piantati saldamente e oltre non si può arrivare. Insomma è uno strumento di lavoro, per certi aspetti. Mentre scrivo mi viene in mente di chiedere una sintesi del blog. Digito l’indirizzo, chiedo un’analisi e una recensione critica:   Ecco una recensione critica del blog aore12...

trans, si dice o non si dice?

Si dice o non si dice? Da qualche tempo sentiamo e leggiamo enormi strafalcioni adoperati con estrema disinvoltura dai giornalisti. In video, il direttore, per una maggiore chiarezza verbale, è trasformato in “la direttore”; mentre, indistintamente, giornalisti della carta stampata e videoti traducono al femminile il termine trans. Ora, l’origine indeuropea di trans ha un significato preciso che indica un passaggio al di là, da una condizione all’altra: attraversamento, mutamento. Quindi da uomo a donna o viceversa. Detto ciò, sarebbe corretto adoperare l’uso dell’articolo maschile ma essendo, le regole, determinate dall’uomo, le sancisce chi per prima le espone nella dizione comune. Sarò tradizionalista, anche retrò per “creativi dell’ultima ora”, ma preferisco dire il transatlantico, il direttore, il ministro … insomma a ognuno il suo secondo le regole lessicali della grammatica italiana. p.s. il rispetto delle persone non è direttamente proporzionale alla forma lessicale usata...

linguaggio e forma: la potenza delle parole

Linguaggio e forma: la potenza delle parole. Se dico: sono deluso e mortificato dal tuo modo mistificatorio di riportare la realtà dei fatti; non esterno appieno il mio stato d’animo, perché la formula linguistica adoperata esprime sì un dissenso, ma non enfatizza il reale stato d’animo provocato dalla mistificazione. E allora, se l’imbroglione è un dissimulatore dotato di teatralità istrionica, riesce a sovvertire le verità nelle menti dubbiose e portarle dalla sua parte. Se, invece esplodo in un accorato: basta! Sono stufo di sentire le tue cazzate! E lo rafforzo con una serie di fatti documentati; il castello mistificatorio crolla! A questo punto, le controversie sociali, politiche, aziendali, e persino condominiali, non vertono su un mare di bugie ma su dati di fatti concreti.

face book, social forum, network: pensieri in rete

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Face book, social forum, network: esternazioni in rete A ore 12 significa “davanti a me”. E davanti ai miei occhi c’è una notizia che induce a riflettere e dire quando una cosa è di cattivo gusto oppure no. La notizia in questione si riferisce al blog contro il Presidente del Consiglio Berlusconi su facebook.  non si tratta di satira o contestazione ideologica: è semplice cattivissimo gusto! Chiarito ciò, tentiamo di riportare il linguaggio e i rapporti interpersonali entro i criteri della civile convivenza pur rimanendo su concetti di vita opposti. E adesso cerchiamo di valutare serenamente lo stato dell'arte dei mezzi di comunicazione di massa democratici a disposizione degli utenti e loro strumentalizzazione attraverso una sommaria analisi dei fatti recenti. Chi semina vento raccoglie tempesta! Così recita un vecchio detto popolare e pare che nessuno ne sia esente. Neanche chi è unto dalla buona sorte e scende in campo per coltivare colture e interessi poco chiari ag...

Arte, importanza del non-metodo

L’esperienza fin qui accumulata mi suggerisce di continuare nella ricerca del “non-metodo” per quanto concerne il fare come azione gratificante dell’uomo. Per “non-metodo” intendo l’assenza assoluta di programmi aprioristici così come intesi nelle scuole di pensiero, siano esse istituzionali, private o diversamente definite. La creatività è in netta relazione col gioco. Il gesto gratuito è privo di coercizioni e chi lo pratica non ha paura di sbagliare o fare brutte figure. Spesso si ha pudore ad esternare i propri sentimenti e la timidezza è, conseguenzialmente, mascherata con atteggiamenti arroganti quando si è posti davanti a teorie prestabilite che non lasciano margini di errore. Infatti, chi ha problemi relazionali si chiude al nuovo; evita di interagire ed assume arie di distaccato disimpegno nelle azioni che richiedono padronanza di abilità manuali o corporee. Pertanto, ritengo poco indicato parlare di arte terapia assecondando i criteri clinici o psicoscientifici. La terapi...

m.iannino, oltre la parola, semiotica e creatività

Semiotica e creatività LABORATORIO OLTRE LA PAROLA. Ente Nazionale Sordi. Calabria Oltre la parola il di/segno condensa l’universo reale o immaginifico del singolo e lo espone, coerentemente alla personalità dell’autore, ad acculturati, analfabeti, adulti e bambini di qualsiasi etnia e stato sociale. Il gesto chiarisce e raggiunge gli esseri, traduce la babele degli idiomi in chiari, immediati pensieri universali, anche se, strumenti, segni e metodiche del fare gestuale non sono tratti consapevolmente dall'atavico dizionario multietnico dell'arte visiva, la gestualità creativa implementa il piacere esplorativo dei sensi nella totale, invadente, curiosità del fare e appaga la naturale inclinazione umana al gioco intuitivo. Intuizione e gioco sono aspetti caratterizzanti per la crescita intellettiva dell’uomo poiché la formazione acquisita attraverso la libera scelta del e col gioco, stimola la curiosità e induce il giocatore all’esplorazione. Esplorazione intesa co...

Manifesto dell'Arte Libera

Manifesto Interattivo

Manifesto dell'Arte Libera / Manifesto for Free Art

Per una Creatività che Illumina il Mondo

1. L'Arte non si possiede

L’arte non è proprietà, ma esperienza. Ogni opera è un dono.

Cosa significa per te "arte libera"?

2. La Creatività è un Diritto

Ogni individuo ha il diritto di creare, sognare, esprimersi.

Dove vorresti vedere più arte?

3. L’Artista è Voce del Tempo

L’artista è testimone del presente. È coscienza, non ornamento.

Quale artista ti ispira?

4. L’Arte è Rivoluzione Pacifica

L’arte deve interrogare, liberare, accendere pensieri.

Hai mai creato qualcosa che ha fatto riflettere?

5. Cultura come Bene Comune

La cultura è linfa vitale della democrazia. Deve essere condivisa.

Come rendere l’arte più accessibile?

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