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martedì 6 febbraio 2024

La claque

 

"la claque" courtesy arc, Iannino

133miliardi di euro sono stati stanziati e spesi a favore dell'Ucraina dall'EU per contrastare la guerra d'aggressione di Putin.

lunedì 20 novembre 2023

Violenza: colpa di chi?

 

La guerra. Anzi l'eccidio su Gaza è un crimine indiscutibile!

Annientare vite umane per salvaguardare il proprio punto di vista o più semplicemente per tutelare l'ego nazionale o personale non è una giustificazione sufficiente agli occhi del mondo.

La guerra Israelo-Palestinese ha oscurato le altre.

E nell'inferno mentale dei territori assediati i corpi bruciano nell'esplosione dei bombardamenti lanciati per piegare le ultime resistenze. Le ragioni vacillano sbriciolandosi insieme alle case distrutte dalle armi di ultima generaziione testate nell'occasione del conflitto.

Polvere, distruzione e morte. Questa è la vera natura dei violenti che, nascondono la verità al mondo.

Ogni conflitto nasce per interesse! anche privato

venerdì 27 gennaio 2023

Apocalisse, le bestie interiori incitano allo scontro

 

La guerra. Le guerre.

-"animali fantastici" by m.iannino-


La battaglia che conduce alla guerra inizia sempre da noi. Dipende da come è gestita.

La cronaca insegna che la peggiore delle battaglie consiste nel saper tenere a bada l'egoismo. Il proprio ego.

Le guerre sono alimentate sempre dalle miserevoli condizioni mentali. E, non per fare del facile e scontato moralismo, la bramosia del potere personale e collettivo che si maschera dietro le ideologie pilotate a gestire le masse per ottenere facili consensi è propulsiva, propedeutica per lo sballo dispotico dei leader.

sabato 26 novembre 2022

Le lobby dietro ogni abuso sociale

 

Le parole prive di senso logico per chi soffre a causa di una guerra sono quelle che non la fanno smettere. Sono quelle parole altalenanti che dicono una cosa e subito la smentiscono. Intanto i bombardamenti continuano a mietere vittime e a seminare distruzioni.

La tragedia è alle porte in Ucraina. Il generale inverno (cit.) saprà essere alleato degli invasori?

Intanto i test continuano. Le industrie delle armi e le lobby accreditate gioiscono: gli affari sono in crescita!

Chissà, in tempo di pace forse si sarebbero ritenuti soddisfatti entrambi, commercianti e committenti guerrafondai, nel vedere i conti in crescita. Le industrie belliche, da una parte all'altra del globo terrestre, sono le uniche a non soffrire per la mancanza di commesse.

Intanto il natale è prossimo! E tra i calcinacci dei palazzi distrutti dalle bombe sovietiche non s'intravedono luci intermittenti. Lì i bambini non giocano al caldo delle case aspettando Santa Claus. Le calze non servono appese al caminetto, sono più utili indossati ai piedi per tenerli caldi. Quello che ancora non manca ai bombardati è il cibo. Le derrate alimentari donate dalle persone che guardano la guerra come un male supremo inflitto dalla prepotenza umana seguono canali contrassegnati dalla pietà e solidarietà differenti e in antitesi dagli accordi dei trafficanti delle armi che alimentano la guerra e gettano acqua sui timidi focolai di pace.

domenica 2 ottobre 2022

Zelensky, parole inopportune

 

Plateale e inopportuno Zelensky!

Non sei in una soap opera caro Volodymyr. Nel mondo reale l'indipendenza dal regime totalitario e la pace si cercano in maniera diversa.

“Russi abbandonate Putin se no sarete uccisi!”. È una frase ad effetto se recitata in un film oppure nel metaverso immateriale dove, una volta spento lo schermo e resettata la connessione, si torna alla vita quotidiana, Quella quotidianità che evidenzia l'altra metà del popolo russo fuggiasco accalcato ai confini.

E poi, diciamola tutta, quella maglietta color verde marcio da “guerrigliero” navigato che fascia la cellulite, quel volto curato, quelle parole ferme non si addicono a un presidente di una nazione.

Putin ha fatto l'errore più grande e disumano della storia dopo Hitler & c. mascherandolo di ipocrite opportune bugie. Ha mentito sull'azione dimostrativa; sui morti e la carneficina degli innocenti che i suoi hanno commesso. E ha inscenato la farsa sul referendum popolare per l'annessione dei territori occupati con la forza alla madre Russia.

Sì Putin è la faccia oscura degli interessi oligarchici sovietici. È la negazione della libertà! Ma la storia insegna che non è misurandosi con i muscoli che si risolvono problemi così immensamente tragici. Il nome e la vita di Gandhi ti dice qualcosa? La sua resistenza passiva potrebbe risultare anacronistica sotto una pioggia di bombe e davanti agli eserciti inviati a sedare con la morte intere popolazioni.

Anche in Iran si sta consumando una “guerra interna” non meno cruenta e sanguinaria della altre disseminate nel mondo. Qui le forze oscurantiste che usano la religione per indottrinare e sottomettere il popolo decidono usi e costumi, vita e morte.

La religione è la legge dominante! Oscurantista per le donne che le priva della dignità di essere madri e femmine libere di scegliere il proprio percorso.

Cultura. Conoscenza. Divulgazione dei saperi! Libertà. Queste le pillole da diffondere per una società più equa. Solo così la vita cesserà di essere trasformata in una soap.

Questo vale anche per l'Italia e i vari leader invasori della scena pubblica.

mercoledì 13 luglio 2022

Le cannule di mister P

 

La violenza fa paura. La guerra è un abominio!


Ci sono circa 30 conflitti sparsi nel mondo ma quello che più ci tocca da vicino ed è documentato con ogni dovizia di particolari riguarda l'invasione di Putin in Ucraina.

La cronaca sul campo testimonia distruzioni assurde che vivono di teorie antistoriche giustificate da cause teoremi politico-territoriali in cui trovano ampi spazi gli interessi economici e religiosi autoreferenziali.

Morti e distruzione occupano gran parte dei notiziari. Immagini di persone comuni, gente semplice che vive del proprio lavoro piangono sui resti delle macerie e tra la cenere delle derrate alimentari bombardate dalla perfidia putiniana.


E mentre le nazioni europee che dipendono dal gas sovietico corrono ai ripari Alcuni esponenti della politica dimostrano stupore per la chiusura dei gasdotti mascherata da “manutenzione impianti”. È come nascondersi dietro un dito come lo è stato con la grande Z bianca vergata sui carriarmati in marcia verso l'Ucraina. Forse, politici, manager e giornalisti stavano sulla luna quando Putin ha dichiarato guerra all'Ucraina non disdegnando qualche minaccia in direzione dei paesi intenzionati ad appoggiare Zalesnky e il popolo ucraino? ritorsione legittima in sintonia col pensiero bellicoso del despota!

Quando è guerra è guerra per tutti! Disse la vecchietta. Ma non per i nostri strateghi della politica.



Le cause dei conflitti dipendono da politiche territoriali manichee oppure da questioni economiche, quindi dalle ricchezze dei territori e, per ultimo ma estremamente manipolatorio, dal proselitismo religioso usato come arma psicologica dal potere temporale di autarchie.


Nel teatro infuocato dai conflitti l'Africa è un focolaio perennemente acceso.

Siria, Turchia, Egitto, Sudan; Etiopia. Shael: Niger, Bukina Faso, Mali. E in Asia; in lembi di territori che soffrono la fame per altri motivi come nel Myanmar!, gli abitanti sono costretti sotto il giogo di un qualche dittatorucolo da 4 soldi. La guerra in-civile miete vittime tra i manifestanti... annulla vite e sogni.

E poi come dimenticare gli appoggi esterni delle grandi potenze nazionaliste e delle lobby fameliche che nascondono la bramosia dietro bandiere e presidenti pupazzo ostaggi delle mire espansionistiche di diaboliche trame

lunedì 25 aprile 2022

Oggi 25 aprile, 60° giorno di guerra in Ucraina e molti di più altrove

 

Russia vs Ucraina, che dire?

Si è già detto e visto tutto o quasi!

È guerra.

Una guerra d'armi, d'immagini e di parole giocata su più fronti.

La diplomazia nicchia, lascia tempo e spazio fisico creando divari enormi tra le aspettative e le intenzioni degli innocenti: Persone di ogni età e ceto colpevoli solo di essere lì; trovarsi tra l'incudine e il martello a seppellire e disseppellire le vittime di un conflitto assurdo.

Tra proposte di aiuti umanitari, invii di armi e mercenari camuffati da istruttori nei luoghi teatro di battaglie sanguinose trionfa la morte. L'irrazionalità domina le partigianerie e inasprisce il conflitto fratricida.

Nei terreni incolti e inariditi dall'avidità spuntano e proliferano solo distruzione e morte a dispetto della tanto decantata razionalità dei cosiddetti governi democratici che vedono nella vittoria di Zaleski la soluzione dell'aggressione di Putin.

L'uso della forza non è mai una soluzione saggia per redimere vecchie ruggini.

La devastazione di campi di grano e di altri prodotti alimentari che hanno finora foraggiato mezzo mondo; le città rase al suolo; le vie di comunicazione cancellate dai percorsi della toponomastica; le fosse comuni, i bunker improvvisati; le deportazioni forzate e gli esodi, adesso accettati dalla comunità europea, sono tutte scene già vissute e viste in Africa e altri stati sottomessi alle logiche dei poteri delle multinazionali che si sono spartite le ricchezze della terra.

Anche in Africa si muore!

Muoiono bambini e persone deboli a causa di guerre e carestie. Muoiono in silenzio nel completo abbandono a seguito del disinteresse mediatico. Per mancanza di commozioni pilotate. Per l'assoluta assenza dei social e relativi influencer sempre a caccia di like.

Muoiono per povertà. Scappano dalla terra dei cretti che segnano solchi profondi quanto basta per morire di fame e spaccano la terra seccata dal sole. Scappano con ogni mezzo con la speranza di sopravvivere ma sono respinti con forza e determinazione dagli stessi stati che ora fingono di prodigarsi per fare tornare la pace nel cuore d'Europa. …



Davvero si crede che la soluzione del conflitto in Ucraina sia quella di inviare armi a Zaleski?

venerdì 18 luglio 2014

Mediterraneo, dove s'infrangono i sogni

Rimanere vittime delle strategie politiche europee e nazionali. Soffrire per la povertà imposta dalle logiche bancarie e fiscali. Diventare cibo per avvoltoi nel deserto o i pesci del Mediterraneo che differenza fa?

Di storie di mercenari e macellai sono piene le cronache. E tutte le storie dei conflitti violenti o falsamente democratiche che dicono di perseguire fini socialmente belli e utili finiscono sempre col nascondere il male. La parte più oscura e indemoniata dell'animo umano.

Finire di vivere sotto i bombardamenti israelo-palestinesi.
Distruggere i sogni dei piccini e dei grandi all'ombra delle religioni e delle persecuzioni storiche che la maggior parte dei popoli hanno subito nei millenni passati e recenti è semplicemente demenziale!

Com'è demenziale accusare le industri d'armi ogni volta che scoppia una guerra … o forse qualcuno pensa che siano le holding belliche a foraggiare i capi di Stato come è avvenuto in alcuni casi denunciati nella sanità?

Comunque sia, mentre l'odore del sangue e della polvere si alza nel cielo di Gaza tra l'acre dei corpi straziati dai bombardamenti e il crepitio dei fuochi amici e nemici, altri profughi giungono stipati sulle carrette con la speranza di migliorare la propria vita e quella dei figli in Calabria e Sicilia.

Certo, avranno pensato, meglio continuare a non mangiare, saltare qualche pasto, camminare sotto il sole con la vana speranza di vendere qualcosa ai pochi bagnanti che occupano le spiagge piuttosto che rimanere in Africa essere sfruttati, schiavizzati fin dalla tenera età, rapiti e arruolati, segregati nelle miniere, nelle piantagioni, attività che fanno la ricchezza di narcotrafficanti e rispettabili, all'apparenza, uomini d'affari. Dunque, facendo due conti, piuttosto che rimanere a morire di morte certa nella loro terra, i migranti, hanno comprato o barattato il prezzo del biglietto di sola andata verso un futuro incerto ma colmo di speranza.

Niente di nuovo dunque sotto il cielo. Guerre e conflitti falsamente ideologici serpeggiano in terra e contaminano le intelligenze allo scopo di raggiungere il potere su solide fondamenta all'insegna del potente dio denaro.

Anche in Italia è la stessa menata. Un parlamento guidato da un segretario di partito che vuole imporre le sue visioni della politica ad una Nazione e ai cittadini. Un'assise che non ha i requisiti democratici per governare ma che vuole dettare le leggi (discutibili e migliorabili in una democrazia vera) in merito a elezioni, politiche sociali, lavoro. Insomma, l'impianto politico che dovrebbe tenere in piedi una Nazione e dare impulso alla ripresa europea.

venerdì 21 febbraio 2014

Renzi e Alfano, quelli della notte

La notizia del massacro di Yanukovich in Ucraina rimbalza sui media. Lo sdegno è profondo.

Cosa possiamo fare noi che viviamo nelle democrazie emancipate oltre che indignarci?

A sentire alcuni nomi e volti noti delle “notizie” sembra che possiamo fare ben poco o nulla. L'influenza dell'Europa Unita è misera difronte la colosso sovietico Putin che salva la nazione Ucraina con oltre 15miliardi di dollari e altri aiuti strategici.

Gli ucraini sono coscienti di questo.
Sono consapevoli che nessuno andrà a dare loro una mano sulle barricate. Ma devono anche sapere di non essere soli. I cittadini dei Paesi democratici sono solidali con loro pur impegnati essi stessi in una battaglia che non ricorre alle armi e non sparge sangue per mantenere la libertà.

Non è tutto rose e fiori neanche in Italia, che sembra infetta dall'indolenza e dalla sfiducia.


Un'Italia che si vede governata dalle smanie di potere di giovani bellocci e videoti che sanno come porsi davanti al video, che raccontano quello che il popolino vuole sentirsi dire e che fanno i vertici alla vecchia maniera per ritagliarsi posizioni di potere.

Nulla di diverso dunque tra chi muore sulle barricate colpito da armi da fuoco e chi muore perché affamato dalle logiche di potere economico che soverchia le menti dei dirigenti e rende ciechi le orde dei seguaci ignoranti.

Ancora. E forse fino al 2018, saremo governati dai “soliti inutili idioti” (nel senso politico, il termine è stato ormai sdoganato da Alfano) che fin qui hanno saputo solo sparlare e sbagliare.

Si muore anche da noi, in Italia, per mano delle persone asservite ai grandi interessi specifici delle lobby.  

lunedì 12 settembre 2011

falsi profeti e brutta politica



La verità non sta mai solo da una parte! 

In ogni conflitto vi è sempre un concorso di colpa tra le parti in causa ma ovviamente il più forte riesce a tirare dalla sua parte un numero maggiore di consensi. Vuoi per la sua leadership, carisma o avvenenza che ne ha determinato l'ascesa e, ovviamente, per la determinazione accusatoria delle forze mediatiche partigiane.

Frastuono mediatico a parte e scrittori asserviti e genuflessi al potere a prescindere dal colore politico dominante, la realtà traduce in terrore destabilizzante le azioni della politica prigioniera delle teorie del mercato finanziario mondiale. Di fatti, i grandi cataclismi causati dall'uomo hanno tutti una radice egoistica basata sul guadagno economico.
Guerre, contaminazioni, esondazioni terremoti e consequenziali vittime definite da alcune correnti di pensiero eroi o martiri a seconda se determinate da religiosità esacerbate o da marketing scorretti che pur di guadagnare seminano povertà e morte, sono fenomeni da evitare a tutti i costi checché ne dica la politica con le sue molteplici facce e bocche.
Ritornare alla sacralità del lavoro e alla sua dignità, quindi, così da emanciparsi dai falsi profeti della brutta politica.

sabato 12 marzo 2011

relatività: inizio e fine degli eventi terreni


Tsunami nell'oceano pacifico. Guerre sulle coste del mediterraneo. Allarme nelle diplomazie.

Poche intense immagini trasmettono emotività e analisi, denunciano follie umane dispensatrici di morte, ma anche saggezza, laddove esiste.

Inizio e fine di cicli vitali causati da eventi catastrofici prevedibili ma contro i quali non c'è nessuna via di scampo se non quella di scappare altrove. e i giapponesi lo sanno perciò non inveiscono contro terremoti o tsunami.
Nel paese del sol levante la terra è rubata al mare per dare opportunità di vita al popolo nipponico e costruire case antisismiche che nulla possono contro le onde marine alte decine di metri.

Immagini che servono per ricordare lo scippo, l'oltraggio fatto alla natura.
una volta impossessatosi della terra, l'uomo, cerca di proteggerla con dighe e per migliorare la qualità della vita negli spazi razziati si è avvale di tecnologie avanzate per costruire centrali nucleari, creare nuove forme di sostentamento, coltivare piante transgeniche, sviluppare la robotica.

mentre qualcun altro esporta morte, armi, droghe; assale popoli; distrugge pozzi di petrolio; avvelena sorgenti d'acqua.

Entrambi gli stili di pensiero fagocitano energie, avviano cicli vitali dagli epiloghi differenti.

venerdì 16 aprile 2010

degrado culturale e involuzione sociale


Il degrado delle periferie ma anche dei centri abitati è il termometro delle civiltà.
aore12


Lo so, può sembrare deleterio affrontare discorsi futili in momenti difficili come quelli attuali in cui persone appartenenti a Organizzazioni umanitarie non governative che, guidati dal senso civico mettono a repentaglio la loro incolumità, e gettano familiari e conoscenti in apprensione. Ma è proprio questa mancanza di civiltà, di sensibilità civica che diseduca le menti e non aiuta la crescita delle coscienze.

E, a proposito dei sequestri, è assurdo dovere sentire l’opinione di un noto politologo che non cito perché il suo modo di analizzare i fatti è contro ogni logica del vivere civile. Questo signore, in sostanza, forse condizionato dall’impropria conoscenza dei fatti e della lingua italiana ha avuto l’ardire di sentenziare che le O.n.g., in questo caso Emergency, intralciano i processi di pace e quando curano le vittime delle guerre, ridanno braccia e uomini da usare nelle operazioni belliche.

Assurdo! Che dovrebbe fare un medico, in questo caso? Ammazzare i feriti per evitare che la guerra continui? Oppure dovrebbero essere i governi interessati come “forze di pace”, presenti nei territori a dover studiare azioni deterrenti affinché cessino al più presto le bellicosità tra le fazioni?
Invece, pare che la fabbrica della guerra piaccia a qualcuno. Qualcuno che senz’altro trae benefici economici e politici come nelle realtà degradate delle periferie metropolitane, laddove i personaggi del sottobosco politico locale raccolgono voti attraverso la gestione dei bisogni della gente.

Cattiva politica, dunque! Che spaccia per favore personale un diritto. E in ciò, i bisogni e l’ignoranza, effetti della mancata evoluzione culturale, civile e politica dei popoli, giocano ruoli determinanti.

L’assuefazione al degrado è fisiologica specie quando è in atto una guerra tra poveri e ognuno è costretto a pensare per sé.
Ma stamattina, grazie a Dio, ho assistito a una scena che potrebbe essere di lezione, fare riflettere dirigenti politici e politologi come Edward Luttwak:

Durante la passeggiata mattutina, a un certo punto, il mio cane si fa attento: punta le orecchie, si siede e aspetta. Da dietro i cassonetti della spazzatura sbuca una cagnetta. Si avvicina, scodinzola, si annusano. Lei tiene due pezzi di pane in bocca. Si allontana, fa una buca nel terreno, sotterra il pane e ritorna da noi.
Lascio libero il mio cane e corrono a giocare nei giardini infestati dalle erbacce.

Entrambi, nel giocare si sporcano di qualcosa di rosso. Osservo: è sangue! Qualcuno ha frantumato delle bottiglie di vetro nei giardini del quartiere per evitare la presenza dei cani…

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