Anche questa volta si cazzeggia.
Il ballottaggio per la candidatura a sindaco di Catanzaro sta diventando una questione di lana caprina.
Qualcuno parla di anatra zoppa in caso di vittoria del candidato Fiorita. Motivo? I più votati consiglieri che hanno raggiunto il traguardo in questa storia sono per la maggior parte gli stessi della giunta Abramo. Cioè quelli che anche il candidato Donato ha ritenuto, per forme differenti, responsabili dello sfacelo amministrativo della città.
Quindi, in caso di vittoria, Fiorita, dovrebbe gestire la città con questa spada di Damocle sulla poltrona. Ma sarebbe il male minore. Basta poco per “comprare” nel senso buono del termine uomini e donne. La cronaca insegna e ne è testimone.
Comunque vadano le cose per i cittadini non cambia molto. Senz'altro la nuova amministrazione avrà a che fare con la gestione del territorio e i servizi e basare la programmazione sulle esigue finanze. E sì c'è sempre il problema dei soldi alla base di ogni progetto!
E se invece vince Donato? Il vecchio “compagno” pare abbia militato nelle linee del pc. È, dice lui, di estrazione sinistrosa dove ha maturato la passione politica. Per questo motivo non ha accettato l'appoggio iniziale del segretario della lega Salvini.
Magie politiche a parte che riescono sempre con l'ausilio del linguaggio depistante politichese chiunque vincerà e indosserà la fascia tricolore avrà da superare grandi ostacoli.
Ostacoli eretti dagli uomini che gestiscono da sempre le sorti della città nascosti dietro gli spaventapasseri e i dottori della parola, pronti, questi, a mortificare le buone intenzioni delle teste d'ariete esposte pubblicamente alla singolar tenzone.