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sabato 5 marzo 2016

Il fascino dell'argilla

Maschere apotropaiche, folklore e tradizione popolare calabrese nelle ceramiche di Tina e Mimmo Tripodi


Ti ho mandato l'invito su Face l'hai visto? No! Di che si tratta? Questa sera ci sarà una dimostrazione di ceramica. Ti aspetto! Mi raccomando non mancare.
A che ora? Dalle 16e30 fino alle 19. non so se ce la faccio a venire. Ho dei piccoli impicci da sbrigare. Però se faccio in tempo vengo volentieri.
16,35. Catanzaro Lido.
Appena cinque minuti di ritardo. Parcheggio la macchina e entro nella galleria sulle cui pareti rosse sono in bella mostra le tipiche maschere apotropaiche del tirreno reggino.

La platea è composta da persone adulte e da una bambina, è proprio la bimba di otto anni a catturare la mia attenzione: è attentissima, pende dalle labbra della signora Tina Patamia, moglie del maestro ceramista Mimmo Tripodi, entrambi presenti in galleria per l'evento organizzato da Antonella Gentile.

martedì 5 febbraio 2013

creatività o cosa nei bastoni trasformati in armi?

arte povera?
Qualcuno ha mai pensato di trasformare per hobby innocui oggetti d'uso comune  in qualcosa di pericoloso? che so, un ombrello che oltre a riparare dalla pioggia possa anche sparare ai piccioni quando è tempo di caccia? oppure un bastone da passeggio in spada?
Beh, tranquilli, già fatto e arrestato. E' successo in Calabria, nel reggino.

Bastoni da passeggio e ombrelli trasformati in oggetti da difesa o offesa a seconda dei casi sono stati scoperti e sequestrati in Calabria nell'abitazione di un idraulico sessantacinquenne.
Armi perfettamente funzionanti e dotate anche di munizioni..
Due ombrelli, tre bastoni da passeggio, tre pistole realizzate con tubi metallici di tipo idraulico, un'arma lunga da sparo, 8 cartucce di vario calibro per pistola inserite nelle armi, una cartuccia calibro 12, un tornio nonché due bastoni da passeggio modificati con lama estraibile occultata nell'interno simili ai bastoni animati in uso nel secolo scorso.

Che dire? Se non fosse per la paura associata alle armi e alla morte violenta, alla sofferenza, alle ferite e al sangue che questi oggetti potrebbero provocare, si potrebbe premiare l'inventiva e la creatività dell'artigiano in pensione che ha saputo trasformare gli oggetti di sostegno e riparo in altro, configurato in armi da difesa o offesa, ma potrebbero anche essere intese come una sorta di “rivisitazione creativa” che farebbero la loro bella figura nella biennale di Venezia visto il tema di quest'anno scelto dal curatore Massimiliano Gioni “Il palazzo enciclopedico” riferito al progetto ideato dell’artista autodidatta italo-americano Marino Auriti che nel 1955 pensò ad un museo immaginario dove collocare tutto il sapere dell’umanità.

mercoledì 4 luglio 2012

non sempre il pesce puzza dalla testa

E poi ti accorgi che... chi governa non hatutti i torti. Il malcostume è generale!

Basta che ti capiti una piccola rottura in casa, persino un infisso che non chiude bene; chiamare l'artigiano del ferro e dell'alluminio per capire che ognuno pensa alla propria pancia, al proprio benessere. Una banalità, insomma, un piccolo inconveniente che se hai gli attrezzi e un minimo di manualità riesci a gestirlo con una minima spesa. E invece no!

Come fanno questi lavoratori autonomi (e qui inserisco tutti: meccanici, idraulici, muratori etc.) che si piangono addosso per guadagnare qualcosa in più del dovuto?
Smontano tutto e ti dicono che si è rotto irrimediabilmente qualche pezzo e che, purtroppo, non si trova più in commercio. Quindi tra un rattoppo e qualche imprecazione lasciano trascorrere qualche ora.
Dopodiché, all'atto del pagare, inizia la sceneggiata contro il governo e le tasse, l'iva e il materiale costoso, la gestione dell'azienda, la famiglia i figli la nonna ammalata e il gatto con la verminosi per intascare in nero 50, 100 € alla faccia di chi deve sgobbare una giornata se non due per la stessa cifra.


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