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Visualizzazione dei post con l'etichetta arte e società

Ciao Michi, voce fuori dal coro

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  È umano lasciarsi prendere dall'emotività quando c'è di mezzo una persona affine alla nostre formazioni mentali e lasciarsi andare a giudizi benevoli di parte. Se una persona ci è simpatica siamo inclini alla solidarietà e all'accettazione di ogni suo pensiero. Questo vale per tutto. In politica e in ogni campo, e la cultura non fa differenza. Destra sinistra, centro e di sbieco ognuno tenta di cavarsela. Ma non adesso. Ora parliamo di una pensatrice libera spesso contestata perché scomoda. In politica il libero arbitrio insieme al raziocinio sono parcheggiati a piacimento nelle aiuole fiorite o disseminate secondo i rispettivi bisogni nei giardini recintati di faziosità. Una faziosità spiegata e giustificata con dovizie di particolari inoppugnabili ma che, analizzati serenamente, rischiano di perdere scientificità nel pensiero puro dei sofisti emancipati dalle correnti di pensiero pilotato dalle fazioni.

Eros, amore, impulso primordiale e procreazione

Eros, amore, impulso primordiale e procreazione. La fusione tra due esseri è un mix intenso di emotività psichica e ormonale definito dai romantici “atto d’amore”, donazione incondizionata, coinvolgimento che sfocia nella procreazione di un nuovo essere. La sublimazione romantica eleva l’amplesso a osmosi mentale , disancorandolo dall’impurità della materia. I corpi, quindi, come strumento d’unione osmotica nella cultura occidentale; strumento procreativo più che di piacere erotico per i puritani. Ma alcuni soggetti, pur mantenendo tali presupposti, includono sofismi erotici al fine di raggiungere piaceri intensi e spaziano dalla lingerie alle letture erotiche, dai film d’autore a quelli hard fetish violenti, ecc.; condizionati comunque dalla formazione culturale d’origine, si lasciano catturare dai sensi di colpa postumi e alla fine, dopo avere tacitato l’impulso animale, piangono le classiche lacrime di coccodrillo. Differentemente, le culture non contaminate da tali condiz...

amore e creatività

Amore come creazione La creazione è strettamente correlata alla nascita di qualcosa di nuovo; qualcosa che prima non esisteva; qualcosa che migliora la vita dal punto di vista emotivo e qualitativo. La figura creativa per antonomasia è la donna fertile che, come madre terra, dà vita a un nuovo essere, lo fa germogliare e lo segue sempre finché ha forza e vita per prendersene cura. Fino a quando non dovrà, lui stesso, il nuovo, essere fruttifico per gli altri. Ma spesso si dimentica il vero senso della vita e qualcuno crea falsi miti, false ideologie e false operazioni culturali che sortiscono in politiche dannose per la crescita intellettuale della comunità. Infatti, non arrivano buoni esempi dalla società che si riflette nei mass media. Le notizie, ma anche gli spettacolini leggeri evidenziano un solo punto: la supremazia individuale dell’uomo amplificata da chi gestisce il palinsesto. Persino i risultati delle recenti competizioni politiche sono sbandierate ad uso e consumo ...

Sognatori, poeti, liberi pensatori, artisti: categorie estinte?

Libera interpretazione poetica del vivere terreno L’uomo, giacché immagine, quasi fedele, dell’Essere Supremo, tenta di eguagliare le gesta del Creatore. Alcuni si sentono talmente grandi da voler sottomettere il mondo intero, altri includono l’universo mentre una piccola parte si accontenta di dialogare con Lui. I pochi uomini che si raccolgono in meditazione riescono a volare alto; veleggiare sopra le meschinità, le tracotanti beghe e le irresponsabili decisioni assunte da emeriti strunz. Strunz dalle gesta platealmente sconsiderate che riescono con estrema naturalezza a deturpare presente e futuro ambientale, economico e sociale d’intere nazioni. Sulla terra ferma siamo concretamente avvezzi a celebrare ricorrenze, fare proposte d’intenti; raccogliere fondi per gli struzzi in via d’estinzione e nel frattempo comprare mitragliette per il tiro al bersaglio sui bambini del terzo, quarto e quinto mondo. Insomma, siamo orgogliosamente padroni di calpestare allegramente la dignità...

L'Aquila, Basta! mai più!

La natura ha detto basta! Le parole dei saltimbanchi non possono fermare il suo sfogo. L’acqua scende a valle. La terra in Calabria e in Sicilia è liquefatta. Si è sciolta sotto il peso della stupidità umana. Stupidità e arroganza cementate dall'avidità di faccendieri senza scrupoli sotto gli occhi esterrefatti degli innocenti. Innocenti, perché ignari delle iniquità perpetrate da quanti avrebbero dovuto sovrintendere al bene comune e non l’hanno fatto! Iniquità che prende il nome di collusione, scambi di favori, ammiccamenti. Faccendieri sciacalli. Imprenditori famelici, che spartiscono dividendi tra le alte cariche aziendali mentre aprono la via della cassa integrazione per migliaia di famiglie italiane nel momento più tragico per la stabilità economica e sociale del nostro paese. Politici e dirigenti che pensano di sbalordire l’opinione pubblica con le grandi parate o le esposizione di roboanti proclami; personaggi indegni di ricoprire incarichi pubblici per...

cercasi maestri del pensiero

nucleare o fonti alternative, profitto o solidarietà? Da un bel po’ di tempo, le notizie che giungono alle orecchie dei comuni cittadini non sono mai positive. Litigi, giungono dal versante politico; cassa integrazione, licenziamenti, sfaceli ambientali sono notizie diffuse a piene mani dai giornalisti di tutto il mondo; e mentre eminenti scienziati suggeriscono vie energetiche alternative, il governo italiano per bocca dei suoi ministri vuole imporre il nucleare a prescindere dalla volontà dei cittadini. Cittadini allo sbando; disorientati dai proclami; inebetiti dalle accuse faziose degli schieramenti; turlupinati dalla disinformazione ma, fermamente convinti del pericolo smaltimento scorie, viste le operazioni precedenti cha hanno coinvolto le lobby interessate al mercimonio spregiudicato degli smaltimenti tossici, e che l’Italia, ha, tra l’altro, a disposizione fonti alternative rinnovabili sicure al 100% a un costo sociale inferiore e con un impatto ambientale irrilevante, non...

Pittura e poesia, linguaggi di denuncia

Allegorie figurali in pittura. Quando osserviamo un’opera pittorica tipicamente figurativa, per comprendere appieno il messaggio è opportuno considerare alcune semplici regole e ricordare che l’operatore per trasferire messaggi visivi complessi si avvale delle allegorie che il linguaggio comune assegna ai soggetti inseriti nell'opera e non considerare il quadro come un’operazione decorativa fine a se stessa da collocare sopra il divano perché fa pendant col salotto o il paralume. In sintesi: aprire la mente ai linguaggi della visione contemplativa; cercare le allegorie figurali prodotte dall’artista; accogliere, comprendere, dialogare. La metafora pittorica condensa forza oratoria e alchimia grafica in pochi centimetri quadrati. Alcune allegorie sono parte attiva dei linguaggi simbolici comuni. Tra questi, il simbolo della Croce è, per il mondo Cristiano, sinonimo di Amore Universale, mentre la colomba assurge a rappresentazione di Pace tra gli uomini, così come il ramoscell...

LaborArt, incontri creativi a Catanzaro

Abbiamo discusso molto sul nome da dare al laboratorio creativo; il ventaglio di idee spaziava da: RicreAzione, con le molteplici implicazioni semantiche, a officina creativa, laboratoriando e cosi via; partendo dal presupposto che il logo dovesse concentrare le attività e gli intenti in maniera sintetica, semplice ed esaustiva ci siamo orientati per : laborArt! Sì, ci è sembrato azzeccato, anche se poco originale, ma questo aspetto è irrilevante: non si deve essere unici a qualsiasi costo, piuttosto, si deve possedere la consapevolezza dei propri limiti, confidare in se stessi e, con l'aiuto degli altri, superarli; quindi, unanimemente abbiamo deciso di chiamare così il nostro luogo d'incontro; lo spazio fisico in cui dare sfogo alla voglia di fare; dialogare, scherzare; ridere, esorcizzare, sfidare, deridere con sberleffi cromatici fobie comuni e inutili sovrastrutture mentali. Cosa ci aspettiamo? Di sicuro sorrisi. Sorrisi da gente che ha sofferto e che probabilmente s...

Catanzaro, distrazioni creative: la prima volta

Distrazioni creative: la prima volta L'espressione grafica esternata attraverso il fare giocoso della traccia cromatica diventa distrazione; atto, gesto, concretizzazione visiva che si realizza nell'attimo stesso in cui nulla si pretende da quanto tracciato. Il risultato finale è di per sé importante già per il fatto stesso di essere lì, impresso sulla superficie; ne occupa lo spazio e lo personalizza. Il “passatempo” creativo privo di regole, gratifica l'io del giocatore, lo incita a cercare nuovi mezzi espressivi, accostare materia, colore, segni affini alla fabulazione mentale fino a quando decide di smettere perché ha raggiunto ciò che vuole. Il fare giocoso inventa percorsi dialettici mobili; impronte amorfe; pensieri che si trasformano e interagiscono; linee e colori che assumono forme cromatiche ancestrali. La “distrazione creativa” astrae dalla quotidianità, sublima o esaspera il sentire, comunque, induce alla quiete interiore: i sensi tendono a isolare, te...

non c'è doppio fondo nella valigia dell'arte

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Non c’è doppio fondo nella valigia dell’arte.* Eppure, i “conoscitori” dell’arte, come li appellano gl’inglesi, tentano di dare diverse interpretazioni. Chiunque si occupi di storia degli stili sa quanto sia utile pensare secondo classi morfologiche. Non c’è nulla di male!, è importante, però, non confondere il modello con la cosa; poiché spesso accade, che, nella volontà di stabilire un’esperienza artistica chiara e ordinata, si ripulisce l’opera d’arte fino a trasformarla in oggetto estetico . Tanto per chiarire: Le Corbusier intendeva la casa come una “ machine a vivre ”; allo stesso modo, i critici d’arte vedono il “quadro”, la “cosa” artistica come una “ machine à sentir ”, catalogata e catalogabile in correnti per avvalorare tesi e fattori economici. Le “ grandi pulizie dell’arte ”, operate dagli artisti, consumato il primo momento di enfasi riformista, tornano a galleggiare nel putridume della banalità concettuale dei media. E' confortante sentirsi dire che no...

realismo e iporealismo nei linguaggi dell'arte

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L’obiettivo fotografico paesaggio marino “Verso il 1970 ha avuto una fortuna effimera, ma sintomatica, la corrente detta ( iperrealista) “ sharp focus ” consistente nel rifare con ebete precisione, impiegando meticolosamente le tecniche della pittura, immagini fotografiche: come chi rifacesse artigianalmente, con una gran perdita di tempo e di fatica, qualcosa che la macchina fa in un istante.” (da l’arte moderna di G. C. Argan)

Manifesto dell'Arte Libera

Manifesto Interattivo

Manifesto dell'Arte Libera / Manifesto for Free Art

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2. La Creatività è un Diritto

Ogni individuo ha il diritto di creare, sognare, esprimersi.

Dove vorresti vedere più arte?

3. L’Artista è Voce del Tempo

L’artista è testimone del presente. È coscienza, non ornamento.

Quale artista ti ispira?

4. L’Arte è Rivoluzione Pacifica

L’arte deve interrogare, liberare, accendere pensieri.

Hai mai creato qualcosa che ha fatto riflettere?

5. Cultura come Bene Comune

La cultura è linfa vitale della democrazia. Deve essere condivisa.

Come rendere l’arte più accessibile?

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