Lavoro, dignità e economia al tempo del covid19
-di Antonio Levato- Essere precari è una disgrazia. Essere o restare senza lavoro è una tragedia. Disgrazia o tragedia, essere senza lavoro è la condizione evolutiva nel sistema capitalistico e il suo tramonto è un evento epocale che dovrebbe vedere moltitudini sterminate in rivolta. Invece non accade nulla. Eppure, esattamente un secolo e mezzo fa, qualcosa di meno tragico, come la tassa sul macinato, ebbe effetti esplosivi. C’è qualcosa che non torna. Ora che con il virus anche i governi, in genere assai più sensibili all’andamento dello spread che alla salute pubblica, sconsigliano, e a volte decretano, di non lavorare vuol dire che siamo alla frutta (geneticamente modificata). Se oltre a sconsigliarlo, il lavoro viene vietato, s’intende per ragioni superiori di salute pubblica, pure a quelli che ne hanno assoluto bisogno e senza offrire contropartite, vuol dire che siamo all’impazzimento e non lo sappiamo. Perché, è chiaro, chi è impazzito non lo sa, sennò non sarebbe pazzo...