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1° maggio al tempo del coronavirus

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La bolla temporale del momento ha un nome: pandemia da covid-19. La sospensione dalle certezze acquisite ha una definizione scientifica ben precisa ma non un tempo limite. Le notizie arrivano frammentate. Finita (?) la fase uno si apre per decreto e per definizione la fase due. Fase che impone limiti per tutelare se stessi e gli altri. Proposte, più che altro. Tentativi! Inseguendo volontà di riscatto politico e gestionale del Bel Paese, il governo Conte, pur nelle innumerevoli e imprevedibili difficoltà oggettive vissute dai cittadini che vivono in Italia senza distinzioni di origine, lingua e credo religioso, sta dimostrando carattere, non cede alle intemperanze di quanti giocano al rialzo. Nessuno vorrebbe affondare! Il mondo produttivo, le imprese, gli imprenditori piccoli e grandi insieme alle famiglie dei lavoratori che giocano un ruolo importantissimo nelle aziende e nella società sono in apprensione, com'è logico. E se fino all'anno scorso l'appuntamento ...

lettera a don Giovanni e alla cei

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Caro don Giovanni mi hai spiazzato. La tua veemenza mi ha destabilizzato. Ti ricordavo calmo e riflessivo quando facevi salotto nelle trasmissioni popolari in tv. Sempre attento a non uscire fuori le riga davi a ogni problema l'adeguata soluzione da buon pastore. E adesso ch'è successo? Nessuno dice che voi preti non sapete fare il vostro mestiere. Lo sappiamo tutti che siete persone responsabili. Però se il primo Ministro fa una ordinanza la dobbiamo rispettare tutti. Anche perché poi ci sarebbero le altre confessioni e i rispettivi raduni. Non che gli altri siano meno accorti e attenti ma il virus non è che guarda i luoghi per propagarsi. E se si dice NO agli assembramenti un motivo ci sarà! Vogliamo vanificare i sacrifici fatti fin qui? Eppoi ogni luogo è un tempio di Dio se lo si vuole! Già, mi pare di ricordare che qualcuno disse: non fatevi immagini di me (cito a memoria) Io sono ovunque... Allora? Se ci tenete alla salute dell'Anima e del cor...

Isolamento. Fase 2 avanti con circospezione

Pandemia covid19. Fase 2. Inesorabili come la morte arrivano i primi mugugni. Arrivano da tutte le direzioni i se e i ma al dpcm che regolamenta la fase 2. il governo Conte, per arginare le falle e convivere coi problemi connessi al virus, ha dovuto trovare dei “compromessi” necessari e obbligati. Qualcuno scrive sul suo contatto di facebook che dopo 45 giorni vuole tornare a uscire, lavorare e guadagnare (sic!). Qualcun altro invoca la libertà di culto. A entrambi sento di dire che è meglio per tutti essere cauti! In quanto il primo pare non abbia mai lavorato davvero neanche un minuto fin ora in vita sua, se per lavoro intendiamo una forma di attività produttiva utile a sé e agli altri. E a chi invoca la libertà di culto, senza citare le innumerevoli funzioni religiose irradiate in tv e sul web, comunque contemplata dalla Costituzione e, per i cristiani, coi patti lateranensi, è opportuno ricordare che le persone convintamente devote pregano ovunque e in qualsiasi mo...

Offerte della settimana

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Coronavirus e psicosi. Perché gli esperti chiamati a gestire l'emergenza covid19 insistono con l'app “immuni”? Ieri, durante la trasmissione di Lilli Gruber, gli ospiti invitati a chiarire gli aspetti sulle necessità sociali dell'app non sono stati convincenti. I motivi sono diversi. Privacy a parte, che comunque non è da sottovalutare se consideriamo l'alta perniciosa invadenza di un meccanismo che spia le abitudini di vicini di casa, conoscenti occasionali e non. Persino il buon Dio, che ci ha creati, ha lascito la libertà di scegliere a ognuno di noi cosa farne della nostra vita. Il cosiddetto “libero arbitrio” rende consapevoli delle libertà d'azione e di pensiero! ma pare che non tutti capiscano e apprezzano il dono. Non intendo fare un trattato sulla necessità scientifica suggerita dagli “esperti” chiamati al capezzale di una società che annaspa l'aria guardando ai profitti mancati e che si perdono a causa dell'isolamento forzato. ...

Coronavirus, come sarà la fase due?

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LA PESTE. Il primo grande flagello che lascia tracce indelebili nella storia, nella letteratura, nel dna e negli atteggiamenti di molti si chiama peste. La peste bubbonica decimò corpi e indebolì le menti già precarie. La paura fece confinare gli appestati in apposite aree e impose, in barba al garante della privacy che ancora dovevano inventarlo, un segnale sonoro: il campanello! E guai a toglierlo di dosso. Il campanello degli appestati doveva essere udito non da uno o due metri ma molti di più. Doveva avvertire l'avvicinarsi del morbo e attorno a lui si creava il vuoto. La scienza era ai primordi. L'immunità di gregge era d'obbligo ed anche l'unico modo per uscire dal terrore. Non c'erano i tuttologi e, grazie a Dio, gli internauti neppure. Al massimo si navigava a vista. Si millantavano visionari untori. E le accuse si fermavano sulle porte dei potenti. A farne le spese erano i derelitti senza tutele. Ma oggi no! No? Il pericolo reale od...

Tracciamenti e contapassi app necessarie?

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Covid19: Tracciamento sì tracciamento no! Per noi gente comune quanto sta accadendo è un evento inaspettato. Supposizioni fantasiose, complottiste, o reali, a parte, ci siamo trovati nel bel mezzo di un'enorme, mastodontica incognita. L'emergenza ha imposto di rivoluzionare le abitudini personali e sociali. E per arginare la diffusione del virus, tra le altre abitudini, abbiamo accettato l'isolamento. La quarantena che è toccata a noi è differente, per tempi e modi, da quella imposta sulle navi come descritta dagli scrittori classici, narratori di memorabili avventure nel mar dei sargassi. Per lo più viviamo, escludendo l'enorme numero di diseredati in/visibili agli occhi opulenti del progresso che a seconda del bisogno sono ridotti a cavie umane, viviamo senza troppi affanni. E allora, annoiati dalla routine, ci procuriamo inutili problemi. Facciamo le pulci alla storia e ai fatti contemporanei dei governi e della politica in generale. 25 aprile si feste...

Siamo tutti nello stato borderline

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Parole. Vuote e inutili parole. Dannose e fuorvianti le parole scritte o sussurrate, persino urlate nei canali mediatici sui quali discutono e discutiamo. Anche i sentimenti sono scaduti a puro esercizio di retorica. Ci si indigna per le esternazioni di uno sclerotico volutamente reazionario che non sa fare funzionare l'intelletto nel verso giusto però non perdoniamo a familiari e amici, conoscenti e vicini di casa le futili incomprensioni che possono nascere durante il cammino comune. E, cosa ancora più assurda e indecorosa: lasciarsi abbindolare dai mercenari della parola. Oratori e scrittori abili. Conoscitori delle trame e dei segreti delle fragilità umane. Venditori di fumo che sanno come toccare le corde degli idioti; dei frustrati. Gentaglia che intesse rapporti d'affari con chiunque. Indistintamente! Purché ne tragga profitto. Non me la prendo con chi, sofferente per la miseria economica o intellettuale, si trova in stato di bisogno attanagliato dall...

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e ancora:

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