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ora tutti contro Di Pietro

Indagato il cognato di Di Pietro?! Ma perché non scrivono: Cimadoro indagato per concorso in abuso d'ufficio ma all'epoca dei fatti non ricopriva incarichi comunali? Insomma, quello di Di Pietro, un nome una garanzia! Ormai è un marchio consolidato. Non si pubblica il nome del diretto interessato nell'inchiesta ma quello di Di Pietro. E, con un po' di buona volontà, se scavano a fondo, riescono a trovare qualche marachella anche del nonno e persino di qualche vicino di casa di Di Pietro. Tanto, nell'agone mediatico, tutto fa brodo! Analizziamo l'articolo, riportato anche sul più blasonato Corriere della Sera: BERGAMO - C'è anche il parlamentare dell'Italia dei valori Gabriele Cimadoro, cognato di Antonio Di Pietro, fra le 54 persone indagate a Palazzago, in provincia di Bergamo. Lo scrive oggi «L'Eco di Bergamo». La Procura di Bergamo sta infatti indagando sui presunti favori di cui avrebbero goduto alcune licenze edilizie e su alcuni terr...

Poste italiane, che supplizio!

A volte la realtà inganna! È quanto mi è successo ieri l’altro allorché, recatami negli uffici postali per versare dei pagamenti su cc, sbircio dalla porta a vetri e vedo poche persone in attesa. Bene!, esclamo tra me, ci metterò poco, è senz’altro l’effetto ora pranzo: sono le 14,00. Entro, pigio il pulsante e la macchinetta sputa un numero assurdo. Lo guardo. Guardo il display. Lo riguardo. Come è possibile! Il display segna 94, a me esce il 303 e qua ci sono si e no 10 persone! È giorno di pagamenti pensione, signore… mi dice un impiegato. …molta gente viene si prende il numero e si va a sbrigare altre faccende, magari torna a casa a pranzare.. Intanto la numerazione va a rilento. L’impiegata offre un gratta e vinci in cambio di un euro alla pensionata che a stento riesce a compilare il modulo per accreditare parte della pensione sul libretto di deposito. La vecchina risponde di non credere alla fortuna. Allora l’impiegata le chiede se ha il telefonino se lo usa molto e s...

la ricetta di Vendola contro la crisi

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Niki Vendola Qualcuno sta barando. E qualcuno dice la verità con parole semplici. L'altro ieri, Vittorio Grilli, nel corso della trasmissione Uno mattina su Rai Uno, ha detto che la fase di recessione in Italia dovrebbe concludersi nel secondo trimestre del prossimo anno in coincidenza con la ripresa dell'economia internazionale. Oggi, Angela Merkel, dice che ci vorranno più di cinque anni per superare l'attuale crisi economica e insiste con la ricetta tedesca del rigore per convincere il mondo ad investire in Europa. Se la Merkel e gli altri Statisti vivessero come persone comuni probabilmente non parlerebbero di sacrifici nei termini fin ora conosciuti. Forse darebbero maggior peso all'uomo quale entità pulsante. Alle donne quali rappresentanti sensibili della vita stessa, ai bambini che incarnano il presente e rappresentano il futuro, agli anziani che sono la memoria storica di un passato non tanto remoto. Ancora una volta si parla di finanza piuttosto ...

Di Pietro Presidente, parola di Grillo

Dopo le polemiche, le accuse mosse a Di Pietro , dai suoi ex amici di partito ai quali si sono associati altri giacché in politica tutto è ammesso pur di mantenere il potere, ho voluto capirne di più. Ho girato e navigato nel web con l'intento di trovare voci fuori dal coro in modo da poter confrontarle con quelle apprese dai giornali dopo la bufera causata dall'inchiesta della nota trasmissione televisiva “ Report ”. Ho letto in primis le giustificazioni dello stesso Di Pietro sul suo blog personale e quelle del figlio Toto che ha seguito le orme del padre e che si trova nell'occhio del ciclone. Ho letto i giornali di destra e sinistra ; nessuno mai ha scritto e reso noto con maggiore veemenza parole di stima e solidarietà verso “l'accusato Di Pietro ”, anzi, tutt'altro! Ma, si sa, la rete ha radici anarchiche e tra la spazzatura mediatica si trova sempre qualche bel fiore cresciuto spontaneo sul letame: Nel blog di Beppe Grillo c'è un post col...

Di Pietro è in buona fede?

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Dopo la bufera “report”  Grillo corre in aiuto dell’ex pm di mani pulite e lo  propone come degno inquilino del Colle. Come mai? Beppe Grillo se lo vuole pulire dalla scena politica italiana oppure spezza una lancia a favore della integrità dell’ex fustigatore dei corrotti della prima repubblica nonché presidente e fondatore dell’IdV? A dire il vero, Di Pietro, d’avanti alle telecamere, ha dato l’impressione di chi cerca di arrampicarsi sui vetri. Non ha convinto specie quando ha parlato della donazione della contessa Borletti. E questo è un dato di fatto! Ma da qui a trattarlo come uno dei tanti che vedono nella politica un mezzo per arricchirsi, beh, mi è sembrato eccessivo. Anche se dentro di me una vocina mi diceva: no, no è possibile che Tonino sia come e peggio degli altri!, non osavo pronunciarmi proprio perché non c’era materiale da contrapporre. Ed ecco che il tornado Grillo lancia una delle sue solite battute che non sai se prenderle a favore o contro. Cionono...

Natuzza Evolo, la Mamma di tutti

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Il primo novembre del 2009 moriva Fortunata Evolo , conosciuta come Natuzza da Paravati, Mamma Natuzza per quanti l'hanno incontrata e amata. Natuzza non sapeva leggere e scrivere e neanche parlare in italiano correttamente ma in compenso sapeva leggere nell'animo di quanti andavano da Lei dapprima per scaricare drammi insopportabili e poi per affetto e amore. Mamma Natuzza conosceva le angosce dei suoi ospiti e sapeva come lenire le loro pene.  Lei, donna umile, si trincerava dietro l'Angelo. A Lui assegnava l'arduo compito di messaggero per suggerire e consegnare missive dall'aldilà. Le sue parole, suffragate da segreti insondabili per i comuni mortali che si recavano fiduciosi a Paravati per chiedere lumi su malattie o intense pene causate da lutti, sono ancora vive in quanti la conobbero. Tre anni sono trascorsi dalla sua morte e nel frattempo Paravati è diventato un luogo frequentatissimo dai numerosi figli conosciuti di persona o attrave...

Province, ricucito il territorio catanzarese

Tra un anno le elezioni per il rinnovo delle 51 province. Venti anni è durata l'autonomia di Crotone e Vibo Valentia nei confronti di Catanzaro . Il sei marzo del 1992 Crotone e Vibo Valentia si staccavano dalla provincia di Catanzaro e acquisivano il rango di province. Oggi, 31 ottobre 2012, il decreto legge approvato dal governo Monti , riduce le amministrazioni provinciali d'Italia da 86 a 51. nella forbice cadono anche Crotone e Vibo che ritornano come figliol prodighi nel palazzo di vetro di Catanzaro. Dal 1° gennaio prossimo le giunte delle province italiane saranno soppresse e il Presidente potrà delegare l'esercizio di funzioni a non più di 3 Consiglieri provinciali. Il riordino delle province è stata l'occasione che ha spinto numerosi Comuni a chiedere lo spostamento in un'altra provincia, confinante con quella di appartenenza, per ragioni di maggiore affinità territoriale e socio-economica, si legge nel comunicato di palazzo Chigi. Dal 1...

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