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lunedì 11 luglio 2022

Nelle migliori intenzioni Corvo avrebbe dovuto essere la Catanzaro 2

 Che fine han fatto i sogni della "Catanzaro 2"?


Volendo essere polemici dovremmo iniziare col dire che i quartieri periferici catanzaresi sono sorti molti decenni addietro con l'intenzione di espandere la città oltre gli storici trecolli.

Corvo è sorto nei primissimi anni ottanta tra la terra argillosa espropriata alla bisogna per costruire e erigere insediamenti del tipo economico-popolari. Quindi cooperative e case popolari iacp.

All'inizio, molti ricordano ancora, le strade infangate prive d'asfalto, ci facevano sentire dei pionieri. Ma eravamo giovani, perlopiù giovani coppie che realizzavamo il sogno della prima casa e tanto bastava a farci superare le difficoltà urbanistiche e l'assenza di ogni servizio. Mancava e manca ancora l'ufficio postale, uno sportello di banca, una libreria o biblioteca, un punto di ritrovo sociale, un centro per gli scambi commerciali, insomma mancava e manca tutt'ora ciò che influisce sulla corretta e adeguata socializzazione di chi vive in questi luoghi. Persino la chiesa! Non c'era. E il parroco diceva messa nei locali condominiali delle cooperative in cui si erano insediati i pionieri delle nuove frontiere.


Ma eravamo giovani! Pieni di vitalità e voglia di fare. Organizzavamo le feste dell'unità che diventavano momento d'incontro per il quartiere al pari delle feste paesane con tanto di giochi, dibattiti e l'immancabile riffa.

Molte cose sono mutate, in peggio? Dipende... dipende dall'angolazione da cui si osservano i vecchi e nuovi problemi.

In questi quarant'anni passati le strade sono state asfaltate. La chiesa costruita, alcuni asili allestiti e messi a disposizione. È sorto pure un parco giochi! E negli ultimi due anni è arrivata pure la farmacia!

Ma il dato immutabile temporale è l'assoluta approssimazione della gestione del verde pubblico!

La pulizia delle strade, dei marciapiedi e delle cunette e l'immancabile intasamento dei tombini causato dalla terra argillosa che scende dalle colline alle prime piogge. La ridicola falciatura dei cespugli che invadono marciapiedi e strade, per la superficialità dell'intervento, dura giusto il tempo di un attimo se non si rimuovono i cumuli di terra che negli anni si sono formati e dove ramificano saldamente gli sterpi!

A parte ciò, il Corvo è, a mio modo di vedere, un quartiere anomalo. Strade deserte a tutte le ore, forse perché mancano i poli d'attrazione sociale? Eppure c'è il palazzetto dello sport! Che però non è concesso per i grandi eventi.

La ricchezza di Corvo è la natura! Il verde. Peccato che sia lasciato all'incuria o alla sporadica cura di qualche solitario di buone intenzioni che prima o poi si stanca.

Complessivamente gli abitanti corviani sembrano assuefatti a questo stato di cose. Mugugnano qualcosa davanti alle recinzioni che di fatto delimita terreni “comunali” destinati a un non uso d'interesse collettivo come invece vorrebbe la norma sui terreni espropriati ma la cosa si ferma lì. D'altronde se non vigilano i vigilantes eletti dal popolo … dicono o cazziddhusi. Ma non è per polemica sterile o strumentale che scrivo questo post! questo, vuole essere un suggerimento per il neo sindaco Fiorita.

sabato 30 aprile 2016

Il lavoro c'è mancano i soldi per pagare i lavoratori

Italia, Calabria, quartieri e disoccupati dimenticati


Nel profondo sud dei sud la natura è magnanima. Domani è la festa dei lavoratori (che festa! e quali lavoratori?). Abbiamo abdicato al potere dei soldi. La disoccupazione è un dato comune in tutte le case. E quella giovanile è sopra il 65%, senza contare gli sfiduciati che non cercano più e gli over 50 messi in panchina dalle leggi truffaldine, in Calabria la fame di lavoro è forte. Il degrado ambientale è inarrestabile come lo sconforto nei cuori della gente.
Eppure domani si festeggerà! indosseremo gli stivaloni per non graffiarci le gambe tra gli arbusti che infestano i marciapiedi dei quartieri della periferia degradata. Aspetteremo il pullman avvolti nel pollinoso profumo per qualche ora e poi... in piazza a urlare viva il primo maggio, lavoro, lavoro per tutti!
Intanto Renzi è sceso a Reggio Calabria. è entrato dalla porta di servizio nel museo per evitare d'incontrare i disoccupati che l'aspettavano per chiedergli qualche operazione seria in merito al lavoro. Anche Oliverio c'era! Purtroppo, è convinzione comune che oltre alle spaparanzate pubbliche e alle inaugurazioni non c'è altro di serio per quanto concerne il lavoro e le necessità che ci angosciano.

...e pensare che per mantenere puliti i quartieri e salvaguardare nello stesso tempo la salute e il decoro pubblico in una società civile la cosa più semplice sarebbe occupare delle persone per la manutenzione degli spazi pubblici, se così facessero i nostri amministratori, da Renzi al sindaco Abramo, il lavoro non mancherebbe di certo.


servono altri indizi?

domenica 27 settembre 2015

Lavoro e riscatto sociale

L’ODORE DEI GIORNI.


L’odore dell’erba tagliata di fresco riporta ai mesi estivi, a quando è necessario intervenire sovente per mantenere in salute il manto erboso dei prati e dei giardini sia pubblici che privati. Riporta la mente a rivisitare quell'angolo celato gelosamente nel  cantuccio dei ricordi a quando si andava a giocare nella Villa Trieste dove i giardinieri facevano anche da guardiani e stavano attenti che nessuno giocasse a pallone o entrasse nelle aiuole.

Tutto era in ordine. Superato il maestoso cancello in ferro battuto, nella piazzetta ovale, il calessino trainato dal pony Jolly aspettava mamme e bambini per il consueto giro panoramico. Più in là l’omino dei semi offriva ceci, fave secche e, appunto, semi di zucca salate in cartocci per cinque e dieci lire.

domenica 10 luglio 2011

periferie verdekaki a Catanzaro

Michele Traversa: detto tanto e fatto poco!
Forse perché le periferie non interessano a nessuno politicamente o perché non ci sono attività commerciali da difendere, sta di fatto che, a parte Giovino e la sua pineta, la ex scuola agraria, il centro storico, il resto della città è come prima!
Dopo l’abituale e agognata rasata sommaria delle erbacce, lasciate a ingiallire laddove tagliate, nient’altro è stato fatto per la manutenzione e il decoro della città e dalle zolle di terra, anch’esse lasciate sui marciapiedi e lungo i bordi stradali, rispuntano i teneri germogli di canne e erbacce.
Adesso il colore cachi dell’erba secca trascinata dal vento ammanta le aiuole e le strade. La fontana dei giardini è divelta mentre quelle del parco giochi sono sigillate. Va bene che l’acqua, a sud di Catanzaro ha una durezza tale da cementificare elettrodomestici e stomaci, ma se un bambino si sbuccia un ginocchio non ha neanche la possibilità di lavarsi la ferita. Bèh non sono questi i problemi seri, lo so, ma incominciamo a risolvere questi, visto che gli altri sono talmente seri e irrisolvibili che ce li tiriamo dietro da anni e li lasceremo in eredità ai posteri, semprechè non s’incazzino, i posteri, e risolvano tutto loro, compreso il nostro letargo e il verdekaki delle periferie. 

lunedì 4 luglio 2011

detto fatto! dopo Giovino, Corvo


Stamattina di buon'ora, il silenzio corviano è interrotto da insoliti rumori. Vetri che si frantumano insieme a plastica e rovi, canne e erbacce ormai allo stato di arbusti. In alcuni tratti, laddove qualche mano improvvida appiccò il fuoco, un polverone nerastro inghiotte l'uomo e il suo trattore.
Ah! è davvero un sollievo vedere il verde comunale bonificato! Sembra che respiri anche la terra e gli alberi privi degli infestanti stagionali. Pure i topi sono stati costretti a traslochi d'urgenza.

Detto fatto! Il neo sindaco Michele Traversa ha mantenuto fede alle parole! Speriamo solo che non sia “sgrusciu e scupa nova” traduco per i forestieri: rumore di scopa nuova, ovvero l'enfasi del neofita!
Anche se c'è da chiedersi: come mai fino ad ora è stato così difficile programmare la bonifica del territorio catanzarese? Non è un evento imprevedibile la rasatura delle erbacce o la potatura degli alberi come non lo è la manutenzione delle strade e delle fogne o dell'acquedotto. Eppure nel quartiere periferico catanzarese risiedono numerosi esponenti politici appartenenti a tutti i colori istituzionali, ma visto lo stato di degrado degli anni precedenti, dobbiamo constatare con rammarico che fino ad ora sono stati poco attenti, comunque, di sicuro non sono stati in grado di risolvere le problematiche quotidiane dei cittadini.
Oggi dobbiamo dare atto a Traversa per essersi mosso quasi tempestivamente per ripristinare le condizioni fondamentali per l'igiene e il decoro del territorio, che tradotto in soldoni significa prevenzione e salvaguardia della salute pubblica!

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