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lunedì 29 gennaio 2018

tasse in calo per le auto?

Assicurazioni auto in calo in Calabria.

Aveva detto il giornalista rai in tv. Peccato che l'agente assicuratore lo ignorava.
“Lei è la seconda persona che me lo dice. Ma a me non è arrivata nessuna comunicazione dalla sede centrale”. …

Anche i pagamenti con le carte di credito, bancomat, insomma, i di pagamenti elettronici mediante pos non sono più soggetti a imposte accessorie di alcun genere che possano gravare sugli utenti.

“Anche io sapevo questo. Ma l'ACI non mi ha fatto sapere. Quindi ad ogni bollo si devono aggiungere 20 centesimi per il pagamento con il bancomat”. In effetti questo c'era scritto sull'avviso affisso dietro l'impiegata. “20 centesimi in più per ogni bollo auto”.

Eppure entrambe le notizie sono state divulgate ampiamente dai giornali e dalle televisioni.
Che siano notizie false? Delle fake news? Come amano dire adesso?
Intanto, come diceva la buonanima di Totò: “e io pago!”.

sabato 20 gennaio 2018

Tasse, necessarie giuste o no ?

Oneri di sistema.


Ci sono quasi quaranta euro di oneri di sistema. Qualsiasi contratto faccia questi li deve pagare! Risponde con garbo l'impiegata dell'enel. E a nulla vale la mia replica: “guardi che la casa non è vissuta. È una casetta al mare...”.
Cosa sono questi oneri di sistema? Chiedo.
Sono delle imposte per l'energia alternativa. L'eolico e il solare. Risponde garbatamente l'impiegata.
Insomma non c'è niente da fare. Queste settanta euro a bimestre devono essere pagate! D'altronde è una residenza secondaria...
Già, una seconda casa!
Ma ma possibile che non ci sia alternativa? A me sembra un abuso. Un mettere le mani in tasca dei contribuenti data anche la crisi che attanaglia le famiglie.
No! l'unica alternativa sarebbe quella di fare la disdetta a fine estate e riattivare l'utenza al momento in cui si riutilizza la casa. Risparmia 250 € circa. ...
Io facci così. Dice una signora in sala d'attesa che ha assistito al colloquio.

Assurdo!

giovedì 15 settembre 2016

Tasse e balzelli, bollo auto

Una volta per sempre devo smettere di vivere nel caos e mettere un po' di ordine nelle carte.
Devo archiviare diligentemente almeno le ricevute delle tasse pagate per evitare di pagarle due volte.


Già l'arrivo del postino che anticipa al citofono una raccomandata a tuo nome non prefigura niente di buono. Il cuore va a mille. E fino a quando non hai tra le mani la missiva immagini chissà quali e quante infrazioni fantasiose ti notificano e devi arginare, perché, sì, non avendo mani in pasta in nessuna azione criminosa e avendo ottemperato a tutte le disposizioni dettate dal vivere civile si è comunque costretti a stare sul chi va là.

sabato 23 luglio 2016

Banche, la beffa di Renzi e dell'UE

Faccio parte di quella schiera di italiani educati al risparmio e quindi necessariamente ma anche per legge ho obbligatoriamente rapporti con una banca.
Un tempo, saggiamente, perché l'imprevisto è dietro l'angolo, i nostri nonni mettevano i risparmi sotto la mattonella o sotto il materasso anziché depositarli in banca. E avevano ragione visti i drammi causati da certi dirigenti bancari. I nonni volevano essere certi che in caso di bisogno potevano contare sulla solidità economica proveniente dalle loro fatiche.


mercoledì 21 ottobre 2015

Canone rai. Renzi, un genio!

Renzi è di destra o di sinistra? E il pd?
Giorgio Gaber, buon'anima, avrebbe risposto: cos'è destra e cos'è sinistra?

courtesy M. Iannino "STAR"


Renzi, secondo me, è una volpe democristiana, degno erede di Andreotti.
Matteo Renzi è riuscito, aiutato dai poteri forti che governano l'Italia, a scalare le antiche “botteghe oscure” ed a fare ciò che il pd non avrebbe potuto fare perché imprigionato dagli schematismi.
In poche parole Matteo Renzi ha battuto i furbetti di piccola taglia.

Renzi, Con la tassa rai in bolletta enel ha superato in fantasia e praticità chiunque e gabbato i piccolissimi evasori che destinavano, forse, il corrispettivo canone rai a spese più concrete per la famiglia o per sé stessi.

La sua furba strategia di dare con una mano e con l'altra riprende i bonus propagandati sapientemente, vedi gli 80€, con gli interessi, adesso è più chiara che mai. Certo se usasse la stessa fantasia per recuperare le risorse occultate dai grandi evasori, ma questo è un capitolo.

Rimanendo in tema, i dibattiti si moltiplicano. Chi urla e chi ammicca. Però, analizzando bene e nel dettaglio, con una semplice mossa Matteo Renzi ha abolito le spese di spedizione e gestione dell'urar, l'ente preposto all'invio e recupero canone demandando il compito all'enel e poi, laddove qualcuno dichiarasse di non possedere apparecchi tv e non avere neanche la connessione wifi per connettersi al web, ecco subentrare l'odiata equitalia per i relativi riscontri.
E questa è la chicca! Chi, non possiede una scheda telefonica con i giga per viaggiare in internet?
Insomma, un piccolo capolavoro che tappa la bocca alle associazioni dei consumatori e a quanti si appellano alla costituzione.
Concludendo: per fottere i furbetti italioti c'è voluto un furbo fiorentino con la sua band. :-)

martedì 31 marzo 2015

Renzi i partiti e l'arroganza del potere

All'epoca dell'unità d'Italia la lingua più parlata in campo nazionale era il dialetto, i dialetti. Forse per le troppe differenze linguistiche, negli anni, alla classe dirigente non riuscì quello che Massimo D'Azeglio pare avesse intenzione di fare e cioè “fare gli italiani”.
"bianco" per gentile concessione dell'autore M.Iannino

Secondo gli storici fu lui, Massimo Taparelli, marchese d'Azeglio nonché scrittore, pittore, patriota e politico torinese a dire “abbiamo fatto l'Italia ora dobbiamo fare gli italiani”.
Da buon torinese, pare abbia detto anche “... la fusione coi napoletani mi fa paura; è come mettersi a letto con un vaiuoloso!”.

giovedì 15 gennaio 2015

Caro Matteo non fare come Berlusconi

courtesy Mario Iannino - il venditore di cravatte-
C'è una frase di Matteo Renzi che rimbalza e crea sconcerto nel web e tra le genti per strada: “le famiglie italiane sono più ricche...”. Poi, corregge il tiro e chiarisce.
Il riferimento è rivolto a quei pochi che ancora possono mettere qualche soldo da parte per fronteggiare i tempi bui.
Si riferisce alla paura che abbiamo tutti e che ci spinge a risparmiare fin tanto che è possibile.

Avrà voluto tranquillizzare l'Europa, ma ha fatto ricordare il Berlusconi “dei ristoranti pieni e dei posti in aereo esauriti”.

«Paradossalmente gli italiani si sono arricchiti» ha detto il premier durante il suo intervento a Strasburgo che tracciava un bilancio sul semestre Ue a guida italiana. Nel discorso il premier ha sottolineato come venga ampiamente citato il fatto che il debito pubblico italiano è il terzo più alto del mondo, ma ci si dimentichi di ricordare come il risparmio privato sia ancora più alto del debito pubblico. In tempi di crisi, è stato il ragionamento del premier, «le famiglie italiane hanno visto crescere i loro risparmi a 3,9 trilioni» perché «l’economia italiana vive una fase di terrore» e le «famiglie si arricchiscono perché hanno preoccupazione e paura».

Renzi se la gioca? Sarà per questo che tassa i risparmi? È con questa filosofia economica che ha escogitato insieme a Giuliano e Carlo il nuovo brillante piano reddituale degli italiani? L'ISEE!
Una certificazione che ancora non è possibile avere e presentare per il diritto allo studio in quanto l'Inps, l'agenzia dell'entrate e i caaf non possono compilare perché privi di codici e maschere normative.

Il ricchezzometro, attraverso riscontri incrociati, considera i conti correnti, i depositi, gli immobili e mobili di proprietà dei contribuenti. E non sarebbe male sempre ché i furbi, gli evasori seri che hanno società e prestanome in patria e nei paradisi fiscali, fossero davvero debellati. Ma qui la faccenda si fa seria e di difficile soluzione per il buon Matteo.

Ed ecco che è più semplice mettere le mani in tasca a chi paga già tutto e qualcosa di più!

Nella mia famiglia, tanto per fare un esempio, in questo mese escono mille euro solo di tasse tra bolli auto, canone rai e assicurazione di una vecchia macchina. Che dici, Matteo, è questa ricchezza? E se non avessimo risparmiato come avremmo potuto onorare i debiti di Stato?

Potrei continuare ulteriormente nell'analisi ma è tempo perso perciò la finisco qui lasciandoti un buon anno con un occhio attento nei confronti di quelle famiglie che stentano a pagare le tasse e due occhi per chi sopravvive appena.
Ciao Matteo e buon anno ancora a tutti.

martedì 6 gennaio 2015

BOLLO AUTO 2015, la sorpresa


Nel sacco della befana del 2015 pochi cioccolatini e molti soldini da sborsare per tasse e balzelli. Tra queste il bollo auto.
Niente di nuovo, se ignoriamo il regalo da 20 milioni di euro che, secondo “il corriere della calabria”, il governo di Peppe Scopelliti ha fatto all'ACI calabrese a spese nostre e lasciato in eredità a quanti devono pagare il bollo di circolazione. La proprietà è un lusso anche quando non se ne può fare a meno. E, come tutte le proprietà ottenute a fronte di sacrifici e restrizioni quantificabili in anni di cambiali per acquistare la macchina e di mutui per “farsi la casa”, in Italia comportano solo e soltanto aggravi economici e grattacapi a fronte di futili benefici.

Il nuovo anno, che quasi tutti abbiamo salutato e accolto con speranze, porta nella gerla sorprese amarognole tipo questa:

C'è un "regalo" da 20 milioni per il governatore Mario Oliverio. (fonte Corriere della Calabria)

È il lascito (l'ennesimo, per il quale non c'è da stare molto allegri) della giunta regionale di centrodestra e riguarda la convenzione sottoscritta lo scorso 10 settembre (mediante trattativa privata) con l'Aci che dovrebbe servire per gestire l'emissione degli accertamenti tasse auto negli anni 2011 e 2012, curarne le memorie in autotutela degli utenti e le relative riscossioni. In pratica il dipartimento Bilancio, per la postalizzazione degli avvisi di accertamento, ha sostituito Poste Italiane con l'Aci. E fin qui nulla di particolarmente rilevante, se non fosse che la Regione aveva interrotto nel 2008 una collaborazione con Aci iniziata quasi dieci anni prima per divergenze sulla gestione del sistema di riscossione della tasse automobilistiche...” il resto lo trovate qui: http://www.corrieredellacalabria.it/index.php/politics/item/28848-una-%E2%80%9Cgrana%E2%80%9D-da-20-milioni-per-oliverio che consiglio di leggerlo fino in fondo.

Tra l'altro, forse, se pagassimo direttamente alla fonte il bollo auto si potrebbero eliminare intermediari inutili, cosa semplicissima, basta cliccare sul seguente link per non pagare le commissioni che ACI e altri aggiungono al bollo auto:

E se tra le tante rivoluzioni enunciate dal nuovo presidente della Calabria, Mario Oliverio, ci fosse anche la libertà di accedere ad internet gratis? Chissà, la butto lì, non si sa mai, potrebbe essere un'idea; un'ipotesi. Al momento l'unica certezza pare sia la manifesta egoistica famelicità di certe lobby.

venerdì 24 gennaio 2014

Lettera aperta a Letta

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Cari Letta, Saccomanni e Giovannini facciamo due conti:


la chiusura e l'apertura d'anno è iniziata male per me che sono disoccupato e ho la sfortuna di essermi comprato casa quando avevo un lavoro.
È iniziata male per le troppe tasse che sono costretto a pagare pur non avendo nessuna entrata. Non percepisco la pensione perché ho sessanta anni, quindi troppo giovane per l'INPS e troppo vecchio per il mercato del lavoro.

Oggi mi è pervenuta in busta prioritaria il saldo della Tares (€99,00) della casetta al mare, una casetta di appena 50 metri quadrati compresi i muri. Che sommati al saldo di 66,00€ fanno 165,00€.

se a questi aggiungiamo l'IMU o la TUC o IUC come preferite chiamarla, l'ACQUA, l'ENERGIA ELETTRICA e le relative voci addizionali; il condominio; il gas; e i lavori di manutenzione anche il più distratto degli uomini si accorge che possedere una SERCONDA CASA è un lusso!
Stessa solfa per la prima casa (una casa di residenza costruita in cooperativa sempre quando avevo un lavoro e nonostante ciò mi sono iscritto col patema d'animo perché non sapevo se potevo pagare le quote) senza dimenticare la mini IMU di 44,00€.

poi aggiungiamo l'assicurazione delle auto (2, una per me e l'altra per mia moglie delle quali non si può fare a meno visto il decentramento e l'esiguità dei mezzi pubblici in Calabria); il bollo, il carburante e la manutenzione.
Non tengo in considerazione gli imprevisti e neanche le necessità quotidiane come il cibo. I vestiti non li considero dato che non devo fare vita di società.

Non tiro la somma per evitare di deprimermi! Ma voi, quando fate i vostri conti, parlate di tagli, stipendi e pensioni dorate, ricordate che c'è gente allo stremo.

Come facciamo a pagare le tasse  e a sopravvivere? Con lo stipendio di mia moglie!

lunedì 20 maggio 2013

Letta sulla scia di Monti, 734 euro tra imu tares e iva

Mentre Epifani si scaglia contro la sinistra che fugge davanti ai problemi della Nazione, uno studio della federconsuamtori chiarisce che dal primo luglio per le famiglie inizia la batosta da 734 euro tra IMU, Tares e IVA a famiglia.

L’associazione federconsumatori somma approssimativamente i rincari delle singole imposte: 45 euro per la TARES, 207 euro per ll’aumento dell’IVA e, ciliegina sulla torta, 480 euro per l’IMU.
In una situazione normale, dove i cittadini hanno di che campare, parlare di queste cose è un’assurdità bestiale perché è giusto pagare le tasse.

Diventa, invece, un controsenso aumentarle laddove la recessione è il prodotto di assurde equazioni manichee che producono disoccupazione e macelleria sociale per i cittadini tagliati fuori dalla società produttiva e privati di qualsiasi risorsa economica o welfare. (Vedi agenda Monti e la volontà del governo attuale di portare avanti quanto lasciato e strutturato dal governo tecnico appena sostituito da Letta e C. per volontà del Presidente Giorgio Napolitano.)

Tutte leggi fatte per salvare i conti pubblici a scapito delle esigenze primarie a tutela della persona.

Altro episodio allarmante riguarda l’inchiesta delle iene sulle bustarelle delle lobby date a deputati e senatori per caldeggiare gli interessi di chi impiega soldi e ingegno negli affari delle slot machine e del tabacco.

Dalle anticipazioni giornalistiche in merito al servizio delle Iene su deputati e senatori che, nelle scorse legislature, sarebbero stati pagati da multinazionali per operare modifiche favorevoli ai disegni di legge in discussione, viene fuori il marcio reale.

Se queste accuse dovessero essere tradotte in verità dagli inquirenti verrebbe fuori un quadro allarmante.
Il malaffare spicciolo fatto da chi problemi di denaro e di sussistenza non dovrebbe averne, ma lo crea alla Nazione e ai cittadini.
 Quindi, perché impuntarsi sull’art.18, sulle pensioni, la sanità, la cultura e il welfare?

martedì 8 gennaio 2013

imu da Monti a Berlusconi, fisco e equità preelettorale

Nessuna tassa è equa! Ma l'imu è ormai l'argomento centrale della campagna elettorale persino di Monti che dopo averla messa per far piacere alla Germania si vede bacchettato dall'analisi del rapporto UE 2012; e, pur ritenendolo argomento di campagna elettorale italiana e quindi materia scottante, senza entrare nel merito suggerisce:  “L'Imu, per essere più equa e avere un effetto redistributivo, deve essere modificata in senso più progressivo.”
che in soldoni, per il contribuente significa quantificare il valore reale dell'immobile sul mercato e pagare le tasse di proprietà in base a questo e non al suo valore catastale fermo da qualche decennio.

In linea di massima il concetto non fa una piega! Ma vorrei capire come viene definito il piccolo proprietario che dopo anni di sacrifici e rinunce si trova ad essere “padrone” di due o tre immobili di modeste entità e che usa insieme alla famiglia senza guadagnarci su neanche un centesimo. Anzi spende per la manutenzione, paga le tasse locali e nazionali e le forniture di gas ed energia elettrica maggiorate. Insomma, paga sempre nonostante sia un piccolissimo proprietario non benestante ma, date le condizioni attuali, uno dei nuovi poveri che ha dissipato tutti i risparmi messi da parte.

In questo modo i diritti dei cittadini vanno a farsi fottere perché non paga le tasse in ossequio a quanto recita la Costituzione, vale a dire “secondo le proprie possibilità” reali ma in ottemperanza a leggi fatte a cazzo di cane. Per capire meglio l'ultima affermazione basta osservare il valore degli immobili nelle varie città d'Italia e, nelle stesse, la differenza tra centro e periferie.
Detto ciò, Monti o chi per lui deve rivedere tutti i concetti tecnici promulgati fin ora che di fatto aumentano le disuguaglianze tra cittadini e causano ulteriori povertà. La cosa, non riguarda certamente l'ex ministro Brunetta che ha dovuto farsi prestare i soldi dalla banca per pagare l'imu della sua ricca proprietà immobiliare sparsa lungo lo Stivale. e che probabilmente produce ricchezza reale al suo detentore.

giovedì 3 gennaio 2013

governo: dopo le speranze, l'amara realtà

rifiuti solidi urbani "periferia del capoluogo di regione"
Catanzaro, 3 gennaio 2013. ore 7,20.

Abbiamo ancora il sapore del cibo e delle bevande beneauguranti di fine anno in bocca e negli occhi il luccichio delle lampade intermittenti degli addobbi natalizi.

Abbiamo la città commissariata e per questo non c'è stata la solita festa in centro e men che meno nelle bistrattate periferie.
I negozianti sono ridotti “mussu e dinocchjia” come diciamo a Catanzaro, che tradotto letteralmente significa “muso e ginocchia”, in posizione fetale, piegati per il mal di pancia causato dalla ristrettezza economica, la mancata vendita e le tasse da pagare.

In periferia, oltre ai consueti disagi, viviamo l'assedio dei rifiuti urbani che giorno dopo giorno aumentano a vista d'occhio. Ma forse la commissaria del governo non bazzica la periferia e non è a conoscenza del disagio dei cittadini. Se così è, sarebbe opportuno che qualcuno glielo facesse sapere affinché intervenga prima che il disagio si trasformi in emergenza sanitaria cittadina.

Per il resto, non so se ribadire gli auguri è opportuno, oppure possono essere intesi come un sberleffo o una presa per il culo, l'ennesima!, presa per il culo residuale del malcostume civico che dormicchia in noi. Comunque: auguroni!!! e speriamo che qualcosa cambi per davvero!

lunedì 3 settembre 2012

spread, mercati e i limoni amari di Monti

Carburanti alle stelle e generi di prima necessità con prezzi da capogiro.


i limoni del governo Monti
Si sperava in Monti e nella sua squadra di governo ma pare che il tecnicismo dei prof. non abbia risolto i problemi di sopravvivenza e, peggio, non ha risposto a quanto la voce del popolo (Sovrano?) urla da tempo a una classe politica sorda ma attenta ai propri bisogni.
Finora i tagli sono stati a senso unico. Tagli a senso unico nelle aziende che colpiscono solo i dipendenti.
Tasse impossibili per le nuove categorie di poveri che nel tempo sono riusciti a farsi una casa.
Tasse per lo studio, e meno male che lo studio è un diritto! Luce, acqua, gas, persino la legna da ardere è aumentata! Visto che l'80% del trasporto merce avviene su gomma e che le centrali elettriche ancora dipendono dai prodotti petroliferi nonostante lo scempio fatto sul territorio per impiantare mostri eolici e pannelli solari senza tenere conto dell'ambiente( piccolo suggerimento, inutile, lo so, ma gli scienziati hanno preso in considerazione i tetti e le facciate dei palazzoni di città?).

E nell'agricoltura, quanto pesa il rincaro dei carburanti?
In Calabria e Sicilia, oltre al rincaro dei carburanti pesa moltissimo la gestione mafiosa di certi passaggi commerciali. E mentre nella piana di Gioa tauro, ma anche oltre, gli agrumi sono pagati a pochissimi centesimi dalla multinazionale della Coca Cola che li usa per l'aranciata Fanta, in Sicilia, i limoni sono sottopagati con cifre irrisorie tanto da indurre i proprietari a lasciarli sulle piante per non rimetterci l'osso del collo oltre al lavoro.

Intanto sui banche dei super mercati fanno bella mostra di sé i limoni provenienti dall'Argentina: 1 kg alla modica cifra di 2,48€. Intanto lo spread continua a rovinarci l'esistenza insieme ai privilegi intoccabili della politica.

Bravo Monti, hai fatto davvero un buon lavoro! Ma non era questo che ci aspettavamo da te e dalla tua squadra di prof.


mercoledì 8 agosto 2012

tagli e tasse nella manovra di agosto tranne che per la politica

Hai saputo? Il governo ha aumentato le tasse universitarie e non solo!
Con il decreto approvato ieri molte sono le sorprese che ci troveremo davanti al rientro dalle ferie.
Certo, come si può intuire non è bello ricevere una telefonata simile mentre stai sonnecchiando in riva al mare e per non pensare alla spending review e ai tagli che il Governo ha appena varato.
Le novità principali del decreto spending review riguardano l'aumento dell'Irpef nelle Regioni in deficit nella sanità, le tasse per gli universitari fuoricorso o con reddito basso, le nuove regole sulle prescrizioni di farmaci generici, il tetto agli stipendi dei manager delle società non quotate partecipate dallo stato.
Per adesso slitta l'aumento dell'IVA. D'altronde con sto chiaro di luna che tira nelle famiglie sarebbe stato da stolti temerari pensare di aumentare ulteriormente balzelli collaterali che incitano a spendere con meticolosa oculatezza. Anche perché la legnata, le famiglie se la trovano ben grossa specie laddove ci sono esodati, numeri a parte, altri 55.000 esodati, privi sia di lavoro che di pensione, potranno accedere a quest istituto con le vecchie regole.
Mentre le amministrazioni centrali dovranno ridurre dall'anno in corso le spese per acquisti di beni e servizi.

Tra i tagli, gli uffici giudiziari sul territorio dovranno "risparmiare" 30 milioni e non più per 35 milioni, ma sempre tagli sono e, se vogliamo dare senso a magistrati impegnati contro il malaffare che ritengono efficace lo strumento delle intercettazioni ambientali utili, anche se in un Paese veramente Civile si dovrebbe essere oltre, siccome non lo siamo, vale la pena spendere per prevenire piuttosto che curare mali endemici peggiori.
Nelle pubbliche amministrazioni desta preoccupazione non tanto la riduzione del 20% dei dirigenti pubblici, -10% del personale non dirigente, ma il buono pasto che non deve superare i 7 euro. Forse a senatori e deputati sfugge che chi lavora nella P.A. Non ha la mensa come al Senato e anche un euro tolto dal buono pasto fa la differenza!

martedì 5 giugno 2012

IMU, non tutti devono pagarla

l'IMU non è vessatoria anche se...

Salvo nuove sorprese o smentite molti contribuenti non pagano la famigerata e temuta IMU sulla prima casa a condizione che usufruiscano di tutti i benefici previsti nella stessa manovra.

Per il resto, chi possiede una seconda casa in città e o al mare si trova a pagare una sorta di ici maggiorata ma che nel complesso non mette sul lastrico più di quanto non lo sia già.

Qualche problema in più, l'IMU e gli altri rincari programmati per pareggiare o contenere il debito pubblico, se lo trova chi non ha un reddito reale, vale a dire chi non percepisce un salario da dipendente, assimilato o libero lavoratore. E il mio pensiero va proprio a queste categorie di persone. Cosa succederà a quanti non possono pagare le tasse? Saranno buttati fuori dalla loro casa, costruita con più o meno sacrifici negli anni in cui si sentivano dignitosamente lavoratori?

Forse, sarebbe opportuno rivedere ulteriormente il peso del debito pubblico e magari redistribuirlo con maggiore oculatezza.

Monti, semplifica i tributi!

'STA CAZZO DI IMU!


Il web è pieno: trova la rendita catastale moltiplicala per rivalutarla aggiungi o togli se è prima o seconda casa se hai figli sotto i 26 anni che vivono in famiglia stabilmente e paga la prima rata entro il 18 giugno! Però scrivi in agenda l'importo perché poi, quando il comune avrà fissato la sua aliquota dovrai rifare i conteggi e conguagliare, se malauguratamente hai versato di più cerchi il rimborso che si perderà nei meandri burocratici degli uffici comunali o statali.

Ma una cazzo di tassa più semplice NO EH?
E pensare che quando ho comprato casa mi sono sentito al sicuro!

mercoledì 4 aprile 2012

Capitale, forza lavoro, alta finanza e stato sociale

E mentre il governo Monti continua nella sua estenuante marcia sulle riforme, al momento incentrate tutte sui redditi conosciuti come pensioni e stipendi denunciati, case e attività censite, nella quasi indifferenza generale la gente debole si suicida per la disperazione di non poter condurre una vita dignitosa. L'ultima notizia shock è quella relativa all'anziana signora che dopo essersi vista decurtata la pensione da parte dell'INPS si è gettata dal terrazzo.

Da più parti si sono levate analisi e suggerimenti per il nuovo governo su come attuare certi correttivi e recuperare introiti dovuti ma fin ora evasi, quindi è inutile farne di nuovi. Ma, una cosa sento di ribadirla: perchè non far pagare l'imposta municipale unica, l'IMU, anche alle fondazioni bancarie? Magari con una aliquota agevolata se queste fanno davvero opere socialmente utili come è stato fatto con i beni della Chiesa.

Sperare che la situazioni si tranquillizzi in tempi brevi sembra impossibile. Proprio per questo motivo, il Governo deve dimostrare rispetto e tutela per i più deboli ed evitare che il terrorismo psicologico mieti altre vittime. E anche se ormai si sembra aver imboccato quella teoria poco amata dai pensatori e cioè che l'uomo è diventato schiavo del mercato economico e quindi del lavoro inteso non come strumento di emancipazione ma come, appunto, condizione dipendente dalla ricchezza materiale degli Stati, i prof. che compongono la task force del prof. Mario Monti devono tenere in buona considerazione le anime che vivono e che sono cresciute in Italia.
Per ultimo, ma potrebbe essere un punto cardine come risposta alle ansie sacrosante degli italiani chiamati al sacrificio, rivedere e ripensare le agevolazioni degli intoccabili.

lunedì 23 gennaio 2012

Stato e famiglia: capitali da tutelare

courtesy M. Iannino, "capitali" t.m. 80x60

Costi e peccati della cattiva cultura nei confronti dei beni primari.


Anche l'ignoranza vestita da cultura è figlia della cattiva politica! Andando in giro tra la gente si sentono molte lamentele, a volte sacrosante perché motivate dalla morsa dell'effimero mercato spicciolo, quello che fa i conti con le famiglie, la massaia e il disoccupato alle prese con le vessazioni imposte da chi dovrebbe tutelarli, vale a dire lo Stato e altre volte, invece, le lamentele sono gratuite, perché inculcate dall'ignoranza voluta da certa accozzaglia. Come dissentire da quanti, e non sono un piccolo numero, hanno acquistato casa a botta di sacrifici e poi se la vedono pignorata da equitalia perché non hanno pagato qualche multa o non hanno versato, non perché evasori fiscali ma perché non sono nelle condizioni economiche di farlo, i tributi allo Stato?
È vero! Molti, anzi moltissimi fanno i furbi e sono sconosciuti al fisco e non pagano neanche un centesimo, ma da questo a tartassare i soliti noti ce ne vuole! L'azione inquisitoria si trasforma in tortura per chi si trova in condizioni economiche precarie. Eppure sarebbe così semplice trovare i veri evasori e lasciare in pace quanti fino ad ora hanno pagato tutto e qualcosa in più!

C'indigniamo quando un commerciante subisce un furto o peggio un'intimidazione mafiosa. Perché non indignarci quando qualcuno perde la casa per colpa di una legge assurda? E mi riferisco all'imprenditore onesto che non ha investito alle Kaiman i soldi pubblici.
La casa è un bene primario e non può essere caricata di tasse e balzelli più del necessario! 

i veri capitali da tutelare riguardano l'infanzia, la cultura e il bene comune in ogni sua forma. E siccome la famiglia è il primo nucleo sociale che forma e plasma alla vita non può essere privata dei beni di prima necessità quali la casa, la tranquillità economica, che sono alla base della crescita culturale dei singoli cittadini.

venerdì 20 gennaio 2012

sacrifici, finanziaria, è tempo di bilanci

È tempo di calendari. E mentre c'è chi lucra su determinati argomenti e trova cavilli giuridici altri fanno salti mortali per ottemperare alle nuove ondate di rincari. Indubbiamente il malcostume regna sovrano nel bel paese e chi può evade allegramente le imposte dovute ad iniziare dal basso, dagli artigiani ai liberi professionisti. Chi non è mai toccato dalle congetture economiche sono i soliti furbetti che gridano e fanno finta di scannarsi in tv. Niente di nuovo, quindi! E mentre tutto questo accade, come ogni inizio di anno c'è da pagare la tassa sulla spazzatura, l'assicurazione auto, l'abbonamento alla tv pubblica insieme all'eventuale rinnovo per quella a pagamento (personalmente ho dovuto disdire sky che tra l'altro, per quello che offre, costa troppo), la stangata dell'imu, il bollo auto...
insomma su rincari e sacrifici non andiamo per niente male, anzi non ci facciamo mancare niente e per farci ancora più male i nostri parlamentari s'indignano se si parla di loro e dei loro introiti, intoccabili perché sancito dalle leggi dello Stato. Dulcis in fundo, si sono fatti un regalino politico, una sciocchezza di pochi milioni di euro di multe contro chi sporca o imbratta gli spazi non adibiti alla propaganda elettorale: il condono per i cartelloni selvaggi in campagna elettorale ovviamente di tutti i partiti. Che dire? Niente, tanto a breve inizia l'isola dei famosi! Scoppierà qualche altro casino dettato dalla cazzonaggine umana o rincoglioniremo dietro ai misfatti della cattiva politica.

giovedì 29 dicembre 2011

Ici Imu, tassano i poveri tutelano i ricchi

Il bene casa.


Alla luce dei fatti non so più se possedere una o peggio due case sia davvero un bene da lasciare ai figli oppure risulta essere un'eredità a cambiale continua.

Al sud, in alcune zone, è d'uso dare in dote ai figli la casa o la biancheria insieme al mobilio quando si sposano, ed è per onorare questa tradizione ancora in atto che i padri di famiglia impegnano risparmi, tredicesima, tfr (trattamento di fine rapporto lavorativo) se dipendenti, anche a costo di sacrificare ferie, viaggi e lussi vari.

La mentalità della gente del sud è ancora educata al mattone: risparmiare per investire nella casa. Chi non conosce questo modo di pensare rimane esterrefatto quando si trova al cospetto di periferie fatte di costruzioni a metà, senza l'intonaco esterno ma abitate ugualmente da gente umile e dignitosa.

Ecco, queste cose vorrei che si ricordasse il professor Mario Monti quando legifera in merito alla casa di proprietà, anche perché, spesso, dietro quelle pareti popolari vive qualcuno senza sussidi vari o lavoro. Analoga cosa per quanto riguarda l'aumento dei carburanti: 20€ equivalgono alle vecchie 40milalire con le quali si faceva il pieno, oggi, alla pompa di benzina si mettono appena 11,90 litri di gasolio.
Buon nuovo anno e che il cielo illumini chi guida la comunità.

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