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Vendola, custode della pace e garante del lavoro al Colle

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È sufficiente una leggera pressione per entrare in mondi e culture differenti. Per fare questo non bisogna Nichi allo specchio conoscere i misteri della prestidigitazione, essere maghi o capitani nella stanza dei bottoni. Basta possedere una scatolina magica conosciuta come tv, televisione o pc, personal computer, tablet o android, quindi, uno stipendio per poter pagare un canone e avere accesso alle notizie che i mass media diramano. E per quanto concerne la qualità delle notizie? Beh, per quanto concerne la qualità devi affidarti alle tue conoscenze, alla tua sensibilità, alla tua cultura e a come intendi il rapporto con gli altri. Oggi, dopo aver assistito a un discreto giornalismo e apprezzato il pensiero politico schietto di Nichi Vendola, ospite in “mezz'ora” di Lucia Annunziata, e al suo parlare forbito, nonostante l'insistenza della conduttrice sulla metafora di Enea che fugge da Troia portandosi il padre Anchise sulle spalle, adottata dal leader di...

Aspettando il Grande Fratello, prove tecniche

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Catanzaro, addio alla privacy (per quel che serve!)   Senza farla molto lunga, i problemi veri di una città qualsiasi sono conosciuti perché comuni a tutti e, nonostante la quotidianità con la quale ci scontriamo con essi, sono definiti, chissà perché, emergenze. Emergenza spazzatura. Emergenza acqua, fogna, mobilità. Emergenza microcriminalità. Emergenza ambientale, inquinamento. Emergenza povertà... quando, con un po' di lungimiranza, potrebbero essere debellati definitivamente, se solo ci fosse la volontà e la cultura civica di amministratori e cittadini. Secondo il sindaco Abramo (in barba alla privacy) l'emergenza sicurezza in città si dovrebbe combattere con 700 o 900 telecamere poste a scrutare la città, da nord a sud, e chi circola in Catanzaro da Sant'Elia a Lido, per amore e salvaguardia della quiete pubblica utilizzando fondi comunitari. catanzaro,  città voyeurista  Fondi comunitari, ben apprezzati dal sindaco Abramo che per non essere...

lo Stato nemico del welfare ha nomi noti

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courtesy archivio M. Iannino "né destra né sinistra" per Istituzioni libere da personalismi e inciuci mascherati Un'altra giornata inizia. E mentre in Italia c'è chi ancora persegue di tenere fede al piano di rientro della spesa pubblica tutta gravata sui cittadini indifesi, dopo un mese e mezzo dalle elezioni, i tecnocrati tutelati continuano indisturbati ad imporre manovre assurde che, anche se, non causano morti per fame e suicidi immediati , gettano panico e disperazione nei ceti deboli. Non c'è bisogno di fare esempi o citare programmi televisivi d'approfondimento per convincere alcuno della drammaticità che stiamo subendo. Né è necessario ricordare le infami riforme contro i lavoratori che hanno partorito esodati, dipendenti impensionabili gettati fuori dal mercato del lavoro a sessant'anni o giù di lì e giovani scoraggiati sorretti dalla residua carità umana. Tutte leggi firmate governo Monti e conosciute col nome della ministro Fo...

Grillo suggerisce ai suoi di occupare le Camere e loro lo fanno

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Prima repubblica, seconda, terza, quarta e così via dicendo tra aggiustamenti, compromessi più o meno storici, trattative private e pubbliche, accordi leciti al 50% e chi più ne ha ne metta. Così sono trascorsi i primi sessant'anni, sessantasette per la precisione, della Repubblica Italia. In questi sessantasette anni abbiamo assistito a tutto quanto la mente dei politici potesse costruire, o per lo meno questo abbiamo pensato fino a quando non è spuntato il Grillo Parlante. Un essere, per carità, bravo e dalle intenzioni più che nobili! Specialmente quando dice di voler fare pulizia del malcostume che si è impossessato della politica che assedia le istituzioni. Grillo, il condottiero Un condottiero castigamatti che urla contro la vecchia brutta visione della politica autoritaria e arraffona piegata ai voleri di una ristretta combriccola dai nomi più disparati (e di queste specie la storia ne è piena come piene sono le tasche degli italiani che ragionano libe...

il PD marcia su Roma contro la povertà

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Ecco un esempio lampante di demagogia che sa di presa per il culo: pier luigi bersani, segretario pd “ Il partito Democratico è vicino a tutti i cittadini che in questo momento stanno vivendo momenti difficili. Per questo i circoli territoriali del Pd di Scampia, San Salvario, Corviale, Torbellamonaca, San Basilio e Laurentino hanno promosso per sabato 13 aprile a Roma una manifestazione 'Contro la povertà, per un governo di cambiamento.' La manifestazione si svolgerà in un quartiere della periferia romana e sarà conclusa dal Segretario nazionale del Pd Pier Luigi Bersani".” Proprio mentre l'ennesimo sondaggio pubblica le percentuali altissime di disoccupati e di aziende che chiudono nell'ordine di un migliaio al giorno e ci si accorge persino dell'esistenza degli sfiduciati che neanche tentano più di cercare lavoro, cosa ti s'inventa il PD? Una bella manifestazione liberatoria dei poveri con o senza lavoro da fare sabato prossimo in una periferia r...

la Vita è spettacolo ma non quello di Grillo

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courtesy M. Iannino, "sottovuoto" 2013 Rivedi il copione Beppe! Lo so. Se non c'è almeno un vaffanculo o una proposta che evidenzia la rabbia e l'impotenza della maggioranza, la maggioranza non segue. E questo vale sui social network, nei mass media oltre che in politica. Per non parlare dei tagli degli stipendi ai manager. O le invettive contro i politici. Insomma basta essere contro qualcuno o qualcosa per mietere consensi dalla massa. Appunto la massa! Ma la massa dov'era fino ad ora? Ha qualche colpa, oppure è così smemorata da non ricordare i numerosi “me ne fotto” sussurrati o gridati nell'era delle vacche grasse? Per essere onesti e sinceri, Grillo anche nei tempi passati faceva questo tipo di satira. I suoi spettacoli erano conditi di fatti e misfatti della politica spicciola. Quella politica che governava il quotidiano e che consentiva di vivere a chiunque. Ma eravamo in un teatro o in una piazza e la risata era liberatoria. E...

Serietà e lungimiranza per salvare l'Italia

Grillo Bersani Berlusconi basta proclami e strategie sfasciste o aleatorie! Se non ci fosse tanta miseria e non ci fossero i morti si potrebbe anche azzardare l'improbabile, grottesca ipotesi di un Grillo dadaista. Un grillo catastrofista ma creativo che tenta di far rinascere dalla distruzione dei sistemi consolidati dal mal costume una società migliore. Se l'operazione intellettuale dadaista rimane circoscritta nella piccola cerchia elitaria di chi la ama e quindi la fa sua, ci gioca e la condivide propositivamente, può diventare, nel tempo, alimento culturale rivoluzionario. Cibo fenomenologico esponenziale col quale gli spiriti liberi amano confrontarsi perché di fatto aiuta, attraverso la rivisitazione di schemi mentali atrofizzati da eccessiva inerzia, ad attivare la crescita sociale armoniosa dei “cittadini”, di contro, per quanto fin ora elaborato dal vertice del M5S, quella di Grillo si è dimostrata nichilista. L'azione di Grillo &C. sembra essere ...

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