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TUTTA COLPA DEL DIGITALE TERRESTRE

Chi si accinge a fare qualcosa per la prima volta, può cadere in errore e sbagliare per inesperienza, mancata o errata programmazione preventiva e altri fattori che esulano dalla volontà dei neofiti. Le stesse motivazioni non possono essere applicate a chi sbaglia per negligenza o peggio per rabbia o vendetta. E a proposito di prima volta, in Calabria è arrivato il segnale digitale terrestre per le frequenze televisive e come era prevedibile le trasmissioni ne soffrono per tenuta di segnale e qualità delle immagini. Ieri sera, per esempio, l'assenza di segnale induce a fare zapping e quando finalmente il rumore si trasforma in segnale una faccia minacciosa grida: “vergognatevi come vi permettete ci avete sputtanati con le vostre interrogazioni venite qui a parlare vergognatevi vi dico io chi siete..!”. “ma ora andiamo in pubblicità perchè io non dipendo da nessuno né destra né sinistra a me sono le aziende che mi fanno mangiare vergognatevi vergognatevi pubblicità” ma... chi ...

Annarosa Macrì, libertà di pensiero e professionalità nemici in RAI

In Italia, la RAI è la televisione di Stato! Una televisione generalista che si mantiene con l'abbonamento obbligatorio dei cittadini in possesso di un televisore e con la pubblicità. Di conseguenza, chi paga il canone è in parte “proprietario” del servizio e come tale dovrebbe essere tenuto in considerazione da chi sovrintende ai vertici aziendali. Di fatto, i partiti governano la televisione di Stato. Le poltrone sono suddivise secondo la volontà dei partiti politici mentre il governo in carica ha la maggioranza. Un tempo si diceva: RAI 1 è democristiana; RAI 2 socialista; RAI 3 comunista. Ciononostante i servizi tematici, complessivamente sono stati in grado di offrire un discreto modello di saperi e contribuito nell'alfabetizzazione di quanti sopravvissuti a fame e guerra. Chi non ricorda “non è mai troppo tardi”, “Angelo Lombardi, l'amico degli animali”, “Rin Ti Tin” “Lassie” “La nonna del Corsaro Nero” “Canzonissima”... e l'eccessiva attenzione censoria di quant...

quanto è credibile la nascente giunta Abramo?

Dal punto di vista formale, una volta riscontrata la validità del sindaco e definita la questione dei resti,con l'acquisizione dei dati relativi alle tre sezioni “incriminate” del quartiere Lido, l'ultimo seggio in dubbio viene assegnato alla lista "Catanzaro con Abramo". Questi i probabili futuri inquilini dell'aula rossa: 5 consiglieri di "Catanzaro da Vivere"; 4 del Pdl; 3 per la lista Scopelliti; 3 per la lista "Catanzaro con Abramo"; 2 "Per Catanzaro"; 2 per la AdC di Pionati; Per l'opposizione: Salvatore Scalzo, 3 consiglieri del Pd; 2 di "Svolta democratica"; 1 Partito socialista ed Ecologisti; uno al Bene in Comune; uno a Primavera a Catanzaro; uno a Sel; e 1 all'Italia dei Valori. Il consiglio comunale, quindi, dovrebbe essere composto da: Sinibaldo Esposito (Catanzaro da Vivere); Marco Polimeni (Catanzaro da Vivere); Filippo Mancuso (Catanzaro da Vivere); Stefania Logiudi...

Abramo è sindaco, lunedì al lavoro

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transumanza Sacre Scritture a parte, è difficile vedere qualcuno immolarsi o pagare in contanti per “servire” gli altri membri della comunità. Eppure accade! Stando alle indagini della DIGOS e alle “voci di popolo” che circolano in Catanzaro pare che due candidati consiglieri di cui uno è risultato eletto nella lista “per Catanzaro”, che sostiene Sergio Abramo, abbiano pagato un voto da 50 a 100€. Quella che sembrava una panzana simile alle leggende metropolitane per le probabilità di riuscita vista la segretezza del voto è subito spiegata: il compratore di voti aspetta fuori dall'edificio che ospita i seggi e quando vede arrivare il “cliente” lo avvicina e gli consegna una scheda elettorale già compilata. L'elettore entra nel seggio, espleta il rito e una volta dentro la cabina, al riparo da occhi indiscreti conserva la scheda vergine e tira fuori quella già segnata. La imbuca nell'urna. Esce. Consegna la scheda elettorale vergine al “compratore” e intasca i soldi...

Caso Catanzaro tra tatticismi e realtà

Non è tempo di badare alla forma ma alla sostanza! Lo dicono le azioni e i fatti del gruppo dirigente regionale del PDL calabrese che continuano ostinatamente a volere lavare i panni sporchi in famiglia. Caparbiamente Wanda Ferro sostiene che le dimissioni di Traversa dopo soli 7 mesi dalla carica di sindaco dipendono esclusivamente dal dissesto economico del comune. E questo fa incazzare tutti i catanzaresi specialmente quelli che hanno dato fiducia a Michele Traversa! Perchè, si chiedono i cittadini di Catanzaro, Michele viveva nel paese delle meraviglie? Ma se è vero che ha trovato debiti perchè non lo ha denunciato immediatamente invece di mettersi a sperperare i soldi comunali in luminarie giochi e feste? E poi, un Amministratore politico di rispetto non fugge davanti ai problemi ma li risolve o quantomeno tenta di risolverli insieme a tutti i consiglieri e se necessario coinvolgendo anche la città. La sensazione di chi vive la realtà di Catanzaro, raccontata dai citt...

l'arte meglio dell'oro, M. Rothko 78 mln $

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Mark Rothko, 1961, "orange, red, yellow" Marcus Rothkowitz, meglio conosciuto col pseudonimo di Mark Rothko rappresenta quel filone dell'espressionismo astratto definito “color field” “campo colorato”, per le campiture uniformi, piatte e liquide con le quali gli artisti del dopoguerra trattavano le superfici. Opere, quindi, non gestuali, istintive, iraconde, nate di getto ma meditate e congeniali ad una pittura emotivamente controllata. Mark, figlio di ebrei lituani, nato a Dvinsk nel 1903, fu pittore autodidatta anche se studiò con il pittore di origine russa Weber che lo oriento verso l'espressionismo. Dopo anni di sperimentazioni abbandonò definitivamente la figura per concentrarsi sui “fondi” preparatori sui quali dipingeva. Stesure monocromatiche rotte da figure geometriche quadrangolari dai margini sfumati. La sua sensibilità artistica esprimeva una tale spiritualità che spinse i collezionisti De Menil di chiedergli di dipingere la cappella di Houston. ...

Catanzaro, Abramo Scalzo e la Magistratura

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lo scrutinio in 24 sezioni su 90 certifica Abramo al 50,22% con 6358 voti complessivi e 163 voti personali;  Scalzo al 43,67%  con  5529 complessivi  e 228 voti personali Dalla consultazione elettorale per le amministrative 2012 la città di Catanzaro esce con le ossa rotte. Non ci sono vincitori o vinti in un paesino di quattro case qualche forno e innumerevoli centri commerciali. Una piccola città di provincia che vede l'unica fonte di ricchezza nella cosa pubblica da quando la “filanda” e l'artigianato in generale, il commercio e la cultura (?, va beh mettiamola va) si sono estinti dopo lunghe agonie. C'è l'esaltazione del potere e la sua conquista a qualsiasi costo, all'ombra della politica. E gli ultimi avvenimenti lo dimostrano. Due incipit per ricordare: “Caos sulle comunali. Episodi sospetti nel quartiere di Siano. Esposto del Codacons: «Il voto va annullato». E sulle tre sezioni di Lido continuano i controlli: risultati entro due o tre giorn...

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A spasso tra i luoghi più belli e suggestivi della Calabria
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