Aldo Gabrielli, lessicografo, glottologo e letterato, nel suo trattato “ si dice o non si dice? ”, analizza aspetti e schemi costruttivi della lingua italiana e chiarisce quanto le grammatiche non dicono; e per me, ragazzo scapestrato, contrario a ogni forma d’imposizione e alle figure dispotiche, tra le quali collocavo i prof, è stato di grande aiuto. Ha chiarito, finalmente, e convalidato quanto da me, mediocre studente, supposto e sostenuto in contrapposizione ai concetti inculcati dai prof privi di creatività che pretendevano concetti brevi e (cir)concisi. L’argomento che mi sollevò dalle preoccupazioni formali e dai profondi dubbi accentuati negli anni scolastici da un’avvenente prof, è quello riguardante i segni d’interpunzione laddove assicura, autorevolmente, l’assenza di una regola fissa che stabilisca tassativamente come o quando debbano essere usati i segni della punteggiatura. “…Poiché questi segnetti, piccoli ma importanti, che collochiamo qua e là nei nostri scritti h...
Cittadinanza attiva Negli stati democratici, tutti i cittadini, indistintamente, devono dare, secondo le proprie energie, l’apporto necessario per migliorare lo stato di benessere collettivo attraverso il lavoro, lo studio, la ricerca, l’arte, la cultura, lo sport, la politica e perché no, anche il cazzeggio, a completamento dei molteplici microcosmi che compongono la società. Considerando, quindi, le azioni dell’uomo positive, è da apprezzare chiunque voglia dedicare il proprio tempo per servire il prossimo e migliorare il benessere della collettività. Paladini, uomini e donne eticamente irreprensibili, che lottano, quindi, per debellare i mali oscuri che insozzano, mortificano e depredano la società. Campioni ognuno nel proprio campo d’azione che lavorano per migliorare se stessi e l’altro: L’artista suggerisce poetiche creative, il docente forma e guida le giovani menti, lo sportivo tonifica il corpo, l’attore, il fantasista, il cabarettista sprigiona ilarità e invita a rifle...
1960, Pop Art e Nouveau Réalisme, America vs Europa. La mercificazione dell’arte, asservita al potere economico e politico delle lobby dominanti, pilota concetti e gusti visivi, sovverte i valori delle operazioni genuinamente Culturali e, nel caso della cosiddetta pop art americana tesaurizza nel tempo il prodotto kitsch di largo consumo. L’esempio storico è testimoniato da artisti, studiosi e cronisti che hanno vissuto l’episodio dello “sbarco” americano alla biennale di Venezia del 1964. Enrico Baj, artista italiano, così ricorda l’episodio nel suo libro “L’ecologia dell’arte”: La giuria internazionale supinamente accettò di dare il gran premio della Biennale a Rauschenberg perché così si aveva da fare. Ma quando il verbale era già steso e il premio deliberato, ci si accorse che entro il recinto della Biennale non era esposta neanche un’opera di Rauschenberg, che si dovette di corsa e in gran segreto recuperare e mettere in mostra nel padiglione americano. Mentre alcuni cronisti...
La giunta Loiero per il sociale: fondi per i lavoratori in difficoltà espulsi dalla aziende. Nei bandi per il reinserimento occupazionale delle persone svantaggiate, il Presidente della giunta regionale della Calabria Agazio Loiero e l’assessore al lavoro Maiolo, sono parte attiva, visti i problemi occupazionali contingenti, nell’aiutare le persone a vivere con dignità e serenità gli anni della vecchiaia. Infatti, per quanti sono fuori dal mercato del lavoro e non hanno maturato i requisiti per raggiungere la pensione sociale, la giunta ha deliberato “il Piano di Reinserimento Occupazionale 2009”. Di seguito la nota divulgata dall’ufficio di presidenza della giunta in merito ai problemi occupazionali dei cinquantenni calabresi. Salvaguardare i lavoratori in gravi difficoltà economiche e con scarse possibilità di reinserimento nel mondo del lavoro. Questo l'obiettivo di due bandi (stanziamento complessivo 8 milioni di euro) per favorire il ricollocamento dei disoccupati che...
I vernissage si susseguono, inviti di conoscenti, amici e sconosciuti riempiono la buca delle lettere, fanno squillare il telefono e poiché amo conoscere i molteplici volti della creatività umana, con profondo interesse organizzo visite e incontri. Ogni volta che vado a visitare una mostra d’arte, davanti all’opera, mi sorge spontanea una domanda: Quale meccanismo mette in movimento la creatività in questa persona e la spinge a esternarla? Ovviamente, non sempre ciò accade, specie se mi trovo davanti a lavoretti artigianali o “stanchi” nel senso che ripetono una filastrocca già sentita fino alla noia; ma nel momento in cui queste domande si affacciano, significa che sono al cospetto di Opere degne di essere conosciute. A quel punto inizia il terzo grado all’artista; un interrogatorio soffice ma incalzante che mira a conoscere la personalità vera, quella fatta d’incertezze, slanci, riflessioni e visioni del mondo. Ma prima di dialogare con lui ho scandagliato i lavori; ho valutato...
Alla maniera di Christo Chi o quanti, tra adulti e bambini, sono rimasti turbati, shoccati, traumatizzati da perdere il sonno alla visione di un crocefisso? Quanti sono diventati serial killer? Stupratori, ladri, imbroglioni, mistificatori, despoti… Bèh, se il risultato della visione di un simbolo che ricorda la pena di morte data dagli ebrei a ladri e malviventi d’Israele più di duemila anni addietro, e che, per i devoti, oggi, accorpa in sé concetti d’amore e di perdono incondizionato a quanti lo hanno insultato, deriso, mortificato e ucciso è così catastrofico per la delicata psiche di certa gente, allora è bene che questa gente così sensibile da intentare causa allo Stato Italiano eviti musei, chiese, luoghi di culto e monumenti; stia lontana dalle deleterie opere d’arte che hanno segnato e che continuano a segnare i percorsi dell’umanità! In poche parole: non devono vivere in Italia. Perché l’Italia è un enorme museo all’aperto e certa gente potrebbe farsi male per troppa,...
Simbologie figurali nell’opera di Iannino Il lavoro artistico di Mario Iannino, esponente della cultura calabrese contemporanea, pone l’osservatore nella condizione di chi cerca, insieme all’autore, suggerimenti e analisi giocose al disordine operato dall’uomo. L’autore prima e il fruitore poi, scandagliano l’opera, penetrano gli squarci alla ricerca di tracce ataviche che sappiano tacitare angosce, mitigare paure o esorcizzarle. Il fare artistico è un ri/vissuto atemporale comune, che prende spunto dalla materia usurata dal tempo e dall’uomo. È lo stimolo iniziale del fare artistico; una sorta di lavorio mutevole che si avvale della sensibilità poetica di chi osserva e trasforma con tecniche e attrezzi il dato visivo in linguaggio. Linguaggio rinnovato dalla plasticità estetica, che riporta alla mente esperienze singolari: un déjà-vu lirico ma focoso, che getta in faccia l’originale problematicità sociale contemporanea. Il linguaggio di Iannino, attinge nel quotidiano tem...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.