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giovedì 22 giugno 2023

Russell Crowe a Catanzaro intrappolato nell'agorà dei selfie

 

È bastato un nome noto per fare andare in visibilio il delirante popolo di calabresi connessi anzi residenti in pianta stabile sui social.

Russell Crowe è sceso a Catanzaro con la sua band per esibirsi al Politeama e non a girare o prendere parte ad un film, parte a lui più congeniale! Ma sono bastate poche e sbiascicate parole pronunciate ii un italiano stentato per farcelo sentire amico e promuoverlo sul campo “ambasciatore ad honorem”.

Notizia che non raggiungerà Metaponto una volta che il gladiatore sarà andato via dalla Calabria.




Un intellettuale calabrese, Franco Costabile, poeta e letterato sensibile, morto suicida a Roma, scrisse poche veritiere righe in merito ai calabresi piagnoni sempre pronti a dare la colpa al fato o agli altri: “Ecco,

io e te, Meridione,

dobbiamo parlarci una volta,

ragionare davvero con calma,

da soli,

senza raccontarci fantasie

sulle nostre contrade.

Noi dobbiamo deciderci

con questo cuore troppo cantastorie.”

lunedì 1 ottobre 2012

Carmine Abate e la rivincita dei nuovi migranti

Se Carmine Abate non avesse vinto il Campiello, oggi, sarebbe gradito ospite del presidente della giunta regionale calabrese?

Risposta scontata: NO!

Questo è il modello adottato dai dirigenti politici che amano navigare nei mari calmi dell’orgoglio campanilistico facile e perciò puntano sui cavalli affermati che si sono fatte le ossa e guadagnata la fama fuori dalla terra d’origine.

Vincitori di niente se fossero rimasti in loco non per demeriti ma per l’assenza di una classe dirigente lungimirante al servizio dei cittadini e della cultura.

In Calabria l’ostracismo nasce con la vita stessa e si mitiga solo affiliandosi a qualcuno o qualcosa. Qui non conta la sensibilità, l’onestà intellettuale, la cultura del bene comune.
Forse per la durezza della vita stessa che porta a lottare fin dai primi giorni di vita sociale. L’arma più usata è la delazione, a seguire, la supponente derisione nei confronti dei rivali. Insomma una guerra continua per la sopravvivenza.

Per questi motivi, a volte, andare via è sinonimo di opportunità.
Lo è stato per il maestro Mimmo Rotella e molti altri contemporanei costretti a portare la loro persona altrove per vari motivi, esplicitati poeticamente ne “Il canto dei nuovi emigranti” di Franco Costabile, anche lui calabrese di Sambiase trapiantato a Roma.

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