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sabato 26 maggio 2012

Pino Masciari é tornato a casa

Ieri sera, prima di andare a letto, ho controllato le news. Ho cercato nel blog di Pino Masciari e spulciato nel web. Stamane,di buon mattino, datata 25 maggio, dal blog degli amici di Pino, ecco finalmente la bella notizia:
“Pino è tornato, finalmente!
Ci teniamo a dare la notizia così da tranquillizzare tutti coloro, e sono tantissimi, che hanno chiesto notizie in questi due terribili giorni.
Ringraziamo tutti coloro che sono stati vicini a Pino ed alla sua famiglia, e rimandiamo alla giornata di domani il comunicato stampa attraverso il quale Pino spiegherà l’accaduto.
Gli Amici di Pino Masciari”.
Nel leggere il breve messaggio, l'oppressione si è dissolta in un sospiro liberatorio.
Poco importa se è stata una trovata per catalizzare l'attenzione dell'opinione pubblica e fare ancora una volta il punto sul modello di vita dei testimoni di giustizia o, come qualche malalingua sussurra, per scopi meno nobili. L'importante è che un padre di famiglia continua ad essere guida per i suoi figli e compagno di viaggio di Marisa e di tutti noi.
Ben tornato a casa Pino!

venerdì 25 maggio 2012

Pino Masciari, scomparso da ieri mattina

Pino Masciari è scomparso! Lo comunica la moglie Marisa e tutti gli amici di Pino che fino a ieri mattina gli sono stati vicini.

Pino Masciari, imprenditore calabrese e testimone di giustizia per avere denunciato quanti gli chiedevano il pizzo, da diverso tempo vive sotto scorta. Ieri, dopo aver partecipato ad una rappresentazione teatrale messa in scena degli studenti dell'Unical tratta dal libro “Organizzare il coraggio”scritto insieme alla moglie, aver partecipato a un incontro dibattito, incontrato studenti e cittadini, è andato in albergo a Cosenza.

Ieri mattina, intorno alle 8, 8 e 30, secondo quanto comunicato dalla moglie ai giornali, Pino Masciari si è trovato da solo, senza scorta, per il rientro a casa ed è scomparso!

"Non so se sia scomparso, se l'abbiano preso, se impaurito si sia rifugiato da qualche parte in Calabria – dice la moglie Marisa - non so ancora nulla. So solo che la scorta che avrebbe dovuto riportarlo a casa, qui al Nord, è arrivata sotto l'albergo di Cosenza dove risiedeva da due notti, gli ha comunicato che non poteva accompagnarlo e se ne è andata".

Vogliamo sperare con forza che Pino Masciari abbia preso tutte le precauzioni necessarie per la sua incolumità e che presto possa abbracciare la sua famiglia.

venerdì 18 maggio 2012

Denuncia e speranza di un Testimone di Giustizia

Mi è capitato tra le mani un libro dalla veste grafica banale che, a primo acchito, non suscita curiosità nel lettore. Copertina bianca con scritta centrale rossa tra due linee orizzontali rosse e agli estremi, verticalmente, due nomi dal cognome identico: in alto, Pino Masciari e sotto, in basso Marisa Masciari. Fratello e sorella? No, marito e moglie! È d’uso, in Calabria, che la donna sposata perda il cognome da nubile e acquisisca quello del marito. È una forma arcaica di sottomissione e di nuova appartenenza molto radicata nei paesi. La tradizione impone anche il perpetuarsi dei nomi dei capifamiglia, prima di tutto quello del nonno paterno che si trascina dietro anche “a ‘ngiuria”, il nomignolo, un’eredità indelebile!
Lo schema della copertina del libro sembra mantenere saldo il concetto antropologico appena espresso, ad eccezione del soprannome.

Il titolo “Organizzare il coraggio” e il sottotitolo “La nostra vita contro la ‘ndrangheta”, ha il sentore del “solito opuscoletto” scritto per accumulare “punti” in qualche club.
Lo apro e dopo qualche pagina la ridondanza di certi concetti evidenzia una sorta di ego mortificato e qualche sottile incongruenza nel ripetere ossessivamente fatti risaputi.
È una sorta di biografia di un imprenditore che per sfuggire al pizzo denuncia i suoi estorsori e divenuto testimone di giustizia entra nel programma dello Stato che tutela i cittadini.

Purtroppo, come documentano le cronache, il profitto attrae l’uomo di e in ogni latitudine, figuriamoci nella nostra amatissima terra, testimone di saccheggi, ricatti e sottomissioni.
Qui la ‘ndrangheta è una realtà! e l’imprenditore famelico che intende accorciare i tempi sa dove bussare.
Anche chi vuole stare lontano da certe realtà è condizionato dal pensiero attaccaticcio delle confraternite. E nel libro gli spunti non mancano.

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