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Nella povertà tra le fatiche imposte dai bisogni terreni uno spiraglio di Luce squarcia le tenebra

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  IL DIVINO E IL TERRENO. Nella preistoria della mia infanzia la televisione e men che meno il cinema erano strumenti di evasione appannaggio di pochi. Il primo film in bianco e nero ebbi modo di vederlo e apprezzarlo in piazza. Non ricordo in quale circostanza avvenne la proiezione pubblica ma ricordo bene il coro sdegnato di “NON è VERO!!!” urlato contro l'attore che interpretava un ruolo da viscido. Parve persino che l'attore si girasse stupito verso di noi. Eravamo presi dalla storia. Emotivamente coinvolti, in piazza non si sentiva volare una mosca. Mentre la televisione faceva mostra di sé nei bar e in qualche casa di benestanti. In compenso, noi ragazzi, vivevamo in una collettività fatta di valori solidali tramandati nelle famiglie. Famiglie che lavoravano i campi per trarne sostentamento e praticare lo scambio. Un altro bel ricordo è la voce del banditore. Antesignano della pubblicità, urlava per le strade e i vicoli del paese e invitava a recarsi in piazza o nei...

Miracolo o suggestione?

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  Nostro. Di nome fa Attilio ed è il vescovo di Mileto ma avremmo voluto che fosse il vescovo di tutti per l'affabilità che ha dimostrato nel presentarsi alla comunità. Fin da subito ha tagliato le distanze, quelle solite che sembrano separare i cattolici, il gregge, dal pastore. E se è vero che gli occhi sono lo specchio dell'anima Lui ha uno spirito trasparente, solare come lo è il suo sorriso quando parla. È un uomo umile. Atteggiamento e stato d'animo poco comuni specie tra i prelati impegnati a predicare di “punizioni divine” anziché d'amore e possibilità lontane dalle minacce di perdizione e dannazione che rasentano ricatti e condizionamenti psicologici. Eppure, ieri, durante la consacrazione e l'elevazione a rettorato della “Casa Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” voluta da Natuzza per Maria, ancora una volta, il suo fare e le sue parole mi hanno commosso. Ho seguito dal letto buona parte della cerimonia religiosa e a un certo momento ho sentit...

Indulgenza plenaria per quanti si recheranno a Paravati fino al 6 agosto 2023

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  "altare centrale della casa di culto "Cuore Immacolato di Maria rifugio delle Anime". Fondazione voluta da Natuzza Evolo, in Paravati. Mileto."  Oggi si è avverato un sogno, o forse dobbiamo dire, si è avverata una profezia.  Mons. Attilio Nostro, vescovo di Mileto,  officia la funzione religiosa . Doppia festa a Paravati: riconoscimento di un percorso mistico e concessione dell'indulgenza plenaria. Secondo le testimonianze e secondo quanti hanno avuto modo di frequentare e conoscere Natuzza Evolo in Paravati oggi è un gran giorno! È il giorno della dedicazione della chiesa voluta dalla Mamma Celeste. Tutto nasce dall'umiltà di una donna del sud, per giunta analfabeta ma che comprendeva e parlava tutte le lingue di quanti si presentavano a lei. Era l'Angelo a suggerire... diceva mamma Natuzza. Natuzza aveva un canale preferenziale con la Madonna, la Mamma di Gesù e dei Credenti. Le appariva spesso e intratteneva dialoghi nella povera casetta di Parav...

Nel ricordo di mamma Natuzza

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Oggi, 23 agosto, Natuzza Evolo avrebbe compiuto gli anni. La sua presenza è annidata nei cuori di quanti l'abbiamo conosciuta e la sua immagine rimane indelebile. Non so quanti credono nelle doti carismatiche della nostra cara mamma spirituale Natuzza, senza nulla togliere, anzi ha aggiunto, alle rispettive mamme che ci hanno generato e allevato, e neppure ho l'intenzione di fare opera di proselitismo. La mia intenzione consiste nel ricordarla! Semplicemente ricordare il suo sorriso accogliente e la sua dolcezza. La sua voce tremula. La sua umiltà. I suoi consigli che nei momenti difficili ci hanno supportato. Qualcuno si è recato a Paravati per curiosità e qualcun altro perché spinto dagli affanni quotidiani. Ci si è recati spinti, anzi oppressi da problemi di salute personali o di qualche familiare. Figli, madri, padri, fratelli. Si andava lì per necessità! Egoisticamente per necessità! Necessità di un conforto. carichi d'angoscia e si ritornava a casa più legg...

Mamma Natuzza, secondo me

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Tra non molto si celebrerà la ricorrenza della morte di Natuzza Evolo di Paravati. La signora Fortunata, conosciuta come Natuzza che è il diminutivo nell'idioma locale, era una donna dalle umili origini. Non andò a scuola e non sapeva leggere e scrivere. La madre la mandò a servizio nella casa dei Colloca fin dalla giovane età. Era lei che si prendeva cura dei fratelli e quando mendicava il pane faceva finta di mangiarlo ma in verità lo portava intero a casa per dividerlo coi fratellini. Fin da piccola ebbe gli angeli dei defunti affianco. Parlava con loro come se fossero persone in carne e ossa. Per questa sua stramberia fu attenzionata dai medici e fu persino internata in manicomio. In seguito formò famiglia con un giovane del luogo. Ebbe figli e nipoti ma fu mamma per una folla oceanica. Non fu lei a cercare la notorietà. Furono le parole dettate dalle entità, invisibili a noi comuni mortali, a portare al suo cospetto la fiumana inarrestabile che ancora oggi si reca a...

Lettera a Papa Francesco

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Ho cercato l'indirizzo e-mail di Papa Francesco ma comunicare con Lui telematicamente sembra impossibile. Il suo ufficio fa sapere che non ha un indirizzo di posta elettronica. Sua Santità scrive e riceve lettere secondo i canali consolidati. Le missive arrivano alla sua segreteria che le vaglia e dopo le trasmette, non tutte naturalmente, a Sua Santità. Deduco, quindi, che Francesco non leggerà personalmente la presente lettera aperta, però, non si sa mai... confido nel le vie infinite del Signore. E … scrivo al Santo Padre: Carissimo Papa Francesco, non so se sei al corrente della diatriba, inutile e dannosa, aperta dal vescovo di Vibo-Nicotera-Mileto mons. Renzo inerente la fondazione “C uore Immacolato di Maria rifugio delle anime ”. Fondazione e complesso edificati per volere della Madre SS, in Paravati, così da alleviare i disagi dei pellegrini, come asseriva Natuzza dopo le “visioni” e i dialoghi con Gesù e sua Madre. Dialoghi che prima di essere resi pubblici...

Fedeli per decreto

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Le leggi servono per disciplinare la società e quindi gli uomini che vivono nelle comunità in cui si applicano. La disciplina delle leggi riguarda il modo di intendere le cose comuni; i diritti e i doveri che ogni cittadino appartenente alla comunità deve conoscere e rispettare. Vi è il diritto politico, civile, religioso, appunto! Però, chiedo: si può regolamentare con una legge la spiritualità, il bisogno “irrazionale” votato alla misticità, all'imprescindibile necessità interiore che porta ad astrarre il Supremo dalla materia e quindi all'Assoluto? Può, una comunità, essere indotta a pregare altrove e dentro limiti fisici imposti da un incomprensibile articolo scritto dagli uomini anche se definito “diritto canonico”? Se fosse così allora non si dovrebbe dire messa neanche nelle piazze e nelle foreste... che non ricadono in una area diocesana disciplinata da un notaio. Dietro l'attuale decisione di mons. Renzo, vescovo di Vibo-Mileto-Tropea , e la fondaz...

Il cemento della 'ndrangheta

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UN GIORNO MI FARAI UNA GRANDE CHIESA  Così disse la Madonna, durante una visione, a mamma Natuzza. Costruire una chiesa o una casa religiosa, una visione di Natuzza Evolo suggeritale dalla Madonna e impiegare persone del luogo che secondo alcune indiscrezioni sono stati indicati da qualcuno in odore di 'ndrangheta è una cosa brutta? È peccato? Oppure è una semplice notizia giornalistica da prendere così, senza tante preoccupazioni e lasciare che la costruzione dell'opera faccia il suo corso? La notizia ha fatto clamore. Ha avuto il suo bell'effetto. Ma se si valuta benevolmente nel suo insieme si arriva a concludere che non c'è lo zampino del diavolo. La sintesi dei fatti, (a disposizione in ogni momento nel web, sugli organi di stampa e altre fonti istituzionali giacché l'indagine non ha più i vincoli della segretezza) è questa: Dopo che la Regione Calabria diede il via libera ai cantieri di ampliamento della struttura e assicurando un fi...

il carisma di Natuzza Evolo

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Sono stato spesso a Paravati quando mamma Natuzza era in vita, ma non ricordo il Cristo in croce col dente spezzato. Eppure sono entrato nella sua stanza, ho dialogato con lei. Le ho stretto le mani, l’ho baciata. Ha benedetto me e la mia famiglia, ha rassicurato i miei figli con voce tremula ma ferma e la sua figura benevola, il suo sorriso, la sua figura e gli insegnamenti di mamma mi accompagnano ancora nella permanenza terrena. Che dire la sua assenza fa rumore. Tanti aneddoti, suggerimenti, consigli di vita elargiti da Natuzza, sono punti nodali negli incontri tra le persone che l’hanno conosciuta e la visione del Martirio di Gesù ricorre spesso nelle testimonianze. Sapevo benissimo dei suoi dialoghi con gli angeli, i defunti e gli incontri con Gesù che avvenivano da quando era piccola ma i particolari della crocefissione, così come raccontati da alcuni amici comuni e figli spirituali di Natuzza, mi hanno letteralmente spiazzato. Natuzza, vedeva Gesù maltrattato, picchiato, um...

vivere e rappresentare Cristo

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Attorno alle figure carismatiche, inevitabilmente, si stringono adepti, sorgono movimenti, fondazioni e filosofie di vita. In Calabria le figure carismatiche conosciute dalle grandi masse sono Natuzza Evolo di Paravati e Cosimo Fragomeni di Placanica . Paravati e Placanica , paesi sperduti nell’entroterra calabrese, oggi, sono divenuti luoghi frequentatissimi da fedeli cristiani e semplici curiosi. Tra il popolo di fedeli che vede in Natuzza e Cosimo Fragomeni l’estensione dell’amore di Gesù Salvatore, Crocefisso dalla cattiveria dell’uomo, e Maria, sua Madre, c’è chi è angosciato da drammi fisici o mentali di qualche congiunto e prega per la sua guarigione. A tal proposito c’è da dire che molti ex voto testimoniano miracolose guarigioni. Ciò non mette al riparo da cattiverie gratuite e da maldicenze i luoghi e la missione delle persone che vi operano. Malvagità che fa riaffiorare alla mente la stessa crudeltà incontrata sul calvario da Gesù Nazareno. Una meschinità, quella perpe...

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