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sabato 23 novembre 2019

Ideali e bisogni nei movimenti di base contemporanei

M5s, biodegradabile x natura o statuto?


Lavoisier nel ‘700 capii e stigmatizzò il concetto della relatività, teoria secondo cui “nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma”. E ancora prima, in Grecia, Empedocle, riferendosi alla totalità dell’essere pensava, semplicisticamente, che non c’era separazione tra anima e materia.
Fede e scienza non vanno a braccetto. Cosicché, il concetto, epurato dalla spiritualità, passa alla storia della fisica nella formula esplicata da Antoine-Laurent de Lavoisier sul principio della conservazione chimica della massa. La stessa formula è corretta da Einstein che chiarisce, laddove, all’interno di un sistema chiuso, in una reazione chimica la massa dei reagenti è esattamente uguale alla massa dei prodotti, anche se appare in forme diverse. Quindi, “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma!”.
E che dire del filosofo Jean Jacques Rousseau? Anche lui nato nel ‘700 e tirato in ballo dal movimento cinque stelle con l’ormai nota piattaforma che prende il suo nome? E cui si aspira? (Ritengo, visti i suoi saggi).
"teorie e ideali"

C’è tantissima umanità e voglia di ragionare, lavorare per cambiare in positivo la società nei movimenti spontanei che partono dal basso probabilmente perché la base soffre e vive sulla propria pelle le diseguaglianze sociali e le relative conseguenze imposte dalla classe dominante e dai soprusi che è costretta a subire spesso per colpa dei furbetti.

Girotondini, popolo viola, arcobaleno, movimenti studenteschi e operai, e per ultimo in ordine di tempo le “sardine” invadono le piazze per rispondere al qualunquismo populista etichettato dalle destre italiane e europee che strumentalizzano i bisogni parlando alla pancia dei più sofferenti e disgraziati.
Superato l’impeto momentaneo e l’indignazione, i movimenti spontanei, quando non incanalati nelle forme istituzionali suggerite dalla Costituzione, si dissolvono vanificando così la “rabbia propositiva” del ben pensare.

Tra le specie, quella umana risulta essere la più creativa nel fenomeno del “trasformismo”.
E, a lungo andare, trasforma concetti e azioni in base alle esigenze primarie dettate dal proprio ego, per quanto concerne etica e pensiero positivo e, dallo spirito di sopravvivenza, nell’atto pratico del vivere quotidiano cerca soluzioni prettamente legate al materialismo sopravvivenziale.

È, in sintesi, positivo affidare a una piattaforma le sorti gestionali della politica sociale del movimento che nasce come punto di rottura col vecchio meccanismo di gestione della politica e dei relativi candidati che dovrebbero rappresentarlo?
Democrazia di base? Se la base ha la “cultura necessaria” sì! Altrimenti è opportuno evitare malintesi e malintenzionati pronti a strumentalizzare ogni respiro. Prescindendo dal numero di mandati e mettendo in primo piano credibilità, cultura, e affidabilità di candidati, dirigenti e iscritti. In virtù della storia dei costumi sociali, dei movimenti, dei sovranismi, delle dittature e dei flussi e riflussi storici mancanti ma sempre in agguato pronte per nuove esperienze e relative vittime sacrificali.

lunedì 12 novembre 2012

chi ha paura di Grillo?

Grillo? Un genio! Parola di creativo!

Come altrimenti può essere definito uno che da assente è (suo malgrado?) ospite d'onore in una trasmissione della 7?
Pochi hanno capito la genialità di questo guitto che, forte del suo mestiere di comico, ha fatto della satira un'arma micidiale contro la cattiva classe dirigente politica italiana.
Molti lo temono!
Politicanti e giornalai annaspano nell'aria fritta dei loro discorsi inconcludenti che nel tentativo di delegittimarlo e renderlo ridicolo agli occhi dei “colti” definiscono lui e il M5S un branco di ignoranti antipolitici che pensano solo ed esclusivamente a loro stessi.
Certo fa senso, in una società appiattita sulle cazzate dei massmedia, regno incontrastato dei cloni al silicone un tempo definiti servi sciocchi, sentire che un leader politico invita i suoi di non partecipare ai talk show televisivi. E poi, quella falsa ritrosia moraleggiante nel sentire parole comuni volare in e per ogni dove nella vita di tutti i giorni di ognuno di noi, è davvero ridicola!

La verità? È che Grillo e il suo manipolo fanno paura.
Questa, finalmente, la vera rivoluzione dal basso carica di cultura popolare che non è fatta solo di pancia.

martedì 8 maggio 2012

Grillo vs Napolitano, polemica strumentale

Non trovo costruttivo chi cerca lo scontro a qualsiasi costo! Democrazia significa libertà di espressione e non tutti possono vedere cose che per altri sono grandiose.
Mi riferisco alla polemica spicciola di Grillo sulle parole del presidente Napolitano che sta incendiando la rete e i giornali.

“Polemica a distanza tra il presidente della Repubblica e Beppe Grillo. Commentando l'esito del voto di ieri l'inquilino del Quirinale ha parlato di un risultato che non è una rivoluzione, ma piuttosto, offre motivi di riflessione. Per tutti, "per le forze politiche e per i cittadini sui rapporti con la politica e sui problemi di governabilità". Quanto al "boom" del comico-blogger il parere di Napolitano è secco: "Boom? Ricordo solo quello degli anni '60...".” (da Repubblica)

non vedo cosa c'è di offensivo o che abbia potuto ledere la credibilità del movimento 5 stelle in queste frasi. Anzi, tutt'altro! Napolitano dice grazie a questi cittadini perché la loro veemenza è motivo di riflessione.
Se poi, si deve fare casino perchè questo paga, allora va bene; mettetevi sullo stesso piano della lega.

''L'anno prossimo si terranno le elezioni politiche e, subito dopo, sarà nominato il successore di Napolitano, che potrà godersi il meritato riposo. Se il Movimento 5 Stelle fara' boom (come quello dei favolosi anni '60), il prossimo presidente non sara' un'emanazione dei partiti, come la Bonino, e neppure delle banche, come Rigor Montis''. Così scrive Beppe Grillo sul suo blog.”

In effetti, Grillo usa esternazioni irriguardose, politicamente scorrette! Peccato perché alcune cose le condividevo... ma non condivido chi manca di rispetto o vuole imbavagliare quanti la pensano diversamente da lui!

venerdì 20 aprile 2012

Grillo e grillini osteggiati dalle forze politiche

beppe grillo
A Palermo negano la piazza a Riccardo Nuti, candidato a sindaco della città nella lista del movimento 5 stelle e nel resto d'Italia i partiti guardano dall'alto in basso Beppe Grillo, leader del movimento, che sta minando i poteri costituiti delle oligarchie politiche.

Anche Michele Santoro, in un certo qual modo silura la supremazia carismatica di Beppe Grillo. Nel suo programma “Servizio Pubblico” Santoro lo dice espressamente : Lui decide chi espellere e le linee guida del movimento ...

In effetti la visione del monarca che tutto può, nella gestione di in un movimento o partito che dir si voglia, è espressione dispotica che fa a pugni con la decantata libertà corale degli aderenti al progetto di Grillo.

Personalmente non credo negli eroi e neanche in quelli che gridano dalle pagine dei giornali i peccati degli altri.
Credo nella coralità che assomma intelligenze divergenti, esigenze culturali e esistenziali umane affini e non che si coalizzano in progetti mirati per migliorare la società, ma non si deve però dimenticare che il movimento 5 stelle è nato dalla contestazione che Grillo, da tempo, porta sul web e nelle piazze forte della sua popolarità.

Cosa contesta Beppe Grillo?
Contesta le scelte scellerate delle lobby e della cattiva politica che lavorano per garantire il benessere di pochi, gli intrallazzi innalzati a legge.

È vero, le uscite di Grillo sono un miscuglio esplosivo e a volte il passaggio tra il cabaret e i proclami politici sono talmente repentini da smorzare la risata in gola. Purtroppo non dipende da lui, è realtà. Una realtà amara costruita anno dopo anno dai personaggi che ora gli danno addosso, lo assediano e tentano di delegittimarlo paragonandolo al fallimentare Bossi e al suo partito.

Ma l'assunto è ovviamente riduttivo! per comprendere davvero la forza che sta alla base delle contestazioni si deve rivedere il concetto di democrazia partecipata e convenire che in una democrazia avanzata è impensabile strutturare la politica in associazioni rette da cerchi magici e relative strutture piramidali che decidono sulle teste degli ignari sostenitori. Ed è inconcepibile l'assedio perenne delle Istituzioni da parte dei soliti noti.
Per questo le loro paure aumentano a dismisura ed è quasi legittima la reazione che provoca il Grillo Parlante negli ambienti politici sponsorizzati da nomi personaggi e lobby.

Non pagare il debito e uscire dall'euro e' una ipotesi che si puo' valutare, dice Grillo ''Sono per valutare una seria proposta di rimanere in Europa e, con il minor danno possibile, uscire dall'euro, non pagare il debito pubblico o pagarne solo una parte''.
Poi, durante un comizio a San Donato fa l'esempio dell'Ecuador e dell'Islanda che hanno deciso di non pagare. ''Non possiamo passare la nostra vita a pagare gli interessi di un debito non fatto da noi ma da loro''... ''vogliono saldare il debito pubblico con il patrimonio personale, con la casa''.

E' un fiume in piena fermato solo da un inviato delle Iene che fa un fuori programma sul palco e gli si avvicina. Lui scende dal palco dal retro dicendo ''lo lascio a voi'' ma Angelo Duro lo segue. Pochi momenti e poi torna sul palco a dire che ''il paese e' morto'' con ''150 mila aziende chiuse in tre mesi'', a criticare ''Rigor Montis'' e i partiti che ormai sono finiti e lo sanno. Il nuovo partito della Nazione del Terzo Polo? ''Gente fuori dalla storia con Casini che si fa un colpo di sole'' ai capelli. Rosy Mauro che apre al Movimento 5 stelle e lui che si chiede se sia una minaccia. D'Alema che lo ha ''offeso e continua ad offendere'', Formigoni che non dovrebbe piu'' fare il presidente di Regione perche' e' al quarto mandato e Vendola. ''L'ho aiutato - ha detto - e mi sparerei nei coglioni''. ''Loro hanno percentuali bassissime - ha aggiunto -. Sono morti, cercheranno di fare brogli, sondaggi finti, di spostare le elezioni, ma con un Paese così non so ... Non posso proteggere nessuno''.

Un esempio del clima? Un ex militare che ha proposto di fare un plastico per Vespa ''ma con il plastico che usavamo noi - ha riferito Grillo - in Afghanistan''. Ironia ma non solo. A suo dire quello che ci vorrebbe e' una ''norimberghina. Non devono andarsene. Se ne andranno quando saranno processati da un tribunale pubblico e avranno restituito con gli interessi quello che hanno rubato. Non e' vero che l'Italia e' nei guai perche' la maggior parte della gente non paga le tasse, a suo dire. Pagare le tasse e' ''giustissimo'' ma ''se pagassimo il doppio - ha concluso - ruberebbero il doppio''.

Ed ecco che Il Grillo Parlante, quello che dà fastidio ai burattini, conclude con uno show da cabarettista e lascia un po' d'amaro in bocca.

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