Visualizzazione post con etichetta elezioni regionali. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta elezioni regionali. Mostra tutti i post

venerdì 12 aprile 2019

Pino Nisticò, lista civica per una Calabria migliore

Il prof. Pino Nisticò mette la faccia e torna nell'agone politico presentando una lista civica collegata al Presidente in sintonia coi valori del movimento da lui capeggiato.

Un candidato presidente impegnato nel progetto culturale di rinnovamento e rilancio della Calabria, dei giovani e dei calabresi.

Non esterna diktat ma si mette al fianco di chi intende lavorare per il cambiamento sociale e culturale della Calabria.

“Dopo una lunga riflessione sulle condizioni della nostra Calabria, una terra di continue emergenze, mi sento profondamente deluso nel constatare lo stato di degrado in cui versa e soprattutto il fatto che i nostri giovani stiano ormai perdendo completamente la fiducia nelle istituzioni per il loro futuro. Il mio lungo percorso accademico e politico mi ha consentito di acquisire una solida preparazione scientifica ed una esperienza politica a livello regionale, nazionale ed anche europeo. Dopo moltissime e calorose sollecitazioni da parte di amici, mi sono deciso di scendere ancora una volta in campo per le prossime elezioni regionali nel tentativo di realizzare un “Progetto Calabria” volto a riqualificare e rinnovare la classe politica e dirigente della nostra Regione”.
Un programma ambizioso quello del prof. Nisticò.

Leggiamo insieme quanto l'ex presidente della Calabria Giuseppe Nisticò ha trasmesso all'agi:

"Per rinsaldare legami antichi “con numerosi amici delle varie provincie della Calabria, abbiamo deciso di presentare per le prossime elezioni regionali una lista civica, cristiana e progressista, che comprenda sia figure di alto profilo professionale ed etico della società civile, che giovani sindaci, consiglieri comunali e provinciali, stimati e amati nel territorio, i quali intendono mettere a disposizione le loro energie a beneficio della nostra Regione.

In questo modo – dice ancora il prof. Pino Nisticò, intendiamo chiamare a raccolta gli uomini per bene della società civile, che rappresentano la cosiddetta “maggioranza silenziosa” per attivare insieme a loro un processo di vera e propria “rivoluzione” culturale della nostra regione. Purtroppo, ormai i partiti tradizionali si sono incistati e rinchiusi sempre più in se stessi e i politici eletti pensano soltanto a conservare la loro poltrona, impedendo qualunque ricambio generazionale.
La nostra "lista civica" sarà collegata al Presidente che condivide i valori del nostro movimento e si impegna a realizzare il nostro progetto. D'altro canto, i partiti cosiddetti nuovi, che sono al governo hanno avuto il merito di capire il bisogno della gente comune di rinnovare la classe politica, ma hanno deluso le aspettative della gente con promesse facili e difficilmente realizzabili".

Il distretto tecnologico che Nisticò ha in mente si estende da Cosenza a Lametia Terme e, attraversando Vibo Valentia e la piana di Gioia Tauro, arriva fino a Reggio Calabria."

"Altri centri di eccellenza saranno realizzati lungo la via della Magna Graecia da Sibari a Crotone fino alla Locride e a Reggio Calabria. Nel contempo saranno attivati con le Università corsi di formazione e riqualificazione professionale dei nostri giovani per un loro rapido inserimento nel mondo del lavoro non solo in settori innovativi, ma anche in quelli tradizionali in cui ci sia un reale bisogno.
Noi calabresi – conclude il prof. - dobbiamo ritrovare l'orgoglio e la fierezza dell'antica civiltà di cui siamo gli eredi e presentarci in Italia e nel mondo non "con il cappello in mano", ma con piena coscienza della nostra forza e dell'autonomia che possiamo esprimere per disegnare un futuro di democrazia, solidarietà, secondo i principi della dottrina sociale della Chiesa, di pace e di benessere economico e sociale per i nostri figli".  Conclude Pino Nisticò.

lunedì 24 novembre 2014

Il giorno dopo le regionali 2014

2 a zero per noi?


Ecco dove stanno le storture che allontanano i cittadini dalla politica.

La disaffezione dei cittadini alle prese con i problemi reali; i motivi che allontanano dalle parole concitate e inducono a lasciare perdere perché tanto non cambia niente sono condensati e racchiuse in affermazioni come queste che rasentano il linguaggio da stadio e che stanno bene solo nei derby calcistici ma non in bocca ad un leader politico che dovrebbe sapere traghettare oltre il guado della barbarie l'Italia delle idee e della cultura e creare lavoro per le persone con diversa fede politica che qui vivono.

Un'Italia che non è andata a votare perché non si sente rappresentata!, è bene ricordarlo a Renzi & C. che insistono nel volere cambiare la Costituzione con riforme scritte tra due persone come se fosse un accordo privato ma imposte all'intera nazione. Oltre il 60% degli aventi diritto, nelle due regioni che hanno dovuto rieleggere anzitempo l'organismo politico e amministrativo locale più alto, perché, dopo gli scandali imputati ai rispettivi presidenti regionali, coinvolti e condannati, si sono trovati senza uomini probi (così, in estrema sintesi, dicono le sentenze) al governo di Calabria ed Emilia Romagna.

No caro Matteo, non è questa l'intenzione di vita sociale che vorremmo sentire dalla tua voce.
I derby, come sappiamo, spesso sfociano in drammi e di drammi già ne subbiamo abbastanza!
Non dico che ci aspettiamo un santo in politica, già è difficilissimo trovarne tra quelli che hanno preso i voti per vocazione, attenti all'amore universale. Ma ti riesce faticoso sparare meno slogan, scrivere qualche twet di meno e ascoltare veramente i bisogni della gente comune?

Quelli che per te sono problemi secondari ti stanno mandando messaggi ben precisi: le astensioni non sono un problema secondario. Pensaci. Il disagio sociale cresce ed è compito tuo e della tua squadra di governo evitare che ciò accada.

Noi, in CALABRIA, confidiamo in Mario Oliverio, nella sua saggezza politica e nella sua lunga storia, ma, per prudenza, visti i fatti che costellano la storia d'Italia degli ultimi decenni, tra clientele e inciuci vari, scandali da prima e ultima repubblica, riteniamo giusto aspettare prima di esprimere analisi o muovere suggerimenti. Al momento sentiamo di augurare un caloroso buon lavoro scevro da campanilismi e tifoseria da stadi.

giovedì 11 settembre 2014

L'arcivescovo non vuole interferenze per il 23

SCONFINAMENTI, RELIGIOSITÀ E POLITICA IN CALABRIA


Sembrava fatta. Il tar, tribunale amministrativo regionale, con una sentenza obbliga la politica a definire una data per le elezioni regionali clabresi. La politica, nella persona del presidente regionale facente funzioni Antonella Stasi, indice le elezioni per il 23 novembre. La chiesa, nella persona dell'arcivescovo di Cosenza e Bisignano Salvatore Nunnari, scrive una lettera alla politica per evitare le elezioni il 23 perché nella stessa data è prevista la canonizzazione del beato Nicola Saggio.

Riepilogando: tre poteri decidono, con criteri e spunti diversi, quando gli elettori della Calabria possono scegliere chi mettere alla guida della regione.

Si può capire e condividere la decisione del Tar che, in seguito all'immobilismo dei politici presenti nell'alta assise regionale, impone di ripristinare un istituto democratico.
Si possono anche intuire e non condividere le motivazioni dei politici che vorrebbero concludere la legislatura. Ma la lettera e le motivazioni dell'arcivescovo lasciano interdetti. Hanno il sapore della beffa in una regione martoriata dalla sottocultura imposta dalle lobby.

Forse, al titolare della curia sfugge un piccolo particolare che non sfugge certamente alle entità superiori.

Senz'altro, il già Beato Nicola, dall'alto della sua Saggezza, comprenderà i drammi provocati dall'assenza di una classe politica adeguata che fa da palo alle crisi di costume, sociale, religiosa, e, nel caso fosse confermata la data del 23, se ne farà una ragione. Giustificherà l'eventuale assenza dei calabresi a Roma e sicuramente pregherà affinché cessi il malcostume nella terra resa famosa dalla letteratura fantasiosa di scrittori e giornalisti d'assalto.

mercoledì 10 settembre 2014

Calabria, al voto per imposizione del Tar

In Calabria si dovrebbe votare il 23 novembre. Il condizionale è d'obbligo visto che la data indicata dalla presidente f.f. della regione Antonella Stasi è arrivata dopo la sentenza del tar.
Sì, c'è voluta una sentenza per stroncare i balletti e gli inciuci tra politici mentre si facevano le ultime spartizioni biparti-san nelle stanze che contano.

Il tar ha imposto alla Stasi di fissare una data per le regionali entro dieci giorni dalla notifica della sentenza. E così è stato … ma sappiamo che le vie della politica sono infinite. Tra l'altro grava l'assurda legge varata da questa assemblea ben assortita che ha innalzato in maniera oscena le percentuali necessarie per essere eletti e presenti in giunta.

Insomma si gioca sulla testa e sul futuro dei calabresi non con i cittadini ma tra poteri politici e istituzionali; c'è chi pensa di ritagliare uno spazio alle pari opportunità o di genere, chi tesse accordi politici che poi si coniugano con altri termini eclatanti in cui la stampa e la magistratura spulciano.

E i cittadini? Che ruolo hanno nelle strategie dei partiti? Quale peso specifico hanno per i concorrenti alla poltrona di governatore Galati, Santelli, Ferro, Oliverio, Callipo e Speranza (questi i nomi che circolano al momento) oltre a quello del voto?

Le voci di piazza dicono che la quasi totalità dei nomi che circolano non hanno le carte in regola per governare una regione come la Calabria. Vuoi per i trascorsi ballerini sui diversi carrocci che hanno governato l'Italia e la regione, vuoi per clientele o nepotismo. Ma la cosa più grave che si imputa a questa classe dirigente consiste nel non avere saputo o voluto lavorare per la Calabria ma per coltivare il proprio elettorato ed essere certi di una futura ricollocazione.

e se la Calabria piange il resto d'Italia non ride. sigh!  concludo con un interrogativo quasi amletico: per quanto tempo si deve confidare nella magistratura o nei giornalisti seri prima che si risvegli la coscienza civica del romantico popolo italico per essere o non essere sudditi ma cittadini degni di una democrazia culturalmente avanzata?

martedì 30 ottobre 2012

quel pasticciere di Bersani

caro Karl, il tuo pensiero è superato.
Con quasi il 31% Crocetta diventa presidente della Trinacria. Nasce il PDUC (partito democratici unione di centro) composto da Bersani e Casini in versione cannolicchi alla siciliana. Ma per governare il nostro Crocetta deve comporre un vassoio con tanta glassa un po' di zeppole, cannoli e ossicini di marzapane al pistacchio e pasta di mandorle.
La rinomata pasticceria siciliana ha, da ieri, un nuovo ingrediente, forte, rivoluzionario, innovativo che fermenta subito e raccoglie la maggior parte dei gusti (il 18%) di quel 47% di buongustai che non hanno voluto mancare all'appuntamento.
Adesso i due grandi chef, Bersani e Casini, sono ai fornelli. Vediamo cosa riescono ad inventare con ingredienti simili:
PD-UDC Rosario Crocetta 30,5% Seggi totali 39. PDL Nello Musumeci 25,7% Seggi totali 21. M5S Giancarlo Cancelleri 18,2% Seggi totali 15. G. SUD Gianfranco Micciché 15,4% Seggi totali 15.
Comunque vadano le cose, a questo punto, le primarie tra Bersani e Renzi sembrano inutili. La nascita del nuovo grande centro che ha preso forma nelle officine culinarie siciliane, composto da PD, UDC, API e PSI, esige un duello tra Bersani e Casini affiancati da Rutelli & C. con buona pace di SEL e quanti ancora conservano i semi del pensiero marxista.



sbirciando qua e là

sbirciando qua e là
notizie e curiosità
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
AMBIENTE CULTURA TERRITORIO EVENTI e elogio della BELLEZZA ...appunti di viaggio... at 12 o'clock post in progress
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress

Post suggerito

Le seduzioni dell'arte

Mario Iannino, 2007, a scuola di seduzione C'è un universo abitato da più categorie di persone che lascia spazi a gestualità inusu...

a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress ... analisi e opinioni a confronto
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto

Sulle tracce di Cassiodoro

Sulle tracce di Cassiodoro
Flussi e riflussi storici

SPAZIO ALLA CREATIVITA'

SPAZIO ALLA CREATIVITA'
La creatività è femmina

un pizzico di ... Sapore

Un pizzico di ---- cultura --- folklore --- storia --- a spasso tra i paesi della Calabria e non solo. ---Incontri a ore 12 Notizie & ...Eventi ...at 12 o'clock... Opinioni ... works in progress, analisi e opinioni a confronto
Itinerari gastronomici e cucina mediterranea

Cucina Calabrese

Cucina Calabrese
... di necessità virtù
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto

post in progress

a ore 12 ...accade davanti ai nostri occhi e ne parliamo...at 12 o'clock post in progress
e-mail: arteesocieta@gmail.com
...OPINIONI A CONFRONTO ...

...OPINIONI A CONFRONTO ...

POST IN PROGRESS

Dai monti al mare in 15' tra natura e archeologia

A spasso tra i luoghi più belli e suggestivi della Calabria

Da un capo all'altro

Da un capo all'altro
Tra storia, miti e leggende

UN PONTE

UN PONTE
SULLA IR/REALTA'

Per raggiungere le tue mete consulta la mappa

ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA

ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA
PERCORSI SUGGERITI

Translate