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giovedì 24 marzo 2022

₽utin, sta tutto nel nome il destino di un uomo

 


Sarà un caso ma trovo una certa analogia tra la lettera P di putin e il simbolo del rublo che è la moneta russa con la quale il dittatore esige il pagamento del “suo” gas dalle nazioni “ostili” al progetto nazionalista invasivo e portatore di morte imposto in Ucraina da un mese.

Le immagini e le testimonianze narrano di un disastro ambientale immane. Scene apocalittiche. Scenari di guerra che mai avremmo voluto più vedere dopo l'ultima e drammatica guerra nazifascista che inflisse morte e distruzione in tutta Europa.

In nome di un ideale all'epoca si scateno l'inferno. Sterminio e atrocità di ogni genere invase le città e i siti di ogni nazione che non si sottometteva alle deliranti invettive nazionalsocialiste del fuhrer. Sì, voleva imporre la supremazia della razza ariana al resto del mondo.

Anche ₽utin insieme all'entourage che detiene le maggiori quote di ricchezze nazionali intende avocare a sé il potere economico vestito ideologicamente di retorica retrò.

Lui, il signor sostiene di essere lì per estirpare il cancro occidentale nichilista e per arrivare al suo fine fa snocciolare bombe che uccidono bambini, anziani inermi. Insomma si sente di essere il profeta decadente di un'epoca lussuriosa e, perciò, per debellare un sistema che ritiene immorale, nazista e liberare così il popolo ucraino sfruttato dalle logiche dittatoriali consumistiche occidentali usa la forza. Una forza violenta che spappola i palazzi. Sventra case, monumenti, strade e storia.

Ma saranno cazzi di un popolo sovrano decidere come condurre la vita?

La storia pare non abbia insegnato nulla!

Non è mia intenzione andare a fare le pulci politiche o sociologiche che hanno spinto Putin ad aggredire una nazione sovrana anche perché ritengo che non ce ne siano!

L'unico motivo è racchiuso tutto in questo simbolo: 



venerdì 2 aprile 2021

A George Floyd, Stefano Cucchi, nuovi Cristo in croce

L'inviato rai dagli USA annuncia la visione di alcune scene violente ai danni di George Floyd l'afroamericano morto in seguito al fermo della polizia. E ne sconsiglia la visione a un pubblico sensibile.

Le nuove scene messe a testimonianza della morte fanno rabbrividire. È un po' come rivedere le foto del volto martoriato di Stefano Cucchi morto anche lui in carcere dopo i maltrattamenti e i pestaggi delle bestie vestite coi panni delle istituzioni. E quando il male indossa la divisa è ancora più orrendo. Le sue azioni sono orrende! Quando si accanisce contro i deboli indifesi.

Aveva ragione l'inviato Di Bella nel suggerire di non guardare le immagini. Lasciano sgomenti! Leggere la paura e sentire le preghiere di un uomo alto 2 metri, sentirgli dire: dite ai miei figli che li amo, non ci sono aggettivi adeguati per esprimere la brutalità bestiale subita da quell'omone morto per causa del terrore che in quel momento ha armato il ginocchio che l'immobilizzava dell'uomo in divisa che, sordo alle invocazioni d'aiuto, non mollava la presa.

Davanti alla morte indotta non ci sono scusanti per gli uomini che la provocano!

Inutile fare l'analisi a priori. Il giudizio degli uomini può infliggere l'ergastolo ma non riporta in vita nessuna vittima.



venerdì 1 giugno 2018

Tim, con una mano prende e l'altra pure

Brava Tim! Complimenti per come sai aggirare le leggi.

Nel ripristinare il canone in base alle sacrosante mensilità annuali come imposto dalla legge a seguito delle proteste di utenti e associazione dei consumatori ecco tirata fuori la geniale strategia:
dal 1° aprile c'è un aumento del quasi 8% e dal 1° luglio un aumento mensile di 2,50€.
però, l'azienda delle telecomunicazioni, che ha eretto nel tempo il suo impero con il contributo dello Stato italiano, chiarisce nelle comunicazione agli utenti che, si può recedere dal contratto senza penali ma continuando a pagare le rate del modem fino alla scadenza insieme alle altre eventuali promozioni attive sulla linea.
Ma, scusate: se un utente passa ad altro operatore che se ne fa del modem tim e le altre promozioni in atto?

C'è da dire per amore di chiarezza che nella sua infinità magnanimità, tim, fa persino lo sconto sulla disattivazione a seguito del diritto di recesso per eventuale passaggio ad altro operatore entro il 30 giugno.

È chiaramente un controsenso! Come lo è la giustificazione dell'aumento mensile di € 2,50 mirata al miglioramento qualità e lavoro visto che è di queste ultime ore la decisione aziendale di chiudere alcuni uffici TIM del Lazio.

Attualmente il provvedimento interesserà 29.736 lavoratori sui circa 43 mila impiegati su tutto il territorio nazionale. Previsti tra un anno circa 4.500 esuberi.

martedì 28 novembre 2017

Giù la maschera

Nel mondo dello spettacolo non tutti si sono uniformati all'ondata delatoria conto i “mostri” che, caduti in disgrazia, hanno perso potere.
Casualmente, ho sentito parole sagge: “...se qualcuno ha qualcosa da denunciare ci sono le sedi adatte. Certo non sono adatti gli studi televisivi e i talk show”.

Lo spettacolo è finito! Basta incentivare i pruriti dei guardoni. ( già, ma senza questi molti programmi televisivi andrebbero in rovina.). Bigottismo? No! Voglia di aria nuova. Ossigeno per la mente! Che faccia ragionare e fare crescere in buona salute mentale i vecchi che si sono rincoglioniti davanti allo schermo e i giovani che ancora seguono gli spettacoli spazzatura.

Miracolo! Finalmente qualcuno dal volto umano in televisione. Nonostante i successi e i riflettori che hanno illuminato i suoi passi non cavalca l'onda anomala delatoria e dice cose sensate. Non affonda il coltello nella piaga ma demanda il tutto nelle sedi giuste e qualificate.

Chiedo troppo?

martedì 17 ottobre 2017

Donne e uomini tra abusi di potere e stragi

Non ne farei una questione di genere maschile o femminile ma una questione di cultura e pulizia mentale che governa la libido e il fare umano in ogni aspetto.

Le notizie corrono. Si accavallano ma rimangono nei pensieri solo le più scottanti. Ovviamente, secondo i costumi e la cultura corrente le situazioni morbose acchiappano maggiormente e catalizzano le attenzioni della quasi totalità degli utenti anche inconsapevolmente.

E mentre si riaccendono i riflettori sugli “abusi sessuali” del produttore americano, che pare abbia fatto incette e goduto delle grazie delle più belle e attraenti giovani attrici che gli sono capitate a tiro e che pare, sempre secondo quanto si narra in questi giorni sui media, abbiano ceduto alle voglie dell'orco, una donna impegnata sul fronte morale è stata fatta fuori alla maniera dei boss di 'ndrangheta e malaffare: uccisa! Saltata in aria con la propria macchina dopo pochi metri.
L'esplosione ha fatto volare l'auto e l'ha scaraventata fuori strada in una campagna dell'isola di Malta.

Daphne Caruana Galizia, questo il nome della giornalista e blogger assassinata, da qualche tempo conduceva un'inchiesta investigativa che ha imbarazzato il governo maltese. Ha puntato il dito sul governo Muscat e sui legami col regime azero.

daphnecaruana galizia

L'ultimo post scritto sul suo blog conclude così: “ci sono criminali ovunque si guardi, la situazione è disperata”.
Poi, alle tre, il boato. Gli agenti di polizia hanno riferito che il cadavere è irriconoscibile.

Abbiamo diverse finestre d'osservazione:
Da un lato, donne che esasperano la loro femminilità e forse la mettono in conto pur di fare carriera, dall'altro, Donne che pensano. Pensano a come mettere in campo la conoscenza per migliorare l'esistente e la vita alle nuove generazioni. Donne che denunciano, consapevoli di esporsi alla diabolica cattiveria umana. Donne come Ilaria Alpi, uccisa per le sue inchieste in medio oriente insieme all'operatore Miran Hrovatin.
Sono passati 23 anni dall'omicidio di Ilaria e Miran e le indagini sono ad un punto morto, ancora non ci sono colpevoli! Ma è forse trovando i colpevoli che si migliora la società?
Mi spiego meglio. Anzi pongo un quesito:
se ci fossimo preoccupati più del pensiero filosofico, cioè sull'essere e nello stare insieme nel momento storico attuale, piuttosto che sulle lusinghe estetiche del corpo e sulla voluttà che questo dona; sulle insidie del potere maschile e femminile esercitato nelle forme più varie da entrambi i sessi, (perché, è indiscutibile, una bella donna esercita poteri irrefrenabili quando vuole e domina l'uomo in qualsiasi momento) sarebbe comunque successo tutto ciò?

Mi piace concludere e ricordare tutte le donne e gli uomini che hanno lavorato e continuano a farlo in silenzio. In sintesi, le persone sane che hanno dato conforto alla società coi loro studi e l'impegno adeguato per una corretta causa nelle istituzioni e nelle famiglie. Donne e uomini che si sono realizzati nell'anonimato.
Gente che non vedremo mai in tv o sui giornali ma non per questo meno importanti e incisivi per la formazione dei cervelli.

venerdì 6 aprile 2012

Renzo Bossi, studi a carico della lega?

renzo bossi
La lega paga gli studi universitari a Renzo Bossi? Embè che c'è di male!? La lega è un signor partito e vuole che i suoi dirigenti siano altamente acculturati se no come fanno a sparare cazzate agli italiani ingenui e fregare i padani con la scorza? Per inventare storie fantasiose ci vuole una certa kultura e poi se sono disposti a spendere 130mila euri per una laurea inglese intestata al figlio del grande capo saranno fattacci loro o no? Rode un pochetto quando si viene a sapere che i finanziamenti puibblici ai partiti loro li investono come quei “ladroni” che tanto odiano!

 ecco cosa riportano le agenzie di stampa:
1)
“Anche la laurea che Renzo Bossi sta prendendo presso un'universita' privata di Londra era 'a carico' delle casse della Lega. Lo dichiara a verbale Nadia Dagrada, dirigente amministrativa della Lega, interrogata nei giorni scorsi nell'ambito dell'indagine sull'ex tesoriere del Carroccio. "Anche Renzo Bossi -afferma- dal 2010 sta 'prendendo' una laurea ad un'universita' privata di Londra e so che ogni tanto ci va a frequentare e chiaramente le spese sono tutte a carico della Lega, ed anche qui credo che il costo sia sui 130.000".”
2)
(AGI) - Napoli, 6 apr. - Con i soldi della Lega Nord sarebbero state pagate le rate scolastiche per le lauree di Renzo Bossi, e di Rosy Mauro e il suo compagno. Lo ha riferito la segretaria amministrativa della Lega,Nadia Dagrada, ascoltata dai Pubblici ministeri di Napoli e Milano. "Belsito mi ha detto che sono stati versati soldi in contanti a Pier Moscagiuro, compagno della Mauro. Mi disse inoltre che quei soldi servivano per pagare le rate della scuola privata in Svizzera dove stavano studiando per il diploma o la laurea, o entrambe - ha detto Dagrada - Belsito mi ha anche detto di aver pagato le rate con i soldi della Lega prelevando quasi 120mila euro". Infine la segretaria amministrativa lumbard ha detto ai magistrati che lo stesso 'trattamento' sarebbe stato riservato a Renzo Bossi: "Dal 2010 sta prendendo una laurea a Londra ed e' stato spesato dalla Lega con 130mila euro".  


lunedì 12 settembre 2011

falsi profeti e brutta politica



La verità non sta mai solo da una parte! 

In ogni conflitto vi è sempre un concorso di colpa tra le parti in causa ma ovviamente il più forte riesce a tirare dalla sua parte un numero maggiore di consensi. Vuoi per la sua leadership, carisma o avvenenza che ne ha determinato l'ascesa e, ovviamente, per la determinazione accusatoria delle forze mediatiche partigiane.

Frastuono mediatico a parte e scrittori asserviti e genuflessi al potere a prescindere dal colore politico dominante, la realtà traduce in terrore destabilizzante le azioni della politica prigioniera delle teorie del mercato finanziario mondiale. Di fatti, i grandi cataclismi causati dall'uomo hanno tutti una radice egoistica basata sul guadagno economico.
Guerre, contaminazioni, esondazioni terremoti e consequenziali vittime definite da alcune correnti di pensiero eroi o martiri a seconda se determinate da religiosità esacerbate o da marketing scorretti che pur di guadagnare seminano povertà e morte, sono fenomeni da evitare a tutti i costi checché ne dica la politica con le sue molteplici facce e bocche.
Ritornare alla sacralità del lavoro e alla sua dignità, quindi, così da emanciparsi dai falsi profeti della brutta politica.

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