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giovedì 22 novembre 2012

Catanzaro, comunali 2012, per il tar anomalie in 8 sezioni

Nella sonnolenta Catanzaro in mattinata, il tar ha dato l'agognato verdetto inerente i brogli contestati dal centrosinistra nell'ultima tornata elettorale per le comunali del capoluogo.

Il Tribunale amministrativo regionale della Calabria ha annullato le elezioni amministrative per l'elezione del sindaco di Catanzaro in otto sezioni: 3, 4, 18, 24, 28, 37, 60 e 85.
decade così il sindaco ed il Consiglio comunale e per sessanta giorni, fino a quando gli elettori delle sezioni interessate andranno a votare, il comune di Catanzaro sarà retto da un commissario.

Nei ricorsi erano state evidenziate presunte irregolarità, in particolare nei seggi numero 3, 4, 18, 24, 28, 37, 60 e 85, che dovranno tornare, appunto, alle urne tra sessanta giorni.
Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro dieci giorni.
Nel frattempo si consuma un'altra bruttissima pagina di politica locale che vede gli attori principali arrabattarsi in fumosi quanto insulsi proclami. C'è chi se la prende con i presidenti di seggio e tutto lo staff che avrebbe dovuto garantire la legalità e la trasparenza e nulla dice contro chi, militando nelle liste del centrodestra ha comprato voti o promesso lavoro.

Siamo al capolinea? vedremo la buona politica in campo sgombrare ogni dubbio tra sessanta giorni?, oppure, facendo leva sui bisogni della gente, qualche marpione riuscirà ancora a navigare nel mare putrido di una politica oscena fatta di favori, ricatti e affari?

venerdì 25 maggio 2012

Catanzaro, ermetismo post elettorale

“grazie agli amici di Sergio per lavorare insieme”

Questo uno dei tanti manifesti coi quali gli eletti si sono prodigati a espandere ai propri elettori i ringraziamenti per il voto ottenuto e che fanno bella mostra per le strade di Catanzaro dopo la nomina di Sergio Abramo a sindaco.
A questo punto servirebbe comprare una lettera e qualche soggetto insieme a un verbo per rendere la frase non intuibile ma compiuta.
Chi dimostra affetto, stima e quant'altro, (che non cita i suoi amici elettori ma quelli di Sergio) è un giovane consigliere comunale, un carabiniere, mi dicono, prestato alla politica.
Chissà, forse il suo ermetismo sarà più chiaro in seguito.
Al momento s'intravedono le solite beghe spartitorie e relativi assedi dei posti che contano in giunta e nelle commissioni di varia natura col beneplacito dei boss della politica catanzarese e regionale i quali, con ogni probabilità, confidano anche loro nel “tecnico” proveniente dal gabinetto della Gelmini, alla quale è andata la delega alla pubblica istruzione ...

mercoledì 23 maggio 2012

Catanzaro, Abramo nomina Assessori Esperti

Dài adotta un politico!

E dopo Napolitano, che ha affidato completamente il governo nazionale a dei professori universitari, che a loro volta si sono avvalsi dell'esperienza dei dirigenti di alcuni ministeri per risanare l'Italia, la formula tecnicista è stata adottata anche nel municipio catanzarese dal nuovo sindaco Abramo.

Sergio Abramo come Giorgio Napolitano?
No! semplicemente perché, come spiega il neo sindaco, non ci sono soldi e quindi non potendo reclutare tecnici li mette direttamente a dirigere alcuni assessorati chiave al posto dei politici eletti nell'ultima sofferta tornata elettorale.
E pensare che qualcuno, secondo quanto emerge dal casino provocato in città e del quale si sono interessati la digos e la commissione elettorale guidata dal magistrato Domenico Commodaro, sperava in chissà quale poltroncina adagiare le terga.
Ma il sindaco ha aggirato strategicamente gli ostacoli! Ha tenuto per sé le deleghe importanti; ha invitato(?!) alcuni esperti d'indiscusso valore e dato la supplenza alla fascia di sindaco al dottor Esposito che siede al vertice della incasinatissima “fondazione Tommaso Campanella” assurta agli onori della cronaca dal reportage di Riccardo Jacona di qualche anno addietro.

Che altro dire? Speriamo bene! E nel frattempo, adottiamo un politico senza poltrona. È un segno di alta civiltà che serve a smentire le accuse mosse dai politici ai cittadini arroganti, contagiati dai leader dell'antipolitica e, quindi, qualunquisti.

venerdì 11 maggio 2012

quanto è credibile la nascente giunta Abramo?

Dal punto di vista formale, una volta riscontrata la validità del sindaco e definita la questione dei resti,con l'acquisizione dei dati relativi alle tre sezioni “incriminate” del quartiere Lido, l'ultimo seggio in dubbio viene assegnato alla lista "Catanzaro con Abramo".

Questi i probabili futuri inquilini dell'aula rossa:
5 consiglieri di "Catanzaro da Vivere";
4 del Pdl; 3 per la lista Scopelliti;
3 per la lista "Catanzaro con Abramo";
2 "Per Catanzaro";
2 per la AdC di Pionati;
Per l'opposizione:
Salvatore Scalzo,
3 consiglieri del Pd;
2 di "Svolta democratica";
1 Partito socialista ed Ecologisti; uno al Bene in Comune; uno a Primavera a Catanzaro; uno a Sel; e 1 all'Italia dei Valori.

Il consiglio comunale, quindi, dovrebbe essere composto da:
Sinibaldo Esposito (Catanzaro da Vivere);
Marco Polimeni (Catanzaro da Vivere);
Filippo Mancuso (Catanzaro da Vivere);
Stefania Logiudice (Catanzaro da Vivere);
Francesco Galante (Catanzaro da Vivere);
Domenico Tallini (Pdl);
Sergio Costanzo (Pdl);
Ivan Cardamone (Pdl);
Antonio Corsi (Pdl);
Carlo Nisticò (Lista Scopelliti);
Mario Camerino (Lista Scopelliti);
Giulio Elia (Lista Scopelliti);
Franco Leone (Per Catanzaro);
Luigi Levato (Per Catanzaro);
Tommaso Brutto (Catanzaro con Abramo)
Eugenio Riccio (Catanzaro con Abramo);
Agostino Caroleo (Catanzaro con Abramo);
Domenico Concolino (AdC);
Andrea Amendola (AdC);
Lorenzo Costa (Partito democratico)
Vincenzo Capellupo (Pd);
Franco Passafaro (Pd)
Manuel Laudadio (Svolta democratica)
Antonio Mercurio (Svolta democratica);
Roberto Guerriero (Partito socialista ed ecologisti);
Rosario Mancuso (Il bene in comune);
Mauro Notarangelo (Primavera a Catanzaro);
Antonio Giglio (Sel);
Danilo Sergi (IdV);
Roberto Rizza (Udc)
Salvatore Scalzo
Pino Celi.

Ma quanta fiducia ispira un consiglio comunale o meglio, una giunta comunale che si porta dietro la macchia dei voti comprati e altri brogli attuati per raggiungere il potere?

Abramo è sindaco, lunedì al lavoro

transumanza
Sacre Scritture a parte, è difficile vedere qualcuno immolarsi o pagare in contanti per “servire” gli altri membri della comunità. Eppure accade! Stando alle indagini della DIGOS e alle “voci di popolo” che circolano in Catanzaro pare che due candidati consiglieri di cui uno è risultato eletto nella lista “per Catanzaro”, che sostiene Sergio Abramo, abbiano pagato un voto da 50 a 100€.

Quella che sembrava una panzana simile alle leggende metropolitane per le probabilità di riuscita vista la segretezza del voto è subito spiegata: il compratore di voti aspetta fuori dall'edificio che ospita i seggi e quando vede arrivare il “cliente” lo avvicina e gli consegna una scheda elettorale già compilata. L'elettore entra nel seggio, espleta il rito e una volta dentro la cabina, al riparo da occhi indiscreti conserva la scheda vergine e tira fuori quella già segnata. La imbuca nell'urna. Esce. Consegna la scheda elettorale vergine al “compratore” e intasca i soldi.

L'operazione del passamano giustifica lo stato delle schede che risultano inspiegabilmente sgualcite.
Spiegato l'arcano e con due candidati attenzionati dalla magistratura, la commissione elettorale chiamata a ricontare le schede ravvisa l'eleggibilità di Sergio Abramo a Primo Cittadino di Catanzaro che con 28.803 voti supera il 50,22% eludendo il ballottaggio.

A tre giorni dopo la chiusura dei seggi, la sera di giovedì 10 maggio, per 130 voti Abramo vince al primo turno ed è sindaco di Catanzaro per la terza volta.

La commissione presieduta dal magistrato Domenico Commodaro ha trasmesso i risultati all'ufficio comunale di competenza e lunedì prossimo, Sergio Abramo prederà possesso dell'ufficio in Palazzo De Nobili.
Buon lavoro! Sindaco Abramo!

giovedì 10 maggio 2012

Caso Catanzaro tra tatticismi e realtà

Non è tempo di badare alla forma ma alla sostanza! Lo dicono le azioni e i fatti del gruppo dirigente regionale del PDL calabrese che continuano ostinatamente a volere lavare i panni sporchi in famiglia.
Caparbiamente Wanda Ferro sostiene che le dimissioni di Traversa dopo soli 7 mesi dalla carica di sindaco dipendono esclusivamente dal dissesto economico del comune. E questo fa incazzare tutti i catanzaresi specialmente quelli che hanno dato fiducia a Michele Traversa!
Perchè, si chiedono i cittadini di Catanzaro, Michele viveva nel paese delle meraviglie? Ma se è vero che ha trovato debiti perchè non lo ha denunciato immediatamente invece di mettersi a sperperare i soldi comunali in luminarie giochi e feste? E poi, un Amministratore politico di rispetto non fugge davanti ai problemi ma li risolve o quantomeno tenta di risolverli insieme a tutti i consiglieri e se necessario coinvolgendo anche la città.

La sensazione di chi vive la realtà di Catanzaro, raccontata dai cittadini, è di assistere ancora una volta alla farsa dei politici schierati e fiancheggiati dalla rai regionale che legge notiziari a favore del potere politico del momento. Sembra di rivivere le stesse verità di chi sosteneva a spada tratta che Ruby era la figlia di Mubarak.

La giunta Abramo qualora dovesse risultare valido il responso delle urne si porta dietro etichette ed epiteti irripetibili che dimostrano la distanza tra i cittadini e una classe politica parolaia e poco credibile .
Ma per loro (politici e portatori d'acqua) questo non è un problema.
Ecco spiegati i capitali investiti per le campagne elettorali e impegnati nella compravendita dei voti al vaglio della magistratura.
Non è questa la classe dirigente che la Calabria vuole.

mercoledì 9 maggio 2012

Catanzaro, Abramo Scalzo e la Magistratura

lo scrutinio in 24 sezioni su 90 certifica Abramo al 50,22% con 6358 voti complessivi e 163 voti personali;
 Scalzo al 43,67%  con  5529 complessivi  e 228 voti personali
Dalla consultazione elettorale per le amministrative 2012 la città di Catanzaro esce con le ossa rotte.
Non ci sono vincitori o vinti in un paesino di quattro case qualche forno e innumerevoli centri commerciali. Una piccola città di provincia che vede l'unica fonte di ricchezza nella cosa pubblica da quando la “filanda” e l'artigianato in generale, il commercio e la cultura (?, va beh mettiamola va) si sono estinti dopo lunghe agonie.

C'è l'esaltazione del potere e la sua conquista a qualsiasi costo, all'ombra della politica. E gli ultimi avvenimenti lo dimostrano.
Due incipit per ricordare:
“Caos sulle comunali. Episodi sospetti nel quartiere di Siano. Esposto del Codacons: «Il voto va annullato». E sulle tre sezioni di Lido continuano i controlli: risultati entro due o tre giorni.

Un dossier dei democrat sarà consegnato al prefetto. Scalzo: «Alcuni elettori risultavano aver già votato nonostante non lo avessero fatto». Ma D'Attorre assicura che tutta la vicenda sarà seguita con massima attenzione dal partito nazionale”.

Anche se, già alle 22,05, i primi scrutini davano la coalizione di Abramo al 50,22 contro il 43,67 di Scalzo che a sua volta riscuoteva consensi personali rispetto agli altri concorrenti di tutto rispetto.
Ma le regole elettorali sono queste! E devono essere rispettate! 
Per gli illeciti c'è la Magistratura!

martedì 8 maggio 2012

Catanzaro, amministrative tra fiducia paure e brogli

Il 76,41% degli aventi diritto al voto, a Catanzaro, pare abbiano dato fiducia al vecchio sindaco Abramo e alla coalizione che lo ha sostenuto. Al momento gli scrutini sono bloccati per presunti brogli. Pare che nella sezione 85 si sia trovata qualche scheda elettorale in eccesso rispetto ai votanti.
allo stato attuale, la commissione elettorale sta vagliando i fatti e si saprà qualcosa di sicuro nella giornata di domani.
Comunque, a Catanzaro, forse, non si deve parlare di destra o sinistra ma di centri di potere in stile vecchia balena bianca.
Chi conosce la geografia della politica che governa da sempre la città, senz'altro non farà fatica a seguire i percorsi degli attuali esponenti politici e converrà con la sommaria analisi incentrata sulla semplice gestione del potere visti i salti mortali e gli allucinanti trasformismi di certi soggetti.

Inutile,quindi, addentrarsi o perdersi in ipotetiche indagini sociologiche. Il dato è uno solo e riguarda la sopravvivenza che, come al solito, esclude i giovani e i senza padroni. E sia ben chiaro: non riguarda la destra o la sinistra. È un malcostume diffuso! Condizionato dal bisogno.
Come spiegare, se no, i numeri che escono dalle urne?



voti per lista e schieramento

sabato 28 aprile 2012

costi della politica e credibilità

Quanto costa una campagna elettorale per sindaci di una città provincia del sud?
Prima di tirare le somme è bene valutare la qualità del progetto politico e le offerte dei candidati alla città in termini di credibilità e ricaduta delle promesse fatte in campagna elettorale nel tessuto sociale. O forse no! Si potrebbe fare il discorso a ritroso e cercare di capire perché un candidato concorrente spenda 45.000€ e un altro solo 800€.

Nella città di Catanzaro i cinque candidati hanno detto di avere speso, ad oggi,
Sergio Abramo: 45.000, quarantacinquemila€
Salvatore Scalzo: 40.000, quarantamila€
Pino Celi: 30.000, trentamila€
Elio Mauro: tra i 1000,00 e i 10mila€
Antonio Carpino: 800,00 OTTOCENTO€!

Com'è possibile un divario così?

Anzitutto dipende dai prodotti tipografici, quindi qualità stampa misure e numero copie.
Poi c'è la scelta strategica della copertura territoriale.
Accontentarsi o no degli spazi messi a disposizione della pubblica amministrazione per ogni candidato e liste sostenitrici.
Volantinaggio.
Spazi pubblicitari privati con relative organizzazioni comprensive di speakeraggio, quindi macchine e relativi costi nonché affitti di intere facciate di palazzi privati per attaccare le gigantografie.
Poi ci sono anche incluse le spese di rappresentanza, le cene, i viaggi, le riunioni con i capi elettori.

E mentre si danno numeri così importanti si apprende che 79 lavoratori dell'ex standa cittadina dopo una riunione fiume col Prefetto e i rappresentanti dell'azienda non percepiscono lo stipendio da qualche mese e forse neanche nel futuro. Si apprende anche che i lavoratori di Fondazione Betania non navigano in buone acque e che hanno diverse mensilità arretrate perché la regione non paga le rette.


giovedì 19 aprile 2012

Abramo, Carpino, Celi, Mauro, Scalzo, chi vincerà

Abramo, Carpino, Celi, Mauro, Scalzo, chi voteresti?

Le comunali, si sa, sono l'espressione di ciò che accade in città e più queste sono piccole e meglio si conoscono i fatti e i misfatti degli avversari. O per lo meno si crede di conoscerli.

A Catanzaro ancora una volta la polemica impazza attorno alla figura del dimissionario Traversa. Lo stesso che sorrideva dai manifesti che tappezzavano tutta la città con la dicitura trionfale “FINALMENTE!” nel sottopancia. Questa volta a tirarlo per la giacchetta è il suo vecchio camerata Tallini perchè non c'è dubbio che il suo silenzio lascia ampi spazi alla fantasia e alle maldicenze, cosa di non poco conto per i risultati del centro destra che appoggia Abramo.

Nella bagarre politica spicca un giovanottino alto col baffetto e il tick della mano che accomoda gli occhiali o si riaccomoda nella poltrona quando interrompe l'avversario (Abramo). Dà la sensazione del saccentino primo della classe. Il so tutto io antipatico, per il modo di lasciar sottintendere quando fa le domande su fatti regressi imputabili alla destra dimenticando gli errori della sinistra.

E c'è anche Pino Celi, un imprenditore edile di marina che fa proseliti con “la città di tutti” e tra i concorrenti al “rischiatutto nostrano” sembra il più ponderato, quello che mantiene un certo aplomb. Insomma un misto tra il timido e il timoroso. Una persona che si presta alla politica con l'intenzione di evitare e correggere gli errori del passato che gravano nella cità.

Elio Mauro, di estrazione vicina a Michele Traversa e Tallini, pare che da ragazzo abbia militato da quelle parti, sembra ripetere una lezioncina imparata a memoria suggerita da qualche antico amico.

L'altro, quello del partito comunista, Antonio Carpino, dà la sensazione di trovarsi fuori posto tant'è la pochezza che ammanta questo modo di fare campagna elettorale.

La sensazione è che ci sarà un'enorme astensione dei cittadini che, differentemente dai seguaci dei vari simboli associati ai candidati sindaci, non concepiscono la tensione che i concorrenti usano per rafforzare le rispettive posizioni.

Insomma, è ridicolo armare 'na trastula, come si dice a Catanzaro, e far girare tutta la discussione attorno a delle cazzate che di politica non ha niente!

E questo penalizzerà tutti, perché, attualmente, pare sia prevista una enorme astensione degli elettori.

martedì 17 aprile 2012

Abramo e Scalzo, le due verità

In merito al mancato faccia a faccia previsto per oggi tra i candidati a sindaco di Catanzaro nella sede RAI di Cosenza ecco le due verità.

(dal sito di Sergio Abramo)


Abramo, dopo aver atteso per tre quarti d’ora il candidato del centrosinistra, ha deciso di non partecipare al programma
«La serietà e il rispetto per gli altri sono dei valori importanti non solo nella vita ma soprattutto quando si vuole amministrare un’istituzione democratica. Fare il sindaco non è un gioco da ragazzi. Occorre essere persone capaci di tenere fede agli impegni che si prendono prima con i cittadini e poi con se stessi. Proprio perché sono abituato ad essere una persona seria e rispettosa degli altri ho deciso, oggi, di non partecipare alla tribuna elettorale in onda negli studi Rai 3 Calabria di Cosenza, dopo avere atteso, per ben tre quarti d’ora, che Salvatore Scalzo si facesse vivo per partecipare alla trasmissione. Considero un tale comportamento ineducato non solo nei miei confronti ma anche nei confronti degli altri candidati a sindaco, Pino Celi e Antonio Carpino, presenti tutti con un adeguato anticipo rispetto all’orario di inizio della tribuna elettorale. La mia decisione di non aspettare l’arrivo del candidato del centrosinistra è dovuta al fatto che per gli appuntamenti che avevo in agenda, un’ulteriore attesa, avrebbe significato avere lo stesso atteggiamento irrispettoso tenuto da Salvatore Scalzo. Al candidato del centrosinistra voglio dire, quindi, che fare il sindaco è una cosa seria, molto seria e non può essere vista come un gioco. Ma, evidentemente, il buon giorno si vede dal mattino. Per questa incresciosa vicenda voglio esprimere la mia solidarietà ai giornalisti della Rai il cui lavoro è stato mortificato dal comportamento oltremodo ingiustificato di Salvatore Scalzo che ha superato ogni limite di tolleranza. Evidentemente il candidato del centro sinistra ha ancora molto da imparare su come ci si comporta. La sintesi di tutto ciò che è accaduto, è che il candidato Scalzo non ha nemmeno la più pallida idea della buona educazione e, conseguentemente, di come si amministra, non dico una città, ma neanche un condominio».
(La risposta di Salvatore Scalzo)

E' del tutto evidente che c'è una continua aggressione e un tentativo di delegittimare l'avversario.
''Non rimane che sorridere amaramente per l'allucinante spettacolo offerto da Sergio Abramo questa mattina nella sede regionale della Rai a Cosenza''. E' quanto afferma, in una nota, Salvatore Scalzo. ''Una manciata di minuti di ritardo, causati dal protrarsi di una iniziativa pubblica nel quartiere Pitera', il quartiere dove e' nato mio padre e in cui ho fortemente voluto esporre personalmente il nostro programma elettorale - prosegue Scalzo - non possono in alcun modo giustificare la furiosa reazione di Abramo, letteralmente fuggito dalla sede Rai regionale urlando contro tutto e contro tutti, mentre tutti gli altri candidati, essendo pienamente coscienti dei ritmi frenetici della campagna elettorale, hanno tranquillamente compreso la situazione. Mi pare evidente, quindi, che da parte di Abramo si stia cercando di strumentalizzare nella maniera piu' bieca la situazione''. ''Concludo ringraziando pubblicamente per la disponibilita' e la comprensione tutto il corpo redazionale della Rai e gli operatori - sostiene ancora Scalzo - ai quali il ritardo, preannunciato con congruo anticipo, non ha creato alcun problema organizzativo. Colgo questa occasione per scusarmi con loro pubblicamente dopo averlo gia' fatto in privato''.

politica demagogia e scontri elettorali

Ricordo cortei lungo le strade di Roma, Gioa Tauro, Catanzaro, Vibo, Lamezia, Cosenza... ricordo ancora i brividi sulla pelle, gli slogans urlati, la rabbia trasformarsi in commozione e speranza.

Ricordi!

... schiaffi in faccia ricevuti, delusione cresciuta dietro la demagogia parolaia di gente ora seduta comodamente a chiedere e comandare sacrifici.
Uomini e donne compagni di un cammino tortuoso che si sono prodigati nelle collette per i partiti e i giornali sempre sull'orlo della bancarotta, per non mandare i lavoratori dei giornali e dei partiti col culo per terra... e ora, un giovane pieno di entusiasmo risveglia sentimenti creduti sepolti dai tradimenti politici e sociali vissuti sulla pelle di tutti; una retorica fine che accende gli entusiasmi giovanili ma lascia sul chi va là i disincantati i delusi cronici.

Nel campo opposto c'è un imprenditore espressione della politica clientelare che ha fatto il suo tempo(?) e le scalate prefissate tra imprenditoria e poltrone pubbliche.

La sfida è cruenta e sembra annullare dalla competizione elettorale per la poltrona di sindaco gli altri concorrenti.

sabato 14 aprile 2012

D'alema su Scalzo a Catanzaro

Salvatore Scalzo

nell'incontro con i simpatizzanti di Scalzo, nell'auditorium Casalinuovo del liceo Galluppi di Catanzaro, davanti a una platea attenta, D'Alema dice: Oggi Scalzo può vincere!

Peccato che le elezioni siano fissate per il sei e sette maggio,. :-)).

Battute a parte ci vorrebbe davvero una ventata d'aria nuova nelle stanze di palazzo De Nobili!

Un'aria primaverile ossigenata da buoni propositi che faccia germogliare progetti mirati a innalzare la qualità della vita e porre le risorse ambientali al servizio dei cittadini.

giovedì 12 aprile 2012

Amministrative, il nuovo che avanza

Largo ai giovani!

Ho sempre creduto nei giovani, nella loro voglia di cambiare il mondo e nella visione, forse romantica, di abbattere vecchi schemi mentali. Ma vedo che i giovani di oggi sono disincantati. Non amano i sogni! Né vestono panni rivoluzionari. Sono ragazzi concreti! Cresciuti razionalmente dalle scuole di partito. Gli stessi ,i partiti, che hanno dimostrato sprezzo della Politica e sottomesso i militanti a logiche ben consolidate nelle strutture in cui militano.

Per quanto concerne la realtà catanzarese già qualche legislatura addietro una nuova formazione civica composta completamente da giovani entrava nella disputa per la scalata municipale: Catanzaro nel cuore. Ma col tempo, anche i giovani, sono cresciuti e le cose che prima contestavano sono diventate norma anche per loro. Demagogia e populismo per tappare gli occhi ai concittadini che li hanno votati e sotterfugi politici nelle commissioni e nelle sedute del consiglio comunale per portare a termine progetti discutibili per la tutela del bene comune.

Oggi esplode il caso dei finanziamentipubblici ai partiti e l'unico che si schiera apertamente a favore dei contribuenti e del welfare, suggerendo di non pagare la rata residua dellle politiche 2008 e versarla nelle politiche sociali a disposizione della Fornero, è Di Pietro.

Ovviamente IdV non è il solo partito a contestare il modo anomalo del rimborso ai partiti, anche SeL, i grillini 5 stelle, Crozza e una larghissima parte di italiani. E i dirigenti chiamati a risolvere l'anomalia che fanno? Si trincerano dietro l'antipolitica e lo spauracchi dei partiti asserviti ai ricchi o alle lobby che hanno i soldi per finanziarli.

In questa farsa il nostro giovane Scalzo che fa? Va a Roma, incontra Bersani e gli dice che vuole rompere con la vecchia politica...

Salvatore!, consentimi: ti voglio bene e voglio bene a tutti i giovani, perciò auspico davvero la fantasia dei giovani al potere ma credo che questa tua scelta non sia la più appropriata.
È ora di rompere i vecchi schemi, metterli da parte definitivamente e suddividere equamente i sacrifici. Per troppo tempo i partiti hanno pianto miseria e ora vengono fuori imperi inimmaginabili, immobili, conti correnti nei paradisi fiscali, assicurazioni, finte onlus.... incarichi nelle commissioni, nelle imprese pubbliche, Rai, ospedali etc.


lunedì 9 aprile 2012

comunali, è il momento dei big

Tanto fumo e niente arrosto nelle trovate pubblicitarie per le campagne elettorali dei rispettivi schieramenti che si contendono il comune di Catanzaro.
Dopo la delusione “Traversa”, che aveva ridato slancio e fiducia ai catanzaresi, parentesi che necessiterebbe di una analisi molto approfondita per comprendere appieno tutta la vicenda, i residenti nella città di Catanzaro sono di nuovo alle prese con i dilemmi: Abramo o Scalzo; Celi, Carpino o Mauro?
In un contesto sociale tranquillo non sarebbe una decisione difficile da prendere. Che ci vuole? Basta mettere la croce sul nome di chi, secondo te, rappresenta idee e aspettative vicine al tuo sentire e il gioco è fatto! Ma come si è visto non funziona proprio così. E allora ecco la macchina della vecchia politica rispolverare i grossi personaggi. Alfano, Vendola, Dalema e perchè no, anche la partecipazione di un simpatico intrattenitore come Dario Vergassola.

Insomma sembra ce la mettano tutta per sfinirci e farci dimenticare il passato prossimo quello delle dimissioni di Traversa e di tutta la sua giunta che lo ha costretto a optare per Montecitorio e che si ripresenta compatta con Abramo.

Poi c'è il giovane Scalzo appoggiato dai giovani catanzaresi, dato interessante ma non sufficiente per fare la differenza, e da persone già candidate o militanti della sinistra cittadina o esponenti delle professioni. Gli altri tre concorrenti raccolgono le varie frange della politica e degli amici non schierati coi due pretendenti che pare siano destinati al ballottaggio. Il tutto per un totale di quasi 700 candidati. Un vero e proprio concorso per un posto a tempo determinato, quel tanto che basta per crearsi una cerchia di amici che rafforzano il personaggio e anche se non eletto avrà buone possibilità per qualche incarico di qualche ente gestito dalla politica (municipalizzate o partecipate regionali). Il passato insegna!


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