ARTISTI CALABRESI CONTEMPORANEI: Mario IANNINO
L'opera “9x30 ‘a Micaela’” di Mario Iannino, realizzata nel 2023, si presenta come un’installazione dal forte carattere concettuale e simbolico. Attraverso un assemblaggio di materiali di scarto, l’artista riflette sulle contraddizioni della società contemporanea e utilizza un linguaggio minimale per comunicare temi universali legati all’anima, alla fragilità e alla trasformazione.
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Descrizione dell’opera
L’installazione è costituita da un assemblaggio di oggetti comuni e materiali di recupero: una piuma, un mezzo guscio di plastica (Kinder), una pallina deodorante e un chiodo, montati su una base in legno grezzo. Questi elementi, ordinati in una composizione semplice e bilanciata, acquisiscono una forza evocativa grazie alla loro disposizione e al significato simbolico attribuito dall’artista.
• La piuma, elemento delicato e leggero, è associata all’anima e alla spiritualità. Il suo posizionamento verticale, come una penna antica, suggerisce anche l’idea della scrittura e della memoria.
• Il guscio Kinder, in plastica, richiama l’infanzia, la sorpresa e, al contempo, la fragilità della vita. La sua apertura parziale allude a un contenuto rivelato o perduto, enfatizzando l’aspetto effimero della materialità.
• La pallina deodorante, elemento banale e quotidiano, rappresenta l’aspetto consumistico e industriale della società moderna.
• Il chiodo, simbolo di sofferenza e fissazione, attraversa il guscio Kinder, richiamando una ferita o un’interruzione, ma anche un punto di connessione tra i materiali.
Il tutto è montato su un pezzo di legno grezzo, che rappresenta la semplicità e l’essenzialità, in netto contrasto con la plastica e il metallo, materiali artificiali e industriali.
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Analisi concettuale
L’opera si colloca all’interno della tradizione dell’arte povera e dell’assemblaggio, utilizzando oggetti di recupero per trasformarli in veicoli di significati complessi. Il contrasto tra materiali naturali e artificiali, tra leggerezza e pesantezza, tra gioco e dolore, crea una tensione visiva e concettuale che invita lo spettatore a interrogarsi sulla natura della modernità e sui valori perduti o corrotti nella società consumistica.
Il titolo, “9x30 ‘a Micaela’”, evoca una dimensione intima e personale, certamente un omaggio a una persona significativa per l’artista, Michela Murgia. Questo dettaglio conferisce all’opera una qualità memoriale, legata alla dimensione affettiva e spirituale. Il riferimento simbolico alla "piuma" e all'"anima" amplifica questa interpretazione, suggerendo una riflessione sulla precarietà dell’esistenza e sull’importanza di preservare ciò che è essenziale.
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Simboli e interpretazione
1. La piuma/penna: Rappresenta la leggerezza dell’anima e il potere della creatività. Come strumento di scrittura, allude alla capacità umana di lasciare un segno, di esprimere pensieri ed emozioni.
2. Il guscio Kinder: Richiama l’idea di sorpresa e meraviglia, ma anche la fragilità del mondo infantile e il senso di perdita in una società che ha trasformato il gioco in consumo.
3. Il chiodo: Un elemento di violenza che attraversa il guscio, simboleggiando la penetrazione del consumismo nella sfera più intima e innocente della vita.
4. La plastica e la pallina: Testimoniano il ruolo dell’artificialità e dello spreco nella cultura contemporanea, invitando a una riflessione critica sulla sostenibilità e sulla relazione tra uomo e ambiente.
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Collocazione nell’arte contemporanea
L’opera si inserisce in un filone di critica sociale che utilizza oggetti trovati (ready-made) per denunciare la superficialità e l’impatto della società dei consumi. La scelta di materiali poveri e il loro assemblaggio evocano un’estetica minimalista, ma carica di significati profondi. Mario Iannino si unisce così alla tradizione di artisti come Marcel Duchamp e Michelangelo Pistoletto, che hanno trasformato gli oggetti quotidiani in opere d’arte capaci di suscitare riflessioni esistenziali.
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Conclusione
“9x30 ‘a Micaela’” è un’opera che, nella sua semplicità, riesce a parlare di temi complessi come la fragilità dell’anima, il consumismo e la memoria. Attraverso il contrasto tra leggerezza e materialità, tra naturale e artificiale, l’artista invita lo spettatore a interrogarsi su cosa sia davvero essenziale nella vita e su come la cultura contemporanea rischi di soffocare la spiritualità e la bellezza con la logica del consumo. Un lavoro poetico e incisivo, che racchiude un messaggio universale in una composizione intimamente personale.
Catanzaro lì, 09/12/2024
Prof. Vittorio Politano Direttore Emerito Accademia di Belle Arti di Catanzaro
Mario Iannino, “9x30 “a Micaela”: assemblaggio su legno scarti di una società consumistica, Prototipo per installazione-2023
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