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giovedì 30 maggio 2013

La politica non è uno show o una guerra personale

Qualcuno dei 5S ha la libertà e, in mancanza di questa, il coraggio di dirlo a Grillo?

Dopo aver letto un'agenzia che titola così “M5s: Grillo 'permaloso' replica a Rodotà “miracolato dalla rete”” faccio un salto nel blog di Grillo e lì la solita manfrina.

Grillo o chi per lui se la piglia con tutti. È lui a fare la parte del “maestrino dalla penna rossa” che attacca tutti.
Attacca Rodotà e lo apostrofa con frasi irrispettosi mentre fino all'altro ieri lo considerava il “SUO” Presidente.

Lancia coloriti anatemi, si scaglia contro il sistema consolidato dai partiti e forse dalle lobby che però non nomina. Anzi, accenna di striscio agli inceneritori concessi alla Marcegaglia.

E mentre cita gli errori o gli inciuci della vecchia politica popolata da una serie di protagonisti improbabili estrapolati dal mondo fantasioso delle favole e delle battute da osteria con l'aggiunta di etichette e nomignoli che gettano in basso l'analisi politica e inaspriscono i rapporti civili, il testo dello show di Grillo si chiude con un banner che di politico non ha niente.

Un banalissimo banner commerciale messo tra un post e l'altro che propone l'acquisto di lampade led o un computer nuovo facile veloce economico.

Come dire, il nostro eroe unisce l'utile al dilettevole... (sarà per questo che spara rumorose cazzate?) d'altronde il sottotitolo del blog di Beppe Grillo è: il primo magazzino, pardon, magazine on line.  (e per essere il primo ti devi impegnare, aguzzare l'ingegno, accendere f lame e parlare alla pancia con la pancia)

Ah Grillo fatte da parte. La Politica è una cosa seria! e va fatta con umiltà e silente saggezza.
La Politica non è uno show! (anche se chi assedia ancora il Parlamento e le Istituzioni fa di tutto per esibirsi in piroette e strali dando il peggio di sé al Paese)

venerdì 19 aprile 2013

Prodi lascia. C'è Rodotà?

Terremoto nel PD.


Romano Prodi lascia. Rosy Bindi si dimette da presidente del partito.

Sarà per colpa dei numeri della quarta chiama senza il PDL?

Prodi 395, molto meno di previsti dai dirigenti del PD.
Rodotà 214, molto di più dei grillini che l'appoggiano.
Cancellieri 78, 9 in più rispetto ai votanti di Scelta Civica.
D'alema 15.

Prodi in una nota al PD dichiara: “lascio, non ci sono le condizioni.” e aggiunge “chi ha portato a questo se ne assuma le conseguenze”.

È una strategia della "classe dirigente che dirige" oppure è la vittoria del buon senso sull'insipienza che livella e fa giustizia?

RODOTA' PRESIDENTE! E BASTA TATTICISMI

C'è ancora un senso parlare delle caste e della politica che venera se stessa?

Dalle recentissime eloquenti immagini si è visto con occhi quanto i cittadini hanno sempre saputo e contestato.

I tatticismi della politica sono lontani anni luce dalle esigenze di chi soffre per la perdita del lavoro insieme alla famiglia gli stenti derivanti dalla povertà.

Gli omicidi della politica, questo il vero termine da adottare quando qualcuno si uccide per vergogna o perché è allo stremo, si susseguono e mentre la disperazione avanza nel paese i partiti politici non riescono a eleggere il Presidente della Repubblica.

Eppure, dalla rete sono usciti nomi di tutto rispetto. La gente comune ha espresso preferenze che fanno la differenza tra quanto accade nelle stanze dei poteri e le esigenze vere dei cittadini.

Gabanelli, Strada, Rodotà! Ma anche Prodi e molti altri che non godono di fama riflessa dai mass media fanno la differenza qualitativa nei confronti di una classe politica allevata a strategia e inciuci.

Non è più tempo di machiavellici compromessi! 
chist' è ammico amme! (questo è amico mio)

martedì 16 aprile 2013

Gabanelli Presidente, tutta colpa dei media?

aore12
la classifica delle quirinarie del M5S
Secondo il M5S gli iscritti del movimento che hanno votato via web alle quirinarie pare abbiano optato per la Gabanelli. E questo la dice lunga sull'attenzione che i grillini pongono a temi sociali così importanti, seri e delicati per la vita dell'Italia qual è la Presidenza della Repubblica.

Ottima e scrupolosa giornalista, Milena Gabanelli, diventata nota al grande pubblico grazie al programma d'inchiesta televisiva che ha l'ardire di sciorinare al sole i panni sporchi di quanti, dirigenti o politici, dovrebbero governare il Paese e invece gestiscono il potere e i soldi pubblici secondo criteri discutibilissimi.

Ovviamente, la giornalista, da persona colta , si dice “commossa e onorata” e quando sarà interpellata dirà la sua in merito alla candidatura al Colle. D'altronde, che attinenza ci può essere tra una brava professionista affiancata da una troupe di altrettanti validi giornalisti con le qualità richieste per coprire l'incarico più alto della Repubblica?

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