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martedì 10 ottobre 2023

Come pecore al pascolo

 


Economia solidale. E scelte personali.

Nell'economia solidale i parametri tra profitto economico e etica assumono valenze differenti rispetto all'idea liberista-capitalista; si conferisce risalto alla qualità dei prodotti, del lavoro, dello stile di vita, dell'impatto ambientale e equo compenso.

Il termine Solidale non deve trarre in inganno!

Perché non si riferisce ad un tipo di economia povera. Al contrario, è un'economia ricca!, in cui la ricchezza è distribuita in modo equo, non basata sullo sfruttamento umano, e men che meno, animale o ambientale.

Il “liberismo” percepito come un'economia ricca si è rivelato miserevolmente povero; secondo i principali teoremi di questa pseudo scienza economica che accentra le ricchezze nelle mani di pochi e non garantisce a miliardi di persone esistenze dignitose.

Convenienza e risparmio estremi sono incompatibili con un sistema sociale equo attento alle esigenze dell'altro.

Spesso quando l'attenzione di produttori e consumatori, quindi del mercato tende ad abbassare il prezzo dei prodotti di conseguenza si abbattono anche lo stipendio e le condizioni di sicurezza dei lavoratori, nonché la salvaguardia dell'ambiente e la qualità del prodotto stesso.

Anche se la reazione del consumatore all'innalzamento dei prezzi è consequenziale e sintomatica: per necessità più che per mera questione filosofica del mercato capitalista, cerca il prezzo più basso e non si pone problemi ad acquistare merci prodotte all'estero.

Industrializzazione e ambiente

 Dallo stabilimento di Casale Monferrato (eternit) all'ilva di Taranto.

Il modello lineare funziona sullo schema consumistico consolidato dal sistema produttivo che invoglia ad estrarre, produrre, utilizzare e gettare.

Un modello economico imposto dal mercato industriale post anni '60.

Anni in cui non si conoscevano ancora gli effetti erosivi del modello intrapreso. L'euforia data dalla intraprendenza industriale e dall'indipendenza economica dei tantissimi ex contadini diventati operai con salario mensile assicurato prometteva la conquista dell'infinito.

Dopo il terrore delle guerre, l'imperativo assoluto delle nazioni vittime dei conflitti mondiali consisteva in una pace duratura e benessere per i popoli.

Chi mai avrebbe ipotizzato uno scenario apocalittico quale quello che stiamo vivendo?

Grandi quantità di materiali e energia a disposizione dell'ingegno umano, allora facilmente reperibili e a basso prezzo. Possibile che nessuno abbia ipotizzato, fatto congetture, studiato i probabili risvolti futuri?

Ambiente, natura, economia solidale

 


Non è affar mio.

Quante volte abbiamo girato la testa dall'altra parte e abbiamo detto non mi riguarda.

Estraniarsi è una forma di autoconservazione e induce ad assumere un atteggiamento sociale semplicistico: “m'impiccio solo di ciò ch'è di mia competenza e apporta benefici alla mia cerchia familiare e o amicale”.

Essere attenti al benessere del proprio territorio ritenendolo proprietà assoluta di una cerchia limitata non ci auto assolve dall'essere animali sociali e neppure portare a termine soluzioni ai problemi impellenti auto celebrando gli eventi e le pseudo-vittorie.

Diritti negati pretesi con la forza si trasformano automaticamente in soprusi sociali. Non è la violenza l'atteggiamento adeguato per risolvere litigi che si trascinano nel tempo. E per violenza s'intende anche la pressione ostativa operata dalle forze di potere sull'opinione pubblica. Sovvertire la realtà. Fare apparire il lupo un agnello. Condizionare le menti semplici persuadendoli con pubblicità ingannevoli così da implementare forza economica e potere politico è un male. Mali dominanti; pustole cosparse con olii profumati.

E fino a quando il concetto dell'utile sposa e condiziona le azioni dei singoli, la solidarietà, l'etica, sono concetti astratti, inutili.

Produrre di più a basso costo per ottenere ritorni economici milionari. Questo è il pensiero ricorrente. Ed è per lo stesso motivo per cui il ciclo vitale dei prodotti d'uso comune ha limiti temporali preimpostati.

Contrariamente alla filosofia di vita che, consuetudine mentale comune a molti nelle realtà sociali di qualche decennio addietro, induceva a pensare al prodotto, di qualunque natura e uso, avrebbe dovuto imporsi per qualità e durata, terminata la sua funzione per raggiunti limiti tecnici o collassi improcrastinabili dei materiali di cui era composto il manufatto venisse, oggi diciamo, riciclato, ovvero reintrodotto in toto o in parte laddove possibile, senza creare traumi o danni irreversibili all'ambiente.

mercoledì 16 agosto 2023

Ciao Michi, voce fuori dal coro

 


È umano lasciarsi prendere dall'emotività quando c'è di mezzo una persona affine alla nostre formazioni mentali e lasciarsi andare a giudizi benevoli di parte.

Se una persona ci è simpatica siamo inclini alla solidarietà e all'accettazione di ogni suo pensiero. Questo vale per tutto. In politica e in ogni campo, e la cultura non fa differenza. Destra sinistra, centro e di sbieco ognuno tenta di cavarsela. Ma non adesso. Ora parliamo di una pensatrice libera spesso contestata perché scomoda.

In politica il libero arbitrio insieme al raziocinio sono parcheggiati a piacimento nelle aiuole fiorite o disseminate secondo i rispettivi bisogni nei giardini recintati di faziosità. Una faziosità spiegata e giustificata con dovizie di particolari inoppugnabili ma che, analizzati serenamente, rischiano di perdere scientificità nel pensiero puro dei sofisti emancipati dalle correnti di pensiero pilotato dalle fazioni.

sabato 15 aprile 2023

Libertė, Egalitė, Fraternitė

 



Ai francesi non và proprio giù la decisione di Macron. È ormai legge: per i lavoratori francesi si va in quiescenza a 54 anni! E per l'innalzamento di due anni i cittadini sono scesi in piazza. Hanno dimostrato aspramente il loro dissenso devastando beni pubblici e privati. I manifestanti hanno scaricato la loro rabbia sulla città, esempio inopportuno e incivile x dimostrare dissenso nei confronti di chi governa e prende decisioni impopolari.  anche se i tagli non riguardano la classe dirigente non è devastando le cose comuni che si ristabilisce lo stato di diritto paritario.
In Italia viviamo da sempre in uno stato di subalternità culturale! 
E, mugugni a parte, passata la contestazione iniziale,  attività in cui deteniamo il Guinness per indolenza, lasciamo che i buoni pastori guidino il gregge sui percorsi segnati dalle lobby.




domenica 19 marzo 2023

Italiani assuefatti come le rane di Chomsky

 


I francesi hanno reagito con determinazione alla decisione unilaterale del governo che va a ritoccare l'età pensionabile innalzandola a 64 anni. Con i francesi la tattica della rana bollita non funziona! Mentre in Italia è stata abbondantemente coltivata e messa in atto. Da noi si va in pensione a 67 anni! E in virtù di una serie di principi tutti ispirati a una “ politica delle repubbliche delle banane" narcotizzante la subiamo.

venerdì 30 settembre 2022

Letta, pura retorica nella lettera agli iscritti

 

Ma Enrico ci fa o lo è?

Ho dato una sbirciata alla lettera che Enrico Letta ha pubblicato per gli iscritti del pd. È semplicemente ridicola. Piena di retorica inutile e di infantile ripicca contro i fantasmi nemici di un mondo immaginario.

Un tempo quelli di sinistra s'impegnavano per fare migliorare le classi sociali deboli. Parlavano e si battevano per salari giusti; opportunità sociali per i proletari che non avevano origini blasonate e men che meno padri avvocato o dottore. Il diritto allo studio è stata una conquista sociale!

Col tempo però qualcosa è cambiato.

Il dna del partito dei lavoratori e degli emarginati ha indossato la cravatta. Si è imborghesito! E ha perso di vista la realtà.

Oggi, dopo l'ennesima sconfitta (ma forse l'avevano messa in conto visto che il rosatellum che prende il nome del suo relatore, Ettore Rosato, è la legge elettorale proposta e votata dal pd di Renzi per fare fuori i nemici del m5s e della destra che nel 2017 hanno fatto incetta di voti per lo più espressione di quel popolo di sinistra che si sentiva tradito), tentano di “rifondare un partito morente!”. Gli strateghi della premiata ditta si rifanno il look! Tentano manovre camaleontiche. Negano errori. Ostentano sicurezza. E la colpa è degli altri. Della base che non li ha capiti e neppure seguiti nella mattanza sociale che loro stessi hanno iniziato.

In Calabria il presidente Occhiuto cerca di riparare gli errori di Oliverio.

Mario Oliverio ha siglato un accordo con le ferrovie dello stato sfavorevole agli utenti. D'altronde, se ricordiamo lo zelo dell'allora ad di fs Mauro Moretti, Caronte in pectore delle fs con tessera pd in tasca, e come è riuscito a sanare le finanze dell'azienda, per chi ha poca memoria ricordiamo brevemente che ha tagliato treni, stazioni e fermate soprattutto con destinazione sud Italia e zone povere di merci e passeggeri facoltosi, si capisce qual era e quale è la caratura culturale direttiva politica dei dirigenti. Altro che tutela del servizio pubblico! E salvaguardia del territorio.

Ma torniamo al rosatellum che ha regalato alla lega e alla squadra di governo il seggio a Bossi che ha vinto a “flipper” la poltrona togliendola sotto il sedere a Enza Bruno Bossio del pd.


venerdì 23 settembre 2022

Italia: 1 giorno al voto

 Astenersi o andare a votare? 

Personaggi della politica
È un quesito da risolvere nell'imminenza da parte degli elettori chiamati a esprimersi domenica 25 settembre p.v. nonostante le delusioni e la sfiducia accumulate nel tempo, lo devono, lo dobbiamo fare! Lo dobbiamo ai giovani anche se:... 

Le promesse elettorali, gli spauracchi sventolati per raccattare voti e sfiduciati non si contano. Sembra che tutti indistintamente abbiano le giuste misure per risolvere i problemi che attanagliano il mondo intero non solo l’Italia ch’è chiamata al voto. 

Esprimere col proprio voto una preferenza; dare mandato e fiducia a un gruppo politico più che ad una singola personalità è, sì importante, ma non determinante per il buon funzionamento della democrazia.  

In Italia abbiamo una Carta Costituzionale democraticamente ineccepibile che tiene in gran considerazione il “POPOLO”, il LAVORO, il welfare; la libertà! 

Libertà d’espressione in tutte le sue forme! 

Culturali, politiche, quindi di pensiero. Purtroppo spesso le libertà sono confuse col libertinaggio mercantile votato a vendere ogni azione insieme all’immagine esposta che diventa brand commerciale. E il mondo della politica è parte integrante. 

Da ciò, in gran parte, nasce la sfiducia nel “popolo” tirato in ballo alla bisogna. 

Recarsi a votare oppure no? 

Certo, se c’è un enorme dissenso da parte di moltissimi elettori nauseati dai processi affaristici legati al mondo dei poteri politici, basterà che i seguaci di una certa banda vada a votare per accaparrarsi il potere. Stessa cosa se si annulla la scheda o si lascia in bianco... 

Che fare? 

Turarsi il naso e recarsi alle urne e segnare con una croce il meno peggio, chi e quanti emanano fiducia per la serietà dimostrata nella gestione della cosa pubblica. 

lunedì 8 agosto 2022

Incendi, smottamenti e disastri. Colpevoli: stupidità e incuria

 


È chiaro! Secondo gli esperti non esiste, o per lo meno è estremamente difficile che si propaghi velocemente, un incendio per autocombustione. Ci deve essere per forza la mano dell'uomo in un incendio di vaste proporzioni. I piromani sfruttano gli effetti atmosferici e le condizioni climatiche favorevoli per dare sfogo alla loro malattia spesso lubrificata dai soldi dei committenti interessati all'area da deforestare.

Col favore delle temperature torride diverse aree sono state distrutte. 

Non indaghiamo per cercare i colpevoli materiali degli incendi bensì per analizzare i danni provocati all'intera collettività e, in primo luogo, alla flora e fauna che ha impiegato decenni per diventare rigogliosa e svanita nel giro di qualche ora .

Anche nel territorio catanzarese si è verificato il fenomeno incendiario ben noto in tutte le latitudini geografiche terrestri e divulgate con dovizie di particolari dai mezzi di comunicazione di massa.

Intere aree carbonizzate. Incolte e prive di ogni elementare manutenzione sono state oggetto di attenzioni particolari dei malviventi, probabilmente, a causa della popolazione faunistica annidata nel sottobosco.

E, le volpi che a differenza dei cinghiali e dei topi, o, peggio, dei serpenti, forse perché custodite nell'immaginario collettivo infantile, a volte viste come infide, furbe e scaltre, altre volte coccolate simpaticamente e amorevolmente, le volpi, tutto sommato trasmettono tenerezza nella maggior parte di quanti ne parlano, le osservano e se ne prendono cura.

Da qualche tempo anche noi, che abitiamo nella periferia catanzarese, abbiamo dimestichezza con questo splendido felino. 

Quasi tutte le mattine facciamo incontri ravvicinati.

Alcuni se ne prendono cura al pari del proprio gatto o cane domestico: lo accudiscono come se fosse un animale da compagnia e lo nutrono con dei bocconcini preparati appositamente tant'è che, abbandonata la proverbiale diffidenza, mamma volpe e prole si lasciano avvicinare, allungano il musetto affusolato e prendono i bocconi dalle mani del provvidenziale animalista. 


Purtroppo la favola non sempre finisce bene.

Specialmente quando le avversità ambientali poste dal fato e la stupidità degli uomini remano contro.

Due piccoli pincher avvertono la sua presenza. Abbiano contro; la inseguono- Lei terrorizzata scappa. Cerca di sottrassi al latrare degli inseguitori. Spicca un salto. Esce dalla vegetazione e...

Stamane per una giovane volpe è finito il suo tempo:

riversa in mezzo alla strada, in piena curva. esala l'ultimo respiro. Non è riuscita a schivare il mezzo.

L'impatto violento l'ha scaraventata per qualche metro. La macchia di sangue lascia intendere il punto esatto dello scontro con l'automezzo. E la carne viva privata dal pelo, coperta da uno sciame di vespe che se ne cibano, suggerisce la dinamica del trascinamento sull'asfalto della povera bestiola incastrata sotto la scocca dell'automezzo.

Intanto, nel versante opposto, i fumi rilasciati dai cumuli di legna carbonizzati testimoniano la violenza gratuita dell'uomo sulla natura, nel ricordare alla collettività che la stupidità umana è in agguato, trasformano l'ambiente. L'indolente, sia esso attore principale o spettatore, non pensa al danno ambientale conseguente alla non-azione adottata in quel preciso istante ma, di certo, l'atteggiamento provoca una serie di azioni e reazioni, una sorta di causa e effetto karmico.

domenica 16 gennaio 2022

Alla conquista del Quirinale

 

Modesto esercizio di logica. Analisi dal basso delle azioni strategiche messe in campo dalla politica.


In queste ultime ore siamo stati testimoni di episodi che senz'altro influiranno nel futuro socializzante di ognuno.

Abbiamo assistito commossi al rito religioso per i defunti e nell'occasione conosciuto il pensiero e le azioni di un personaggio schivo ma propositivo per quanto attiene al mondo del welfare:

David Sassoli. Quest'uomo conosciuto e apprezzato giornalista che ha ricoperto l'incarico di Presidente del Parlamento europeo ha lasciato un gran vuoto. E come accade ogni qualvolta va via una personalità dedita al servizio per il prossimo le sue azioni intime sono rese pubbliche dalle persone che le sono state vicine nella quotidianità degli affetti familiari e civili.

Inutile sottolineare l'aspetto privato di qualsiasi entità. Ciò che conta nelle azioni è la risonanza concreta consequenziale all'atto stesso. E David Sassoli, per quanto è emerso, è stato un gigante di bontà e dedizione volto al bene comune. Le sue azioni tendevano all'inclusione mai alla divisione o suddivisione dei privilegi.

Invero, assistiamo alla strategia non tanto malcelata di una cordata disseminata tra le parti politiche in sintonia con le avvelenate logiche spartitorie la volontà di erigere o quantomeno accaparrare una bandierina nello scacchiere alto della Repubblica italiana: il Quirinale!

È ormai risaputo che i nomi buttati sullo scacchiere anzitempo non sono mai stati tenuti in considerazione seriamente. E le precedenti nomine lo confermano.

Probabilmente la posta in gioco è ben altra!

Le mire degli schieramenti si possono solo supporre e immaginare. Tra trasversalismi interessati e buona fede vi è un baratro incolmabile in fondo al quale germoglia la mala pianta della vanagloria o vanità come dir si voglia fomentata dalla spasmodica fame di possesso.

Si vocifera che gli ambasciatori stiano sondando il terreno per capire le probabilità e porre eventuali correttivi affinché il cavallo posto ai nastri di partenza abbia buone occasioni di vittoria. Strategie consolidate che vanno a agitare le acque torbidi dell'ego personale per fare riaffiorare i bisogni famelici dei potenziali supporters utili al buon esito.

Strategie malsane! Che, pur comprendendone la machiavellica regia, gettano in pasto al pubblico ludibrio vecchie storie disonorando le intenzioni del buon vecchio condottiero in arme sceso in campo per la singolar tenzone.

venerdì 3 dicembre 2021

P.A., Poste e telecomunicazioni, i disagi dei cittadini senza app.

 

L'imprevisto.


Sai, quando pensi di ponderare bene il tempo, le variabili incognite cariche di sorprese, gli imprevisti, anche le più improbabili e credi di poterle evitare perché, a differenza degli altri, ritieni di avere giocato d'anticipo sugli eventi e poi rimani fregato da un qualcosa privo di peso?

Ebbene, a me è successo oggi!

Va bene che non padroneggio al 100% le nuove tecnologie mass-mediatiche. In altre parole non ho tanta dimestichezza con le app. cosa che mi fa un certo effetto nell'osservare i bambini ancora non scolarizzate ma sicuri e padroni dei device.

Ecco, dicevo, oggi mi sono sorbito 3 ore di attesa nella sede delle poste italiane di Catanzaro lido per non avere prenotato con l'app il pagamento di un banale conto corrente.

A mia discolpa posso dire che non lo sapevo! E che anche provandoci davanti all'ufficio postale non ci sono risuscito. Va be', mi sono detto: faccio la fila! Non sapendo che le prenotazioni con l'app avessero la precedenza sono rimasto lì a osservare i terminali per ben 3 ore!

I terminali, solo due con relativi operatori, notificavano codici generati in automatico dal sistema informatico in uso nell'ufficio postale di lido. Inutile sono stati i chiarimenti! I dipendenti, con garbo, ripetevano che loro non c'entravano nulla e non potevano eseguire latre operazioni se non quelle imposte dal sistema.

Ma dico, un tempo esisteva il ministero dell poste e delle comunicazioni ed era un servizio sociale! Adesso non più!

In barba alla moltitudine delle persone anziane o non !nativi digitali!” costrette a chiedere i servizi di prima necessità agli sportelli come il pagamento delle pensioni o il pagamento di un bollettino postale emanato dall'ente elettrico o del gas, ritirare una raccomandata o un pacco e che appena appena sanno digitare un numero telefonico.

Siamo nella barbarie più assoluta!

La gentilezza associata al servizio sono prassi bandite dall'azione degli impiegati costretti alla dittatura random dei computer che gestiscono il sistema di uno dei servizi pubblici più utili e dal quale dipendono molte necessità dei cittadini.

Ministro Brunetta niente da aggiustare nel sistema?

giovedì 14 ottobre 2021

The end

 Scriviamo la parola fine al film del terrore e all'isolamento sociale.

E' giunto il momento di scrivere la parola fine alla paura da covid?

Il comune buon senso suggerirebbe di sì! Visti gli esiti delle vaccinazioni e delle altre misure di prevenzione adottate la pandemia sembra debellata. Non ci sono più molti decessi e ricoveri d'urgenza nelle strutture sanitarie. Anche le rsa non soffrono. Insomma sembra che i presupposti ci siano per dire basta al terrore psicologico e iniziare un percorso a misura d'uomo. Ristabilire la normalità. E vivere! D'altronde, sempre stando ai numeri diramati dalle fonti ufficiali, la tanto declamata e sospirata immunità di gregge è stata raggiunta.


Perché, quindi, insistere con lo stato emergenziale?

Gli scontri violenti a cui abbiamo assistito in queste ultime ore sono il termometro della barbarie in cui stiamo precipitando. Buonsenso comune vuole e impone di abbandonare le leggi restrittive che, pur necessarie nei momenti critici, ora si presentano come mere disfatte del pensiero pragmatico.

Inutile e dannoso risulta il passaporto verde.

Il green pass inizia ad essere un espediente strumentale per certi aspetti e strumentalizzabile da altre posizioni in cui si pongono personaggi facinorosi per creare disordini e depistare l'opinione pubblica dai buoni propositi di quanti la pensano diversamente, pensiero giusto o sbagliato che sia non sta a me dirlo.

Il momento non è stato dei migliori.

Il virus ha mietuto tantissime vittime! E qui, è d'obbligo ricordarlo, se proprio dobbiamo imputare qualche colpa, l'errore principale è della politica gestionale della sanità nazionale e locale pubblica e privata che impone i numeri dei bilanci, quindi i profitti, alla salute dei cittadini. E in merito ai numeri le indagini riferiscono cifre altissime attorno all'affaire vaccini e presidi medici contigui.



Ma bando alle negatività possiamo convenire che ognuno ha fatto la propria parte e si è dato da fare per uscire dal pantano meno sporco possibile. Ecco, adesso è giunto il momento del bagno sociale. Un bagno rigenerante nelle cui acque lasciare diffidenze e personalismi inutili. Dobbiamo uscire ritemprati. Fiduciosi. E guardare con volto disteso e sorridente chi ci sta vicino.

Basta col pugno chiuso in senso di saluto. Abbracciamoci!, semmai con la mascherina ancora per un altro po' ma poniamo fine allo stato di terrore in cui ci ha prostrati il virus.

L'immunità di gregge è raggiunta! E il green pass, se pure potrebbe essere visto come un ulteriore tassello alla prudenza, è, per certi aspetti, uno strumento inutile e destabilizzante.

Buon senso vorrebbe, invece, che si dessero più strumenti alle strutture sanitarie affinché non si ripeta più un evento simile.

venerdì 1 ottobre 2021

Mimmo Lucano, specchio della Calabria migliore!

Grazie! Grazie al giudice di Locri per avermi stimolato e fatto desistere dall'andare a votare.


Sì perché la mia intenzione, maturata nel tempo, era, fino a ieri, quella di dissentire, non lasciarmi coinvolgere dalle becere strategie dei gruppetti di potere e astenermi persino d perdere tempo nel recarmi al seggio.

La sentenza di Locri è capitata come una mannaia sul destino di Mimmo Lucano. Un uomo che ha messo in pratica le teorie inclusive suggerite dall'amore per gli ultimi. Ma la vittima, stando alle reazioni sdegnate, non è sola la persona messa sotto accusa da un sistema condizionato e condizionante.

La vittima è la società calabrese intera! La vittima è il territorio calabrese.

Le vittime siamo noi!

Ecco perché dico convintamente basta a questo stato di cose!

I giochi sono stati fatti. E i burattinai hanno già fatto le dovute spartizioni. Hanno lottizzato coi loro burattini i centri di potere regionale ma non è ancora detta l'ultima parola.

Spero che l'indignazione faccia affluire tutte le persone sane che hanno a cuore il destino della Calabria e dei figli di Calabria alle urne.

Mi ero imposto il silenzio stampa per questa altra farsa elettorale ma quando la goccia fa traboccare il vaso è un imperativo assoluto prendere parte alla vita sociale con l'unica arma democratica che ci rimane.

Mimmo sei tutti noi! Sei lo specchio della Calabria migliore.

mercoledì 16 giugno 2021

Testimone del tempo

Il dolore, le pene degli altri non saranno mai compresi appieno da chi guarda, fino a che chiunque osservi non soffra le stesse difficoltà fisiche o psichiche del sofferente che ha difronte.

Il dolore ce l'ho io mica te!, per dirla con le parole di Vasco che sa farsi comprendere da una miriade di gente. L'uomo Vasco mente in musica e fa spettacolo spiluccando nell'intimo del suo quotidiano e diventa plurale visto che in tantissimi si rivedono nelle ballate rock del cantautore.

Nel tempo di una canzone si rivivono addii e ritorni. Speranze. Amori e stati d'animo.

Pezzi di vita comuni messi insieme a formare e ridefinire un puzzle corale.

D'altronde le emozioni non hanno nomi o nazionalità e neppure una epidermide dal colore ben definito.

Tutti, senza eccezione alcuna, abbiamo conosciuto il dolore. Che sia dettato dall'emotività o sia causato dalle malattie, superata la fase, rimane dentro di noi e, pronto a svegliarsi, riapre ferite nell'istante in cui interagisci con gli affanni altrui e li fai tuoi.

In queste settimane ho visto di tutto.

C'è chi prega e si rammarica per non avere avuto l'opportunità di conoscere Mamma Natuzza e che vorrebbe recuperare il tempo perso attraverso Fratel Cosimo a cui vorrebbe chiedere una preghiera speciale. Superare l'angoscia della morte supportata dagli Angeli che il Signore ha destinato sulla terra per alleviare il dolore dei deboli.

La voglia di misticismo è presente tra i sofferenti. E non penso sia dovuto solo all'esperienza incombente perché c'è anche chi impreca laicamente e non sa farsene una ragione ripetendo: perché proprio a me?

Come sembrano lontani da questi luoghi gli zoo mediatici di politici, giornalai, parolieri, ciarlatani e appariscenti veline, arrampicatori sociali e “uomini e donne che si son fatte da sé” tesi solo a far carriera e accumulare ricchezze materiali.

E poi ci sono altri grandi uomini che lavorano dietro le quinte affinché la scienza e la ricerca ottemperi al suo mandato etico.

Questa è un'altra realtà! Fatta di sofferenze. Animata da persone che guardano alla scienza medica e nell'intimo aspettano il miracolo della chirurgia. Non la chirurgia estetica, la funzionale! Quella che se saputa fare ridà nuovi progetti a chi si sottopone per la possibile qualità della vita offerta.

E forse, una nuova ottica ai familiari sottoposti al calvario della persona affetta da malanni e sofferenze.



Il leprotto saltella sicuro. Guarda la gente calpestare i prati e con due salti raggiunge la macchia mediterranea dell'aiuola centrale. Anche i merli dalla livrea nera e dal becco giallo saltellano spiccano un breve volo nell'oasi verde dell'ospedale d'eccellenza milanese e s'abbassano presso le piantine di fragole selvatiche.

In questi giorni ho avuto modo di esplorare mondi a me sconosciuti e devo affermare, per esperienza diretta, che l'Humanitas è un'eccellenza italiana della sanità

mercoledì 28 aprile 2021

Cose che si possono fare anche da lontano

Discutere e litigare di argomenti futili come gli orari da rispettare per le chiusure è senza dubbio un esercizio di opportunismo politico e equilibrismo settario.

Se gettiamo lo sguardo e apriamo le orecchie per osservare cosa accade oltre i confini delle nostre opulente realtà organizzate sui commerci cinicamente ci accorgiamo delle misere realtà della gente costretta a subire angherie e fame. La schiavitù è un dato di fatto. E mentre noi facciamo le pulci al nostro ego in Brasile e India un larghissimo strato sociale è decimato dal virus.

Non è un caso e neppure una maledizione celeste ma spietato teorema economico. Se si pensa alle mega baraccopoli e ai bambini che la abitano costretti a cercare tra i rifiuti qualcosa per mangiare o vendere capiamo cosa significhi davvero soffrire le ingiustizie sociali.

Gli errori sono ammissibili quando si gestisce il governo delle nazioni se fatti in buona fede.

Purtroppo le cronache nostrane riportano ben altri scenari con dentro personaggi demoniaci.

Gli avvoltoi sono scesi dai loro nidi. Sono planati voracemente su ogni possibile ristoro destinato alla comunità. Lo hanno lottizzato. E in cambio hanno elargito forniture scadenti.

Questo è quanto viene fuori dalle cronache. E, se mentre una volta si gioiva per le vacanze forzate dalla scuola, adesso i ragazzi comprendono molto più di noi l'importanza delle lezioni in presenza.

Socializzare è imprescindibile dalla presenza fisica del partner! Altrimenti È come fare l'amore da remoto con la persona amata ma senza di lei. Una pratica da evitare perché in quanto a masturbazioni mentali siamo inondati e intossicati. 




No dad love! L'amore carnale a distanza non si può, Ma la solidarietà è possibile! 

Anche da lontano si può essere presenti, tendere una mano agli altr, a quanti stanno peggio e, pur non conoscendoli, stare fattivamente vicino a loro: ai diversi da noi per cultura e status che soffrono per le ingiustizie sociali seminati da noi... quando giriamo la testa dall'altra parte.

domenica 25 aprile 2021

Scrivere sui muri

La creatività ha bisogno di essere alimentata quotidianamente.

I talenti devono implementare le sensibilità che possiedono con gli studi e la ricerca.

Le peculiarità elargite a ognuno diventano ricchezze per gli altri se donate con umiltà.

Lo scontro verbale e giuridico avviene quando si cerca di ottenere il massimo risultato col minimo sforzo e, sfruttando, quando il caso lo consente, gli imprevisti, i cosiddetti colpi di fortuna insperata, si tenta il colpo gobbo. Ovvero si tenta di monetizzare l'interesse suscitato dal moto “rivoluzionario” popolare di esprimere concetti con la pittura iconica usata per dei murales.

Soggetti politici, religiosi, stati d'animo affrescano le strade cittadine. I graffitari lo fanno a mo' di contestazione. D'altronde è un “abuso” dipingere senza permesso gli spazi pubblici. E sono consapevoli delle complicazioni a cui vanno incontro nel “rivisitare” i siti pubblici. Metropolitane comprese.

È capitato casualmente di leggere velocemente una notizia sul presunto diritto d'autore preteso da una writer. Nello specifico una pittura come tante fatte per strada e, ricordiamolo, gli artisti di strada hanno una filosofia di vita e un modo di vedere l'arte totalmente diverso da come la vede il mercante e gli artisti che espongono le loro opere in gallerie e musei istituzionali.

Cristo Risorto con la corona di spine in mano
-bozzetto-
Se i writer's volessero i diritti d'autore non colorerebbero nei luoghi pubblici, per strada, sotto il cielo, sui muri grigi delle città imbruttite violentate da becere pubblicità effimere. Loro sono dei contestatori consapevoli che il loro lavoro sarà una meteora dalla durata di qualche giorno. Non si aspettano niente se non la gratificante reazione di chi la osserva e si compenetra nell'azione dell'autore.

Quindi, quale alto onore per un artista di strada essere da pungolo per un'azione sociale (di marketing?) o persino consumistica (anche se la loro filosofia l'abiura!) quale potrebbe essere intesa la stampa di un francobollo d'auguri?

Prendilo e basta! , c'era scritto sul graffito. Che avesse un altro significato? Nelle intenzioni della narrazione forse voleva intendere altro? una provocazione? un ossimoro---


Diverso è il contesto di chi lavora assiduamente in fucina e impegna l'ingegno in studi e ricerche atte a migliorare concetti e stilemi socializzanti secondo letture introspettive. (che non significa o giustifica  cavalcare l'onda fortuita e occasionale). 
Se è un dono alla collettività, anche il dipinto sul muro è una sorta di "Bene in sospeso" al pari del caffè sospeso o della spesa sospesa.


sabato 24 aprile 2021

Rinascita scott, spettacolarizzazione o notizia?

Tre piani.

Tre piani di pubblicità occupano mezza costruzione di un palazzo sulla strada per Marina di Catanzaro.

Difficile non vederlo! Impossibile non leggere il messaggio.

La pubblicità è l'anima del commercio e anche il pane quotidiano di pubblicitari e grafici che campano di questo.

L'enorme e ingombrante cartellone pubblicitario comunica qualcosa d'inusuale. Non si riferisce a un prodotto di largo consumo per le famiglie e neppure suggerisce una merce. Non è neanche una campagna sensibilizzante o socialmente utile.

Non è, a mio avviso, la vetrina di qualche evento culturale. Che so, un messaggio per i cittadini che indichi l'inaugurazione di una esposizione artistica o la premier teatrale; l'inaugurazione di un qualche e vento qualsiasi inerente alla crescita intellettuale. E in momenti come questi segnati dall'odio e dalle maldicenze gratuite, dalla cattiveria e dalla sopraffazione mediatica mirata alla conquista di spazi personalistici, Dio solo sa quanto avremmo bisogno di un po' di positività.

Ovviamente la cronaca fa parte della dialettica democratica. E i giornalisti e gli opinionisti hanno pieno diritto a esprimere il loro pensiero.

L'informazione, per la democrazia e la libertà d'espressione che rappresenta, è sale per gli intelletti agili.

Non conosco il palinsesto della televisione privata e neppure la programmazione dell'editore che ha commissionato il manifesto ma una domanda sorge spontanea: può un mega-processo trasformarsi in intrattenimento mediatico?

Sì, un evento che vede le forze contrapposte della società malata allo Stato e a cui il dr. Gratteri non intendeva affatto dare una vetrina o metterli sotto i riflettori mediatici. Tant'è che fino ad ora le telecamere sono rimaste fuori dall'aula.

I cameraman sono stati tenuti fuori, ritengo, per evitare il deprimente voyeurismo e la spettacolarizzazione quasi morbosa di certi fatti, mentre all'interno delle aule bunker di Lamezia Terme, luogo in cui si svolge il processo per mafia, accedono solo i legali delle parti, gli avvocati, i giudici, gli accusati e i giornalisti senza telecamere al seguito.




venerdì 23 aprile 2021

Restrizioni e libertà

L'ignoto è un elemento destabilizzante?

Dipende. Per alcuni trovarsi davanti a situazioni incognite è sinonimo di stimolo; input che spinge a trovare soluzioni supportate dalla conoscenza e dai saperi acquisiti. È così che si esce dall'impasse delle situazioni stagnanti opprimenti.

I criteri preventivi per contenere la propagazione del virus sono pressoché simili a quelli adottati per altre forme contagiose più comuni e meno invasivi.

Profilassi sanitarie, quali le inoculazioni vaccinali, il distanziamento sociale ma non l'isolamento isterico tra le persone e il corretto uso dei presidi meccanici (guanti, mascherine, indumenti idonei) e detergenti sono alla base delle attenzioni da adottare.

Ne consegue che anche le abitudini sociali, lavorativi e affettivi rischiano momentanee sofferenze per le mutate disposizioni igienico-sanitarie imposte, più che suggerite e divulgate con cognizione scientifica dagli esperti.

L'opinione pubblica sembra telecomandata. Soggiogata dalle notizie inquinanti e dannosi più dello stesso virus che miete vittime. L'eccesso disinformante di certa pratica televisiva e mediatica è dannosa. E le false notizie che rimbalzano sulle piattaforme amplificano maggiormente le paure. Non tutti sanno discernere. Analizzare pacatamente gli eventi e le situazioni.

Il terrore s'insinua nelle teste e fa danni sociali difficili da risanare.

Dovremmo, se mi è consentito, urlare di meno, anzi per niente, trovare uno stato interiore adeguato alla situazione contingente.

Rifugiarci nelle attività che aiutano a mantenere la quieta mentale. Leggere un buon libro. Ascoltare musica. Scrivere. Dipingere. Visitare musei on-line. E possibilmente intessere nuove amicizie e coltivare le vecchie che hanno in comune le attività creative appena suggerite. 

Gli strumenti per fare tutto ciò non mancano e il web potrebbe essere il medium eccellente per accomunare le affinità elettive.

La pandemia potrebbe essere da stimolo per cambiare mentalità relazionale. 

Il “mio” potrebbe diventare plurale, condivisione e conoscenza; il "nostro" ché l'inverso della proprietà difesa a oltranza, nascosta o sottaciuta per misere strategie di mercato.



Il dialogo svela le bugie. Dirada la nebbia e aguzza la vista. Il plagiatore, colui che millanta e ruba, rimane vittima delle sue malefatte davanti allo sguardo pulito degli eterni bambini consapevoli di essere al cospetto di un “ re nudo”.

venerdì 2 aprile 2021

Vaccini o terapia anti covid?

Se dopo tutto il tempo passato ci troviamo ancora a parlare e peggio subire il virus del covid-sars2 significa che siam sulla strada sbagliata. Quelli che sono stati immessi sui mercati non possono essere ritenuti vaccini ma terapie. Cure. Al pari di un farmaco contro i raffreddori o altro.

Il vaccino serve per immunizzare da un determinato ospite indesiderato il corpo umano. Lo abbiamo visto e sperimentato contro la malaria, la poliomielite etc.

Invece il problema pressante, la malattia del secolo continua a invaderci, a rimanerci addosso. Ragion per cui significa che le soluzioni fin ora trovate e messe in campo non sono da ritenersi le più adeguate per risolvere il caso pandemico. Insomma non garantiscono l'immunità ma aiutano a restare in vita salvo effetti collaterali.

Il vaccino dovrebbe immunizzare essere d'ostacolo e inibire i virus patogeni, secondo una elementare logica.

Con questo non voglio dare controindicazioni alla campagna vaccinale che tutti i governi impongono alle popolazioni! Intendo dire, secondo logica e buon senso, di essere più cauti.

Cauto il mondo scientifico che nonostante l'impegno brancola nel buio se si lascia aggirare dalle varianti e non riesce a salvare vite inoculando un siero efficace.

Cauta la politica nel redigere leggi e divieti che si dimostrano e diventano obblighi assurdi per i cittadini alla luce dei fatti.

E più cauti noi ma non diffidenti!



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