Ars oratoria. Arte della parola.
Da lontano e al sicuro siamo bravi a parlare. Dire tutto e il contrario di tutto. Essere al fianco dei bambini che soffrono e a quanti subiscono le offese mortali inflitte dagli oppressori. Ormai i morti non si contano e gli aiuti umanitari, il cibo e le medicine, i vaccini essenziali per non morire di tifo e malaria pur essendo ammassati nei pressi delle città morenti non possono essere utilizzati. Medici e volontari non hanno l’accesso nei centri offesi e martoriati dai bombardamenti.
Le grandi potenze mondiali per voce dei rispettivi
rappresentanti dichiarano la fine immediata delle rappresaglie contro i civili
mentre continuano a mandare armi ai governi amici autori dell’immane evento.
La striscia di Gaza e la Palestina è un’immensa fossa comune
di carne umana maciullata dalla crudeltà di chi comanda ed esegue gli ordini
bellici.
La ricostruzione, se e quando avverrà, sarà una inesauribile
miniera.
Intanto gli innocenti continuano nella trasmigrazione; i
corpi profanati esalano miasmi evangelici e si fanno preghiera agli orecchi del
Supremo.