Anche stamattina Macchia avverte il nostro arrivo. Leggera e veloce copre la distanza che ci separa, infila la testolina tra il muretto e l'inferriata della villa, poi caccia fuori anche una zampa, esile com'è sembra essere in equilibrio precario, e aspetta. Vasco, baldanzoso, le si avvicina. Fermo come una statua, acconsente che lei lo lecchi sul muso. I bacini non durano più di qualche nano secondo, poi, quasi un po' sulle sue, così, tanto per darsi un tono, assume la posizione del dominante, gira attorno al muro di cinta della villa e marca il perimetro. Macchia è una cagnetta di taglia piccola dal carattere giocoso; bianca con quattro macchie nere grandi distribuite armoniosamente sul corpo e sulla testa. Dolce, talmente socievole che quando dico a Vasco: “su dai torniamo a casa”, emette dei guaiti impercettibili che tradotti avranno senz'altro questo senso: “perché non restate ancora un pochino?”. Ma i cani sono ubbidienti e pazienti. Capiscono quando ...