Il confronto tra Renzi e Zagrebelsky,
ospiti di Mentana, si chiude una manciata di minuti prima della
mezzanotte.
renzi, mentana, zagrebelsky |
Matteo Renzi è in difficoltà.
Risponde con frasi fatte alle sagge argomentazioni articolate dal
costituzionalista Zagrebelsky sulle ragioni che lo spingono a
spiegare il suo convinto no alla riforma costituzionale voluta da
Renzi.
Mentana modera il dibattito politico.
Renzi sembra avere il complesso dello studente che sostiene un esame
importante. Ripete come un mantra: abolire il senato così com'è
significa ridurre i politici, risparmiare sui costi dei senatori che
saranno sostituiti dai consiglieri regionali e dai sindaci dei
capoluoghi ma con funzioni di controllo importanti: noi abbiamo perso
milioni dalla comunità europea. Soldi che sono andati alla Polonia
perché non sono stati investiti nelle regioni. (…).
Renzi è un vulcano di parole. Parole che fanno impressione a quanti pensano che la Politica sia altro che “vincere”!
Uno Stato non si governa con la vittoria e l'imposizione delle proprie idee sui “vinti” e ben che meno si modifica la Carta Costituzionale unilateralmente mettendo ai margini le minoranze di Governo. Le modifiche istituzionali “necessarie per stare al passo coi tempi” si discutono con tutte le rappresentanze politiche e raggiunto l'accordo di massima, stilata secondo i criteri democratici una legge, si propone il referendum popolare per modificare o abrogare gli articoli ritenuti obsoleti nel rispetto dei cittadini. Titti i cittadini!
Questo in sintesi il pensiero del prof. Zagrebelky. Che è anche il mio.
Non mi è piaciuto quel filino di terrorismo psicologico di Matteo Renzi che s'insinuava tra le parole: noi diciamo agli italiani “volete risparmiare? Volete che si riducano i parlamentari e i costi della politica? Volete che l'Italia sia competitiva? Allora vota sì! Se invece volete rimanere nel pantano delle paludi politiche allora vota no!
La sua veemenza è ammirevole, per certi versi. Dimentica, però, che basterebbe porre le giuste correzioni evidenziate da chi ragiona saggiamente sugli articoli di legge avanzate dal suo staff.
Matteo ripensaci! Fai un atto di umiltà così come hai detto di avere sbagliato sulla rottamazione e sulla personalizzazione del referendum … non è poi difficile per uno come te che ama l'Italia e gli italiani. Forza. Ancora siamo in tempo.