E poi, quasi per caso, basta ascoltare
Bersani per fare una ricarica di fiducia nella Politica.
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pierluigi bersani |
Ieri sera su la 7, dopo “Crozza nel
paese delle meraviglie”, “Bersaglio mobile” di Mentana ha
ospitato Pierluigi Bersani.
Si è capito, almeno io ho capito,
viste le vicende che scuotono il
pd, il valore aggiunto che possono
avere e dare gli uomini e le donne cresciute a pane e politica. Sia
ben chiaro, su alcune posizioni di
Bersani non sono d'accordo ma è
sempre meglio che stare a guardare le manovre da venditore di Matteo
e le
fuorvianti televendite dirette a chi sta sotto i 25000 euro
lordi l'anno da dipendenti ma taglia fuori molte altre persone rese
invisibili dai media e “sconosciuti” agli organismi sociali.
Bersani ride alla battute di Grillo che
gli ripropone Mentana. Analizza i fatti come si faceva un tempo.
Valuta rischi e pericoli sociali; tenuta della democrazia; populismi;
impegno; organismi e realtà.
Lo so, non è più tempo degli
incubatori politici, la globalizzazione velocizza ogni cosa ma un
conto è perseverare nell'errore nonostante le differenti analisi
provenienti dagli addetti ai lavori e dai cittadini comuni che vivono
sulla propria pelle gli errori della politica e altro è aprirsi
all'ascolto.
Su questo blog periodicamente sono
state esposte numerose, se pur sintetiche, motivazioni sulla sfiducia
politica ingenerata dalle azioni del rampante “rottamatore”, e
non solo da lui.
In questo preciso momento il suo
arrogante decisionismo sventolato e cinguettato sui media irride le
delicate questioni che vincolano la tutela della democrazia e la
partecipazione dei cittadini alla vita sociale dello Stato traduce in
un atto di terrorismo autoritario unilaterale le modifiche prese in
esame dal suo esecutivo come se fosse proprietà esclusiva di una
qualsiasi lobby. Roba da personaggi oscurantisti. Altro che
riformisti!
Questi ragazzotti al potere fanno
paura. La loro arroganza fa paura. Gli ottanta euro in busta paga,
come di ce qualcuno, hanno un sapore populista che nulla ha a che
fare con il Governo di un Paese democraticamente evoluto. Si tenta di
accaparrare consensi. Acchiappare una grossa fetta di voti... con una
riforma elettorale farlocca che elimina le pluralità e impone i
limiti del bipolarismo, ma come sarà il futuro del resto della
popolazione che non gode degli ottanta euro, che è senza lavoro e
priva di un sussidio minimo e che politicamente diversamente
pensante?
Si dice che il pensiero è libero e non
si può imbrigliare. Il confronto è la sintesi sono, così mi è
stato detto, il sale e la forza che tiene in vita la democrazia.