l'Italia degli imprenditori predatori e del lavoro che non c'è
Emigrazione, immigrazione, sfruttamento ed emancipazione culturale del proletariato
Sono inebetito!
La classe operaia è invisibile. Non è più la forza lavoro trainante per l’economia Nazionale; capitale per le imprese ed entità fisica pensante. E per classe operaia s’intende non solo chi veste la storica tuta blu ma anche i colletti e i camici bianchi della ricerca. In sintesi: tutti gli attori produttivi di beni fisici e intellettivi.
Si deduce dai dibattiti politici e dagli orientamenti dei partiti. Si desume dai comportamenti parolai e dalle azioni perpetrate da quanti dicono di rappresentare i cittadini.
In Italia si è creata una situazione assurda: si tutelano i cosiddetti im-prenditori che prendono i soldi dallo stato e portano fabbriche e capitali all'estero laddove guadagnano di più grazie a situazioni sociali che si credevano debellati con l’emancipazione proletaria e con le leggi dello statuto del lavoro in atto in Italia.
Forse proprio per questo vanno nei paesi sottosviluppati: la fame e la miseria sono gli inibitori principali delle rivendicazioni salariali e sociali e solo quando questi freni diventano insopportabilmente coercitivi che succede qualcosa.
Per il momento assistiamo a un film già visto.
Nei paesi affamati e arretrati culturalmente, i nostrani im-prenditori, rivivono gli anni belli dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
Con un colpo di spugna la Repubblica dei parolai ha cancellato le speranze di quanti credono nella rivoluzione culturale pacifica. Ancora una volta si è scritta una brutta pagina di storia che lascia tutti nello sconforto, specialmente i giovani che, stante così le cose, non conosceranno mai l’esperienza diretta del lavoro corale quale dignitosa attività che inorgoglisce.
Per concludere: siamo in una situazione difficile? Allora, per rispetto a quanti hanno speso la propria esistenza al fine di migliorare quella collettiva, che il Governo e l’opposizione, dicessero chiaramente cosa fare per uscire insieme dalla crisi.
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.
Post popolari in questo blog
L’acqua dei miracoli, Madonna dello Scoglio, Placanica. Pare che qualche anno addietro la Madonna abbia detto a fratel Cosimo di scavare in un certo punto del terreno nella contrada Santa Domenica di Placanica dove gli apparve quando, ancora giovinetto, curava le greggi. E così fece! Fratel Cosimo Fragomeni scavò nel punto indicatogli, ma non vide subito l’acqua. Da quanto si dice, sentì il rumore e vide l’acqua scorrere lungo le gradinate del santuario in costruzione in un secondo momento. Anzi, sembra che glielo abbia riferito un operaio che stava lavorando antistante al sagrato. La costruzione, un’opera iniziata molti anni addietro con l’aiuto dei pellegrini devoti, ora sta prendendo corpo. Le brulle colline hanno cambiato il loro aspetto originario, e là, dove un tempo sorgeva una piccolissima cappella piena di ex voto lasciati dai miracolati della Madonna dello Scoglio, sta sorgendo un’opera importante per la fede cristiana. Le cannule delle fontane erogano un’acqua molle, d...
"nascite" pittura a olio su tela, 1980, courtesy arch. M Iannino Lettera dalla nonna alla nipotina che sta per nascere. Cara, piccola Greta, quando ho saputo che il tuo cuoricino ha iniziato a battere ho provato solo tanto stupore. Troppo etichettato il mio modo di pensare, di fare, di rapportarmi agli altri! non avevo realizzato appieno l’importanza dell’evento, della tua esistenza, perché tu c’eri, eri lì e aspettavi da tutti le mille coccole trasmesse telepaticamente da pensieri colmi d’amore. La novità della tua esistenza, subito dopo, mi ha però dirottato su un nuovo sentiero, un sentiero illuminato, agevole, percorrendo il quale, tutto si trasforma in un’atmosfera di gioia, di pace, di serenità. Poi ti ho immaginato... e ti ho subito amata, ti ho guardata e ti ho vista bellissima, una sapiente miscela divina che il buon Dio ha indotto attraverso la tua mamma e il tuo papà: un amore di bimba, frutto dell’unione di due spiriti liberi che li catturerà per sempre ...
Come leggere il contatore dell'acqua con gli orologini a lancette? misuratore dell'acqua vecchio tipo Semplice. Si inizia dalla lancetta delle migliaia con la dicitura x100 e poi si continua di seguito: x100, x10, x1 e prendendo in considerazione il numero in difetto che si trova alla destra e alla sinistra della lancetta quando questa non indica un numero preciso. Nell'esempio dell'immagine la lettura è determinata così: xmille, tra 9 e 8 = 8 xcento, tra 5 e 4 = 4 x10, =4 x1, anche se reso illeggibile dai residui dell'acqua sporca causata dall'imperizia di qualche amministratore pubblico o privato, s'intuisce che la posizione della lancetta si trova tra il 2 e l'uno, quindi è = a 1. il risultato è 8441 metri cubi d'acqua consumati da quando è stato installato il misuratore.
Commenti
Posta un commento
LA PAROLA AI LETTORI.
I commenti sono abilitati per chiunque passa da qui, si sofferma, legge e vuole lasciare un contributo all'autore del post.
ATTENZIONE! Chi commenta i post del blog è responsabile di quanto scrive. Pertanto non è prevista nessuna moderazione o censura ai commenti salvo evidenti illiceità.