Rispetto delle regole x una corretta integrazione

CATANZARO: TERRA DI NESSUNO?

Se l'immigrato è lasciato a sé stesso. 


Non è la prima volta e non sarà l'ultima che qualche testa calda spinta dalla necessità del vivere giornaliero faccia prepotenza a casa degli altri.
La vicenda di questa mattina, relativa al posteggiatore abusivo che caccia un automobilista da una zona franca qual è lo spazio libero nei quartieri cittadini, l'ho già sentita altre volte e anche il sindaco Abramo e il Prefetto ne sono a conoscenza perché altri cittadini hanno denunciato episodi analoghi.

È inverosimile che fatti del genere accadano nella tranquilla e civile Catanzaro. Ed è ancora più tragico che le “angherie” di questa gente emarginata siano perpetrate nelle vicinanze di luoghi in cui il dolore si tocca con mano: l'ospedale civile “Pugliese-Ciaccio”.
Chi si reca all'ospedale ha già un pesante fardello da sopportare e non può mettersi a litigare con gente ancora più disgraziata portatrice di dolori ancora più grandi legate a storie disumane vissute involontariamente.
Stessa cosa vale per l'area antistante la banca di Marina di Catanzaro, i super mercati, le farmacie. Laddove, appunto, si svolgono attività che richiamano grandi numeri di persone in forma di clienti e avventori.


Il Prefetto e il sindaco, quali alti esponenti della comunità, devono farsene carico. Devono studiare piani d'accoglienza sociale mirati all'integrazione degli immigrati che invadono le strade e ne fanno dominio personale altrimenti si rischia di lasciare sfuggire di mano il malessere che già serpeggia tra i cittadini residenti e non del capoluogo di regione.

C'è, comunque, da capire dove alloggiano questi immigrati. Sapere se fanno capo a qualche struttura finanziata coi soldi pubblici oppure se si sono sottratti ai controlli. E, qualora fossero clandestini, qui, per strada, sono palesemente visibili e rintracciabili.

Non è paura del diverso, sia ben chiaro! È solo questione di civiltà e rispetto delle regole alle quali siamo stati educati.
Vale per chiunque! E non si può consentire a chicchessia di decidere per gli altri se e come sostare negli spazi liberi.
Se poi, il ras di turno autoproclamatosi signore delle strade aggiunge un tono minaccioso, beh, allora è il momento delle autorità competenti. E' loro il compito per riportare l'ordine e la disciplina in città in ossequio alle leggi vigenti. 

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