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domenica 22 maggio 2016

Renzi e la personalizzazione della politica in 1/2 ora

lucia annunziata
Lucia Annunziata nella sua “inmezzora” di oggi non è stata aggressiva. Verbalmente decisa e tenace come al solito. È stata Maria Elena Boschi a tenere il ritmo. Un ritmo sostenuto e forse preventivamente concordato con il suo capo Matteo Renzi.

Nel ricordare che gli attuali governanti sono tutti stati nominati e consacrati dal Presidente emerito Giorgio Napolitano, quindi in teoria e in pratica non rappresentano il popolo italiano, e che Parlamento e Senato sono l'espressione di una vecchia negativa mentalità politica che, per farla breve, mischiati insieme non ne esce fuori uno buono (Verdini che lascia Berlusconi e va con Renzi, forza italia che prima stende porcellum e varianti su tutti i fronti e poi si ritira, lega nord che gioca sulle disgrazie altrui, i cinquestelle che ancora non sono voluti crescere ma che sono gli unici che si sono tagliati gli stipendi mentre gli altri stanno incollati alla sedia fino a fine mandato per assicurasi la pensione, e che pensione!), insomma, in questo quadro di desolazione più nera Renzi personalizza, come ha sempre fatto finoa d oggi, l'esito del referendum sulle riforme Costituzionali volute da lui e da re Giorgetto.
Renzi e la Boschi sono certi di vincere. Logico. Giocano facile. Puntano sulle paure dei nominati, ché se il governo scioglie le camere anzitempo vanno a casa con un pugno di mosche e addio vitaliazio se non arrivano ad ottobre del 2018.

sabato 1 ottobre 2016

Referendum, se Renzi modificasse qualcosa

Il confronto tra Renzi e Zagrebelsky, ospiti di Mentana, si chiude una manciata di minuti prima della mezzanotte.
renzi, mentana, zagrebelsky


Matteo Renzi è in difficoltà. Risponde con frasi fatte alle sagge argomentazioni articolate dal costituzionalista Zagrebelsky sulle ragioni che lo spingono a spiegare il suo convinto no alla riforma costituzionale voluta da Renzi.

Mentana modera il dibattito politico. Renzi sembra avere il complesso dello studente che sostiene un esame importante. Ripete come un mantra: abolire il senato così com'è significa ridurre i politici, risparmiare sui costi dei senatori che saranno sostituiti dai consiglieri regionali e dai sindaci dei capoluoghi ma con funzioni di controllo importanti: noi abbiamo perso milioni dalla comunità europea. Soldi che sono andati alla Polonia perché non sono stati investiti nelle regioni. (…).

mercoledì 21 ottobre 2015

Canone rai. Renzi, un genio!

Renzi è di destra o di sinistra? E il pd?
Giorgio Gaber, buon'anima, avrebbe risposto: cos'è destra e cos'è sinistra?

courtesy M. Iannino "STAR"


Renzi, secondo me, è una volpe democristiana, degno erede di Andreotti.
Matteo Renzi è riuscito, aiutato dai poteri forti che governano l'Italia, a scalare le antiche “botteghe oscure” ed a fare ciò che il pd non avrebbe potuto fare perché imprigionato dagli schematismi.
In poche parole Matteo Renzi ha battuto i furbetti di piccola taglia.

Renzi, Con la tassa rai in bolletta enel ha superato in fantasia e praticità chiunque e gabbato i piccolissimi evasori che destinavano, forse, il corrispettivo canone rai a spese più concrete per la famiglia o per sé stessi.

La sua furba strategia di dare con una mano e con l'altra riprende i bonus propagandati sapientemente, vedi gli 80€, con gli interessi, adesso è più chiara che mai. Certo se usasse la stessa fantasia per recuperare le risorse occultate dai grandi evasori, ma questo è un capitolo.

Rimanendo in tema, i dibattiti si moltiplicano. Chi urla e chi ammicca. Però, analizzando bene e nel dettaglio, con una semplice mossa Matteo Renzi ha abolito le spese di spedizione e gestione dell'urar, l'ente preposto all'invio e recupero canone demandando il compito all'enel e poi, laddove qualcuno dichiarasse di non possedere apparecchi tv e non avere neanche la connessione wifi per connettersi al web, ecco subentrare l'odiata equitalia per i relativi riscontri.
E questa è la chicca! Chi, non possiede una scheda telefonica con i giga per viaggiare in internet?
Insomma, un piccolo capolavoro che tappa la bocca alle associazioni dei consumatori e a quanti si appellano alla costituzione.
Concludendo: per fottere i furbetti italioti c'è voluto un furbo fiorentino con la sua band. :-)

venerdì 21 febbraio 2014

Renzi primo, ecco la squadra della svolta

Dalle 16 e trenta alle 19e05, Matteo Renzi è a coloquio con Napolitano: 2 ore e mezza di attesa per capire che il governo Renzi nasce sotto il ricatto di Alfano. (qualcuno dice anche di Berlusconi, visto che lo strappo tra i due, pare, non ci sia mai stato per davvero).

Tra i sedici che compongono la squadra i volti nuovi sono la maggioranza ma rivedere Alfano, Lupi, Lorenzin e Padoan che è stato solidale con la riforma Fornero e la Giannino quale esponente di scelta civica, quindi Monti, non lascia presagire niente di buono.
Questi signori non mi fanno #staresereno.
Lo vedremo solo vivendo e in base a come si comporteranno capiremo se hanno tagliato i ponti col passato.

Al momento il cordone ombelicale con i poteri forti non è stato reciso. Anche se, Renzi, facendo leva sulla paura che serpeggia tra i nominati eletti, avrebbe davvero potuto osare di più.

Invece ci troviamo nuovamente con gli stessi nominati e sempre nello stesso incarico; Alfano, Lupi Lorenzin. E con un tecnico Ministro dell'economia e finanza dal curriculm molto simile a quello di Monti: economista e docente universitario anche lui. Speriamo bene!

A parte le signorine e i giovanotti chiamati da Renzi per ricoprire gli incarichi di governo, e che riscaldano i muscoli per mettere la faccia nello spettacolo di discontinuità renziano, vorrei sbagliarmi, ma quanto è venuto fuori dal cilindro di Renzi e Napolitano, ha il sentore di un nulla di fatto.

giovedì 10 marzo 2016

Renzi e Oliverio: la volpe e il gatto

A3 galleria di Mormanno, Oliverio, Renzi, inaugurazione offensiva


chef stellati e buffet a Mormanno nella galleria inaugurata da Renzi per il rilancio del sud.

È un'offesa alla dignità delle persone che stanno male il pranzo per oltre mille persone organizzato e consumato nella galleria di Mormanno alla presenza di Renzi e, suppongo, anche del governatore di tutte le calabrie Oliverio, il compagno Mario Oliverio, il lupo della sila.
Delusione e rabbia. Sconcerto davanti alla notizia data dal tgr calabria: la galleria trasformata in ristorante con tanto di fiori, tavolini, stoviglie e chef stellati.

domenica 28 ottobre 2012

Serra, finanziere dalle umili origini, convince in 1/2ora

lucia annunziata
Ho visto il programma di Lucia Annunziata. Ospite il finanziere Davide Serra, bocconiano, allievo di Monti, fondatore di Algebris una società con sede nelle Cayman e sostenitore di Matteo Renzi; come Renzi è un fiume in piena. Risponde senza pensarci su due volte e questo lascia intendere che è in buona fede, anche se condisce il discorso con troppi inglesismi. Davide Serra non ha alle spalle un impero economico. Si è fatto da sé! Ha lavorato in banca in Inghilterra e dopo essersi fatte le ossa, decide di spiccare il volo in compagnia di alcuni soci fonda Algebris, una società finanziaria che muove un casino di soldi per conti di risparmiatori che intendono investirli per guadagnarci su. E visti i risultati ottenuti, pare funzioni benissimo! Allora perché questo giovane finanziere prende a cuore la politica di Renzi?
Davide dice di essere attratto dalla semplicità del programma di Matteo! E inizia col cavallo di battaglia del rottamatore: l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Su questo argomento si sono spesi fiumi di parole e carrellate d'inchiostro oltre ad un tormentato referendum che i politici hanno aggirato con l'inganno!

Davide Serra e Matteo Renzi
Ma lo scandalo è scoppiato dal modo in cui si sono riuniti Serra e i suoi amici insieme a Matteo Renzi.
Dopo le polemiche innescate dalla cena a porte chiuse per recuperare fondi a favore di Renzi, accettare un invito al buio con Lucia Annunziata per chiarire alcuni aspetti della vicenda, devo dire che c'è voluto coraggio e onestà intellettuale per esporsi al pubblico televisivo e alle domande senza rete del Mastino. E, mentre Serra rispondeva alle domande incalzanti non ho potuto fare a meno di dire ad alta voce: questo qui mi convince!, sono d’accordo con lui. Della sede nelle Cayman, così come ha spiegato lui, mi interessa poco, anzi per niente visto che paga le tasse e fa tutto in maniera legale; d'altronde, oggi, nessuno può impartire lezione di integrità a nessuno. È legale? E allora va bene. Perchè demonizzare a tutti i costi anche la finanza buona? Spero solo che non sia un'ennesima parvenza di perbenismo pre-elettorale (volgarmente detta presa per il culo!) il resto è tutto ok!





venerdì 14 febbraio 2020

Politica è servizio

Renzi? Salvini? … Conte. E gli altri.


Ho sentito dalla chiara voce del procuratore Nicola Gratteri che Renzi, chiamato da Napolitano per formare il governo, inserì nella lista dei ministri il nome del dott. Gratteri alla giustizia.

All'epoca il presidente Giorgio Napolitano fece un aggiustino alla lista proposta da Renzi e sostituì alla giustizia il pm Gratteri con Orlando.

Ciononostante Renzi interpellò Gratteri e gli chiese un aiutino per cambiare il meccanismo farraginoso che regolamenta il settore della giustizia in Italia.

Renzi era d'accordo col sistema proposto e spiegato ampiamente dal dott. Gratteri. Era d'accordo sulla prescrizione! E su tante altre storture da modificare.
Senza addentrarci nelle sfumature che attengono la disciplina in questione. E tralasciando i ripensamenti, che sono leciti e opportuni a seconda dell'angolazione personale e dei momenti storici, risulta sconcertante la veemenza e i relativi atteggiamenti che adottano certi personaggi pubblici che si dichiarano pro o contro nel momento della rigenerazione e revisione di leggi ritenute strumentali o che si prestano a escamotage di finissimi azzeccagarbugli.

Noi, dal basso della nostra conoscenza, rimaniamo sconcertati da certe affermazioni. Tutti si danno del bugiardo. Negano sempre. Gettano fango a vicenda a seconda del momento e della posizione in cui si trovano nel preciso momento delle decisioni da prendere. Sembra che non ci sia quella sbandierata passione sociale svenduta nelle piazze ma solo ed esclusivamente la volontà di conservare il potere personale conquistato.

È una guerra! Il parlamento e il senato ma anche le piazze fisiche, le televisioni, le piattaforme dei sociali Facebook, Twitter, etc, parteggiano per questo o quello schieramento raramente con la razionalità che ci si aspetta viste le problematiche toccate ma con la pancia, condizionati dalla cultura e dalla posizione ricoperta al momento.

Ma de che stiamo parlando?


lunedì 9 dicembre 2013

l'incognita Renzi

Su quasi tre milioni di elettori alle primarie del pd Renzi ha ottenuto il 68%; Cuperlo 18%; Civati 14%.


Appunto, suffragi per designare il segretario nazionale del Partito Democratico.

È logico chiedersi cosa c'entravano i non iscritti in questa selezione elettorale?
Tra l'altro, quando mai si è visto che per esprimere un parere è necessario pagare?
Sono stati loro a bombardarci, a rompere e insistere con la necessità della partecipazione democratica!

Altra cosa sarebbe stata se la cittadinanza tutta avrebbe dovuto esprimere una preferenza per il Presidente del Consiglio.

Di sicuro Renzi Civati e Cuperlo hanno rimpinguato le casse del partito democratico: tutti e tre valgono all'incirca, euro in più euro in meno, 6,7milioni; che entrano nelle casse del PD.

Polemica a parte, prendiamo per buono l'evento.
Renzi, inutile negarlo, buca lo schermo. È un ottimo comunicatore. Adesso, vediamo cosa e quante delle promesse fatte riuscirà a concretizzare.
Sempre Renzi afferma “basta con le correnti, i privilegi e le carriere politiche e sindacali! La prima corrente a non esistere più da questo momento è la renziana.”. mah! 

... e col governo, come la metti?

Buon lavoro Matteo!

mercoledì 28 settembre 2016

Novità assoluta, Renzi e il ponte Rc-Me

Non ho pregiudizi! Per questo ho aspettato prima di fare analisi. Ho atteso che il tanto osannato Monti facesse vedere in pratica a noi miseri ignoranti le sue manovre e attuasse la sua mirabolante agenda. Adesso come in passato posso affermare, considerati i fatti, che ha fatto pura macelleria sociale. Lui e la sua ministra. Entrambi hanno saputo tagliare i “privilegi” dei poveri ma non hanno saputo opporre resistenza ai forti detentori dei veri privilegi dalle parcelle e dai sussidi dorati.

I governi che si sono succeduti, specie quello attuale a guida Renzi/Napolitano, mantengono gli assetti consolidati dai potentati industriali e dai lobbisti.

lunedì 27 ottobre 2014

Renzi, la Leopolda, il pd, i cittadini

La leopolda non è una bella donna. La leopolda è un luogo dove qualcuno ha invitato i suoi seguaci e fatto ricreare sul palco l'atmosfera del garage in cui Steve Jobs iniziò la sua avventura lavorativa realizzando il primo computer personale e da quello la Apple.

Renzi parla di Jobs act, cioè del suo piano di riforme per creare lavoro. Dice che ascolta chi la pensa diversamente da lui ma che non si sposterà di una virgola dal suo programma.

Davide Serra, giovane agguerrito finanziere che lo sostiene, libera parole arroganti e vorrebbe “disciplinare, anzi, abolire lo sciopero” dei lavoratori.

Il programma che vogliono attuare i giovani dirigenti che sono alla guida del Paese risulta paurosamente allarmante perché, da quanto si sa, anziché tutelare ed estendere i diritti dei cittadini, come da Carta Costituzionale della Repubblica Italiana, cioè tutelare, appunto i lavoratori e promuoverne dell'altro, aboliscono l'articolo 18, dichiarano che il posto fisso non c'è più e fanno il braccio di ferro con chi dissente.

I sindacati mobilitano le masse. Piazza San Giovanni in Roma era stracolma e le vie confluenti pure. Pensionati. Cassintegrati. Esodati. Licenziati. Disoccupati che non hanno possibilità di lavoro alcuno. Queste le persone che dissentono dal programma di Renzi .

Renzi e chi lo manovra inducono gli italiani sull'orlo di una crisi di nervi e fanno piombare i cittadini in cerca di lavoro in un clima di terrore e incertezza.

In sintesi il PD, ex partito proletario che avrebbe dovuto tutelare l'evoluzione culturale dei lavoratori e dei deboli attraverso politiche sociali più umane, si sta spaccando per la dissennata politica che sta facendo Matteo Renzi e per gli errori commessi negli anni passati dai vecchi dirigenti.

La gente non crede più alle ideologie sbandierate dai partiti anche alla luce degli scandali, che, badate bene, non sono moralismi da quattro soldi ma veri delitti verso i cittadini costretti ad emigrare o peggio scappare dall'Italia, lasciare i propri familiari, gli amori, per realizzare quanto studiato e approfondito nelle università o appreso dai mestieri.

Roma, 25 ottobre 2014

lunedì 17 febbraio 2014

Matteo al potere promette una riforma al mese

Renzi accetta con riserva, presto il governo

Il rituale è salvo!

Matteo Renzi accetta con riserva l'incarico tanto agognato, come da rituale, appunto.

Renzi, ha chiarito che si prenderà un po' di tempo, senza fretta, per fare le cose per bene.

La calma che metterà per fare il primo Governo Renzi, si è notata, e oltre al tempo trascorso nello studio del Presidente Napolitano, quasi 2 ore, e dai minuti trascorsi dopo la lettura della formula di rito ai mass media da parte del segretario Marra, il dott. Matteo Renzi nel fare il punto sui contenuti del suo programma, annuncia l'incontro con i Presidenti delle Camere: Laura Boldrini e Piero Grasso. (cambieranno” oppure rimarranno ai loro posti e si avrà il coraggio di designare personaggi nuovi svincolati dal “peccato originale”?).

Al momento si dice deciso nel portare a termine in tempi relativamente brevi le consultazioni, parlare di programma e di contenuti da raggiungere entro:

  1. febbraio: riforme costituzionali, cap.V, senato e legge elettorale;
  2. marzo: lavoro;
  3. aprile: pubblica amministrazione;
  4. maggio: fisco.

Aspettiamo di vedere la squadra di governo per capire se è fuoco di paglia o se invece ha il coraggio di cambiare radicalmente i rapporti con i partiti che hanno portato l'Italia alla rovina.

sabato 12 dicembre 2015

La bella addormentata, il principe e gli € boschi

Questa non è una favola a lieto fine per chiunque ma un dramma contemporaneo causato dalla brutta (?) politica che salva i potenti e affossa i deboli.


Governare è difficile e ancora più difficile è rimanere in sella quando spuntano ombre che fanno vacillare la credibilità di qualche ministro e quella del premier che si sono presentati come il nuovo che rottama e avanza.
andiamo ai fatti:
Secondo quanto dicono i mezzi di comunicazione di massa circa le quattro banche salvate dal Governo Renzi in una di queste c’è la figura ingombrante della famiglia Boschi: padre, in qualità di alto dirigente, figlio, dipendente, e Maria Elena Boschi, sempre secondo i giornalisti, azionista di Banca Etruria.

venerdì 13 giugno 2014

Mineo. Ultima vittima di Renzi?

Matteo Renzi è stato allevato bene! Sa come gestire i media e come mettere fuori gioco chi non la pensa come lui. È come quel bambino che porta il pallone e siccome il pallone è suo decide chi gioca e chi no.

Renzi ignora che siamo in una democrazia e che il Paese non è suo ma anche e principalmente di quei cittadini che non si sono lasciati abbagliare dalle sue promesse e non assecondano le folate del nuovo vento fiorentino.

Dopo Mauro ecco arrivare, puntuale come il fato, l'epurazione di Mineo.


Non metto sullo stesso piano l'ex ministro di Monti e Corradino Mineo. Non si può. Anche perché Mineo è un senatore del PD.

L'Italia smetta di dividersi! Dice Renzi dalla Cina. E poi aggiunge un altro spot ad effetto: basta parlare di delocalizzazioni. La parola giusta da adoperare è internalizzazione delle imprese.

Peccato che tutte quelle persone rimaste senza lavoro perché gl'imprenditori hanno deciso di internazionalizzare le aziende nei Paesi dove la mano d'opera e le tasse d'impresa costano meno non l'hanno capito. Peccato che l'internazionalizzazione tutela solo i capitali e le aziende ma non i lavoratori.

Peccato che molti di noi abbiano la memoria corta e tantissimi altri aspettano il condottiero salvifico.

Personalmente diffido dei metodi autoritari e delle persone che non accettano il confronto dialettico e democratico e Renzi è uno di questi.

venerdì 28 febbraio 2014

Scontro Marino Renzi, PACE FATTA?

Strano. Renzi ancora deve dire quello che vuole fare per salvare l'Italia e gli italiani dal baratro e già il FMI e tutta la troika col mondo dell'alta finanza che governa l'Europa Unita si dicono fiduciosi.
Sarò per caso la determinazione decisionista del nuovo e giovane capo del governo a sortire questi effetti o c'è dell'altro?
L'asso nella manica si chiama Padoan? e che farà in più o meno rispetto ai predecessori Monti e Saccomanni?

Per la questione "salva Roma", Renzi, ha risposto a muso duro al suo ex collega romano il sindaco Marino.

Ignazio Marino vedendosi bocciato il decreto “salva Roma” ha minacciato di chiudere la città e tutte le manifestazioni connesse, compreso la beatificazione dei papi.
Renzi replica che in giornata sarà varato un altro decreto che sarà approvato per evitare il default (causato dalla vecchia gestione Alemanno e scoperchiata dall'attuale sindaco Marino).

La lega insorge e minaccia d'invadere la capitale.
Niente di nuovo sotto questo cielo. Chi grida. Chi sbotta. Chi tenta di risolvere vecchi problemi creati dalle cattive gestioni di politiche socialmente sbagliate ma che danno i frutti sperati in quanto a ritorno politico.

Il decreto sarà approvato nelle prossime 24 ore, promette palazzo Chigi ma è ancora alta la tensione attorno al provvedimento d'urgenza del governo prima abolito poi riesumato al culmine di una giornata trascorsa in trattative serrate.

mercoledì 14 maggio 2014

Renzi, quante facce

Renzi?
Ha contribuito a farmi venire l'intolleranza nei confronti della cattiva politica!


Che ci posso fare? Non ho resistito. L'impulso di spegnere la tv e mandare tutti a fanculo è stato imperativo.
Non è qualunquismo o. come piace dire a qualcuno, malpancismo populista. Molto più realisticamente, l'intolleranza allergica ai proclami dei rampanti rottamatori politici, è il conseguenziale sentimento che la cosiddetta classe dirigente ha egregiamente saputo infondere nella pubblica opinione.

Di sicuro, Renzi, non è aiutato dalla marea di affaristi che occupa gli spazi democratici della politica, ma lui non ha fatto niente per evitare le imboscate e le sabbie mobili.
C'ha messo troppe volte la faccia e l'ha persa ogni qual volta ha tentato d'imporre il suo personale pensiero.
Forse, a scanso di sorprese, l'unica promessa discutibile (questa, sì, populista a ridosso delle europee) che andrà a compimento e che si concretizza nelle famigerate 80 euro in busta paga ma non per tutti.

Amarezza e costernazione, unite all'intolleranza demagogica della vecchia politica diventano tutt'uno in Renzi e nella sua squadra.

Gli analisti più accreditati continuano ad essere critici, ed io con loro.
Ma forse c'è un errore di fondo (avida arroganza del potere?) che continua a bloccare il rinnovamento dei meandri partitici della politica in generale che ancora non è stato capito e corretto e perciò non lascia decollare le riforme vere, quelle che ci aspettiamo tutti noi del popolo, quelle riforme sancite nella Carta Costituzionale Italiana?

giovedì 17 novembre 2016

Renzi, le promesse e lo spauracchio

Due consideraziponi. Giuro, solo due perché 'sta cosa mi ha stancato!
La Boschi e Renzi insieme agli altri ragazzi della Leopolda continuano a diffondetre notizie falsate dalla loro intenzione di fare.
Non è vero che se vince il NO il prossimo treno per le riforme passerà chissà quando. Dipende da chi va al governo la prossima volta che si voterà!
Dipende dall'onestà intellettuale di chi vorrà mettersi in gioco e ragionare pacatamente sulla Carta Costituzionale e sui privileggi intoccabili di alcuni.
Dipende anche se il segretario di un qualche partito farà il segretario di partito e non il capo del governo.
Dipenderà da una serie di piccole ma salutari disposizioni democratiche.
selfie con renzi

Le elargizioni attuali di Renzi e la voce grossa che fa coontro l'EU non convincono. Sembrano delle mancette prereferendarie.
Ieri, in Sicilia, ha promesso sgravi fiscali per tutto il 2017 a chi creerà posti di lavoro e farà nuove assunzioni.
Queste cose dovrebbe studiarle e farle attuare nel suo gabinetto di lavoro e non sbandierarle nelle piazze.
La prima considerazione è: i suoi tecnici e ministri sono a conoscenza della sua intenzione oppure le è nata lì per lì?

Persino Monti, che ho seguito nella trasmissione di Bianca Berlinguer #cartabianca, ne è convinto.
E se lo dice lui che è il promotore dei disagi attuali... è ancora convinto di avere fatto bene e che i tagli al ceto medio e basso sono stati dolorosi ma necessari. Certo se avesse tagliato anche i privileggi alla casta politica e imprenditoriale oggi staremmo meglio.

lunedì 28 dicembre 2015

Renzi tagliatore di teste? ma va!

Leggo che Fiorella Mannoia non sarà sul palco del concertone di fine anno a Roma e tutte le “supposizioni dei fans” e alcune frange politiche d'opposizione lasciano intendere che la colpa sia di Renzi.

Pare, secondo alcuni commenti che saltano da una parte all'altra nel web, che Matteo Renzi non abbia gradito ciò che pensa la cantante del suo governo e che per questi “validi motivi” lei sia stata estromessa dal programma festaiolo di fine anno.

Assurda e riduttiva un'analisi simile! Neanche uno sciocco despota arrivato al governo con un colpo di stato farebbe una cosa simile!

mercoledì 26 febbraio 2014

Camere, per il momento, lasciano passare Renzi

Se il buon giorno si vede dal mattino, quello dato dal nascente governo Renzi non è dei migliori.

Lui che arriva al potere, abbiamo visto come, e parla alle Camere con spocchia. Il suo non è uno dei soliti discorsi programmatici. Renzi striglia i politici. Promette semplici ma necessarie rivoluzioni per ammodernare il sistema ma con gli stessi personaggi di sempre.

Le prime uscite pubbliche dei suoi “nuovi ministri” non lasciano presagire niente di buono dal punto di vista culturale e politico. Ripetono solfe già sentite. Tutti sembrano pieni di buone intenzioni ma vuoti di risorse concrete.

Conflitto d'interesse, impegno civico e cultura del sociale sono concetti di cui alcune menti chiamate per comporre la squadra sono piene altre completamente vuoti, anzi dimostrano di essere cresciuti nella cultura del bastone e della carota.

Gli esempi, nelle poche ore di esposizione pubblica nei talk show, sono molte e sintomatiche.

La mano in tasca del rampante Matteo e il suo parlare forbito da vero populista che si trova davanti al popolo come se fosse in campagna elettorale e fare incetta di consensi e non nelle sedi Istituzionali della Repubblica.

Anche il “cretino” che Poletti, neo ministro del lavoro, indirizza agli “incivili” che sporcano le strade con i rifiuti solidi urbani e che per rafforzare il concetto lo sposta nelle famiglie e prende in esempio il padre o la madre che invece di raccogliere la bottiglia lasciata per casa e dare il buon esempio con parole e gesti ai figli, perché dare del cretino non è, didatticamente ed emotivamente, affatto educativo e bello, è retaggio di una sottocultura fascistoide del tipo "mazz'e panelli fanno i figli belli".

Cioè, questi signori che hanno assaltato la diligenza e ci hanno fatti prigionieri sovvertono i ruoli.

Giocano apertamente la carta delle accuse ai cittadini che, se pur diseducati e oggettivamente con colpe da recuperare, piuttosto che rivedere onestamente le disarmonie causate da certe leggi e da determinati individui messi a gestire le emergenze. Quindi rifiuti, lavoro, ricerca, scuola e didattica, tributi, evasioni, tasse, aziende pubbliche e partecipate, tutte azioni e capitoli che compongono la complessa macchina dello Stato.
In sintesi piuttosto che ripartire con un buon programma dalle fondamenta solide e culturalmente allettante lontano dai dubbi spartitori attinenti al manuale Cencelli; degno della realtà italiana; condiviso nella nuova gestione della Repubblica Italia, il nascente governo Renzi e la sua squadra di volti riciclati e nominati sembra si pongano come castigamatti al servizio di non si sa chi menando un colpo alla botte e uno al cerchio.

mercoledì 10 ottobre 2012

tra Bersani e Renzi preferisco Grillo

D’alema dice che Renzi il rottamatore bluffa, che non è vero che si sposta da una parte all’altra con il camper ma che lo usa solo all’ultimo istante prima di entrare nelle città dove è prevista la sua campagna elettorale per le primarie del PD. Dice anche che l’ultima volta ha usato uno jet privato e che gli spostamenti da e per aeroporto li ha fatti comodamente in una macchinona con tanto di comfort.

Ma, c’è da chiedersi: perché Paolo Fresco finanzia Renzi dall’America? e chi è Paolo Fresco?

Paolo Fresco, presidente della Fiat di fine novecento, alla soglia degli ottanta anni, dice di essere convinto delle capacità del giovane Renzi e lo avvicina, in quanto a stile, a Obama e Blair ma soprattutto a Blair.

Blair, a me, mi preoccupa! Vista la facilità di scelta fatta a suo tempo nel sostenere le bugie di Bush il giovane. Ma non preoccupa solo me, preoccupa anche l’arcivescovo Desmond Tutu che ha chiesto che l’ex premier britannico Tony Blair e l’ex presidente Usa George W. Bush siano processati al tribunale dell’Aja per crimini di guerra per i danni causati dal conflitto in Iraq. Le loro colpe, afferma, sarebbero infatti equivalenti a quelle «dei loro colleghi africani e asiatici che hanno dovuto rispondere delle loro azioni» alla corte internazionale.
Secondo Tutu, premio Nobel per la pace per il suo impegno contro l’apartheid in Sudafrica, Blair e Bush avrebbero mentito circa le armi di distruzione di massa e l’azione militare che portò alla deposizione di Saddam Hussein. Tutto ciò avrebbe creato le condizioni per l’attuale guerra civile in Siria oltre a creare i rischi per un conflitto mediorientale più ampio con il potenziale coinvolgimento dell’Iran.
Ma rimaniamo in Italia.
Mentre scoppia la guerra per le primarie nel PD, aspettando quelle del PdL, la bonifica dalle mele marce nei vari partiti, Beppe Grillo si fa la traversata dello stretto nuotando da Cannitello, RC, a Messina per far capire due cose. 1) che il ponte non serve; 2) che usa le sue forze per attraversare le acque turbolenti della politica italiana. E chi non ha i prosciutti sugli occhi ed è stanco della solita manfrina suonata dai soliti uomini che hanno affossato l’Italia e gli Italiani che adesso, guarda un po’, sembrano cadere dalle nuvole e nessuno sa cosa facevano i rispettivi tesorieri e uomini dei partiti eletti coi voti del malaffare, non può fare altro che pensarla come me.

mercoledì 12 ottobre 2016

Buffoni, non rappresentate l'Italia

Mi son presa la briga di leggere il testo della “nuova costituzione” Renzi-Boschi disponibile sulla pagina dell'Associazione Stampa Parlamentare (asp) e devo dire che Renzi non ha torto quando dice che la legge è stata approvata nelle sedi opportune anche da chi adesso la contesta. Ecco di seguito l'estratto:

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE N.1429-D
Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 1429-D DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE presentato dal Presidente del Consiglio dei ministri (RENZI) e dal Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento (BOSCHI) (V. Stampato n. 1429)
approvato, in sede di prima deliberazione, dal Senato della Repubblica l’8 agosto 2014 (V. Stampato Camera n. 2613) approvato, con modificazioni, in sede di prima deliberazione, dalla Camera dei deputati il 10 marzo 2015 (V. Stampato Senato n. 1429-B) approvato, con modificazioni, nuovamente in sede di prima deliberazione, del Senato della Repubblica, il 13 ottobre 2015 (V. Stampato Camera n. 2613-B) approvato, senza modificazioni, nuovamente in sede di prima deliberazione, dalla Camera dei deputati, l’11 gennaio 2016
Trasmesso dal Presidente della Camera dei deputati alla Presidenza il 12 gennaio 2016
Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione
DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE Approvato, in prima deliberazione, dal Senato della Repubblica e dalla Camera dei deputati”.
A prescindere delle intenzioni dei cittadini contrari alla modifica, il presente estratto certifica la mancanza di serietà o l'insipienza di quanti siedono indegnamente sulle poltrone istituzionali occupate e determinate dalla politica.

Chiedo a lor signori: perché non siete intervenuti prima ad apportare le modifiche necessarie? E magari, suggerire anche di tagliare qualche centinaio di parlamentari dalla camera dei deputati?
Una risposta ce l'avrei! Ma ...
Voglio pensare che vi sarà dispiaciuto rovinare il colpo d'occhio del cameraman quando in futuro avrebbe dovuto documentare con una panoramica l'aula semivuota, non per le assenze ingiustificate, dovuta al taglio dei deputati sancito dalla vostra riforma.

sbirciando qua e là

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