Dopo un po' di tempo ogni cosa diventa routine.
E la sofferenza altrui è cosa lontana. Deleghiamo ai potenti della terra ogni decisione e accettiamo passivamente le ignominie. Non ha importanza il lessico col quale si sottolineano i morti innocenti colpiti dal fuoco nemico anche se questo nemico che ordina e spara è ignoto.
Le parole sono irrilevanti! Genocidio o sterminio, assassinio poco importa. I delitti contro gli inermi sono comunque episodi effimeri contro l'umanità.
Non c'è nessuna giustificazione per chi compie o ordina massacri.
Il tarlo d'onnipotenza che genera morte si è impossessato dei leader della terra. Nessuno vuole rivedere i concetti e ripensare alle opportunità di pace suggerite da papa Francesco e da quanti anelano la pace.
Fermiamoci prima che sia troppo tardi. Fermiamo il conflitto in ogni sua forma!