Visualizzazione post con etichetta angiolina oliveti. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta angiolina oliveti. Mostra tutti i post

giovedì 19 aprile 2018

Ad Angiolina Oliveti.

Angiolina Oliveti e Manuela Iannino.
Archivio personale.


Nacqui nel 1992 nella terra di tutti
E di nessuno.
Mamma prima di avermi, viaggiava con te
Che avevi il compito di vegliare su entrambe.
Divenisti la mia madrina, la mia guida,
colei che s’interessò sempre a me
e alla mia carriera.
Ai miei sogni, alle mie letture.
Mi regalavi favole e fiabe,
mi regalavi i tuoi romanzi,
mi regalavi le tue storie e il tuo vissuto,
mi parlavi della scrittura come di polvere d’oro,
che solo chi ne conosce prestigio e pregio sa apprezzare.
Mi dicevi e ti  sento  dirlo ancòra
Di non violare i miei sogni, le mie ambizioni,
E di non demordere mai.
Ora come mai avrei voglia di parlarti,
Di farmi consigliare da te
E farti leggere tutto ciò che il mio cervello crea,
vorrei sapere se vai fiera di me,
se ti interessa ciò che scrivo, se  trovi accattivante tutto questo.
Il filo conduttore a legarci evidentemente c’è
E c’è sempre stato.
Io, tu e la creazione;
io, tu e la scrittura.
Sono passati quasi 26 anni dal 1992
E le nostre affinità sono ancora ferme
Con un nodo ben stretto.
Adesso come allora io lo so
Che non smetti di vegliare su di me.
Adesso come allora è evidente
Una sul cuore dell’altra.

lunedì 23 ottobre 2017

Ho incontrato un Angelo

Teresa Mannino incontra Andrea Camilleri.


Il colloquio tra il papà di Salvo Montalbano e la showgirl nonostante si conoscano da poco è saturo di familiare calda intimità.

La voce roca dello scrittore mi riporta alla mente una figura pacata e positiva, anche lei, grande fumatrice, ma senza pappagorgia, anziana, più grande di me di una ventina di anni arricchiti da una enorme esperienza culturale.
Tosse e raucedine impongono i fumatori accaniti a prendersi attimi rumorosi di pausa. Anche Angiolina era costretta a farlo. Doveva interrompere il dialogo, sospendere le parole a causa del fumo.
Angiolina Oliveti
Scrittrice anche lei ma meno nota del maestro Camilleri, non ha insegnato all'accademia d'arte drammatica, non ha fatto alcuna regia e non ha avuto allievi nel campo del cinema e dello spettacolo.
Ha insegnato, però, le tecniche agrarie per migliorare le colture. Ha steso e realizzato progetti in tal senso espletando egregiamente la funzione di dirigente regionale nell'ambito del settore 'agricoltura'. Agronoma. Divulgatrice agricola.
Angiolina Oliveti s'interessò dei problemi dello sviluppo agricolo in Calabria ed è stata presidente regionale dei gruppi di azione locale, noti anche con l'acronimo “gal”.

Raggiunta l'età della pensione, Angiolina, coltiva la sua passione: la scrittura.
I suoi scritti si avvalgono della conoscenza scientifica. Divulga fatterelli locali e surroga le storie di vita rurale e contadina con similitudini associando le qualità degli elementi coltivati in natura nell'orto a uomini e donne. Descrive personalità e costumi lasciando ai lettori la libertà di vedere dentro le storie personaggi noti o semplici compaesani.

Angiolina era portatrice naturale di sana saggezza. Un Angelo pacato e amorevole. Le piaceva parlare. Raccontare aneddoti. Come Camilleri, era una guida esperta nel dare la giusta dimensione alle parole. Anche durante le pause. I silenzi che anticipavano le parole erano carichi di saggezza e suggerimenti da rilevare.

Teresa Mannino si commuove nell'attimo in cui Camilleri invita “all'intimità del silenzio” così da essere un tutt'uno con l'ambiente circostante.

L'enorme differenza d'età sembra annullata dalla familiarità dell'approccio tra i due. E il dialogo diventa lezione di vita. Medesima atmosfera che si creava quando ci si incontrava.

Ciao Angelina.

martedì 16 novembre 2010

l'albergo delle fate, di A. Oliveti

aore12
Nel mese d’aprile di quest’anno Angiolina Oliveti pubblica per i tipi di Helicon la sua ultima creazione letteraria. È una narrazione ambientata in Calabria, tra la Sila piccola, Catanzaro e la Locride. Tratta, con un linguaggio scorrevole, una vicenda di malaffare che vede implicate persone della ‘ndrangheta, intente in loschi traffici e incolpevoli testimoni oculari, vittime di spietati codici malavitosi. Teatro principale dell’opera è “l’albergo delle fate”, una struttura reale situata tra la suggestiva vegetazione silana catanzarese, nel comune di Taverna, paese che diede i natali al Cavalier Mattia Preti e, ancor prima, al fratello Gregorio, entrambi pittori del barocco secentesco italiano operanti in Roma e Malta.

Angiolina percorre lieve la civiltà Calabrese. Ricorda la Magna Graecia, i reperti archeologici locresi, il centro storico di Catanzaro e li condisce con frasi note in vernacolo. Detti e motti catapultano il lettore nella quotidianità dei luoghi visitati.
Pagine scorrevoli che si leggono d’un fiato, tanto è avvincente il racconto da sembrare reale, come i nomi dei protagonisti e i luoghi geografici, come già detto, presi in prestito dalla realtà.

E che non tragga in inganno l'immagine della copertina! giacché non ci sono morti ammazzati con armi da fuoco. Anzi, d’acchito potrebbero sembrare morti accidentali…

lunedì 21 giugno 2010

l'orto di Ignazio, piccole storie di uomini e vegetali

L’orto di Ignazio raccoglie piccole storie di umane debolezze, racconti e leggende di Calabria condensati dall’estro di Angelina Oliveti in piacevoli quanto snelle e veloci letture. Nella prima parte la raccolta narra, sottoforma di metafora, di un orto, quello di Ignazio, appunto, che dà il titolo al libro, dove si coltivano passioni e difetti umani. Qui, la sapiente arte del narrare, maschera in ortaggi e vegetali gli uomini e i loro difetti. La scrittrice, con maestria coglie e denuncia i segni di uomini veri e “ominicchi” associandoli alle caratteristiche descrittive di cavoli, peperoni, cocuzze e broccoli, carciofi, melanzane, prezzemolo e basilico. Narra della rivolta del basilico contro il suo padrone e custode Ignazio e del rammarico di non aver saputo trattenersi dal rimanere vicecapo. Insomma è un libricino che espone sarcasticamente pregi e difetti umani e poi, ci sono le leggende e le storie autobiografiche dell’autrice vissuta tra Firenze e Roccabernarda nel marchesato crotonese. Senza ombra di dubbio, “l’orto di Ignazio” edito da mapograf, è un libro da leggere.

È strabiliante constatare quante associazioni e flash back suggeriscono le storielle raccolte in 150 pagine da Angiolina Oliveti, agronomo, esperta nella divulgazione agricola e dirigente della regione calabria in pensione. Il nostro vissuto assume connotazioni umoristiche, forse condite con un po' d'amarezza per quanti peperoni, cocuzze, broccoli e prezzemoli abbiamo incrociato nel nostro cammino.

(mario iannino)

sabato 9 gennaio 2010

Angiolina Oliveti, le rose nel cestino



Tutti i giorni, alla stessa ora, giunge un mazzo di rose alla protagonista del racconto che, metodicamente, distrugge.

Angiolina Oliveti traccia un percorso semplice la cui narrazione cosparsa di realismo poetico, spolvera di patos comuni esperienze umane: malattia e passione trasformate in dramma esistenziale sviluppano una storia composta di semplici eventi.
Amori che segnano la vita. Amori dissolti; amori che potrebbero nascere… nella breve e accattivante narrazione, la suspense accompagna il lettore fino all’ultima riga e, quando sembra di aver individuato il colpevole, ecco il colpo di scena descritto in poche battute.
Le rose nel cestino è una piccola perla; un racconto piacevolmente enigmatico che tinge di giallo personaggi e società calabresi.

Mario Iannino

giovedì 7 gennaio 2010

Angiolina Oliveti, cenni biografici

Angiolina Oliveti è nata a Firenze, da madre fiorentina e da padre calabrese di Riccabernabrda, un piccolo centro del Marchesato di Crotone. a Firenze compie gran parte dei suoi studi. Esperta nella divulgazione agricola, si è occupata di problemi dello sviluppo rurale come dirigente della Regione Calabria. Docente nei corsi di formazione in materie attinenti il turismo alternativo e lo sviluppo locale.
Al suo attivo ha diverse pubblicazioni:
agriturismo in Calabria per riconoscere un’identità;1986
formas menti; 1993
viaggi in treno;1999
l’orto di Ignazio;2001
con la testa all’indietro; 2003
roccafuscalda e il tempo della meridiana;2005
cent’anni nel borgo senza tempo; 2006
segreti e utopie; 2006
storie così; 2007;
le rose nel cestino; 2008, opera salutata da lusinghieri riconoscimente di pubblico e critica.
Collabora con “Quaderni Calabresi” di Qualecultura.

la mosca, lavoro letterario di Angiolina Oliveti




La mosca, in libreria l’ultimo lavoro letterario di Angiolina Oliveti

Parola dopo parola, ho fatto mie le pagine create dalla fantastica vivacità narrante di Angiolina Oliveti. Il racconto potrebbe essere una normalissima storia di vita quotidiana, vissuta da chiunque. Il suo vestito calza a pennello a ognuno di noi e si adatta alle situazioni contemporanee, alle problematiche dei giovani lasciati soli, ai ricordi, all’amore per la propria terra, la compagna di liceo. Una trama sapiente ben imbastita dall’osservazione indagatrice vissuta attraverso gli occhi dell’amico d’infanzia, compagno di giochi e di vita preoccupato dagli atteggiamenti strani e allertato ulteriormente dalla caduta in mare che mette in pericolo la vita dell’amico attorno al quale si sviluppa la storia; l’una asseconda l’altra in una continua indagine sociale. Il realismo poeticamente graffiante visualizza appieno il quadro esistenziale di microcosmi ancorati alla magia dei luoghi d’origine; modelli di vita antropologicamente immutati in quanto a sentimenti, ipocrisie e insoddisfazioni ma che rappresentano, oltre gli aspetti fondamentali della società calabrese, anche quella italiana.

(Mario Iannino)

sbirciando qua e là

sbirciando qua e là
notizie e curiosità
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
AMBIENTE CULTURA TERRITORIO EVENTI e elogio della BELLEZZA ...appunti di viaggio... at 12 o'clock post in progress
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress

Post suggerito

Le seduzioni dell'arte

Mario Iannino, 2007, a scuola di seduzione C'è un universo abitato da più categorie di persone che lascia spazi a gestualità inusu...

a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress ... analisi e opinioni a confronto
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto

Sulle tracce di Cassiodoro

Sulle tracce di Cassiodoro
Flussi e riflussi storici

SPAZIO ALLA CREATIVITA'

SPAZIO ALLA CREATIVITA'
La creatività è femmina

un pizzico di ... Sapore

Un pizzico di ---- cultura --- folklore --- storia --- a spasso tra i paesi della Calabria e non solo. ---Incontri a ore 12 Notizie & ...Eventi ...at 12 o'clock... Opinioni ... works in progress, analisi e opinioni a confronto
Itinerari gastronomici e cucina mediterranea

Cucina Calabrese

Cucina Calabrese
... di necessità virtù
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto

post in progress

a ore 12 ...accade davanti ai nostri occhi e ne parliamo...at 12 o'clock post in progress
e-mail: arteesocieta@gmail.com
...OPINIONI A CONFRONTO ...

...OPINIONI A CONFRONTO ...

POST IN PROGRESS

Dai monti al mare in 15' tra natura e archeologia

A spasso tra i luoghi più belli e suggestivi della Calabria

Da un capo all'altro

Da un capo all'altro
Tra storia, miti e leggende

UN PONTE

UN PONTE
SULLA IR/REALTA'

Per raggiungere le tue mete consulta la mappa

ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA

ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA
PERCORSI SUGGERITI

Translate