lunedì 31 ottobre 2022

Halloween, festa dei morti viventi

 

Quando ancora non era arrivata l'ondata dell'eco americano e la festa dei morti era un'usanza che oscillava tra religiosità e folklore, in Calabria si ricordavano i defunti così:

Senza maschere, balli, canti e vestiti dedicati all'horror sornione dettati dal consumismo sfrenato.

In modo diverso, meno festaiolo, anzi per niente festaiolo e più raccolto. Il giorno dei morti era vissuto come un momento d'intimità vera che riportava il pensiero all'amore viscerale nutrito in vita e stroncato dalla morte nella semplicità assoluta di quanti aspettavano devotamente la festa. Uno stato sociale semplice che sciorinava di casa in casa nenie e candele accese poste alle finestre per indicare la strada ai cari che tornavano in quella notte a far visita ai parenti rimasti sulla terra.

domenica 30 ottobre 2022

Nero di seppia, riserva naturale di benessere

 

Non so voi ma io quando assaporo una pietanza non sto lì ad analizzarne i risvolti terapeutici, le calorie e i benefici che apporta alla chimica del mio laboratorio interno. Penso a quanto sia gustosa e se soddisfa le esigenze organolettiche dei sensi in quel preciso momento.

Se poi è utile, come recita buona parte di letteratura nutrizionista, nei casi di stipsi, stanchezza, spossatezza, dolori muscolari, nausea e problemi digestivi corroborata da studi scientifici, ancora meglio!

Considerato che gli elementi, come nella pietanza che ho appena finito di degustare, a base di nero di seppia, non solo contiene un’alta percentuale di melanina, responsabile della pigmentazione di pelle e capelli, ma è ricca anche di molte altre sostanze che apportano beneficio all'organismo tanto da essere utilizzato per alleviare diverse patologie, non può fare altre che rallegrarmi.

Tempo, amicizie, saperi acquisiti: feticci inutili o buoni insegnamenti?

 

Tra contraddizioni e guerre intestine trascorrono i giorni. I rapporti sono deteriorati anche negli aspetti semplici dei contatti giornalieri tra conoscenti. Gli sconosciuti o peggio gli stranieri sono visti come potenziali nemici.

Lo sgambetto o la pedata nascosta inopportuna è prassi. I decessi per cause naturali non lasciano spazio alla riflessione neppure quando il lutto è in casa.

Da tempo ormai assisto alla dipartita ineluttabile di conoscenti e amici. Alcuni sono andati da tempo ma i loro ricordo rimane vivo accompagnato da espressioni indissolubili dal loro aspetto fisico.

Eravamo convinti di fare baldoria e festeggiare la riuscita con belle donne e champagne e siamo finiti a pugnette e gassose”. Questa frase goliardica ma molto esaustiva nel descrivere amarezza per le aspettative deluse riposte in un progetto a cui si teneva molto la ripeteva un carissimo amico: Quirino Ledda. Bastava questa simpatica frase per risollevare il morale frantumato dalle avversità momentanee del sogno infranto ma che anticipava l'analisi e contestualizzava l'esito negativo dell'azione.

sabato 29 ottobre 2022

Lavori fai date

 Come aggiustare una maniglia della finestra con soli 5€, poco impegno e un pizzico d'ingegno.



Da diverso tempo la maniglia della finestra non funzionava più. Ho chiamato un tecnico e mi ha detto che doveva metterla nuova. (capite bene che coi tempi che corrono...)

In previsione dei lavori di rifacimento edilizio, poiché l'infisso è vecchio e non in linea coi parametri previsti dalla normativa sul risparmio energetico, e, in attesa da due anni di iniziare i lavori trainanti inseriti nella legge di bilancio con ecobonus 110€, ho trascurato di ripristinare il manufatto:

Semplificazione, parola d'ordine nella P.A

 

“Contro il superficiale dominio dell'ovvio”.


Perché questa frase?

Sembra una banalità scrivere un a frase del genere eppure molti fatti ricorrenti si reggono sull'ovvietà. Le incomprensioni nascono e si moltiplicano sulle questioni che sembrano scontate.

Anche nei rapporti semplici come andare in una struttura pubblica, per chi conosce i meccanismi, ogni azione dovrebbe essere assodata, ma non è così.

E mi spiego:

Chi lavora in un ambiente pubblico o privato e ha acquisito dimestichezza con spazi e tecniche che determinano le caratteristiche aziendali dà per scontato che anche chi vi accede per richiedere i servizi sia al corrente dei meccanismi gestionali erogati.

Non è così!

Spesso chi richiede, se pur con una certa frequenza, determinati servizi ha altro per la testa e si affida alle basilari indicazioni ricevute. Supponendo di conoscere le dinamiche si avventura, fa code, chiede informazioni ma quasi sempre trova qualche ostacolo burocratico da risolvere.

venerdì 28 ottobre 2022

Catanzaro, Palacorvo, struttura da valorizzare

 Circondato da ampi spazi, il palazzetto dello sport di Catanzaro-Corvo, è una struttura polisportiva vocata alla socializzazione del quartiere che, per una serie di fattori contingenti, è castigato all'oblio.

Inaugurato il 15 dicembre 1984 sotto i migliori auspici accolse gli sfidanti del titolo europeo dei pesi superleggeri Patrizio Oliva e Michel Giroud. Vinse il pugile Patrizio Oliva confermandosi campione nella sua categoria. Seguirono molti altri eventi.

Tra gli eventi sportivi di rilevanza nazionale: la final eight della Coppa Italia di calcio a 5 2005/2006, vinta dalla Luparense in finale contro la Roma Futsal.

giovedì 27 ottobre 2022

Governo Meloni. Se il bel tempo si vede dal mattino ...

 

E bboni che mamma Giorgia sta a sbriga' mpicci!


Il decisionismo certo non le manca! Solo che ci saremmo aspettati provvedimenti che riguardassero più da vicino i problemi veri dei cittadini che le hanno dato fiducia.

Per il momento, e di questo dobbiamo convenire con l'opposizione, la neo premier ha enfatizzato il suo personale modello di come vede e intende la società.

Noi dal basso non sappiamo a che serve e a chi l'innalzamento da 2 a 10mila euro di contanti da giostrare anche perché chi ce l'ha diecimila euro da spendere cache? Ma manco a rate!

E poi, il presidenzialismo! Ma non è stato bocciato dagli italiani?

No, decisamente cara Giorgia stai andando fuori tema. Non è così che sollevi quanti si arrangiano o sono costretti a imbarcamenarsi tra il reddito di cittadinanza e qualche corso di formazione.

Per ora vediamo solo demagogia. Una demagogia tronfia di arrogante saccenza che non migliora la situazione della Nazione né i suoi abitanti.

Altra esternazione fuori luogo: “la scienza non è religione!”

In riferimento alla gestione del covid neanche a me sono andate giù determinate scelte e imposizioni ma da questo a ritenere che è stato sbagliato molto nella gestione della pandemia, beh …

Buon lavoro signora Presidente! E un sentito in bocca al lupo a quanti siamo al di qua dei banchi.

mercoledì 26 ottobre 2022

Farina di castagne. Abitudini e necessità

 


Non si butta niente! È un'offesa alla provvidenza.  Così commenta chi ha vissuto la fame quando vede lo spreco che produciamo perché diseducati dalla pubblicità consumistica.

“A mangiatura è vascia” . Tradotto significa: oggi è  tutto facilitato dal benessere e la maggior parte delle persone ha di che vivere.

martedì 25 ottobre 2022

Innamorati della propria terra

 

È ancora presto. Sono circa le 7 del mattino. Il sole spunta dal mare e inizia l'ascesa nel cielo. Sarà visibile pienamente fino a mezzogiorno, circa, fino a quando, cioè, la luna non gli si metterà davanti e darà origine all'eclissi.


L'aria è piacevolmente fresca, tonificante per chi si appresta a fare del sano jogging.

Tra i cespugli una figura cerca di catturare con l'android i primi bagliori del giorno nascosta dietro un giovane melo selvatico. Cerca di filtrare i riflessi eccessivi attraverso i rami e le foglie del melo per ottenere un'immagine suggestiva e poterla postare su qualche social-media.

Da lassù lo sguardo abbraccia il mare e parte dei palazzi anonimi del quartiere Corvo, un agglomerato urbano sorto negli anni '80 nelle campagne di S. Maria, una frazione a sud di Catanzaro.

Spostandoci a nord di qualche centinaio di metri arriviamo a vedere Pistoia, non la città Toscana ma, il quartiere popolare dove si è consumato un dramma sociale impossibile da accettare: l'incendio al 5° piano di un edificio popolare in cui sono morti 3 fratelli giovanissimi e 4 sopravvissuti: i genitori, una ragazzina e un ragazzino ricoverati nei centri grandi ustionati.



lunedì 24 ottobre 2022

Saperi e sapori conditi di storia

 Dalla bocca dei protagonisti.

I racconti di nonna Angela.

"courtesy ©valentina's photo"

La sera si tinge di rosso. Un rosso simile al fuoco che arde dentro il forno del pane quando la legna brucia e le fiamme si alzano allegre danzando.

Quell'immagine è viva dentro la mente di nonna per le tante volte che ha assistito la mamma a sfornare pane per la famiglia e per le tantissime volte che l'ha infornato lei da quando si è maritata e ha tirato su una famiglia sua.

Piccolo mondo antico

In soffitta.

*'Nto chjankatu nc'era tuttu. Puma, castangni nsierti, hjcundiani, paniculu e puru i passuli. Na vota on c'era u frigoriferu e a provvista po nviernu era chissa.

L'anziana donna, pelle e ossa dai capelli sottili color neve, racconta e affida al vento gli anni della sua gioventù. Gesticola com'è d'uso. Fa gesti lenti e misurati come se avesse davanti qualcuno.

Seduta sull'uscio osserva i cambiamenti epocali.

Ti para ca è tuttu buoni? E no cara mia! O n'è tuttu buoni. Nc'è u buoni e u malu. E tu ammu u sai.

Nanna cu ccu parri?

Nenta figghja mia parrava sula. Duva vai?

Vinni u ti truovu cuomu a cappuccettu russu. Ahahahh. Però vinni senza u lupu ahahahah.

Cchi si beddha ti piacia u chjcchjiarijj sempa attia. Buonu buonu megghjiu eccussì.

Scene usuali queste, nei paesi dove ancora i rapporti sociali sono coltivati con empatia.

domenica 23 ottobre 2022

Gli esclusi

 Gridano: OPPOSIZIONE DURA!

Gli esclusi faranno un'opposizione dura al nuovo governo che si è appena insediato. Oggi c'è stata la cerimonia della campanella: Mario Draghi ha passata a Giorgia Meloni e lei, divertita come una scolaretta, l'ha fatta tintinnare per un bel po'.

Mentre i perdenti rosicavano.

Non che io sia un vincente. A dire il vero non amo le ideologie ispiratrici della coalizione di destra. Ma una cosa gliela dobbiamo: Giorgia Meloni ha dimostrato coerenza e questo suo atteggiamento è stato ripagato da quanti sono andati a votare. Si è detto che tra i suoi elettori ci siano stati anche persone che fino all'altro ieri votavano per la sinistra. Che erano lavoratori di sinistra! Ma, delusi dalle politiche che i loro rappresentanti hanno portato avanti in questi anni, hanno ritenuto di votare per chi è stato coerente e ha perorato cause che bruciano sulla pelle di una grandissima platea.


ph courtesy©valentina's photo

sabato 22 ottobre 2022

Cz lido la storia del milite Ignoto arriva sulle rotaie, ma non tutti lo sanno

 

Mettete dei fiori nei vostri cannoni. (cit). Solo così non ci saranno drammi da ricordare.

Stamane l'ingresso per Catanzaro lido subisce una deviazione. Subito dopo il cavalcavia d'accesso al quartiere marinaro le forze dell'ordine deviano il traffico. Non si capisce perché abbiano interdetto l'accesso in piazza. 

Si commemora il milite Ignoto. Ricorda qualcuno.

venerdì 21 ottobre 2022

Il ponte si farà! parola di Salvini

 

IL PONTE SULLO STRETTO SI FARA'!

Lo assicura Salvini appena nominato ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili nel nascente governo Meloni.

Per Calabria e Sicilia ricomincia l'ennesima telenovela. Ponte sì. Ponte no!

L'infrastruttura, che non sarebbe la prima e neanche l'ultima opera di alta ingegneria civile studiata per unire terre divise da dirupi impervi, in questo caso il ponte dovrebbe rendere più agevole la viabilità tra due regioni contigue divise dal mare servite da traghetti ogni 30 minuti circa, esclusa fila dei periodi critici. Certo, il ponte taglierebbe il grosso della mobilità auto sui traghetti e, probabilmente, anche le attese agli imbarcaderi. Ci sarebbe, come accade nelle transazioni tecnologiche, un taglio deciso della mobilità marinara così come la conosciamo. Guadagneremmo qualche frazione di tempo e le merci viaggerebbero spedite.

Il ponte sullo stretto potrebbe diventare un'attrazione! Se costruito con le dovute accortezze antisismiche nel rispetto dell'ambiente: flora e fauna terrestre e marina.

giovedì 20 ottobre 2022

Calabria, un salto nella bellezza

 



"Parco archeo Scolacium,
Roccelletta di Borgia, cz"

La conoscenza aiuta a comprendere le esigenze degli altri.

L'esperienza diretta dei bisogni vitali è la pietra d'angolo di ogni edificazione sociale mirata alla soluzione empatica dei problemi che attanagliano gran parte dei popoli.

La bellezza si manifesta nella sua abbagliante totalità attraverso gli occhi ingenui dei bambini. Di tutti i bambini, anche di quelli che hanno superato anagraficamente l'età della pubertà.

"parco archeo scolacium
roccelletta di Borgia, cz

Osservare ciò che ci circonda, serenamente,  rigenerare membra e spirito affacciati sulle bellezze naturali di luoghi resi incantevoli dalle divinità che governano il territorio Calabrese è un privilegio.

"Panorama, promontorio di Montauro-Stalettì, Cz"


Privilegio non esclusivo o riservato a pochi intimi predatori, giacché madre natura non pone confini geografici ma barriere architettoniche superabili dell'intelligenza umana, ecco l'offerta paradisiaca che quotidianamente, noi itali, bretti, enotri o  come dire si voglia, condividiamo:

"Golfo di Squillace, Scogliera di Cassiodoro"


La versione confidenziale di Berlusconi su Putin e l'infedele

 L'atmosfera è quella delle grandi riunioni tra amici. Il vocìo fa da sottofondo alle parole del leader indiscusso: Berlusconi.

Sapete com'è avvenuta la cosa della Russia? Anche su questo vi prego, però, il massimo riserbo. Promettete? La cosa è andata così: nel 2014 a Minsk, in Bielorussia, si firma un accordo tra l'Ucraina e le due neo-costituite repubbliche del Donbass per un accordo di pace senza che nessuno attaccasse l'altro. L'Ucraina butta al diavolo questo trattato un anno dopo e comincia ad attaccare le frontiere delle due repubbliche. Le due repubbliche subiscono vittime tra i militari che arrivano, mi si dice, a 5-6-7mila morti. Arriva Zelensky, triplica gli attacchi alle due repubbliche. I morti diventano. Disperate, le due repubbliche mandano una delegazione a Mosca e finalmente riescono a parlare con Putin. Dicono: “Vladimir non sappiamo che fare, difendici tu”. Lui è contrario a qualsiasi iniziativa, resiste, subisce una pressione forte da tutta la Russia. E allora si decide a inventare una operazione speciale: le truppe dovevano entrare in Ucraina, in una settimana raggiungere Kiev, deporre il governo in carica, Zelensky eccetera, e mettere un governo già scelto dalla minoranza ucraina di persone per bene e di buon senso, un'altra settimana per tornare indietro. È entrato in Ucraina e si è trovato di fronte a una situazione imprevista e imprevedibile di resistenza da parte degli ucraini, che hanno cominciato dal terzo giorno a ricevere soldi e armi dall'Occidente. E la guerra, invece di essere una operazione di due settimane, è diventata una guerra di duecento e rotti anni. Quindi, questa è la situazione della guerra in Ucraina”.

Caso strano qualcuno rompe il giuramento e fa trapelare l'audio, prontamente registrato da qualche buontempone infedele oppure come cimelio chicca di qualche super fedelissimo da conservare e esporre agli intimi in un futuro prossimo ma certamente non adesso.

mercoledì 19 ottobre 2022

Il nuovo sembra peggio del vecchio

 Davvero i nuovi arrivati lavorano per essere al servizio dei cittadini e del popolo tutto?

Le uscite estemporanee di alcuni leader lasciano intendere l'opposto. Le formazioni politiche vincitrici dell'ultima schermaglia elettorale hanno fatto man bassa nello scacchiere delle due camere: La Russa, fratelli d'italia, alla presidenza del senato e Fontana, in quota lega, alla camera, rispettivamente seconda e terza carica dello Stato in ordine d'importanza.

martedì 18 ottobre 2022

Gli errori storici non si esorcizzano con la censura

 Abbiamo al pettine nodi grossissimi. Molto più grossi e ingombranti di una fotografia appesa nella sala di Palazzo Piacentini, sede del ministero dello sviluppo Economico. Eppure certa bigotteria politica pseudo intellettuale grida allo scandalo!

Ma si può essere più ottusi di così?

Sfumature piccanti in cucina

 


La cucina calabrese è sostanzialmente spartana. Rustica!

È la quintessenza della mediterraneità arricchita da millenni di storia

Gli ingredienti che compongono le pietanze dei cibi conservano le peculiarità organolettiche dei luoghi di produzione. Le colture, tramandate nel tempo, sono frutto della tradizione contadina autoctona. Ai cultori dal palato fine, comunque, non passerà inosservata qualche lieve contaminazione proveniente da oltremare. È storia! Anche i ciottoli testimoniano il passaggio di Greci, Spagnoli e Arabi.

Il piccantino è quasi sempre presente! Stuzzica il palato e invoglia a mandare giù un bicchiere di rosso. Da qualche anno Diamante è la capitale del peperoncino! Si organizzano solenni sagre e, ovviamente, il posto d'onore spetta a sua maestà il peperoncino, cotto o mangiato crudo, di anno in anno è l'attrattore principale del territorio.

Nella tradizione contadina, il peperone mantiene una sua importanza. Durante la stagione, sotto mani sapienti, è trasformato in un ottimo antipasto, contorno o secondo piatto!

Solitamente si predilige arrostito alla brace:

Pulito, sfilettato, condito con olio extravergine d'oliva, un pizzico di sale, qualche foglia di basilico e uno spicchio d'aglio.

E che dire dei peperoni ripieni?   O quelli conservati in salamoia?

lunedì 17 ottobre 2022

L'autunno di Giorgia

I colori cangianti autunnali inducono alla quiete. E Giorgia prende spunto. Anche lei, superata e messa in cantina la fase post-vendemmia, dopo avere tesaurizzato il raccolto, attende quieta. Non parla più neanche coi cronisti che, per mestiere, la inseguono.

Ha ottenuto una vittoria netta! Lei e la sua coalizione.

Sembra che il patriottismo abbaia prevalso tra quel misero 40% ch'è andato a votare.

domenica 16 ottobre 2022

Come resettare la chiave inglese

 RESET DELLA SPIA "CHIAVE INGLESE". 


Controllo carburante. Olio motore. Impianto frenante. Liquidi radiatore e bocce lavavetri. Impianto illuminazione, frecce. Triangolo. Gomme! E giubbotto per le emergenze.

Manutenzione fai da te! Cose semplici che ogni automobilista doveva saper fare. Tant'è che nelle lezioni teoriche di scuola guida l'istruttore indugiava parecchio. La 500L è stata la mia prima macchina. Bastavano, ricordo bene, 1500 lire di super per fare il pieno. Ma ogni volta che dovevo partire per lunghi viaggi prima di mettermi al volante aprivo il cofano del vano motore estraevo l'astina dell'olio e se necessario rabboccavo il lubrificante. Controllavo il battistrada delle gomme, la distanza degli elettrodi delle candele e il contenuto della sacca tergilunotto nonché le spazzole e via. In tutta serenità e sicurezza.

Pochi esercizi di meccanica erano necessari e sufficienti. Poi, l'elettronica sempre più invasiva ha fatto degli automobilisti appassionati del fai da te anche dei tecnici.

Tra i comandi non c'è solo la spia dell'olio! C'è anche quella della pressione dei pneumatici e i vari l'allarmi che aiutano il guidatore per un comfort quasi assoluto nella guida sicura.

E qui le dolenti note.

Il rabbocco o il cambio totale dei liquidi motore si possono sì fare autonomamente ma si deve conoscere come resettare la spia che, se non spenta, rischia di bloccare il motore.

Il procedimento per azzerare il reset in una Peugeot 3008 è estremamente rapido ed intuitivo. Difatti sarà necessario semplicemente premere un tasto ed attendere il reset.

Si accende il quadro e si preme il tasto sulla destra del display (su alcune macchine dello stesso segmento è identificato come “CHECK”). Una volta premuto, dovremo mantenere la pressione per 10 secondi, fino a che il procedimento non sarà terminato: il conto alla rovescia apparirà sulla sinistra, in prossimità del simbolo della chiave inglese. Una volta che il count down sarà giunto al termine, si potrà rilasciare il tasto e la procedura di reset del service è effettuato.

sabato 15 ottobre 2022

Natura in casa: tartaruga d'acqua e benessere

 


Sono trascorsi circa 4 anni e da quando è a casa le sue dimensioni sono aumentate notevolmente. Da un soldino di cacio che era adesso ha raggiunto dimensioni abbastanza ragguardevoli: è più grande del palmo della mano!

La tartaruga è e rimane un animale timido e diffidente. Nonostante l'accudisca quotidianamente ancora non si fida di me. Eppure le cambio l'acqua ogni giorno, le do da mangiare, le pulisco il carapace.

Stamane, con l'arrivo dei primi timidi freddi, sonnecchia. Che sia iniziato il periodo di letargo? D'altronde questo sarebbe il periodo.

In effetti non l'ho trovata in acqua ma sull'isoletta che le ho costruito per stare un po' all'asciutto quando lo preferisce e per mettergli il mangime in pallet di gamberetti. E sì, perché, i granuli di mangime di gamberetti nell'acqua emana cattivo odore! Gli sticks vitaminizzati li alterno con della lattuga di cui è molto ghiotta per darle la possibilità di una alimentazione completa il più vicina possibile alla dieta che potrebbe procacciarsi in natura.


Intanto sto ponendomi il problema se è il caso di donarle la libertà! Ovviamente in un luogo protetto. Costruire appunto un laghetto dedicato a lei in giardino. … mentre mi pongo il problema, lei tira fuori la testolina, stendicchia le zampe posteriori e si tuffa nell'acqua appena cambiata.


giovedì 13 ottobre 2022

MODERAZIONE, Sì MA CON DISCERNIMENTO

 Contro il superficiale dominio dell'ovvio:

Episodi shock che vanno oltre la sciatteria, privi, appunto, del comune e banale buon senso inducono a riflettere affinché possa concretizzarsi l'era dei nuovi lumi:

  • Nonnina di 85 anni incarcerata per avere occupato un alloggio.

Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha disposto la scarcerazione sospendendo l'esecuzione della pena per la donna di 85 anni, non autosufficiente, che da circa due settimane si era segregata nella casa circondariale di San Vittore, a Milano, per un ordine di carcerazione emesso dalla Procura per una condanna definitiva a 8 mesi per l'occupazione abusiva di un alloggio. La donna, dunque, a quanto si è saputo, in base al provvedimento preso immediatamente dal Tribunale di Sorveglianza, presieduto da Giovanna Di Rosa, torna libera.

  • Concorso di colpa per chi non abbandona l'alloggio in caso di terremoto.

È una colpa, per le vittime rimaste sotto le macerie del crollo, non essere usciti di casa dopo due scosse di terremoto molto forti. Lo sciame sismico che durava da mesi non prometteva niente di buono! Secondo la sentenza in sede civile del Tribunale dell'Aquila riferita al crollo di uno stabile in centro del capoluogo abruzzese nel sisma del 6 aprile 2009 in cui morirono 24 persone sulle 309 complessive.

  • Sisma L'Aquila: sentenza choc, colpa anche delle vittime

"E' fondata l'eccezione di concorso di colpa delle vittime - si legge a pagina 16 della sentenza firmata dal giudice Monica Croci del Tribunale civile dell'Aquila in composizione monocratica -, costituendo obiettivamente una condotta incauta quella di trattenersi a dormire nonostante il notorio verificarsi di due scosse nella serata del 5 aprile e poco dopo la mezzanotte del 6 aprile.

A prescindere dalle strumentalizzazioni personali o politiche di chi è vittima involontaria del sistema farraginoso con cui ci si scontra, leggi a parte, in taluni casi sarebbe buona prassi attuare un briciolo di buon senso. 

In effetti suona strana la notizia della nonna ottantacinquenne che da sola e di sua sponte va a occupare una casa momentaneamente disabitata. E qui sarebbe interessante capire ...

Poco da comprendere, invece, nella sentenza che decurta le responsabilità e la relativa ammenda agli attori principali che non hanno tutelato appieno la vita delle persone rimaste schiacciate dalle macerie dell'Aquila.

Confessioni a notte inoltrata

È una sensazione difficile da descrivere. Ma anche se sei in braccio a Morfeo e stai facendo sogni bellissimi o sei imprigionato in incubi da cui è impossibile scappare capisci immediatamente che quello che stai subendo è l'effetto ondulatorio del terremoto! E non il dondolio della persona amata.

La sveglia segna le “00:51”.

Secondo l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) il sisma ha avuto ipocentro a 36 km di profondità ed epicentro in mare, davanti Catanzaro Lido.


Mi giro nel letto E, non avvertendo altri movimenti, mi accingo a riprendere il sogno dal punto in cui è stato interrotto cosciente dell'eventuale concorso di colpa per non essermi precipitato fuori casa nel mezzo della notte, confidando nella capacità tecnica dell'edificio costruito in cemento armato modulare antisismico.


mercoledì 12 ottobre 2022

Animalisti o no. Sarebbe bello vivere senza sovrastrutture mentali

 


È davvero il caso di dirlo: più conosco gli uomini e + amo gli animali!

“Và criscia puorci và ca armenu mangi carna!” recita un vecchio adagio popolare che vuole significare: se ti prendi cura degli animali, loro non ti deludono mai e quando tutto sembra volgere al peggio mangi carne, nel caso del maiale. Ma non è detto! Gli animalisti disdegnano mangiare carne.

In alcune culture persino la carne del cane diventa un piatto prelibato. Ma questa è una realtà lontanissima dalla nostra formazione mentale.

In effetti come puoi minimamente immaginare di poterti cibare di un musetto così vispo e amabile come quello di Roy? 


Stamane l'ho rincontrato! E come al solito mi ha fatto le feste. Mi ha atteso. Ha abbaiato. Scodinzolato. Leccato la mano ma subito si è girato verso i suoi amici a 4 zampe. Voleva seguirli. Era irrequieto, forse perché attratto dall'odore della femmina in calore? 



Beh alla natura non si comanda. Anche gli animali hanno le loro esigenze. A prescindere dal pedigree quando la natura chiama l'istinto animale indurrebbe a soddisfare l'esigenza nell'immediatezza, se non ci fossero le rispettive padrone per tenerli a bada e indurli a miti consigli.

O forse sbaglio? Forse era semplice empatia nei confronti di un suo simile col quale non si vedrà per qualche settimana visto che uno dei due andrà via per umane esigenze?



Un biglietto d'auguri per te, mamma

 

Il tempo, così come lo intendiamo e lo viviamo, nonostante le rispettive opinioni e i riti celebrati per esorcizzarlo, è limitato.

Ricorrenze comuni e individuali s'inanellano e noi li sgraniamo metodicamente tutti i giorni come se sgranassimo il s. rosario. Devotamente oppure no seguiamo i rituali.

Possiamo crescere in altezza nel tempo. Accumulare. Acquisire conoscenze. Diventare genitori oppure no. Progredire. Subire iati. E al calar della sera, se si ha la possibilità, meditare.

Meditare su quanto è stato proficuo il tempo. Se è stato consumato nel migliore dei modi, se abbiamo saputo offrire serenità. Sorrisi!

Oggi sarebbe stato un giorno da festeggiare se tu saresti ancora in vita mamma. Cosa impossibile ma non troppo vista la possibilità raggiunta grazie al benessere e ai traguardi scientifici raggiunti.

Avremmo festeggiato i tuoi 108 anni! E ci avresti raccontato della tua esperienza, di come il mondi sia cambiato da quel lontano 1914.

Sì sei stata una guida e un faro per quanti ti hanno conosciuta, apprezzata per la bontà e l'abnegazione che ponevi in ogni tua azione, attenta e prodiga nei rapporti umani.

I tempi sono mutati nei costumi da quando sei andata oltre, ma questo lo sapevi già perché stavano cambiando allora.

Che vuoi che ti dica? Qui, viviamo di riflesso ma non troppo, una guerra assurda. La televisione ci mostra distruzioni e morti. Aridità di cuori. Prepotenze legalizzate da stati di diritto malati. Capi di stato contaminati dal feto putrido delle proprie carni marcescenti. Oligarchi matti. E sudditi zombi. Ma, d'altro canto, non ti dico niente di nuovo. Anche tu hai vissuto situazioni analoghe. Comunque non tutto è perduto! In molti stanno levando scudi. E, specialmente i giovani contestano queste assurdità contro natura. Purtroppo si registrano morti e vittime innocenti tra i contestatori. È il prezzo da pagare? Purtroppo sì. Non c'è altra soluzione! La pace paradisiaca non è prevista in terra. Almeno per il momento.

Ma non voglio angustiarti, mamma oggi avresti compiuto gli anni e mi piace ricordarti con quel tuo sorriso. Auguri mamma. Buon compleanno tra le anime belle dell'amore.




martedì 11 ottobre 2022

Alle nonne e ai nonni, pilastri intramontabili

 


Scrivere parole e frasi dialettali in italiano è quasi impossibile.

Alcune espressioni non trovano corrispondenze tra lo slang della parola parlata nei luoghi d'origine, le lettere dell'alfabeto italiano e la relativa onomatopea. 

Un esempio:

Caffè, in italiano si scrive e si pronuncia tale e quale; ma se facciamo una breve gita panoramica tra gli idiomi d'Italia ci accorgiamo che a Napoli, grosso modo, dicono: 'o ccafhé! Mentre in Calabria diciamo cafhè con “f” e “h” aspirata. E le labbra rimangono aperte. Esattamente pronunciamo questa parola quasi in un soffio che elide la "F": cahè.

Altre consonanti, invece, sembrano essere a metà tra la “N” e la “D” perché la punta della lingua si appoggia al palato ma emette un suono più duro, simile alla "N". come nel casi di:

Beddha. In italiano “bella”, stesso concetto nel lessico dialettale ma, se ascoltiamo bene durante la pronuncia non sembrano esistere nessuna delle due lettere "D e H".

Perché questa breve introduzione al dialetto calabrese?

Perché ho in mente una breve storia di vita vissuta ambientata in un paese montano delle preserre calabre dove rimangono saldamente ancorati i ricordi più belli della mia infanzia: Palermiti

Un po' di pazienza e fate quindi attenzione alla pronuncia delle consonanti usate per le parole che contengono il dittongo “dh” come: gadhuoffi” che tradotto vuol dire : caldarroste. E se imparate a ruotare la lingua sul palato ascolterete la giusta nota onomatopeica e comprendere appieno il significato. Lo so è faticoso. Ma proviamo, dai:

La nuvola avvolge l'anticamera e quasi nasconde alla vista la scala in legno che porta su in cucina. L'odore intenso di orzo appena tostato penetra nelle narici piacevolmente a ricordare i bei tempi dell'infanzia a quando la nonna preparava la bevanda per la prima colazione.

Nonna dove sei?

Ccàh su ccàh sagghia figghju su ccassupa. Tira u saliscindi e vieni. Il saliscendi era una sorta di maniglia situata sopra la toppa della porta d'ingresso alla cui estremità era annodato un filo di spago che penzolava all'esterno da un foro. Non c'era la paura tra gli abitanti del paese che qualche male intenzionato potesse entrare e fare razzia dei beni. No! E non perché qualche legge terrorizzava i ladri e metteva le case e le proprietà al sicuro ma semplicemente perché lì, in quel luogo vigeva una grande armonia e condivisione tra gli abitanti.

La “legge del buon vicinato” mai scritta ma tenuta in grande considerazione sopperiva ai bisogni delle famiglie del circondario. Non che le donne lavorassero fuori casa. Lì le mamme accudivano i figli, anche quelli delle altre momentaneamente impegnate a coltivare i campi o portare "a brodata" ai maiali.


Nanna cchi è stu fhumu?

*Nentha... stava russtiendhu na puocu e uorzu ppè u cahé do matinu. Però u sapìa ca venivi e guarda ti stajiu preparando i bàddhari (pop corn). Và si ndavua e cchjiù pigghia natru paniculu e scuorciulallu... o u vua rrustutu? Pigghja pigghja ca è 'nto panaru mpendutu dhà …



dedicato ai nonni: Antonio e Teresa, Carlo e Angiola.

Nonna cos'è 'sto fumo?

*"Niente, stavo abbrustolendo un po' di orzo per il caffé di domattina. Però sapevo che saresti venuto a trovarmi e ti sto preparando i pop corn. Se ne vuoi di più prendi un'altra pannocchia di granturco, là nel paniere e snocciolalo oppure lo preferisci arrostito?"

lunedì 10 ottobre 2022

Acqua. L'oro blu del XXI secolo

 


Il consumo esponenziale dell'acqua minerale in bottiglia e l'insistente campagna commerciale delle case costruttrici di impianti di depurazione invogliano all'acquisto del prodotto sponsorizzato dai brand.

Ma prima di capitolare è opportuno fare una riflessione sul mercato che gira attorno all'oro blu del XXI secolo.

Continuare a usufruire dell'acqua "pubblica" così come erogata dall'acquedotto comunale che arriva al rubinetto di casa tale e quale o fare installare l'impianto per l'addolcitore dell'acqua? oppure comprare l'acqua minerale in bottiglia? 

A volte alcune leggende metropolitane condizionano le nostre scelte. Quindi meglio sfatarle o quantomeno cercare di fare chiarezza- Al primo punto c'è la durezza dell'acqua. Quindi il calcare, il sapore e anche l'odore che accompagna il getto dell'acqua quando fuoriesce dal rubinetto di casa.

Chi pensa che la durezza dell’acqua, e quindi un'elevata presenza di sali minerali, sia collegata alla formazione di calcoli renali è fuori strada. Si tratta di una bufala metropolitana. Non esiste alcuna correlazione, come ben spiegato anche nelle Linee guida per una sana alimentazione italiana dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran). Neppure il calcio favorisce la formazione di calcoli di ossalato di calcio, anzi la presenza di questo minerale , insieme a quella del magnesio, può rappresentare un fattore protettivo rispetto al rischio di sviluppare malattie cardio-vascolari”.

E' doveroso ricordare che l’acqua dei nostri acquedotti è rigorosamente controllata dalle Asl metodicamente.

Mentre le acque minerali sono regolate da normative differenti. Per questo motivo alcune acque in commercio, imbottigliate alla fonte, contengono elementi (come ad esempio arsenico, manganese o solfati) in quantità superiori rispetto ai parametri ammessi per l’acqua da bere dal rubinetto.

Secondo uno studio dell’IRSA (Istituto di Ricerca Sulle Acque, deputato al controllo della qualità dell’acqua), l’85% dell’acqua trasportata dagli acquedotti italiani e che sgorga dai nostri rubinetti domestici proviene da fonti sotterrane, cioè sorgive. La restante percentuale è composta da acqua di falde superficiali, ossia pozzi, fiumi, laghi.

La qualità dell’acqua del rubinetto, vale a dire, la sua composizione minerale in alcuni casi è superiore a quella in commercio. E, a seconda della zona in cui è collocata l'abitazione, l’acqua potabile domestica risulta più o meno dura, piacevole o sgradevole al palato.

L’acqua del rubinetto, com'è noto, contiene il cloro, obbligatorio per legge. 

Il cloro serve a sanificare gli acquedotti e a garantire la sicurezza dell’acqua. Il cloro non fa male alla salute, ma in certe quantità può determinare un gusto sgradevole. Per ovviare si possono applicare dei filtri di carbone attivo ai rubinetti così da migliorarne i fattori organolettici e renderli gradevoli.

La disinformazione di certa pubblicità che invita all'acquisto e al consumo dell'acqua in bottiglia ci induce a pensare che l’acqua povera di sodio favorisca la diuresi e faccia bene alla salute.

In presenza di alcune patologie è in effetti raccomandata un’assunzione ridotta di sodio. Ma la frazione di sodio assorbita attraverso l’acqua ha un impatto trascurabile rispetto a quella assunta attraverso gli alimenti, per esempio: 100 grammi di prosciutto contengono 2,578 grammi di Sodio, mentre per assumerne attraverso l’acqua un solo grammo, dovremmo bere in media circa 20 litri di acqua al giorno.

Si tende a pensare e a credere che l’acqua ad elevato contenuto di calcio fa venire i calcoli. L’Istituto Superiore di Sanità afferma che non vi è una diretta correlazione tra la concentrazione di Calcio nell’acqua e l’insorgere di calcoli. La raccomandazione medica è quella di bere tanto, perché quel che conta è la quantità totale di liquidi che si assumono nella giornata.

Bere acqua rubinetto o bottiglia? Concludendo: non è detto che l’acqua minerale sia migliore per la salute rispetto a quella del rubinetto. 

Ci sono alcuni falsi miti sull'acqua in bottiglia, addolcita o tale e quale come erogata dall'acquedotto regionale e comunale. Un falso mito è quello che indica ad oltranza la salubrità dell’acqua povera di sodio e che questa sia da preferire o che l’acqua calcarea faccia venire i calcoli. Ma abbiamo già visto che non è documentata da alcuna letteratura scientificamente certa.

Il consiglio che appare più sensato per un acquisto e un consumo consapevole e per contribuire a diminuire l'impatto della plastica sull’ambiente è quello di informarsi. Scegliere consapevolmente se bere acqua del rubinetto, minerale imbottigliata o addolcita da uno dei tantissimi impianti in commercio:

  • Informarsi sulla composizione chimica dell’acqua che raggiunge i nostri rubinetti.

  • Leggere con attenzione le etichette dell’acqua in commercio, senza fidarsi della propaganda.

  • Confrontare la composizione chimica delle acque minerali e di quella del nostro rubinetto.

  • Informarsi sulla presenza di amianto nelle tubature degli acquedotti che raggiungono le nostre case.

  • Valutare l’eventualità di applicare un filtro a carbone attivo se l’acqua potabile dal rubinetto ha un sapore sgradevole.

  • Scegliere acqua imbottigliata con PET riciclato nel caso in cui preferiate bere acqua minerale. O ancora meglio scegliere acqua imbottigliata in bottiglie di vetro riciclato.

Ulteriori consigli:

Per eliminare il sapore o l'odore del cloro, frequente in alcune zone d'Italia, e Catanzaro, alcune zone periferiche del capoluogo, nonostante vi sia abbondanza ricchezza naturale che sgorga dai monti della Sila, è tra queste, per eliminare il saporo del cloro, dicevamo, è utile lasciare decantare l'acqua di rubinetto anche solo pochi minuti prima di consumarla, oppure conservarla in frigo in una bottiglia di vetro ben chiusa.

Attenzione! fare molta attenzione agli impianti domestici:

Se la manutenzione degli impianti di depurazione domestica non è più che egregia, i filtri possono tramutarsi in un ricettacolo di batteri, questi sì rischiosi per la salute. 

In conclusione, gli acquedotti in Italia sono più sicuri dal punto di vista microbiologico e garantiti degli impianti di filtrazione domestica. In caso di problemi, l'Azienda sanitaria locale o il gestore dell'acquedotto sono chiamati a intervenire: le soluzioni casalinghe sono poco utili.


domenica 9 ottobre 2022

In viaggio nel tempo

 


Tempo di vendemmia di festa e incontri.


Da nord a sud in autunno si ripropone la sagra dell'uva. Molti vitivinicoltori associati mettono in campo strategie mirate per la conoscenza e la commercializzazione dei brand prodotti nelle rispettive cantine. 

Anche in Calabria le più note e blasonate case vitivinicole partecipano alle sagre calendarizzate a livello nazionale con eventi mirati. E per divulgare il proprio prodotto in seno alla festa nazionale del vino nelle proprie cantine aprono a mostre, assaggi e guide assistite.

Le zone più rinomate sono definite in mappe territoriali geografiche mirate e circoscritte che vanno dal cirotano al lametino e, giù, al reggino. Ma questo itinerario geografico è ben noto ai più .

Io, invece, voglio raccontare del vino fatto in casa. Un'operazione di nicchia, esclusivamente elaborata e portata a termine non per scopi commerciali ma per la famiglia, da bere insieme a tavola e da offrire agli ospiti! 

Mi piace ricordare ogni cosa delle giornate d'autunno trascorse in campagna tra filari di viti e l'odore degli acini strappati coi denti!

Della raccolta dell'uva e dell'allegria che si respirava tra i filari e nell'aia; del profumo dell'uva appena raccolta adagiata nelle ceste di vimini, dall'odore delicato degli acini appena pigiati...

E dell'attività frenetica dei paesani che, quasi tutti, tra settembre e ottobre s'impegnavano le "giornate" e preparavano i “commodi” per raccogliere i grappoli d'uva, lasciare maturare il mosto e ... Ma andiamo per gradi.

La mia storia è ambientata in una campagna che potrebbe essere situata in un paese qualunque della Calabria. Però, essendo nato in un paesino montano del catanzarese,la mia storia si avvale di spunti autobiografici.


Per arrivarci, nelle vigne, il percorso era agevole e semplice. Quasi tutti i vigneti costeggiavano la strada principale: “A vianova” questo il nome che davamo alla nuova strada provinciale che tagliava in due il paese passando per la “Cona”, la piazza principale sede di bar e unico spazio logistico per l'installazione del palco eretto in occasione dei festeggiamenti popolari in onore della Madonna della Luce. L'uso del passato è d'obbligo! Molti di quei vigneti non ci sono più.

Il primo esteso appezzamento di terreno adibito a vigneto lo incontravamo al bivio, prima di imboccare il “rettifilo di Manno”. Gli altri vigneti erano disseminati all'interno delle campagne, al riparo degli agenti atmosferici e dalle ipotetiche ruberie.

E poi su, dopo l'agglomerato urbano, tra i castagneti. Lì la terra rossiccia sembrava esaltare gli acini viola appesi sui verdi filari.

La raccolta dell'uva, nel mio “immaginario vissuto”, presupponeva una predisposizione dell'anima totalizzante. Ogni azione, parola, canzone era in sintonia con la natura. E la stanchezza fisica, nonostante ci fosse, sembrava inesistente.

Le donne, instancabili, facevano la spola tra i filari e “u katojiu” il punto di raccolta che ospitava il tino per la pigiatura; “i fhimmini” si “caricavano” sulla testa enormi cesti di vimini colmi d'uva come se niente fosse! (per lo meno, ai miei occhi erano davvero grandi, ché facevo fatica a trasportare il paniere in cui riponevo i pochi grappoli da un “piede di vite all'altro).

La mia esperienza è limitata a brevi momenti di vita vissuta. A pochi fine settimana che, approfittando delle belle giornate, in macchina, una fiat 850 special, si faceva un salto al paese per stare coi parenti rimasti.

Il mio amico Roy

 

Il mio amichetto Roy è un barboncino dal pelo morbido di un candore unico. Lo incontro tutti i giorni al mattino presto. Lui fa la passeggiata con la sua padrona e io la mia in compagnia dei miei amici appassionati podisti dal passo sostenuto. C'è anche la compagnia del passo veloce. Ma quelli sono un'altra storia. Loro hanno alle spalle gare podistiche e premi custoditi nelle teche del salotto.

L'incontro con Roy è stato casuale ed è stato amore a prima vista. Con i cani è così! O avvertono che sei in sintonia nell'immediato oppure ti ignorano e male che và ti ringhiano contro.

L'altro giorno Roy era a spasso con un ragazzo, mi vede e si appresta a farmi le feste ma io, a causa del nuovo accompagnatore, penso che sia un altro cane. Lui continua a aspettare mentre il padroncino con lo sguardo sul display del telefono lo strattona. Roy punta le zampe. L'accompagnatore del momento lo sgrida e lo incita a camminare. Roy assume la posizione della defecazione. Contrae l'ano. Inducendo così l'accompagnatore a fermarsi.

Due passi ancora e sono vicino. È lui! Smette di fare la sceneggiata. Abbaia. E mi salta addosso felice. Scodinzola. Abbaia. Saltella; annusa e mi lecca la mano; poi segue il padrone Senza avere defecato.

Monello! Gli dico. Sei un ottimo stratega... però chi lo avrebbe mai pensato? Sei proprio un amore.

ps.(appena possibile allego anche la foto)

venerdì 7 ottobre 2022

Rotolo di mozzarella

 


Sfoglia di mozzarella. Pane tramezzino. Tonno. Insalatina di giardiniera con carote alla julienne. Pomodoro. Maionese. Prosciutto cotto.

Questi gli ingredienti per confezionare il rotolo di mozzarella di Annamaria in pochissimi minuti.

La manifattura e il dosaggio degli elementi sono soggettivi e variano a seconda dei gusti personali. Orientativamente Annamaria adagia sulla sfoglia di mozzarella due fette di pane tramezzino, poi inserisce il prosciutto cotto. Prepara una cremina con la maionese, l'insalatina di giardiniera alla julienne e una scatoletta di tonno. Amalgama bene e ricopre il cotto. Poi aggiunge del pomodoro tagliuzzato e avvolge il tutto. Ricopre con la pellicola e mette in frigo.

Semplici ma accurati passaggi per un ottimo secondo che potrebbe essere una disimpegnativa cena leggera tra amici preparata in 5 minuti.



giovedì 6 ottobre 2022

Palermiti tra storia e leggenda

 

La Calabria è una terra a vocazione agricola; Palermiti è, nel suo piccolo, un esempio.

Tolto il settore turistico che ancora stenta a decollare nonostante le immense bellezze paesistiche, il resto dell'economia calabrese si regge sulla produzione agricola autoctona composta da maestosi castagneti, ulivi, agrumi, noccioli, bergamotto e, non da meno, da nicchie di produzioni ricercate dai cultori israeliti che monitorano attentamente i frutti per la festa di “Sukkoth”: il cedro!

Bergamotto e cedro sono colture limitate situate in zone geografiche ben definite: nella fascia jonica della provincia di Reggio il primo e sulla riviera dei cedri nella fascia tirrenica il secondo con la massima concentrazione nel territorio di Santa Maria del Cedro.

Anche il kiwi si è ambientato bene nella piana di Gioia Tauro. Coi suoi circa 2.500 ettari di coltura garantisce reddito e occupazione.

L'agricoltura, quindi, è, a ben vedere, la locomotiva trainante dell'economia calabrese. Tra agricoltura stagionale e frutti boschivi, agrumeti,, noccioli, castagni e prodotti del sottobosco quali funghi e bacche passando dal lavoro incessante delle api che “creano ricchezza” salutistica da offrire sulle bancarelle del mercato ai consumatori, si può ben dire che la Calabria offre e trae ricchezza dalla natura.

Il lavoro dell'uomo, però, a volte è insidiato dalla natura stessa.

Basta poco, un minuscolo insignificante insetto, un patogeno, per pregiudicare la produzione, la produttività e il benessere della collettività.

In Calabria, come in altre parti del mondo, si sono verificati eventi catastrofici, calamità paragonabili all'invasione delle cavallette che polverizzano i raccolti in un batter d'ali.


Da qualche anno i castagni di mezzo mondo non hanno prodotto frutti per colpa di un insetto killer: il cinipede galligeno detto anche vespa cinese. 

Anche il comprensorio di Palermiti è stato colpito.

Per salvare i castagneti e i derivati delle castagne dall’aggressivo cinipide galligeno (o vespa cinese), si è dovuta combattere una guerra biologica e il Giappone trova e fornisce la soluzione biologica: il torymus sinensis: un insetto antagonista dei killer che si ciba delle larve deposte dal cinipide del castagno.

 Azione fatta propria e messa in campo diligentemente dall'amministrazione comunale palermitese, grazie alla quale, i maestosi castagni hanno ripreso a fruttificare.

Ho potuto così apprezzare le qualità organolettiche delle castagne made in Palermiti nella loro corposa struttura che sazia al solo guardarle, degustarle ancora calde, in cucina, con la padella sul fornello e la stanza avvolta nell'inconfondibile odore tostato del pericarpo sorridente.

Anche quest'anno può riprendere l'antica consuetudine di “liberare” i castagni a tutti nel giorno dei morti in Palermiti. 

Usanza carica di pietas popolare che tende una mano ai bisognosi. E Dio solo sa quanto questa azione era attesa con trepidazione dai poveri che s'ingegnavano a trasformare le castagne per superare i tempi di grama trasformandole in farina, fare il pane e cuocerle, conservarle nella sabbia o sotto la cenere, bollirle o fare ottime caldarroste per accompagnare un buon bicchiere di rosso.

Palermiti, è un paese dell'entroterra catanzarese situato a circa 500 s.l.m. Secondo le notizie storiche più accreditate l'insediamento è datato intorno al 1500 ad opera di alcuni profughi in fuga da Palermo che decisero di fermarsi tra gli ulivi e i castagni attratti dalla rigogliosità del luogo, da qui il nome.

Altre fonti, invece, attribuiscono il toponimo ai pagliai, le prime abitazioni costruite nelle campagne e tra i boschi. Qui i fuggiaschi trovarono rifugio e si sottrassero alle leggi e all'inquisizione dei feudatari nascosti tra i pagliai ben camuffati tra i castagni non censiti da alcuna autorità.

L'origine semantica del nome di un luogo qualsiasi possiede storia e leggenda e la leggenda è ancor più accentuata dalla fervida fantasia popolare quando narra di briganti gentiluomini in lotta contro la tracotanza vessatoria dei signorotti locali.

Palermiti, in realtà è un antico sobborgo del più blasonato paese vicino: Squillace. Senza dubbio è da inserire nella storia del golfo di Squillace, quindi nell'hinterland dell'antica Skilletion.

Consultorio familiare, una conquista sociale del 1975

 

Ricordare i fermenti sociali è d'obbligo per le generazioni venute dopo gli eventi che hanno contribuito a formare le coscienze specie oggi in cui apparire è ritenuto un imperativo assoluto.

Si parla tanto della vituperata prima repubblica ma pochi si soffermano per comprendere quante “lotte” siano state portate a termine in quegli anni per il benessere della collettività.

I partiti politici avevano un senso e un ruolo. Iniziavano dai luoghi di lavoro e di studio a formare le coscienze collettive. Facevano proselitismi tra le persone perché il contatto umano e la dialettica erano ritenute risorse. Sviluppavano teorie e attuavano progetti finalizzati al benessere sociale già nelle scuole medie, tra gli studenti ancora imberbi. Incitava alla conoscenza, alla lettura e al ragionamento costruttivo. E c'era chi, appassionato, si iscriveva a qualche movimento studentesco o a qualche partito politico. Gli scontri ideologici erano quotidianamente superati con la dialettica.

In questo clima nacquero i centri sociali, i comitati studenteschi, il movimento femminista, i

consultori familiari, l'amore libero, l'autodeterminazione delle donne nel gestire in prima persona il proprio corpo e quindi la consapevolezza nel portare a termine la gravidanza nelle sue molteplici visioni dottrinali.

Nel 1975 furono istituiti per legge i consultori familiari.

In Italia il servizio sanitario nazionale apriva sportelli e assistenza alle famiglie offrendo loro una prima assistenza ai problemi che potevano esserci all'interno della coppia. Le prime beneficiarie furono le donne. Nei consultori trovavano risposte alla loro ansie le ragazze e i ragazzi. Potevano chiedere assistenza psicologica, delucidazioni sui metodi anticoncezionali e sulla sessualità.

Fu una sorta di terremoto per una fetta di Italia bigotta. Un terremoto salutare i cui effetti continuano ancora oggi tra i giovani e meno giovani che affollano le sale d'aspetto con gli occhi sui display intenti a chattare.



martedì 4 ottobre 2022

Per le vie della Calabria

 

La sua forma ricorda un calzino stropicciato appena sfilato, gettato a terra o adagiato nella cesta dei panni sporchi in attesa del lavaggio rigenerante, al termine di una lunga e intensa giornata di cammino.

La Calabria è una terra stanca dal temperamento focoso a cui basta poco per riprendere energie. Sì la Calabria è una sferzata d'ossigeno puro! È uno spaccato di vita simile a quei momenti trascorsi in buona compagnia a scarpinare tra boschi in cerca di funghi o semplicemente a passeggiare e contemplare la natura immersi tra larici, abeti e pini della Sila attrezzata e pur selvaggia nella sua maestosità paesaggistica.



Il viaggio in Sila, tra i boschi dell'entroterra calabrese, riserva sempre sorprese ai visitatori, siano essi indigeni o turisti forestieri.

L'ospitalità è scontata al pari delle pietanze antiche proposte nei luoghi d'accoglienza.

L'avventura inizia e si assapora già lungo i tragitti stradali che portano i viandanti nei luoghi di destinazione scelti.

Le strade panoramiche strette e capricciose sembrano serpentelli imprevedibili coi loro tornanti improvvisi a sbalzo che si elevano al cielo e sembrano danzare interrotti brevemente da lingue d'asfalto aperte sul mare. I brevi rettilinei evidenziano la quiete e, la bellezza del territorio, invita ad assaporare l'attesa dell'inaspettato viaggio immersivo.

Questa è Calabria!

lunedì 3 ottobre 2022

La PIZZA in 4 minuti

 

Con la crisi energivora che si prospetta non so quanto sia stata azzeccata la scelta e l'acquisto del fornetto elettrico. Intanto, poiché l'ordine è stato effettuato e evaso in tempi più tranquilli corre l'obbligo di testare l'acquisto quantomeno per constatare se rispecchia le aspettative. ---E sì!

Si sfornano ottime pizze, cotte al punto giusto!



Anche se, come si sa, la buona riuscita di una pizza, come tutte le altre cose d'altronde, in cucina, non dipende solo e esclusivamente dalla cottura.



I fattori base che determinano la riuscita di una buona pizza sono gli ingredienti e la manipolazione.

Perciò mi sono attrezzata: ho comprato dell'ottima farina indicata per la pizza, il lievito, e giù a impastare.



Impastare è rilassante! E poi, l'attesa di qualche ora per la lievitazione. Infine, quando i panetti si son gonfiati ben bene, la stesura della pasta e la farcitura. Questa volta abbiamo deciso di lasciarle in bianco: un fili d'olio extravergine di oliva, qualche strisciolina di provola tutto latte e via in forno! Dopo un'attesa di circa 4 minuti tiro fuori la pizza cotta al punto giusto, come piace a me. Lascio raffreddare e poi aggiungo del prosciutto crudo, rucola e una cascata di scaglie di formaggio stagionato. E gnam … bon appétit!


domenica 2 ottobre 2022

L'amore è spontaneità, dono ineguagliabile

 

Il regalo più bello.

Il telefono squilla. Allungo la mano e appare sullo schermo il volto sorridente di una bimba solare. Travolto dall'energia dirompente della piccola peste non faccio in tempo a rispondere ché mi anticipa con un dirompente: ciao nonno! Auguriiii! Dov'è nonna? Vuoi venire con me nel paese viola? E zia Vale dov'è?

Dai partiamo! ok. Sei pronto è vero che vuoi venire?

Iperattiva come sempre e senza attendere risposta mi rapisce e coinvolge nella sua escursione metafisica.


Salta da un angolo all'altro della casa mentre descrive mondi popolati da farfalle, pesci, zebre, colori, suoni e personaggi. Le storie nascono dagli sfondi scenici che arredano la casa. E da una scena all'altra, trasforma la tenda della finestra della sua stanzetta nel paese delle farfalle e gli altri angoli in altrettanti mondi fantastici abitati dai personaggi che popolano la realtà creativa dei bambini.


Oggi ho intrapreso un viaggio speciale. Grazie Cecilia!, insieme siamo andati con la velocità della luce da un paese fantastico all'altro in un batter d'occhio.

Abbiamo visitato il paese delle farfalle, quello dei pesci attraversando quello viola, blu, per arrivare infine nel paese della musica dove tu hai suonato la batteria.


È bello invecchiare così. Quando i genitori invecchiano e sono nonni, gioca con loro, falli sentire amati, vivi, creativi;

“Lasciali invecchiare con lo stesso amore con cui ti hanno fatto crescere... recita Pablo Neruda”. Ma è troppo bella e vale la pena trascriverla completamente:

Lasciali invecchiare con lo stesso amore con cui ti hanno fatto crescere...
lasciali parlare e raccontare ripetutamente storie con la stessa pazienza e interesse con cui hanno ascoltato le tue quando eri bambino...
lasciali vincere, come tante volte loro ti hanno lasciato vincere...
lasciali godere dei loro amici, delle chiacchiere con i loro nipoti...
lasciali godere vivendo tra gli oggetti che li hanno accompagnati per molto tempo, perché soffrono sentendo che gli strappi pezzi della loro vita...
lasciali sbagliare, come tante volte ti sei sbagliato tu...

Lasciali vivere e cerca di renderli felici l’ultimo tratto del cammino che gli manca da percorrere, allo stesso modo in cui loro ti hanno dato la loro mano quando iniziavi il tuo.”


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